Elaborazione del lutto

Buongiorno,
sono una ragazza di 23 anni, appartenente ad una famiglia molto unita. Purtroppo il 24 Gennaio ho perso all'improvviso mia nonna. Dico all'improvviso perchè stava bene e questa perdita mi ha davvero scioccata. La nonna abitava lontano da me, e questo rende tutto ancora più difficile: in alcuni momenti nego che lei sia morta, devo fermarmi a pensare concentrandomi per arrivare alla conclusione che lei è morta, perchè se ci penso ancora non mi sembra vero.Quando è morta ho voluto vederla, ero al cimitero quando l'hanno tumulata ma nonostante tutto non riesco ad accettarlo. In tutto questo nei mesi successivi ho avuto un ulteriore perdita, il mio cane, e la scioccante notizia che mio padre ha un tumore. Tutto ciò non ha fatto altro che farmi concentrare su altro, e non pensare alla nonna che non c'è più.. Non ho ancora accettato ed elaborato la sua perdita, se penso a lei la penso viva e questo mi provoca un forte disagio perchè nel momento in cui dopo attenti ragionamenti arrivo alla conclusione che lei è morta, ho crisi di pianto e panico.
Come posso risolvere questo problema?
Vi ringrazio, cordialmente
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Psicologo attivo dal 2009 al 2019
Psicologo
Gentile utente,
immagino dalle sue parole quanto questo sia per lei un momento difficile e d'altra parte ci descrive delle reazioni che in qualche modo sono tipiche delle reazioni al lutto, soprattutto se improvviso.
In più probabilmente la concomitante perdita del cane e il dover affrontare la notizia della malattia di suo padre stanno accentuando un disagio comprensibile e pesante.
Mi chiedo se ha modo di essere sostenuta in famiglia, se ha una buona rete sociale.
Inoltre, qualora voglia, potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicologo per essere maggiormente guidata e sostenuta in questo momento.
Ci faccia sapere.
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Utente
Utente
Gentilissima dottoressa Gentile,
in questo sono fortunatissima, poichè ho una famiglia molto unita, molti amici e un compagno che mi comprende e mi sta molto vicino. Devo ammettere effettivamente che il disagio peggiore si presenta quando sono sola o comunque non impegnata in qualcos'altro, in particolare la sera quando sono a letto.
Sto cercando di tirare fuori la forza che ho dentro, e diciamo che ci riesco abbastanza sostenuta dai miei familiari, ma come le dicevo il problema più grande è rappresentato dal lutto subito, non riesco ancora ad accettarlo. Vorrei ricordare mia nonna con tranquillità, serenamente: invece non riconoscendo la sua morte mi trovo sempre alla fine all'inevitabile stato di crisi e confusione.
A maggio sarò nella mia città natale, e mi chiedevo se fosse il caso di andare a casa sua e al cimitero, per rendere dentro di me evidente la sua mancanza.
Lei cosa mi consiglia?
La ringrazio davvero
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Psicologo attivo dal 2009 al 2019
Psicologo
Il sostegno sociale è importante d'altra parte, come lei stessa dice, questo lutto sta scatenando in lei non solo una difficoltà ad accettare la cosa, ma anche presumo dei sintomi ansiosi.
Proprio per questo potrebbe essere utile rivolgersi ad un professionista per dedicarsi uno spazio in cui ricevere sostegno e avviare un percorso guidato di elaborazione della perdita.
Per quanto riguarda maggio, capisco il suo desiderio di "rendere dentro di me evidente la sua mancanza", ritengo comunque importante che in questo momento si protegga anche, e che quindi faccia ciò che ritiene sia più importante per lei, senza forzature.
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Utente
Utente
La ringrazio dottoressa, ne parlerò col medico di base per valutare con lui cos'è meglio fare circa lo specialista.
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Psicologo attivo dal 2009 al 2019
Psicologo
Bene, buona ricerca e buon percorso.
Ci faccia sapere.