Ansia forte
Salve, sono una ragazza di 29 anni ( quasi 30 ), ho un lavoro stabile non proprio che amo, ma mi trovo bene sopratutto con i colleghi. Ho una relazione complicata e a distanza e della quale non riesco a definire i miei sentimenti. Provo in breve a spiegare il mio passato per cercare di capire il mio presente. Fino all' età di 17 anni non "mangiavo" ero arrivata a pesare 35kg. ( Io sono alta 1,62 ) Tutti mi dicevano compresi ovviamente i miei genitori che dovevo mangiare di più e che ero troppo magra! Ma io non mi vedevo magra non saprei come spiegarlo per me io mi sentivo normale. Quando un "bel" giorno salgo sulla bilancia vedo che pesavo 35kg. e non sò cosa mi sia scattato nella testa ma avevo la voglia di "riprendermi". Così DA SOLA sono andata da un' erborista, ho fatto le analisi e dopo ho iniziato una dieta ipercalorica per due mesi. Praticamente dovevo mangiare sempre, colazione,merenda,pranzo,merenda,cena. In due mesi presi 10kg. UNA VITTORIA! Da allora ho sempre continuato più o meno a mangiare con questi ritmi in tutti questi anni ho sempre oscillato su un peso dai 48-50kg ho sempre vissuto con "terrore" di dmagrire fino a quel punto, con la paura di non avere più la forza per riprendermi. Sono andata da una psicologa anni fà ma poi non sono riuscita a continuare perchè ho come avuto la sensazione che non ero più io a condurre ma lei che riusciuscita a capirmi e la cosa mi aveva spaventata e così non sono più andata senza darle troppe spiegazioni. Adesso che ho avuto dei problemini di salute vivo con l' ansia credo che i miei dolori siano oltre che quelli di una contrattura muscolare cervicale siano anche psicosomatici. Penso al peggio quando tutti mi dicono non è niente di grave, ma un' altra cosa che mi spaventa tornando al discorso iniziale è che sono diventata inappetente e non è da me. Ho paura e non sò come uscirne e non sò perchè sto così, sento che le mie paure e le mie fobie si stanno risvegliando e questo è successo al minimo segno di dolore. Ho bisogno di tornare da uno/a psicologo/a non sò cosa fare e se è questione di non pensarci e basta. Vi Ringrazio per una Vostra Cortese Risposta.
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Utente
La ringrazio della sua risposta è vero solo dicendo a me stessa SI posso farlo così come ho fatto anni fà quando sono salita su quella bilancia che segnava quei 35kg. che fino a quel giorno per me non erano un problema. Ero da SOLA ! La mia paura di affrontare uno psicologo sta appunto nella pura di aprirmi davvero. Come le avevo accennato quando ho avuto la sensazione che la psicologa era riuscita in qualche modo a "vedermi" dentro sono "scappata" da lei. Eppure quella volta ero consapevole di averne bisogno e c'ero andata con le mie gambe senza che nessuno me lo dicesse... La paura di scoprirmi e mettermi davvero a "nudo" mi blocca nonostante la voglia di farlo. Posso provare ma non sò se riuscirò davvero. Eppure io ho appunto solo voglia di stare bene ed essere serena con me stessa!
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Utente
Scusi le faccio una domanda poi non la disturbo più promesso... Perchè riaprire "cose" che ci possono far star "male" e che in realtà possono farci stare meglio? Perchè incosapevolmente si capisce in noi stessi che è questo il problema e quindi si ha una gran voglia di aprirsi? Io ho fatto passare veramente tanto tempo e ormai ho una vita sono una donna che si sente incastrata nel suo passato, perchè adesso dovrei sentire questo bisogno?
Grazie.
Grazie.
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Perché forse è arrivato il momento di guardare in faccia le sue paure...perché ora si sente pronta a farlo...perché ha intuito che se non scioglie quei nodi dovrà continuare a farci i conti tutta la vita...perché si sente incastrata nel suo passato e questo non le consente di vivere pienamente il presente e di progettare il suo futuro...l'elenco potrebbe continuarlo lei e sono certa che questa volta non fuggirà via
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
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Chiedere aiuto ad un professionista non è facile. Significa mettersi in gioco ed accettare di guardarsi dentro e conoscere meglio anche quelle parti di sè che non ci piacciono o ci fanno paura. Acquisire maggiore consapevolezza del proprio funzionamento, se a tratti può essere doloroso, a lungo termine aiuta a stare meglio con se stessi e ci permette di gestire meglio alcuni aspetti problematici.
Ci pensi un po' su e decida.
La motivazione è già un buon avvio verso il cambiamento.
Saluti,
Ci pensi un po' su e decida.
La motivazione è già un buon avvio verso il cambiamento.
Saluti,
Dr. Marco Stefanelli
Psicologo - Psicoterapeuta a Roma
Socio Ordinario della SITCC (Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva)
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Utente
Ho avuto un attacco d'ansia credo! Sento tutti pizzichi alla mano sinistra e mi è sembrato di sentirli anche sulla lingua. Premetto ho un rigonfiamento dietro il collo da due mesi che non è ancora chiaro se sia una contrattura muscolare o un'ernietta come analisi mi resta solo la RM da fare. Però io ormai penso sempre il peggio tipo la SLA o altro e non riesco a togliermi questo pensiero. Di questo però ieri non ne ho parlato con lo psicologo anche se gli ho detto che in prima battuta i dolori che sentivo avevo pensato potessero essere psicosomatici. Mi sento sempre stanca oggi pomeriggio volevo uscire ma ho preferito stare a letto a dormire e adesso però sono stata assalita da questi brutti pensieri. Ieri lo psicologo mi ha chiesto che in questa settimana devo leggere bene i miei pensieri e poi dirglieli quando torno ma mi sento un pò stupida non sò...
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Gent.le ragazza,
forse l'indicazione dello psicologo si è "agganciata" alla sua tendenza a "rimuginare" e a fare autodiagnosi oltre che prescriversi analisi che vanno consigliati dallo specialista e non fatti per controllare l'ansia.
Dovrebbe lavorare su questi aspetti in terapia esplicitando le sue paure, in questo modo potrà costruire un rapporto di fiducia con il terapeuta.
forse l'indicazione dello psicologo si è "agganciata" alla sua tendenza a "rimuginare" e a fare autodiagnosi oltre che prescriversi analisi che vanno consigliati dallo specialista e non fatti per controllare l'ansia.
Dovrebbe lavorare su questi aspetti in terapia esplicitando le sue paure, in questo modo potrà costruire un rapporto di fiducia con il terapeuta.
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 2.5k visite dal 20/04/2011.
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