Grande confusione
Buonasera,
Sono una ragazza di 20 anni, da circa 15 giorni ho riniziato a soffrire di una forte insonnia. Premetto che ne soffro da più di 10 anni ma ultimamente è tornata a farsi più presente, ogni notte faccio incubi di continuo, mi sveglio ogni ora o anche due poi data la stanchezza mi riaddormento ma torno a fare gli stessi sogni. Il soggetto è il mio fidanzato e in ogni incubo decide di lasciarmi perchè si è stufato di me. Dormo ogni notte con lui e da due anni a questa parte proprio lui aveva dato fine a questa insonnia adesso riniziata.
Sento il bisogno di associarlo alla pillola anticoncezionale che ho smesso di prendere prima che tutto questo iniziasse, sento di soffrire di una forte dipendenza da essa..che se non la reinizio a prendere andrà tutto male. Quando sono fuori ho continui pensieri rivolti alla morte, immagino le persone davanti a me morire, mi immagino soccorrerle e mi rendo conto che non riuscirei a farlo nel caso , le cose che vedo, accadessero davvero ...Mi succede più volte, spesso sono io il soggetto di queste immaginazioni, quando mi vedo morire successivamente mi ritrovo al mio funerale dove tutti guardano la mia bara in silenzio. Ho paura del buio dove vedo creature inquietanti che aspettano di portarmi via...anche questo si verifica molto più spesso da un pò di tempo, ho paura di restare in camera da sola e ho il bisogno di accendere sempre tutte le luci per spostarmi. Nella giornata sono molto più attiva, non riesco a stare ferma e alterno momenti di estrema felicità ad altri di estrema tristezza, piango poi ancora torno felice. Tutta la colpa la associo sempre ad una instabilità degli ormoni..Io ho sempre sofferto di ansia, di attacchi di pianto e via dicendo ma adesso da ho paura perchè da un giorno all'altro è tutto cambiato. Prima ero molto più tranquilla, il mio umore era meno altalenante..ma adesso è troppo. Non riesco a gestirmi. Sono sempre stata molto chiusa, ho paura di fare amicizia, di dire la mia e quando succede che riesco ad aprirmi sento un forte senso di colpa prendermi, è come se fossi un'altra persona, come se il parlare con gli altri non fosse una cosa che il realtà io possa fare.
Tutt'ora mi sento in colpa perchè sto scrivendo, già so che non dovrei farlo e forse cancellerò il messaggio prima di inviarlo. Mi sento in colpa dopo aver pensato di essere brava perchè io non posso esserlo, e se sbaglio mi perseguito mentalmente, mi ripeto per tanti giorni di seguito di essere una fallita così dimentico sempre le cose belle e vivo soltanto con quelle brutte.
Non so come fare..mi sto assillando da sola, così non respiro.
Sono una ragazza di 20 anni, da circa 15 giorni ho riniziato a soffrire di una forte insonnia. Premetto che ne soffro da più di 10 anni ma ultimamente è tornata a farsi più presente, ogni notte faccio incubi di continuo, mi sveglio ogni ora o anche due poi data la stanchezza mi riaddormento ma torno a fare gli stessi sogni. Il soggetto è il mio fidanzato e in ogni incubo decide di lasciarmi perchè si è stufato di me. Dormo ogni notte con lui e da due anni a questa parte proprio lui aveva dato fine a questa insonnia adesso riniziata.
