Comportamento ragazzino 11 anni
Gentile dottore, sono la mamma di un ragazzino che ha appena compiuto 11 anni e frequenta la quinta elementare, fino a poco tempo fa era molto coccolone e dal comportamento si capiva che era molto timido e riservato. Da qualche mese è cambiato moltissimo e sembra che improvvisamente sia entrato nell'adolescenza, è molto più interessato alle ragazzine e vuole sempre uscire con gli amici anche se prima non era cosi. Un giorno ho scoperto per caso che con alcuni suoi compagni parlano di argomenti di sesso e a volte vedono dei siti e giornalini pornografici, ovviamente quando rimangono soli in casa di qualche amichetto o in casa mia. Il mio istinto sarebbe di sgridarlo e di parlarne anche con gli altri genitori perchè la cosa non va bene. ma non so se posso creare troppo imbarazzo o se questa cosa rientra nella normale della curiosità dei bambini di quell'età. Ovviamente i tempi sono cambiati e con internet i ragazzini hanno molte più occasioni di informarsi e rispetto ad anni fa le tappe dei giovani vengono bruciate molto presto. La mia domanda è se queste cose al giorno d'oggi rientrano nella norma dello sviluppo o se rispecchiano qualcosa che non va, sono davvero combattuta su cosa fare e mi sento a disagio perchè mio figlio ha 11 anni e fino a poco tempo fa era "bambino" nel comportamento e anche fisicamente. E' alto 1,58 e da tempo ha una sottile peluria pubica e d'aspetto è cambiato, la ringrazio e attendo risposta. Loredana
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Signora Loredana, assistere alle rapide evoluzioni ed ai cambiamenti cui vanno incontri i figlioli all'età del suo può essere al contempo esaltante e spiazzante.
Quello che il giorno prima era il "coccolone di mamma" ora cerca le ragazzine, si interessa al sesso sta crescendo più rapidamente di quanto lei si sarebbe aspettata.
In più, i mezzi tecnologici a disposizione dei teenager di oggi sono molto più potenti (a volte, fin troppo!) rispetto a quelli delle generazioni precedenti.
Vorrei chiarire alcuni punti, a scanso di equivoci:
- nel periodo puberale, l'interesse per l'altro sesso e la "tempesta ormonale" cui sono sottoposti gli adolescenti sono normali tappe dello sviluppo
- non sarà possibile per lei "vietare" la visione di materiale pornografico a suo figlio: dovrebbe tenerlo sotto controllo 24 ore su 24, ed in più conferirebbe a questi stimoli un velo di proibito che, paradossalmente, ne aumenterebbe l'attrazione per il ragazzino
Cosa fare, allora? Se in famiglia è presente un maschio adulto di riferimento (meglio il papà, ma anche un fratello maggiore andrebbe bene), può, con tatto e fermezza, affrontare con suo figlio l'argomento "sessualità" in generale, con parole chiare, fornendo informazioni corrette e rispondendo a domande e curiosità.
Non potrà impedire a suo figlio di entrare in contatto con la pornografia, ma potrà aiutarlo a non crearsi idee sbagliate e falsi miti riguardo al sesso ed ai rapporti con le ragazze, magari imparando solo da coetanei altrettanto inesperti o da filmati e riviste che, con il mondo reale, non hanno nulla a che vedere.
Se vuole, può anche cercare in libreria uno dei tanti libri che aiutano i genitori a parlare di questi argomenti con i figli.
Cordiali saluti ed un piccolo sostegno per il lavoro di mamma, bello, ma anche parecchio difficile!
Quello che il giorno prima era il "coccolone di mamma" ora cerca le ragazzine, si interessa al sesso sta crescendo più rapidamente di quanto lei si sarebbe aspettata.
In più, i mezzi tecnologici a disposizione dei teenager di oggi sono molto più potenti (a volte, fin troppo!) rispetto a quelli delle generazioni precedenti.
Vorrei chiarire alcuni punti, a scanso di equivoci:
- nel periodo puberale, l'interesse per l'altro sesso e la "tempesta ormonale" cui sono sottoposti gli adolescenti sono normali tappe dello sviluppo
- non sarà possibile per lei "vietare" la visione di materiale pornografico a suo figlio: dovrebbe tenerlo sotto controllo 24 ore su 24, ed in più conferirebbe a questi stimoli un velo di proibito che, paradossalmente, ne aumenterebbe l'attrazione per il ragazzino
Cosa fare, allora? Se in famiglia è presente un maschio adulto di riferimento (meglio il papà, ma anche un fratello maggiore andrebbe bene), può, con tatto e fermezza, affrontare con suo figlio l'argomento "sessualità" in generale, con parole chiare, fornendo informazioni corrette e rispondendo a domande e curiosità.
