Problema sessuale di coppia
Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni e ho un problema con il mio ragazzo (33 anni). Stiamo insieme da 4 anni e conviviamo da uno, all'inizio del rapporto lui aveva una certa premura nei miei confronti durante l'atto(del tipo: tutto bene? ti faccio male? etc)che poi è sparita e dopo un po' di tempo si è trasformata un problema sessuale nella coppia; nel senso che lui non fa mai delle avances per farmi capire che vuole fare l'amore,devo sempre cercarlo io,questa cosa mi fa sentire poco desiderata. Ho provato più vole a parlarne con lui, è uscito fuori che un tempo non era così ma lo è diventato quando ha avuto una relazione strana con una ragazza che si negava sempre sessualmente (gli diceva che provava dolore perciò non si concedeva). Gli ho spiegato che io non sono quella ragazza ma niente, tutte le volte dopo aver parlato le cose sembrano mettersi a posto e poi siamo di nuovo nella stessa situazione. Per intenderci da quando conviviamo succede due/tre volte al mese che si faccia l'amore, il che è un po'frustrante, io vorrei trovare una soluzione definitiva a questo problema perchè non è possibile che ogni volta mi faccia avanti io. Tra l'altro la cosa che mi lascia perplessa è che lui è un ragazzo che cerca molto il contatto fisico con coccole, baci, carezze, abbracci ma quando si tratta di fare l'amore non si fa mai avanti, però se mi faccio avanti io lui non si ritrae.. non riesco a capire come fare per poter risolvere il problema, aiutatemi. GRazie mille
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Gentile ragazza,
nonostante le varie "battaglie" sulla parità, resta comunque l'idea diffusa che sia di competenza maschile prendere l'iniziativa di avere un rapporto sessuale. Anche molte donne la pensano così e, piuttosto di farlo loro, pur desiderandolo, rinunciano a fare l'amore col proprio partner per timore magari di essere giudicate male.
D'altro canto, molti uomini non gradiscono che le donne sottraggano loro questa prerogativa.
E in molte coppie, spesso a livello inconsapevole, la "gestione" dell'iniziativa sessuale è causa di litigi.
A volte è una vera lotta per il potere: il rifiuto o meno della propria disponibilità all'iniziativa sessuale dell'altro può essere un modo per detenerne il controllo (così come riguardo alla frequenza, al luogo o alle posizioni...)
Lei sostiene che il tipo di contatto fisico che il suo ragazzo ricerca è esclusivamente di tipo affettuoso e non ha finalità erotiche o sessuali.
Però, davanti alle sue avances, lui non si ritira: semplicemente preferisce non dover essere lui a prendere l'iniziativa.
Lei ritiene quindi che non ci sia un problema di mancanza di desiderio?
Al di là dell'aspetto sessuale, ci sono altre questioni relazionali irrisolte tra di voi?
nonostante le varie "battaglie" sulla parità, resta comunque l'idea diffusa che sia di competenza maschile prendere l'iniziativa di avere un rapporto sessuale. Anche molte donne la pensano così e, piuttosto di farlo loro, pur desiderandolo, rinunciano a fare l'amore col proprio partner per timore magari di essere giudicate male.
D'altro canto, molti uomini non gradiscono che le donne sottraggano loro questa prerogativa.
E in molte coppie, spesso a livello inconsapevole, la "gestione" dell'iniziativa sessuale è causa di litigi.
A volte è una vera lotta per il potere: il rifiuto o meno della propria disponibilità all'iniziativa sessuale dell'altro può essere un modo per detenerne il controllo (così come riguardo alla frequenza, al luogo o alle posizioni...)
Lei sostiene che il tipo di contatto fisico che il suo ragazzo ricerca è esclusivamente di tipo affettuoso e non ha finalità erotiche o sessuali.
Però, davanti alle sue avances, lui non si ritira: semplicemente preferisce non dover essere lui a prendere l'iniziativa.
Lei ritiene quindi che non ci sia un problema di mancanza di desiderio?