Sento il bisogno di associarlo alla pillola anticoncezionale che ho smesso di prendere prima che tutto questo iniziasse, sento di soffrire di una forte dipendenza da essa..che se non la reinizio a prendere andrà tutto male. Quando sono fuori ho continui pensieri rivolti alla morte, immagino le persone davanti a me morire, mi immagino soccorrerle e mi rendo conto che non riuscirei a farlo nel caso , le cose che vedo, accadessero davvero ...Mi succede più volte, spesso sono io il soggetto di queste immaginazioni, quando mi vedo morire successivamente mi ritrovo al mio funerale dove tutti guardano la mia bara in silenzio. Ho paura del buio dove vedo creature inquietanti che aspettano di portarmi via...anche questo si verifica molto più spesso da un pò di tempo, ho paura di restare in camera da sola e ho il bisogno di accendere sempre tutte le luci per spostarmi. Nella giornata sono molto più attiva, non riesco a stare ferma e alterno momenti di estrema felicità ad altri di estrema tristezza, piango poi ancora torno felice. Tutta la colpa la associo sempre ad una instabilità degli ormoni..Io ho sempre sofferto di ansia, di attacchi di pianto e via dicendo ma adesso da ho paura perchè da un giorno all'altro è tutto cambiato. Prima ero molto più tranquilla, il mio umore era meno altalenante..ma adesso è troppo. Non riesco a gestirmi. Sono sempre stata molto chiusa, ho paura di fare amicizia, di dire la mia e quando succede che riesco ad aprirmi sento un forte senso di colpa prendermi, è come se fossi un'altra persona, come se il parlare con gli altri non fosse una cosa che il realtà io possa fare.
Tutt'ora mi sento in colpa perchè sto scrivendo, già so che non dovrei farlo e forse cancellerò il messaggio prima di inviarlo. Mi sento in colpa dopo aver pensato di essere brava perchè io non posso esserlo, e se sbaglio mi perseguito mentalmente, mi ripeto per tanti giorni di seguito di essere una fallita così dimentico sempre le cose belle e vivo soltanto con quelle brutte.
Non so come fare..mi sto assillando da sola, così non respiro.
[#1]
Gentile ragazza,
può darsi che l'aver cessato di assumere la pillola anticoncezionale abbia in parte influito nel determinare il malessere che sta vivendo (a questo proposito una visita medica è opportuna), tuttavia, come lei stessa spiega, in buona parte il suo disagio era già presente da anni ed appare quindi in gran parte di tipo genuinamente psicologico. Sembra estremamente severa nei confronti di sé stessa visto che si ripete spesso di essere una "fallita", da quello che dice si percepisce una sua grande insicurezza, legata ad una bassa autostima, che la portano ad essere molto timorosa nei rapporti con gli altri e ad aprirsi raramente, ..... ma percepisco anche quanto la fa soffrire tutto ciò, quanto desiderebbe essere più serena, quanto, pur essendone anche un pò spaventata, fortemente desidera relazionarsi agli altri e le piacerebbe essere meno timida.
Tuttavia nelle sue parole si percepisce ora anche disorientamento e disperazione, ansia intensa e crescente, una grande vulnerabilità emotiva che la fa passare da estrema gioia ad estrema tristezza .... soprattutto si percepisce la sua grande paura nel constatare che tutto ciò ultimamente sta peggiorando ...
Forse potrebbe ascoltare ed onorare la crescente sua preoccupazione per sé stessa e il suo desiderio di una vita serena e migliore, generalmente in una crisi che si sta vivendo c'è un rischio ma anche un'opportunità di crescita interiore: potrebbe prendere in considerazione di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per condividere tutto il suo dolore, autoesplorarsi e comprendere meglio sé stessa e i motivi della sua sofferenza, per approdare gradualmente attraverso la relazione terapeutica ad uno sviluppo delle sue risorse interiori, una maggiore conoscenza dei suoi bisogni profondi che le permetta un più adeguato soddisfacimento degli stessi, un migliore e più sereno rapporto con sé stessa e gli altri.
Le faccio i miei migliori auguri e la saluto cordialmente.
può darsi che l'aver cessato di assumere la pillola anticoncezionale abbia in parte influito nel determinare il malessere che sta vivendo (a questo proposito una visita medica è opportuna), tuttavia, come lei stessa spiega, in buona parte il suo disagio era già presente da anni ed appare quindi in gran parte di tipo genuinamente psicologico. Sembra estremamente severa nei confronti di sé stessa visto che si ripete spesso di essere una "fallita", da quello che dice si percepisce una sua grande insicurezza, legata ad una bassa autostima, che la portano ad essere molto timorosa nei rapporti con gli altri e ad aprirsi raramente, ..... ma percepisco anche quanto la fa soffrire tutto ciò, quanto desiderebbe essere più serena, quanto, pur essendone anche un pò spaventata, fortemente desidera relazionarsi agli altri e le piacerebbe essere meno timida.
