Dubbio sulla terapia

G.li dottori,
vi scrivo in merito a un mio dubbio. Ho 21 anni e da alcuni anni vivo una situazione di disagio, caratterizzata da ansia libera, malinconia e tristezza, sensazione di non avere il controllo della mia vita, continua apprensione, stanchezza. A seguito di una vicenda privata che mi ha gettata in un ultimo periodo di crisi, con pensieri fissi e pianti continui - la rottura con il mio ragazzo, che sto rifrequentando, ma non senza ansia e angoscia - ho deciso di chiedere aiuto. Mi sono rivolta al servizio pubblico e in Ospedale ho avuto un colloquio con uno psicologo clinico, il quale mi ha indirizzata verso una terapia di gruppo e mi ha consigliato di rivolgermi a una psichiatra, perchè forse dei farmaci mi avrebbero aiutata nella terapia. La psichiatra mi ha prescritto una cura di antidepressivi ssri, che, dopo molte resistenze, ho incominciato ad assumere. Le cure psicoterapeutiche invece sonotardate ad arrivare - purtroppo in parte per colpa mia. Infatti mi sono dichiarata restia all'approccio digruppo, volendo parlare individualmente della vicenda che in particolare riguardava il mio ragazzo per capire quali processi mentali mi portavano all'ansia, l'angoscia e e la depressione provata negli ultimi mesi. A questo punto è iniziata un'attesa infinita, finchè finalmente mi è stato fissato un colloquio con quella che pensavo fosse una psicoterapeuta. Mi fissa così un ciclo di 8 sedute ed è lì che ho scoperto che avevo a che fare con una psicologa clinica e le nostre sedute non sarebbero state di psicoterapia ma colloqui psicologici clinici. Io non ho detto nulla perchè per lo meno è un aiuto - visto che al momento sto assumendo farmaci senza supporto psicologico - però vorrei capire la differenza tra "psicologo clinico" - "psicologo" e "Psicoterapeuta". Sinceramente non penso di aver bisogno di "parlare" e basta, mi scuso per la sfiducia nella semplice pratica psicologica, ma nel mio caso credo sarebbe perfettamente inutile perchè io dei miei problemi parlo fin troppo e parlare potrei farlo con un'amica o la mia famiglia. Io vorrei invece risolvere definitivamente questo problema, imparare a gestire, affrontare e debellare l'ansia, imparare a reagire nelle varie situazioni invece che sentire continuamente l'esigenza di scappare o piangere, cercare le risorse dentro di me per assumere il controllod ella mia vita,imparare a scegliere serenamente e così via. Vi ringrazio in anticipo,
Laura
[#1]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
G.le dottoressa,
in effetti sì, sul foglio che mi è stato consegnato c'è scritto "8 sedute per colloquio psicologico clinico". Quello che mi interessa non è la durata, quanto - uso questa parola perchè non ne ho un'altra adatta per esprimermi - "la tecnica" utilizzata. Ovvero, io non capisco se arrivata lì lo psicologo mi farà solo parlare, oppure se ci sarà un intervento attivo che si focalizzerà su comportamenti disattativi, sul modificare i pensieri che mi provocano l'ansia e così via. Comunque mi sono rivolta al SSN perchè purtroppo non posso permettermi la psicoterapia. Sono studentessa universitaria, lavoro solo saltuariamente anche perchè non posso permettermi di perdere il ritmo con l'università perchè usufruisco di borsa di studio, mia madre è disoccupata e mio padre commerciante, ma il reddito è decisamente basso. Sinceramente non ho mai ricevuto supporto, da piccola avevo problemi con i coetanei, soffrivo per tante piccole cose, autostima sotto la suola delle scarpe, maturità zero meno in ogni situazione, paura di affrontare le più piccole cose, finchè con l'adolescenza e poi il passaggio con l'età adulta l'ansia è aumentata, con l'università sono venuti i primi attacchi di ansia/panico, i primi ansiolitici al pronto soccorso, molto probabilmente negli ultimi due anni sono stata un po' depressa, io cercavo colpe all'esterno, mi lamentavo spesso, in fondo era l'unica risorsa che avevo per affrontare il mio disagio. Ora sono stanca, stanca dell'ansia, soprattutto. Ho paura col tempo peggiori, si cronicizzi, possibile che il SSN non offra nulla? Bisogna per forza essere dei gravi psicotici per ricevere aiuto? Questi farmaci antidepressivi mi aiutano sì, ma francamente non sento di star risolvendo granchè e continuo ad avere l'ansia, a non sapere cosa desidero, cosa voglio fare, e vorrei scappare dalla mia vita continuamente per non doverla affrontare. Spero di laurearmi entro dicembre e trovare un lavoro per pagare un privato...........
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
purtroppo il servizio offerto dal SSN ha le caratteristiche e i limiti che le ha descritto la collega, magari può andare al primo colloquio per verificare come si trova, non si preoccupi della tecnica ciò che fa la differenza è come si predispone lei e il rapporto che si instaura con lo psicologo, lo stesso professionista che può essere d'aiuto per lei potrebbe non essere quello adatto ad un'altra persona e viceversa.
In ambito privato consideri anche l'alternativa della psicoterapia di gruppo che può essere un modo altrettanto valido di iniziare un percorso di crescita personale.
In ogni caso le consiglio la lettura di questo articolo, sperando possa offrirle qualche spunto di riflessione:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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