Gelosia retroattiva (vittima?)
salve, sono sara, una ragazza di 20 anni. ho conosciuto da qualche tempo un ragazzo di 22 che ha letteralmente perso la testa per me. non mi ha mai tenuto nascosto quello che provava, ma all'inizio la cosa non mi tangeva piu di tanto, lo vedevo come un ottimo confidente, solo che piu mi aprivo con lui e piu ero coinvolta senza rendermene conto. Ho avuto un'adolescenza piuttosto movimentata tra esperienze sessuali, uso di droghe e quant'altro, e faccio fatica a legarmi alle persone.Mi rendo conto adesso che tutto quello che gli ho detto lo fa soffrire, al punto da non riuscire a fidarsi di me, da pensare che abbia paura di perderlo perchè lo vedo piu come un salvagente che come una persona da amare. Mi sento dire che sono marcia dentro, che nessuno mi vorrebbe se sapesse quello che ho detto a lui, che ogni volta che sta con me succede qualcosa o si trova in qualche situazione che lo fa soffrire, che non va mai tutto liscio e che non riesce a mollarmi solo perchè è innamorato di me, e io mi sento un peso per lui e mi sento in colpa perchè non è sereno con me. non viviamo vicini e quando ci vediamo abbiamo una complicità spaventosa,è la prima persona con la quale mi immagino un futuro a lungo termine, ma quando i pensieri sul mio passato lo annebbiano diventa un'altro. dice che le persone non cambiano, ha paura che mi possa stufare di lui perchè se ho fatto la vita che facevo per anni voleva dire che mi piaceva, e per stare con lui sto rinunciando a molte cose. In piu si sente inadeguato per il mio stato sociale:vengo da una famiglia benestante e ha paura di non riuscire a darmi quello a cui sono abituata, ha paura anche che mia madre possa metterci i bastoni tra le ruote perchè lui non è abbastanza, perchè preferirebbe vedermi con qualcuno che possa viziarmi. Continuo a dirgli che i soldi non fanno la felicità (come nel mio caso) e che sono innamorata di lui e non ho mai visto così lontano assieme a una persona, ma ci crede a giorni alterni.
Pensate siano problemi risolvibili col tempo? Cosa mi consigliate di fare?
Mi sento oppressa da questa situazione, soffro a vederlo star male e mi sento in colpa per tutto quello che ho fatto in passato.
Pensate siano problemi risolvibili col tempo? Cosa mi consigliate di fare?
Mi sento oppressa da questa situazione, soffro a vederlo star male e mi sento in colpa per tutto quello che ho fatto in passato.
[#1]
"quando i pensieri sul mio passato lo annebbiano diventa un'altro."
" mi sento in colpa per tutto quello che ho fatto in passato."
Gentile ragazza,
lei come si sente ora rispetto al suo passato? Lo considera tale?
Credo che lei per prima dovrebbe sentirsi svincolata dalle scelte precedenti per poter vivere serenamente il momento attuale, ma in realtà sembra che questo passato sia ancora profondamente presente nella vostra storia.
Forse provare a parlarne e ad accettare che è un passato vi potrà aiutare a vivere con piacere il qui ed ora.
Cordialmente
" mi sento in colpa per tutto quello che ho fatto in passato."
Gentile ragazza,
lei come si sente ora rispetto al suo passato? Lo considera tale?
Credo che lei per prima dovrebbe sentirsi svincolata dalle scelte precedenti per poter vivere serenamente il momento attuale, ma in realtà sembra che questo passato sia ancora profondamente presente nella vostra storia.
Forse provare a parlarne e ad accettare che è un passato vi potrà aiutare a vivere con piacere il qui ed ora.
Cordialmente
Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com
[#2]
Utente
sinceramente per quanto mi riguarda quello che sto vivendo ora vale mille volte quello che ho fatto negli anni precedenti, anche se credo che tutte le esperienze che ho vissuto mi abbiano resa almeno in minima parte la persona che sono ora. ne parliamo, ogni volta che ne parliamo finisco per sentirmi uno schifo perchè sono stata debole e ho combinato un sacco di pasticci, quando lui è sempre stato un bravo ragazzo e ha sempre dato un peso a certe cose. per me è passato, davvero passato, ho smesso di fare certi errori anche mesi prima di conoscerlo, ma lui non riesce ad accettare di essersi impegnato con una persona "come me".
[#3]
Gentile ragazza,
quello che lei ci descrive sembra essere un legame di coppia emotivamente intenso e forte, ma anche caratterizzato da elevate conflittualità, insicurezza, paura e sofferenza.
E da quel che ci dice questi vissuti sembrano sia suoi che del suo partner.