Non potrà impedire a suo figlio di entrare in contatto con la pornografia, ma potrà aiutarlo a non crearsi idee sbagliate e falsi miti riguardo al sesso ed ai rapporti con le ragazze, magari imparando solo da coetanei altrettanto inesperti o da filmati e riviste che, con il mondo reale, non hanno nulla a che vedere.
Se vuole, può anche cercare in libreria uno dei tanti libri che aiutano i genitori a parlare di questi argomenti con i figli.
Cordiali saluti ed un piccolo sostegno per il lavoro di mamma, bello, ma anche parecchio difficile!
[#2]
Gentile Signora, ha ragione quando dice che i tempi sono cambiati...cambiano le prospettive, le possibilità, cambiano anche le età e i modi in cui avvengono i passaggi nelle fasi fondamentali della vita...
credo proprio che suo figlio stia vivendo questa fase di passaggio, che non può e non deve arrestarsi...chiaramente questo può portare "ansia" e preoccupazione nei genitori, soprattutto quando si riscontrano comportamenti "sopra le righe" da parte dei figli...
due considerazione:
1. la necessità di tali comportamenti "trasgressivi": è una necessità biologica, ma soprattutto psicologica...deriva e dalla voglia di sperimentare e sperimentarsi, essenziale nel periodo, e dalla curiosità che alcuni argomenti suscitano (e quello del sesso è sicuramente uno di questi)...
2. il non farsi trovare impreparati e spiazzati: l'elemento essenziale per quanto riguarda i genitori che si trovano ad affrontare la fase adolescenziale dei figli è quello del contenimento. cosa voglio dire con questo, che anche se i figli "premono" per trasgredire (e ribadisco che è una loro necessità) i genitori devono fare in modo di contenere per quanto possibile ed essere sempre lì presenti, anche perchè gli adolescenti, nel momento in cui esauriscono le loro "scorribande emotive", hanno la necessità di rientrare verso porti sicuri, come la mamma e il papà sono. quindi una presenza, anche se discreta è necessaria, in modo che possano anche riuscire a trovare quel senso del limite che viene appreso proprio in questo delicatissimo periodo.
per quanto riguarda lo specifico, credo che una prima chiacchierata con il papà sul senso del sesso per il ragazzo possa essere un buon modo per entrare in contatto con l'argomento e per far capire al ragazzo che anche io questo periodo di scoperte i genitori, nel rispetto della sua intimità, saranno presenti.
credo proprio che suo figlio stia vivendo questa fase di passaggio, che non può e non deve arrestarsi...chiaramente questo può portare "ansia" e preoccupazione nei genitori, soprattutto quando si riscontrano comportamenti "sopra le righe" da parte dei figli...
due considerazione:
1. la necessità di tali comportamenti "trasgressivi": è una necessità biologica, ma soprattutto psicologica...deriva e dalla voglia di sperimentare e sperimentarsi, essenziale nel periodo, e dalla curiosità che alcuni argomenti suscitano (e quello del sesso è sicuramente uno di questi)...
2. il non farsi trovare impreparati e spiazzati: l'elemento essenziale per quanto riguarda i genitori che si trovano ad affrontare la fase adolescenziale dei figli è quello del contenimento. cosa voglio dire con questo, che anche se i figli "premono" per trasgredire (e ribadisco che è una loro necessità) i genitori devono fare in modo di contenere per quanto possibile ed essere sempre lì presenti, anche perchè gli adolescenti, nel momento in cui esauriscono le loro "scorribande emotive", hanno la necessità di rientrare verso porti sicuri, come la mamma e il papà sono. quindi una presenza, anche se discreta è necessaria, in modo che possano anche riuscire a trovare quel senso del limite che viene appreso proprio in questo delicatissimo periodo.
per quanto riguarda lo specifico, credo che una prima chiacchierata con il papà sul senso del sesso per il ragazzo possa essere un buon modo per entrare in contatto con l'argomento e per far capire al ragazzo che anche io questo periodo di scoperte i genitori, nel rispetto della sua intimità, saranno presenti.
