Non posso andare avanti
ho bisogno di aiuto ma non so cosa fare. ho 25 anni e mi sento una fallita, non mi sono mai sentita così prima..sono sempre stata troppo forte e ora non ne posso più..sono fuori corso da due anni ma stringendo i denti sono sempre andata avanti tra lavoro e studio..questo mese avevo il mio ultimo esame anche se avevo già detto alla mia famiglia di averli finiti e loro finalmente soddisfatti di me si stavano preparando per festeggiare a giugno. ma non l h passato e non ho la forza per andare avanti. non voglio dirlo a mia madre che è da sempre in attesa di questo momento, non voglio dirlo a mio padre che è già da molti anni che mi ritiene una delusione. mi sento a pezzi e quella di farla finita mi sembra l unica soluzione, sono una delusione sono una fallita e non ho il coraggio di affrontare le conseguenze. nella mia vita ho sempre lottato per ottenere tutto e ora non ne posso più. non so neanche perchè scrivo qui ma dovevo dirlo a qualcuno. Ho un ragazzo stupendo con cui convivo e che mi ha sempre sostenuto ma sono una delusione anche per lui, come posso chiedergli ancora comprensione? Non mi merito una persona come lui accanto. Tutti si aspettano la mia laurea e non posso dare una nuova delusione. Non posso affrontare più niente.
[#1]
Gentile ragazza,
da ciò che espone sembra che lei si sia sforzata e lo faccia tuttora, di soddisfare le aspettative degli altri, mettendo all'ultimo posto le sue esigenze.
Essere fuori corso da un paio d'anni, per giunta lavorando, sarebbe per molti un buon risultato, ma non per lei che si sente così pressata e "una delusione per suo padre".
Tra l'altro sta per terminare gli studi e si appresta ad affrontare una nuova fase della sua vita e come ogni cambiamento annunciato o in atto, può determinare difficoltà e richiede di dar fondo alle proprie risorse per essere affrontato. Potrebbe anche essere che lei sia riuscita a "tenere duro" fino ad ora e possa inconsapevolmente temere il traguardo vicino (ipotesi).
In questo momento lei merita un aiuto per superare questa difficile fase che la vede sofferente, senza fiducia nelle sue possibilità e nel futuro.
Le suggerisco quindi di rivolgersi personalmente ad uno psicologo, che potrebbe trovare anche nella sua Università presso l'apposito sportello d'ascolto psicologico.
Molti auguri
da ciò che espone sembra che lei si sia sforzata e lo faccia tuttora, di soddisfare le aspettative degli altri, mettendo all'ultimo posto le sue esigenze.
Essere fuori corso da un paio d'anni, per giunta lavorando, sarebbe per molti un buon risultato, ma non per lei che si sente così pressata e "una delusione per suo padre".
Tra l'altro sta per terminare gli studi e si appresta ad affrontare una nuova fase della sua vita e come ogni cambiamento annunciato o in atto, può determinare difficoltà e richiede di dar fondo alle proprie risorse per essere affrontato. Potrebbe anche essere che lei sia riuscita a "tenere duro" fino ad ora e possa inconsapevolmente temere il traguardo vicino (ipotesi).
In questo momento lei merita un aiuto per superare questa difficile fase che la vede sofferente, senza fiducia nelle sue possibilità e nel futuro.
Le suggerisco quindi di rivolgersi personalmente ad uno psicologo, che potrebbe trovare anche nella sua Università presso l'apposito sportello d'ascolto psicologico.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentilissima,
come lei stessa afferma con grande fatica in questi anni è riuscita a studiare e a lavorare, cosa che, le assicuro, la maggior parte dei suoi coetanei non è in grado di fare. Non sembra essere tanto delusa per il fallimento del suo ultimo esame, quanto preoccupata di deludere le aspettative degli altri,in particolare dei suoi genitori, aspettative sulle quali sembra che lei misuri il suo valore personale. Finchè avrà questo timore di deludere gli altri e la tendenza ad erigerli a giudici della sua adeguatezza si sentirà sempre inadeguata. Le consiglio un lavoro psicoterapeutico per affrontare questa difficoltà, per essere padrona di decidere da sè quali obiettivi porsi e come valutarsi rispetto ad aspettative proprie e non eterodirette.