Forse potrebbe considerare la possibilità di proporre al suo ragazzo di rivolgervi ad uno psicologo psicoterapeuta, per qualche colloquio psicologico di coppia teso ad aiutarvi a migliorare il clima della vostra relazione.
La saluto con cordialità!
quello che lei ci descrive sembra essere un legame di coppia emotivamente intenso e forte, ma anche caratterizzato da elevate conflittualità, insicurezza, paura e sofferenza.
E da quel che ci dice questi vissuti sembrano sia suoi che del suo partner.
Forse potrebbe considerare la possibilità di proporre al suo ragazzo di rivolgervi ad uno psicologo psicoterapeuta, per qualche colloquio psicologico di coppia teso ad aiutarvi a migliorare il clima della vostra relazione.
La saluto con cordialità!
Dr. Andrea Biserni
Psicologo Psicoterapeuta - Sessuologo Clinico
Terapia Rogersiana - www.sessuologia-psicologia.org
[#4]
Gentile ragazza,
appare abbastanza evidente che entrambi non riusciate a vivere il vostro rapporto in modo sereno, nel quale sembra che le polarità buono/cattivo, giusto/sbagliato, giudice/accusato giochino un ruolo di un certo peso.
Dal mio punto di vista sarebbe utile che riusciste a confrontarvi in modo costruttivo su questi aspetti e a comprendere meglio i vostri rispettivi e reciproci bisogni e aspettative, magari con l'aiuto di uno psicologo/psicoterapeuta di coppia.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#5]
Utente
vi ringrazio per le pronte risposte, ma del clima da banco d'accusa me n'ero già accorta, così come della paura reciproca, altrimenti non avrei di che soffrire, mi sento amata davvero. solo: prima di ricorrere a uno psicoterapeuta o simile (so che lui non ha avuto ottime esperienze in merito) esiste un modo di intavolare un dialogo per altre vie? insomma, visto che ogni volta che se ne parla apertamente lui s'ammutolisce o mi dice cattiverie e io mi piango addosso, c'è qualche argomento che ci possa portare a parlare di questo senza scannarci?
[#6]
Ce lo sta chiedendo come psicologi, o nello stesso modo in cui potrebbe chiederlo a una sua cara amica?
Perché se la risposta fosse "come psicologi" allora forse non sarebbe del tutto ingiustificato rivolgersi a uno psicologo di persona. Anche considerando il fatto che i "consigli", per giunta ricevuti per email, non possono essere precisi, chiarificanti e al punto come dei consulti dal vivo.
Insomma, se siete riluttanti a rivolgervi a uno psicologo "perché lui ha avuto esperienze poco edificanti" e dunque non vi fidate, in che modo potremmo esservi più utili noi?
Cordiali saluti
Perché se la risposta fosse "come psicologi" allora forse non sarebbe del tutto ingiustificato rivolgersi a uno psicologo di persona. Anche considerando il fatto che i "consigli", per giunta ricevuti per email, non possono essere precisi, chiarificanti e al punto come dei consulti dal vivo.
Insomma, se siete riluttanti a rivolgervi a uno psicologo "perché lui ha avuto esperienze poco edificanti" e dunque non vi fidate, in che modo potremmo esservi più utili noi?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#7]
Gentile ragazza,
condivido pienamente il parere del Dr. Santonocito,
mi sento però di farle un'ulteriore domanda:
cosa intende con
<<ricorrere a uno psicoterapeuta o simile (so che lui non ha avuto ottime esperienze in merito)>> ??
mi scusi, le cattive esperienze del suo ragazzo sono relative un vero psicoterapeuta o ad un operatore diverso dallo psicologo psicoterapeuta ??
Con cordialità.
condivido pienamente il parere del Dr. Santonocito,
mi sento però di farle un'ulteriore domanda:
cosa intende con
<<ricorrere a uno psicoterapeuta o simile (so che lui non ha avuto ottime esperienze in merito)>> ??
mi scusi, le cattive esperienze del suo ragazzo sono relative un vero psicoterapeuta o ad un operatore diverso dallo psicologo psicoterapeuta ??
Con cordialità.
[#8]
Utente
perdonatemi, mi sono espressa male. tre anni fa lui ha subito un lutto e quasi contemporaneamente l'abbandono della sua ragazza dell'epoca, e, reagendo male, ha fatto una breve terapia da uno psicoterapeuta evidentemente (da quello che posso sapere) poco professionale. Io ho avuto un'ottima esperienza un paio di anni fa, invece, altrimenti non mi sarei rivolta a voi, e vi prego di scusarmi per i toni assunti nella risposta precedente. Il punto è: la nostra relazione è giovane, giovanissima, sono circa sei mesi, e quando gli ho parlato della mia esperienza con uno psicologo/psicoterapeuta ha storto il naso non poco. Ho provato a proporglielo, o per lo meno gli ho consigliato di parlare con qualcuno delle sue ansie, della sua ossessione per i miei rapporti avuti prima di lui e del suo senso di inadeguatezza nei miei confronti, e non gliel'ho proposto come coppia perchè pensavo fosse troppo presto, ma comunque la reazione è stata brusca, parecchio.
