Senso di vuoto
Salve dottori,sono un ragazzo di 20 anni,da un periodo a questa parte non mi sento bene con me stesso,ho periodi in cui mi sento felice,altri no,si alternano sempre + spesso,10 mesi fà mi sono lasciato con la mia ragazza,a fine anno ci siamo rimessi insieme e verso lo stesso periodo dell'anno scorso cioè marzo stavamo per ripetere la situazione ( si litiga sempre per delle sciocchezze)comunque ci sono volte in ciu sento come se fossi assente x lei sopratutto in compagnia di amici,oppure quando stiamo insieme non la vedo passionale ecc. probabilmente sono tutti problemi che mi creo da solo però non ci riesco proprio a stare una settimana tranquillo senza averne,come se ogni situazione fosse una scusa per crearne uno nuovo,e mi rendo conto che più dico adesso basta devo vivere la vita in modo sereno sono giovane non serve a nulla crearsi sti problemi è più non ci riesco..cosa ne pensate?grazie mille
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Per come pone la questione è difficile fare una valutazione...cosa ne pensiamo noi di cosa?...del fatto che "sono tutti problemi che mi creo da solo..non riesco proprio a stare una settimana tranquillo senza averne....che più dico adesso basta devo vivere la vita in modo sereno sono giovane non serve a nulla crearsi sti problemi è più non ci riesco"?
Personalmente credo che una risposta pronta dall'esterno non le sarebbe di aiuto...l'esperto è lei! Lei è il protagonista della sua vita...cosa sente veramente?...o cosa NON vorrebbe provare? Cosa pensa lei di questa situazione?
Personalmente credo che una risposta pronta dall'esterno non le sarebbe di aiuto...l'esperto è lei! Lei è il protagonista della sua vita...cosa sente veramente?...o cosa NON vorrebbe provare? Cosa pensa lei di questa situazione?
Dr. Roberto Fantasia
www.psicologo-fantasia.com
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Ex utente
Penso che sia inutile crearsi problemi di questo genere,non vorrei averne,cerco di mettercela tutta e ci riesco la prima volta,la seconda ma poi ritorno al punto di partenza,quando dico adesso basta sorridi e vivi serenamente lo faccio ma poi è come se non fossi me stesso e non riesco a capire il perchè..
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Ha ragione quando dice "...poi è come se non fossi me stesso". Vorrebbe solo sorridere ma riconosce che sarebbe un sorriso "forzato", una maschera per non mostrare quello che sente dentro...chi le dice che non può mostrare ciò che sente? cosa rischia se manifesta ciò che prova?
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Ex utente
Penso che sia inutile crearsi problemi di questo genere,non vorrei averne,cerco di mettercela tutta e ci riesco la prima volta,la seconda ma poi ritorno al punto di partenza,quando dico adesso basta sorridi e vivi serenamente lo faccio ma poi è come se non fossi me stesso e non riesco a capire il perchè..
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Ex utente
Mi scuco per sbaglio ho reinviato la risposta di prima,sto cercando di cambiare,sono stato sempre molto chiuso nel creare discussioni ecc. per esempio se litigavo con la mia ragazza se non era lei a farsi sentire di sicuro non ci pensavo io,pian piano ci sto riuscendo ma resta il fatto che non mi va di creare discussioni inutili,cioè sono il primo a mettere in discussione i vari problemi che mi creo e non mi piace questa situazione
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Esistono discussioni "inutili" ma anche confronti diretti che creano relazioni chiare e trasparenti...lei preferisce una relazione autentica o una relazione falsata da aspettative e richieste in cui non ci riconosciamo? Sia in un caso che nell'altro siamo noi che costruiamo, con ogni gesto o azione, l'autenticità e siamo noi che creiamo "l'ambiguità'"...lei cosa vuole creare?
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>>> Penso che sia inutile crearsi problemi di questo genere,non vorrei averne,cerco di mettercela tutta e ci riesco la prima volta,la seconda ma poi ritorno al punto di partenza
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Risolvere il disagio psichico quasi mai è una questione di "mettercela tutta" o di forza di volontà.
Se avesse una profonda ferita dalla quale stesse perdendo molto sangue, credo che non le verrebbe in mente di curarsela da solo, giusto? I problemi psichici non sono da meno.
Ciò che distingue le difficoltà dai problemi sono che per le prime ciascuno di noi è equipaggiato per farvi fronte e risolversele da sé. Ma se si ha un problema, ci vuole l'aiuto specialistico. L'errore in cui si cade molto spesso è di sottovalutare il disagio psichico, credendo erroneamente che ognuno sia il miglior psicologo di se stesso.
Legga qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/832-sconfiggere-ansia-e-depressione-non-e-una-questione-di-buona-volonta.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/156-dubbi-e-miti-dell-aspirante-psico-paziente-indeciso.html
Cordiali saluti
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Risolvere il disagio psichico quasi mai è una questione di "mettercela tutta" o di forza di volontà.
Se avesse una profonda ferita dalla quale stesse perdendo molto sangue, credo che non le verrebbe in mente di curarsela da solo, giusto? I problemi psichici non sono da meno.
Ciò che distingue le difficoltà dai problemi sono che per le prime ciascuno di noi è equipaggiato per farvi fronte e risolversele da sé. Ma se si ha un problema, ci vuole l'aiuto specialistico. L'errore in cui si cade molto spesso è di sottovalutare il disagio psichico, credendo erroneamente che ognuno sia il miglior psicologo di se stesso.
Legga qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/832-sconfiggere-ansia-e-depressione-non-e-una-questione-di-buona-volonta.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/156-dubbi-e-miti-dell-aspirante-psico-paziente-indeciso.html
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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