come lei stessa afferma con grande fatica in questi anni è riuscita a studiare e a lavorare, cosa che, le assicuro, la maggior parte dei suoi coetanei non è in grado di fare. Non sembra essere tanto delusa per il fallimento del suo ultimo esame, quanto preoccupata di deludere le aspettative degli altri,in particolare dei suoi genitori, aspettative sulle quali sembra che lei misuri il suo valore personale. Finchè avrà questo timore di deludere gli altri e la tendenza ad erigerli a giudici della sua adeguatezza si sentirà sempre inadeguata. Le consiglio un lavoro psicoterapeutico per affrontare questa difficoltà, per essere padrona di decidere da sè quali obiettivi porsi e come valutarsi rispetto ad aspettative proprie e non eterodirette.
Dr.ssa Isabella Ricci
[#3]
Se dovesse scegliere, direbbe che le pesa di più il fatto di non riuscire a terminare l'università, o più la sensazione di star deludendo i suoi genitori?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
"sono sempre stata troppo forte e ora non ne posso più"
La parola-chiave è sicuramente "troppo": probabilmente dopo aver retto a lungo una vita fatta di troppi doveri,responsabilità e aspettative è giunto per lei il momento di rallentare, di pretendere un po' meno da sè stessa e di prendere coscienza di quali sono i suoi desideri.
Molte persone forti e solide diventano nel proprio ambiente esempi da additare e presenze sulle quali fare affidamento, ma questo ruolo un po' alla volta le logora perchè non lascia spazio agli errori nè ai desideri, che solitamente sono relegati in fondo alla scala delle priorità.
Non è umanamente possibile reggere determinati carichi di responsabilità e di aspettative (proprie e altrui) all'infinito, prima o poi si arriva al punto di rottura e all'impressione che tutto stia crollando anche se non è così.
Se guarda oggettivamente alla sua situazione vedrà che continua a mancarle solamente un esame alla laurea, nessuno le ha certo portato via tutto quello che ha studiato in questi anni e le sarà necessario solo un piccolo sforzo, se confrontato a tutto il percorso universitario (per di più condotto mentre già lavorava), per terminare.
Se non ha ancora sostenuto quell'ultimo esame non è certo perchè non ne ha le capacità, ma forse perchè ha voluto mostrare per una volta che anche lei può entrare in crisi e non farcela: è un insegnamento che la sua famiglia d'origine ha bisogno di imparare, e lei ha bisogno di comunicarglielo.
Probabilmente l'hanno caricata di molte aspettative e lei le ha corrisposte al punto che la minima battuta d'arresto le appare come un fallimento inaccettabile.
Questo dovrebbe chiarirle come finora lei sia stata fonte di orgoglio e non di fallimento per la sua famiglia, e se suo padre la pensa diversamente questo non dipende certo da una valutazione reale e oggettiva dei suoi risultati.
Ha parlato al suo compagno del fatto che ritiene di essere un fallimento anche per lui?
Cosa le ha risposto?
La parola-chiave è sicuramente "troppo": probabilmente dopo aver retto a lungo una vita fatta di troppi doveri,responsabilità e aspettative è giunto per lei il momento di rallentare, di pretendere un po' meno da sè stessa e di prendere coscienza di quali sono i suoi desideri.
Molte persone forti e solide diventano nel proprio ambiente esempi da additare e presenze sulle quali fare affidamento, ma questo ruolo un po' alla volta le logora perchè non lascia spazio agli errori nè ai desideri, che solitamente sono relegati in fondo alla scala delle priorità.
Non è umanamente possibile reggere determinati carichi di responsabilità e di aspettative (proprie e altrui) all'infinito, prima o poi si arriva al punto di rottura e all'impressione che tutto stia crollando anche se non è così.
Se guarda oggettivamente alla sua situazione vedrà che continua a mancarle solamente un esame alla laurea, nessuno le ha certo portato via tutto quello che ha studiato in questi anni e le sarà necessario solo un piccolo sforzo, se confrontato a tutto il percorso universitario (per di più condotto mentre già lavorava), per terminare.