Dr. Luigi Gileno
[#3]
Cara Loredana,
è vero che il passaggio dei figli dall'infanzia all'adolescenza spiazza i genitori e anche che determinate curiosità sono normali.
E' vero però anche che un bambino di 11 anni non può essere lasciato solo davanti al computer per paura di passare per genitori retrogradi o moralisti: su internet sono reperibili molti contenuti estremi che metterebbero a disagio anche un adulto, e non è il caso che un bambino possa autogestire il rapporto con il computer col rischio di entrare in contatto con questi materiale con persone malintenzionate.
Spetta a voi porre delle regole e dei limiti e non farvi ricattare affettivamente dal bambino e dai confronti con altri genitori: come non lo lascereste vagare da solo per il mondo, così non dovreste lasciargli quelle libertà che dovrebbe conquistare solo fra qualche anno.
Uno dei pericoli maggiori di internet è che i bambini entrino in contatto con pedofili che si spacciano per minorenni e che possono inviare loro materiali pornografici con scopi precisi e/o chiedere loro di inviare proprie foto, quando non di incontrarsi.
Di solito i bambini non si rendono conto che dall’altra parte del video può esserci chiunque e si fidano di chi riesce subdolamente a farsi passare per loro coetaneo: questo rende necessario che parliate con vostro figlio e gli proibiate di divulgare dati personali in rete, oltre a fargli capire che non può fidarsi di chi non conosce, come non si fiderebbe di uno sconosciuto appena incontrato per la strada.
L'idea di parlare con gli altri genitori è molto buona, potete discutere assieme su una linea di comportamento da tenere anche per evitare che ci siano eccessive disparità di trattamento fra i diversi amichetti.
Non è detto che riuscite ad accordarvi, ma vale la pena di aprire un dialogo e di allearvi per il loro bene.
E' vero che i tempi cambiano, ma i bambini hanno il diritto che la propria infanzia non finisca a 10-11 anni e che ci siano regole, limiti e divieti che li aiutino a crescere sani ed equilibrati.
Tanti cari auguri,
è vero che il passaggio dei figli dall'infanzia all'adolescenza spiazza i genitori e anche che determinate curiosità sono normali.
E' vero però anche che un bambino di 11 anni non può essere lasciato solo davanti al computer per paura di passare per genitori retrogradi o moralisti: su internet sono reperibili molti contenuti estremi che metterebbero a disagio anche un adulto, e non è il caso che un bambino possa autogestire il rapporto con il computer col rischio di entrare in contatto con questi materiale con persone malintenzionate.
Spetta a voi porre delle regole e dei limiti e non farvi ricattare affettivamente dal bambino e dai confronti con altri genitori: come non lo lascereste vagare da solo per il mondo, così non dovreste lasciargli quelle libertà che dovrebbe conquistare solo fra qualche anno.
Uno dei pericoli maggiori di internet è che i bambini entrino in contatto con pedofili che si spacciano per minorenni e che possono inviare loro materiali pornografici con scopi precisi e/o chiedere loro di inviare proprie foto, quando non di incontrarsi.
Di solito i bambini non si rendono conto che dall’altra parte del video può esserci chiunque e si fidano di chi riesce subdolamente a farsi passare per loro coetaneo: questo rende necessario che parliate con vostro figlio e gli proibiate di divulgare dati personali in rete, oltre a fargli capire che non può fidarsi di chi non conosce, come non si fiderebbe di uno sconosciuto appena incontrato per la strada.
L'idea di parlare con gli altri genitori è molto buona, potete discutere assieme su una linea di comportamento da tenere anche per evitare che ci siano eccessive disparità di trattamento fra i diversi amichetti.
Non è detto che riuscite ad accordarvi, ma vale la pena di aprire un dialogo e di allearvi per il loro bene.
E' vero che i tempi cambiano, ma i bambini hanno il diritto che la propria infanzia non finisca a 10-11 anni e che ci siano regole, limiti e divieti che li aiutino a crescere sani ed equilibrati.