Al di là dell'aspetto sessuale, ci sono altre questioni relazionali irrisolte tra di voi?
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Secondo me, ma è solo una mia opinione, non è una mancanza di desiderio ma una sua insicurezza. Questioni irrisolte non ce ne sono, il problema è che ogni volta che parliamo di questo o comunque discutiamo di qualcosa la sua reazione spesso è una non reazione, cioè il silenzio. Per un periodo la cosa sembrava risolta poi, cambiando lavoro, le cose sono tornate come prima, anzi peggio ancora, solo che la cosa che mi spaventa è che sembra che per lui questo non sia un problema, ad esempio ormai è quasi un mese che non abbiamo rapporti sessuali e lui sembra non porsi neanche il problema se questo sia giusto o sbagliato. Se però io gli metto di fronte il problema e ne parliamo (facendo una fatica incredibile perchè spesso lui tace o da risposte vaghe)allora facciamo sesso, come se lui mi desse "il contentino" .. non capisco questo suo comportamento, non capisco se sia un problema suo o mio, che pretendo troppo oppure non capisco il suo modo di comunicare o ancora magari sono troppo aggressiva. Spesso in passato gli ho chiesto se il mio comportamento lo intimorisce ma ormai sono 4 anni che stiamo assieme, mi sembra assurdo che sia intimorito da me..
[#3]
Come mai collega questo peggioramento al cambio di lavoro?
Il suo compagno è sottoposto a maggior stress psicologico o fatica fisica in tale nuova occupazione?
Ogni coppia si "accorda" tacitamente sulla frequenza dei rapporti, perciò non può esistere un numero giusto o sbagliato di rapporti settimanali o mensili. Il problema nasce quando, come nel vostro caso, la frequenza "ideale" dell'uno non coincide con quella dell'altro.
Ritengo che il problema non sia esclusivamente suo o del suo compagno, ma della coppia e per questo sarebbe opportuno affrontarlo insieme. Dal momento che lui non si espone, pensa che abbia comunque compreso a fondo che per lei invece questa situazione costituisce un problema e una fonte di disagio?
Pensa che lui sarebbe disponibile ad effettuare dei colloqui con uno psicologo esperto in problemi relazionali di coppia?
Il suo compagno è sottoposto a maggior stress psicologico o fatica fisica in tale nuova occupazione?
Ogni coppia si "accorda" tacitamente sulla frequenza dei rapporti, perciò non può esistere un numero giusto o sbagliato di rapporti settimanali o mensili. Il problema nasce quando, come nel vostro caso, la frequenza "ideale" dell'uno non coincide con quella dell'altro.
Ritengo che il problema non sia esclusivamente suo o del suo compagno, ma della coppia e per questo sarebbe opportuno affrontarlo insieme. Dal momento che lui non si espone, pensa che abbia comunque compreso a fondo che per lei invece questa situazione costituisce un problema e una fonte di disagio?
Pensa che lui sarebbe disponibile ad effettuare dei colloqui con uno psicologo esperto in problemi relazionali di coppia?
[#4]
Utente
è spesso sottoposto a forte stress psicologico.