Se non ha ancora sostenuto quell'ultimo esame non è certo perchè non ne ha le capacità, ma forse perchè ha voluto mostrare per una volta che anche lei può entrare in crisi e non farcela: è un insegnamento che la sua famiglia d'origine ha bisogno di imparare, e lei ha bisogno di comunicarglielo.
Probabilmente l'hanno caricata di molte aspettative e lei le ha corrisposte al punto che la minima battuta d'arresto le appare come un fallimento inaccettabile.
Questo dovrebbe chiarirle come finora lei sia stata fonte di orgoglio e non di fallimento per la sua famiglia, e se suo padre la pensa diversamente questo non dipende certo da una valutazione reale e oggettiva dei suoi risultati.
Ha parlato al suo compagno del fatto che ritiene di essere un fallimento anche per lui?
Cosa le ha risposto?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#5]
Utente
io vorrei rallentare ma non posso.. tutti si aspettano qualcosa da me, se lo sono sempre aspettato. io sono quella su cui si fa affidamento quando c'è qualcosa che non va, non posso crollare, nessuno mi capirebbe.Mi sento in colpa,eppure vorrei tanto farlo, vorrei mollare tutto e urlare che non ce la posso fare. non sono in grado, non mi laureo a giugno..poi vedo la faccia delusa di mia madre e mio padre e non ho il coraggio di parlare. ma non ho neanche la forza di andare avanti e mi sento stupida perchè questi non dovrebbero essere problemi seri..lo so che è solo un esame, non sta crollando tutto eppure non riesco a pensare alla delusione..e la mia stabilità sta crollando e per me è tutto. non sono una fonte di orgoglio per mio padre, è deluso da me e questo era l unico modo per riuscire a essere orgoglioso di me e non posso pensare di aver rovinato tutto. come posso dirgli che dovrò ancora rimandare? Il mio ragazzo non capisce, continua a dirmi che divento un fallimento se ora non mi rimetto in piedi, se non continuo a studiare, che sono forte e non posso buttarmi giù..ma non ci riesco..mi sento ancora più una delusione perchè non riesco a pensare ad altro che fermare tutto e scomparire e lui invece si aspetta una mia reazione. Mi sono sempre sentita adeguata, anzi ammirata dagli altri, ma ora no..sono stanca.
[#6]
Gentile ragazza,
è lei che è in gioco, è lei che si sente costretta a rispondere alle aspettative altrui.
E' lei che sa se può contare sulle proprie forze o meno, ma mette al centro gli altri e credo il suo bisogno di ricevere approvazione.
Le rinnovo il suggerimento di rivolgersi ad uno psicologo in presenza, per essere aiutata a centrarsi su se stessa, a non sentirsi così pressata, a superare questo momento difficile e a non dipendere da ciò che sente gli altri si aspettano da lei e dalla loro approvazione ma su ciò che le è utile per ritrovarsi e stare bene.
Auguri di serenità
è lei che è in gioco, è lei che si sente costretta a rispondere alle aspettative altrui.
E' lei che sa se può contare sulle proprie forze o meno, ma mette al centro gli altri e credo il suo bisogno di ricevere approvazione.
Le rinnovo il suggerimento di rivolgersi ad uno psicologo in presenza, per essere aiutata a centrarsi su se stessa, a non sentirsi così pressata, a superare questo momento difficile e a non dipendere da ciò che sente gli altri si aspettano da lei e dalla loro approvazione ma su ciò che le è utile per ritrovarsi e stare bene.
Auguri di serenità
[#7]
Utente
Grazie,accetterò il suo consiglio anche se non avrei mai pensato di averne bisogno..ma da quando ho ricevuto il risultato dell' esame mi sono immersa completamente nel mio lavoro che mi gratifica così tanto e quando sono a casa l'ansia mi assale e mi sento senza via d'uscita..credo di aver bisogno di qualcuno che mi aiuti a ritrovarmi.. Grazie di cuore!!!
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 8.9k visite dal 14/04/2011.
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