Tanti cari auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
concordo perfettamente con la riflessione della collega...ma vorrei anche porre l'attenzione sul fatto che non possiamo negare il fatto che internet fa parte della vita dei ragazzi di oggi...è uno strumento utilissimo che può trasformarsi in un grosso problema...
per cui, come ho suggerito anche in precedenza, un argine, un sostegno, un contenimento adeguato al periodo e all'età...ma questo non vuol dire dover chiudere gli occhi, demonizzando i nuovi modi di comunicare...
per cui, come ho suggerito anche in precedenza, un argine, un sostegno, un contenimento adeguato al periodo e all'età...ma questo non vuol dire dover chiudere gli occhi, demonizzando i nuovi modi di comunicare...
[#5]
Gentile signora,
solo lei può sapere quanto suo figlio stia crescendo anche di testa, oltre che fisicamente, e quale sia quindi il suo grado di maturazione, ad 11 anni di età.
Non so se, come suggerisce la collega, in famiglia o a scuola si siano già affrontati temi inerenti alla pedofilia, alla pedopornografia, ed al corretto uso di internet; ma forse è un po' improbabile, essendo ancora all'ultimo anno delle elementari.
Ad ogni modo, se suo figlio ha già accesso a del materiale sessuale sul web, è importante che una corretta informazione sessuale (e affettiva) la riceva, e che non venga lasciato solo di fronte ad un flusso incontrollabile di esperienze che potrebbero essere nel caso migliore semplicemente fuorvianti, e nel peggiore anche pericolose.
Forse può essere utile affiancargli, qualche volta, anche un cugino o un amico più grande, di vostra fiducia, che possa entrare più facilmente, e con meno imbarazzo, in confidenza con lui.
Voi genitori potreste intanto iniziare ad introdurre nei discorsi con lui l'argomento "internet", magari agganciandovi ad un fatto di cronaca (se ne sentono parecchi) per discutere sul giusto comportamento da tenere in internet verso gli estranei, e sull'importanza di non condividere dati personali o foto con sconosciuti (massima attenzione, ad es., alle impostazioni sulla privacy di facebook o di altri social network, se il ragazzino li usa).
Inoltre, è bene non lasciare il ragazzino per ore da solo al pc, così come non lo si lascerebbe ore da solo davanti alla tv. Ad 11 anni, è importante concordare delle regole, su queste cose, se si vede che tende ad esagerare nell'uso.
Non è facile, per un genitore, trovare un equilibrio fra autorità e permissivismo (il famoso stile educativo "autorevole"!); tenga però presente che l'eccesso di permissivismo può avere conseguenze negative peggiori dell'eccesso di autorità.
Quindi non abbia il timore di parlare di regole con suo figlio; l'importante è non "imporre", ma "spiegare".
Cordiali saluti,
solo lei può sapere quanto suo figlio stia crescendo anche di testa, oltre che fisicamente, e quale sia quindi il suo grado di maturazione, ad 11 anni di età.
Non so se, come suggerisce la collega, in famiglia o a scuola si siano già affrontati temi inerenti alla pedofilia, alla pedopornografia, ed al corretto uso di internet; ma forse è un po' improbabile, essendo ancora all'ultimo anno delle elementari.
Ad ogni modo, se suo figlio ha già accesso a del materiale sessuale sul web, è importante che una corretta informazione sessuale (e affettiva) la riceva, e che non venga lasciato solo di fronte ad un flusso incontrollabile di esperienze che potrebbero essere nel caso migliore semplicemente fuorvianti, e nel peggiore anche pericolose.
Forse può essere utile affiancargli, qualche volta, anche un cugino o un amico più grande, di vostra fiducia, che possa entrare più facilmente, e con meno imbarazzo, in confidenza con lui.
Voi genitori potreste intanto iniziare ad introdurre nei discorsi con lui l'argomento "internet", magari agganciandovi ad un fatto di cronaca (se ne sentono parecchi) per discutere sul giusto comportamento da tenere in internet verso gli estranei, e sull'importanza di non condividere dati personali o foto con sconosciuti (massima attenzione, ad es., alle impostazioni sulla privacy di facebook o di altri social network, se il ragazzino li usa).
Inoltre, è bene non lasciare il ragazzino per ore da solo al pc, così come non lo si lascerebbe ore da solo davanti alla tv. Ad 11 anni, è importante concordare delle regole, su queste cose, se si vede che tende ad esagerare nell'uso.
