Sviluppo affettivo bambino 4 anni e mezzo

Gentile Redazione,
scrivo per mio bambino di 4 anni e 6 mesi.
Il bambino è allegro e socievole, si lascia prendere dall'entusiasmo e a volte lo porta a distogliere l'attenzione. La psicomotricista della scuola materna (lo ha visto due volte), mi consigliò una valutazione psicomotoria per aiutare il bambino a relazionarsi meglio con se stesso e con l'ambiente.
Dopo una valutazione da uno psicomotricista, la consultazione dice:"il bambino presenta infantilismo affettivo - comportamentale su una base di eccitabilità emotiva che si alterna con il ritiro della stessa. Situazione che interferisce nel trovare la giusta misura della relazione con gli altri. Le competenze psicomotorie sono valide con un investimento talvolta alternante in eccesso o in difetto. Ciò lo porta a non sapere sempre gestire bene l'organizzazione grafica (che peraltro presenta contenuti buoni). Credo, al di là di qualche consiglio ai genitori per renderlo più autonomo, sia utile qualche mese di incontri con una psicomotricista al fine di DESENSIBILIZZARLO dalla affettività di tipo infantile rispetto all'età".
Il bambino, parlando da mamma, mi sembra abbastanza autonomo (si veste e si sveste da solo, dopo la doccia si asciuga da solo, mangia da solo e dorme nella sua cameretta. E' molto legato a me, questo è vero, ma non credevo che il fatto di coccolarlo e gratificarlo fosse in qualche modo controproducente. Peraltro sono insegnante, un lavoro che mi permette di stare molto tempo con lui).
Il dottore ha detto che si tratta di "roba da poco", l'intelligenza è nella norma e anche le capacità linguistiche e motorie sono valide. Deve solo essere trattato da "più grande". Utile sarebbe anche una attività sportiva.

Chiedo, essendo io stessa insegnante e quindi avendo conoscenze psico-pedagogiche (ma, ahimè, non si finisce mai di imparare e quando si tratta di un figlio non sempre si è obiettivi/lucidi nelle scelte):
- quali strategie si possono intraprendere per favorire la maturazione affettiva/emotiva? A 4 anni e mezzo a che punto dovrebbe essere la maturità affettiva? Il mio bambino a volte si lascia prendere dall'emozione, nel gioco per esempio, e bisogna richiamarlo, se vede il suo amico del cuore lo abbraccia forte,e secondo il dottore non va bene per l'età che ha;
- il dottore dice che occorre ridurre la "dipendenza da mamma": come si può fare? Dice che è un bambino trattato con "i guanti bianchi". Bisognerebbe cominciare a trattarlo male, ha detto sorridendo.
Inoltre, nonostante i 4 anni e mezzo, non ha grande interesse a colorare, solo se "sollecito" di colorare e disegnare allora si "arrende" e si comporta bene. Riconosce poche lettere dell'alfabeto (maiuscolo: la A, la E, la F , la L, la M, la I e la O). Sa contare fino a dieci con le dita.
Non so cosa pensare, il didatta Bruera dice che ogni bambino ha i suoi "inesorabili" tempi cognitivi, ma al giorno d'oggi è difficile sapere cosa fare (e quando per educare bene un figlio).


Grazie per la pazienza

Madre preoccupata
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
ogni bambino ha tempi di maturazione estremamente soggettivi ed individuali.
La psico-motricista, non credo possa fare diagnosi, il medico-pediatra si.
L'ansia genitoriale, a volte tende a medicalizzare troppo i figli, ogni età ha le proprie caratteristiche,cerchi, se riesce di non preoccuparsi troppo.
Un caro saluto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
La ringrazio per le preziose parole.

[#3]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102 45
Gentile Signora,
certo che ognuno ha i suoi "tempi di maturazione", così come è proprio vero che con i figli le cose sono diverse che con i propri alunni, dal momento che il coinvolgimento emotivo è profondamente diverso.

Se da tanti punti di vista la crescita di suo figlio è nella norma, probabilmente il suo bambino necessita semplicemente di essere aiutato a vivere le proprie emozioni con meno irruenza, in modo da sviluppare capacità socio-relazionali che non creino problemi a lui e agli altri.
Ad esempio, anche se è felicissimo di rivedere il suo compagno, deve porsi il problema di come manifestare tale entusiasmo, in modo da non risultare invadente o soffocante. Se si arrabbia furiosamente perchè perde in un gioco, gli va fatto capire che non si può vincere sempre, che si gioca per divertirsi...
Probabilmente, come le è stato indicato potrebbe giovare di un'attività sportiva di squadra, dove possa soprattutto "allenarsi" al rispetto delle regole e dei compagni.
Senza trattarlo male, rifletta però sul fatto che i bambini devono essere educati perchè diventino grandi, non perchè restino piccoli, nonostante (o forse, in virtù del fatto che) questo possa comportare per loro delusioni e frustrazioni.
Provi ogni tanto a guardare suo figlio non con gli occhi della mamma preoccupata, ma con quelli di insegnante: riuscirà ad essere più obiettiva e magari anche ad individuare la strada più efficace da seguire.

Tanti auguri.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#4]
Utente
Utente
Grazie Dottoressa,
utilissimi i Suoi consigli.

Buon lavoro
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Signora,
sono contenta che si sia tranquillizzata, la sua tranquillità, passerà a suo figlio.
Ci tenga aggiornati, se lo desidera.
Tanti cari auguri
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