Poca scolarizzazione

Gent.le Dottore,
buongiorno, ho un figlio di tre anni e mezzo che va all'asilo da quando aveva 1 anno. E' da un pò di tempo che l'insegnante mi dice che non riescono a farlo stare fermo più di un paio di minuti, che non riescono a farlo disegnare in modo corretto,non riesce a colorare nei margini ed è sempre distratto,non ripete le poesie anche se poi a casa a me le dice .Non riesce a scolarizzarsi.All'inizio pensavo che magari era troppo piccolo,ho affrontato la cosa parlandoci e spienganogli che ora era grande e che doveva imparare ad ascoltare le maestre, poi mi sono arrabbiata e l'ho messo in punizione e còsì ascolta un pò in più, anche a casa è così se gli parlo lui pensa ad altro o continua fare quello che sta facendo o cambia discorso. Non so come comportarmi a me dispisce essere dura, ma ovviamnete se questa è la strada giusta io lo faccio ma ne vorrei essere sicura: Mi vengono i sensi di colpa perchè lavoro e penso che questa cosa possa aggravare questa situazione,inoltre non come potrà prendere l'arrivo del fratellino
Cosa devo fare?
Grazie per l'attenzione Distinti saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Avete già sottoposto il bambino a delle visite specialistiche o finora vi siete basati solo sul parere delle maestre?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Utente
Utente
Gent.mo Dottore,
grazie per avermi risposto, non fino ad ora non abbiamo consultato nessun specialista.
Secondo lei è il caso di farlo?
Secondo quale potrebbe essere la causa?
Grazie per l'attenzione
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile signora,
dal mio punto di vista le punizioni non servono, mentre è utile comprendere il significato dei comportamenti di suo figlio che sono decodificabili in relazione ai contesti a cui appartiene, come famiglia e scuola.

In linea generale, gli stati emotivi di una mamma, e non solo, vengono percepiti dai bimbi che a questi rispondono ad esempio attraverso il comportamento.

Nel caso specifico, una descrizione a distanza di un comportamento,sia quello riportato dalle insegnanti, sia quello che la coinvolge direttamente, non è sufficiente per comprendere in modo compiuto ciò che succede.

A tal fine potrebbe esserle utile chiedere un consulto in presenza ad uno psicologo/psicoterapeuta (indicato l'orientamento sistemico-relazionale), opportuno anche in merito alla preoccupazione per l'arrivo di un altro bimbo e ai sensi di colpa che nutre.

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Scoprire la causa è il motivo per cui sarebbe opportuna la visita specialistica. Non possiamo darle la sicurezza di cui ha bisogno da qui, senza nemmeno vedervi.

Potrebbe dipendere da cause psicologiche/relazionali o da altro, ma per distinguere le ipotesi è indispensabile il consulto di persona. Sono indicati il neuropsichiatra infantile e/o lo psicologo a indirizzo relazionale/familiare o lo psicologo dell'età evolutiva.

Cordiali saluti
[#5]
Utente
Utente
Grazie per avermi risposto,
ieri dopo le vostre risposte ho contatto il mio pediatra di fiducia il quale mi ha consigliato di farlo vedere da un neuropisichiatra infatile in modo da capire qual'è il problema.
Nel frattempo ho fatto una ricerca su internet e ho trovato la patologia ADHD nella quale rientro un pò dei comportamenti di mio figlio.
Se lui dovesse avere questa patologia,lo so che tutto deve essere confermato da uno specialista,vorrei capire quali fossero le cause,in internet si parla di cause genetiche ma non è molto chiaro
Per favore aiutatemi a capirne di più, sono molto preoccupata non so come comportarmi
Grazie mille per l'attenzione
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10
Gent.le Signora,
il bambino è ancora piccolo e i motivi della sua irrequietezza potrebbero essere molti.

Prima di cercare spiegazioni su un qualche disturbo, faccia visitare suo figlio dal neuropsichiatra infantile, gli esponga i suoi dubbi, attenda la valutazione diagnostica e poi gli ponga tutte le domande che ancora non hanno trovato risposta.

E' lecito che lei voglia conoscere a fondo cosa "disturba" suo figlio, ma prima è necessario che uno specialista effettui una diagnosi, vedendo il bambino e raccogliendo informazioni dai suoi genitori.

Se poi avrà ulteriori dubbi, ci scriva.

Un saluto.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le sig.ra,
questo tipo di valutazioni richiedono un consulto di persona perché le ipotesi vanno contestualizzate al caso specifico, eviti di fare ricerche in rete dove spesso non è verificabile l'attendibilità delle fonti sopratutto riguardo ai siti che propongono contenuti a carattere divulgativo, come ha già riscontrato l'unico effetto è quello di alimentare l'ansia e la confusione da parte di chi legge.
Al contrario cerchi di individuare uno specialista di fiducia al quale fare riferimento per eventuali indicazioni.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it