Più di una volta gli ho espresso il mio disagio riguardo alla questione ma secondo me non ha appreso a fondo che per me è una cosa molto importante,per questo non ha mai cambiato atteggiamento.Per quanto riguarda i colloqui non ho mai affrontato l'argomento, gli avevo però detto che sarebbe potuta essere una risoluzione al problema ma lui non ci ha dato peso, a questo punto cercherò di farglielo presente e vediamo come reagisce; essendo un ragazzo un po' insicuro non vorrei che, proponendo la seduta di coppia, questa cosa aumentasse la sua insicurezza. Grazie mille per i consigli
Più di una volta gli ho espresso il mio disagio riguardo alla questione ma secondo me non ha appreso a fondo che per me è una cosa molto importante,per questo non ha mai cambiato atteggiamento.Per quanto riguarda i colloqui non ho mai affrontato l'argomento, gli avevo però detto che sarebbe potuta essere una risoluzione al problema ma lui non ci ha dato peso, a questo punto cercherò di farglielo presente e vediamo come reagisce; essendo un ragazzo un po' insicuro non vorrei che, proponendo la seduta di coppia, questa cosa aumentasse la sua insicurezza. Grazie mille per i consigli
[#5]
Gentile ragazza,
se ho capito bene, non solo il suo partner non prende mai l'iniziativa per fare l'amore ma da molto durante l'atto non ha più nei suoi confronti le tenerezze dei primi tempi (pur facendole spesso coccole in altre situazioni),
si percepisce quanto tutta questa situazione comprensibilmente la faccia soffrire, che non di rado si senta umiliata e mortificata, poco importante per lui, tuttavia a mio parere la prima cosa da fare è davvero convincere il suo compagno ad andare assieme a lei da uno psicologo psicoterapeuta esperto in terapia di coppia e/o in sessuologia, solo così si potrà valutare quanto questa situazione fonte per lei di intenso disagio sia determinata prevalentemente da dinamiche relazionali disfunzionali di coppia o da fattori intrapsichici relativi unicamente al suo partner, e solo così potrà essere individuato e proposto l'intervento più corretto, che, a seconda di quanto sarà emerso, potrà essere focalizzato sulla coppia oppure sul singolo individuo, a patto ovviamente che il suo ragazzo accetti di impegnarsi in un simile percorso.
Le faccio i miei migliori auguri e la saluto cordialmente.
se ho capito bene, non solo il suo partner non prende mai l'iniziativa per fare l'amore ma da molto durante l'atto non ha più nei suoi confronti le tenerezze dei primi tempi (pur facendole spesso coccole in altre situazioni),
si percepisce quanto tutta questa situazione comprensibilmente la faccia soffrire, che non di rado si senta umiliata e mortificata, poco importante per lui, tuttavia a mio parere la prima cosa da fare è davvero convincere il suo compagno ad andare assieme a lei da uno psicologo psicoterapeuta esperto in terapia di coppia e/o in sessuologia, solo così si potrà valutare quanto questa situazione fonte per lei di intenso disagio sia determinata prevalentemente da dinamiche relazionali disfunzionali di coppia o da fattori intrapsichici relativi unicamente al suo partner, e solo così potrà essere individuato e proposto l'intervento più corretto, che, a seconda di quanto sarà emerso, potrà essere focalizzato sulla coppia oppure sul singolo individuo, a patto ovviamente che il suo ragazzo accetti di impegnarsi in un simile percorso.
Le faccio i miei migliori auguri e la saluto cordialmente.
Dr. Andrea Biserni
Psicologo Psicoterapeuta - Sessuologo Clinico
Terapia Rogersiana - www.sessuologia-psicologia.org
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>>> secondo me non ha appreso a fondo che per me è una cosa molto importante
>>>
Lei è sicura di aver fatto di tutto, per quanto le compete, per farglielo capire?
Di fronte a un rifiuto di parlarne, può bastare una frase anche solo un po' enfatizzata: "Guarda che per me è una cosa importante, tu non vuoi parlarne, ma ne va della nostra relazione" per chiarire bene come stanno le cose.
Altrimenti rischia di cadere nella stessa passività che denuncia in lui.
È comunque probabile che anche dopo che lui avrà capito che per lei questo è un punto importante, avrete bisogno di un aiuto specialistico per far luce su cosa sta succedendo.
Cordiali saluti
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Lei è sicura di aver fatto di tutto, per quanto le compete, per farglielo capire?
Di fronte a un rifiuto di parlarne, può bastare una frase anche solo un po' enfatizzata: "Guarda che per me è una cosa importante, tu non vuoi parlarne, ma ne va della nostra relazione" per chiarire bene come stanno le cose.
Altrimenti rischia di cadere nella stessa passività che denuncia in lui.
È comunque probabile che anche dopo che lui avrà capito che per lei questo è un punto importante, avrete bisogno di un aiuto specialistico per far luce su cosa sta succedendo.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4k visite dal 12/04/2011.
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