Non è facile, per un genitore, trovare un equilibrio fra autorità e permissivismo (il famoso stile educativo "autorevole"!); tenga però presente che l'eccesso di permissivismo può avere conseguenze negative peggiori dell'eccesso di autorità.
Quindi non abbia il timore di parlare di regole con suo figlio; l'importante è non "imporre", ma "spiegare".
Cordiali saluti,
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org
[#6]
Ex utente
Volevo precisare che mio figlio e altri suoi amici non hanno contatti con persone che non conoscono e se consultano siti "proibiti" lo fanno solo per curiosità e x stimolo ma non corrono pericoli di pedofilia o altro!!! A volte restano soli per 1 ora o 2 e consultano questi video e siti, ma ovviamente non possono essere controllati a vista e non restano mai per molto tempo al pc, in particolare mio figlio.
La mia paura era che questo fosse precoce e volevo sapere se è tutto normale e se vedete altri 11enni che hanno queste abitudini e curiosità. Chiederò a mio marito se qualche volta prova a entrare un po nell'argomento sperando che si lasci andare con una figura maschile e genitore. In conclusione questo secondo voi è frequente e normale?
Grazie per le risposte...complimenti per il servizio e buon lavoro
La mia paura era che questo fosse precoce e volevo sapere se è tutto normale e se vedete altri 11enni che hanno queste abitudini e curiosità. Chiederò a mio marito se qualche volta prova a entrare un po nell'argomento sperando che si lasci andare con una figura maschile e genitore. In conclusione questo secondo voi è frequente e normale?
Grazie per le risposte...complimenti per il servizio e buon lavoro
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Gentile signora, come già le dicevano i colleghi, la curiosità su argomenti sessuali può essere molto comune, già ad 11 anni. Questo anche perché, in una società come la nostra, c'è una sorta di bombardamento sessuale (basti vedere quel che passa in tv, le pubblicità sui cartelloni per strada, i banner che circolano anche sui portali web più "neutri"...)
Quindi, se è la "precocità" dello sviluppo di suo figlio a preoccuparla, può stare tranquilla!
Quindi, se è la "precocità" dello sviluppo di suo figlio a preoccuparla, può stare tranquilla!
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"mio figlio e altri suoi amici non hanno contatti con persone che non conoscono e se consultano siti "proibiti" lo fanno solo per curiosità e x stimolo ma non corrono pericoli di pedofilia o altro!!! A volte restano soli per 1 ora o 2 e consultano questi video e siti, ma ovviamente non possono essere controllati a vista"
E' importante che lei non sottovaluti determinati rischi e soprattutto che ne parli apertamente con il bambino.
Proprio perchè non può controllarlo continuamente non può neanche sapere con chi entra in contatto, se gli lascia usare il computer in una stanza al di fuori della sua vista, e deve metterlo in condizioni di sapere che ci sono adulti che si spacciano per minorenni e che accordarsi per incontrare qualcuno "conosciuto" solo tramite internet è una cattiva idea.
Questo accade non di rado, e a volte si tratta di storie che finiscono male.
In fin dei conti non parliamo di un adolescente di 16-17 anni, ma di un bambino di 11 anni che frequenta la 5° elementare, spetta a voi a mettere delle regole per proteggerlo e controllare quello che fa, in maniera adeguata alla sua età.
Penso che potrebbe visitare questo sito per poi parlarne anche con il bambino e magari rivedere con lui quello che le sembra più importante:
http://navigaresicuri.telecomitalia.it
E' importante che lei non sottovaluti determinati rischi e soprattutto che ne parli apertamente con il bambino.
Proprio perchè non può controllarlo continuamente non può neanche sapere con chi entra in contatto, se gli lascia usare il computer in una stanza al di fuori della sua vista, e deve metterlo in condizioni di sapere che ci sono adulti che si spacciano per minorenni e che accordarsi per incontrare qualcuno "conosciuto" solo tramite internet è una cattiva idea.
Questo accade non di rado, e a volte si tratta di storie che finiscono male.
In fin dei conti non parliamo di un adolescente di 16-17 anni, ma di un bambino di 11 anni che frequenta la 5° elementare, spetta a voi a mettere delle regole per proteggerlo e controllare quello che fa, in maniera adeguata alla sua età.
Penso che potrebbe visitare questo sito per poi parlarne anche con il bambino e magari rivedere con lui quello che le sembra più importante:
http://navigaresicuri.telecomitalia.it
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