[#9]
Spesso quando in una coppia si litiga, è perché entrambi ci si lascia prendere la mano nel dire o non dire, fare o non fare cose che scatenano il litigio.
L'inverso è pure vero: basta che uno dei due sappia come controllarsi e la lite non avviene. "Bisogna essere in due per un tango" dice un proverbio.
Allora, visto che la possibilità d'intervento più immediata che ognuno ha è su se stessi, visto che il suo ragazzo sembra non volerne sapere e visto anche che dice di aver avuto un'ottima esperienza con un collega, la cosa più semplice è iniziare a tornare da sola da questo collega, o da un altro. In tale sede potrà esporre dettagliatamente il problema ed essere adeguatamente aiutata. Potrebbe scegliere uno psicologo psicoterapeuta di coppia, magari a indirizzo relazionale o strategico e farsi insegnare le abilità relazionali di cui ha bisogno.
Farlo da qui sarebbe impossibile, deve abbassare le sue aspettative rispetto a quello che può darle un semplice consulto online.
Cordiali saluti
L'inverso è pure vero: basta che uno dei due sappia come controllarsi e la lite non avviene. "Bisogna essere in due per un tango" dice un proverbio.
Allora, visto che la possibilità d'intervento più immediata che ognuno ha è su se stessi, visto che il suo ragazzo sembra non volerne sapere e visto anche che dice di aver avuto un'ottima esperienza con un collega, la cosa più semplice è iniziare a tornare da sola da questo collega, o da un altro. In tale sede potrà esporre dettagliatamente il problema ed essere adeguatamente aiutata. Potrebbe scegliere uno psicologo psicoterapeuta di coppia, magari a indirizzo relazionale o strategico e farsi insegnare le abilità relazionali di cui ha bisogno.
Farlo da qui sarebbe impossibile, deve abbassare le sue aspettative rispetto a quello che può darle un semplice consulto online.
Cordiali saluti
[#10]
Gentile ragazza,
purtroppo in tutte le categorie professionali ci sono alcune persone che non sono all'altezza o si comportano male.
E' anche vero poi che la vostra relazione di coppia è ancora giovane (sei mesi).
Tuttavia quando c'è un clima relazionale di coppia che presenta aspetti disfunzionali, se al fine di migliorarlo si suggerisce al partner di rivolgersi lui soltanto ad uno psicoterapeuta (certo in perfetta buonafede e magari anche con qualche ragione), il messaggio che rischia di arrivare è: "sei tu che non vai bene", con buone probabilità che il destinatario del messaggio si senta aggredito e reagisca con rabbia.
Credo dunque che anche per questo motivo il suo ragazzo abbia reagito in modo molto brusco, e non solo per le precedenti esperienze negative con un professionista dell'area psicologica.
Tenendo dunque conto di quanto sopra, per ora può rivolgersi lei singolarmente ad uno psicologo, ma magari più avanti, anche facendosi aiutare da questi,
può cercare nuovamente di coinvolgere il suo ragazzo in un percorso psicoterapeutico di coppia,
che resta comunque il più indicato nel vostro caso.
La saluto con cordialità e le faccio i miei migliori auguri.
purtroppo in tutte le categorie professionali ci sono alcune persone che non sono all'altezza o si comportano male.
E' anche vero poi che la vostra relazione di coppia è ancora giovane (sei mesi).
Tuttavia quando c'è un clima relazionale di coppia che presenta aspetti disfunzionali, se al fine di migliorarlo si suggerisce al partner di rivolgersi lui soltanto ad uno psicoterapeuta (certo in perfetta buonafede e magari anche con qualche ragione), il messaggio che rischia di arrivare è: "sei tu che non vai bene", con buone probabilità che il destinatario del messaggio si senta aggredito e reagisca con rabbia.
Credo dunque che anche per questo motivo il suo ragazzo abbia reagito in modo molto brusco, e non solo per le precedenti esperienze negative con un professionista dell'area psicologica.
Tenendo dunque conto di quanto sopra, per ora può rivolgersi lei singolarmente ad uno psicologo, ma magari più avanti, anche facendosi aiutare da questi,
può cercare nuovamente di coinvolgere il suo ragazzo in un percorso psicoterapeutico di coppia,
che resta comunque il più indicato nel vostro caso.
La saluto con cordialità e le faccio i miei migliori auguri.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 3.1k visite dal 18/04/2011.
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