Tuttavia nelle sue parole si percepisce ora anche disorientamento e disperazione, ansia intensa e crescente, una grande vulnerabilità emotiva che la fa passare da estrema gioia ad estrema tristezza .... soprattutto si percepisce la sua grande paura nel constatare che tutto ciò ultimamente sta peggiorando ...
Forse potrebbe ascoltare ed onorare la crescente sua preoccupazione per sé stessa e il suo desiderio di una vita serena e migliore, generalmente in una crisi che si sta vivendo c'è un rischio ma anche un'opportunità di crescita interiore: potrebbe prendere in considerazione di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per condividere tutto il suo dolore, autoesplorarsi e comprendere meglio sé stessa e i motivi della sua sofferenza, per approdare gradualmente attraverso la relazione terapeutica ad uno sviluppo delle sue risorse interiori, una maggiore conoscenza dei suoi bisogni profondi che le permetta un più adeguato soddisfacimento degli stessi, un migliore e più sereno rapporto con sé stessa e gli altri.
Le faccio i miei migliori auguri e la saluto cordialmente.
Dr. Andrea Biserni
Psicologo Psicoterapeuta - Sessuologo Clinico
Terapia Rogersiana - www.sessuologia-psicologia.org
[#2]
Gentile ragazza,
alla fine il messaggio l'ha inviato, quindi probabilmente ha toccato il fondo e si è anche spaventata.
Ma soprattutto si è autorizzata a chiedere aiuto.
Si puo' convivere con disturbi psicologici, anche per molti anni, fino a quando arriva un momento in cui bisogna farsi sostenere e guidare da un professionista.
Le questioni che ci ha descritto sono numerose e complesse, troppo delicate per essere trattate on line.
Non esiti a fissare un colloquio di persona con uno psicologo o uno psichiatra. In un rapporto terapeutico potra' mettere un po' di ordine nella confusione di cui parla nel titolo che ha dato al suo consulto.
Un caro saluto,
alla fine il messaggio l'ha inviato, quindi probabilmente ha toccato il fondo e si è anche spaventata.
Ma soprattutto si è autorizzata a chiedere aiuto.
Si puo' convivere con disturbi psicologici, anche per molti anni, fino a quando arriva un momento in cui bisogna farsi sostenere e guidare da un professionista.
Le questioni che ci ha descritto sono numerose e complesse, troppo delicate per essere trattate on line.
Non esiti a fissare un colloquio di persona con uno psicologo o uno psichiatra. In un rapporto terapeutico potra' mettere un po' di ordine nella confusione di cui parla nel titolo che ha dato al suo consulto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
[#3]
>>> ho sempre sofferto di ansia, di attacchi di pianto e via dicendo ma adesso da ho paura perchè da un giorno all'altro è tutto cambiato.
>>>
Questo secondo me è il punto più importante del suo racconto: che lei è sempre stata ansiosa. La pillola o altri fattori potrebbero aver contribuito a esacerbare il tratto ansioso e a produrre i sintomi che ci ha descritto.
Dovrebbe parlarne innanzitutto con il suo ginecologo per sapere a proposito degli effetti che la pillola potrebbe provocare, ma subito dopo rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta per affrontare finalmente la sua ansia.
Altrimenti continuando a tirare avanti e a sperare che l'ansia scompaia da sola, rischia di aspettare per un bel pezzo.
Cordiali saluti
>>>
Questo secondo me è il punto più importante del suo racconto: che lei è sempre stata ansiosa. La pillola o altri fattori potrebbero aver contribuito a esacerbare il tratto ansioso e a produrre i sintomi che ci ha descritto.
Dovrebbe parlarne innanzitutto con il suo ginecologo per sapere a proposito degli effetti che la pillola potrebbe provocare, ma subito dopo rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta per affrontare finalmente la sua ansia.
Altrimenti continuando a tirare avanti e a sperare che l'ansia scompaia da sola, rischia di aspettare per un bel pezzo.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Ex utente
Vi ringrazio enormemente per le risposte..Mi hanno dato un pò di forza per affrontare queste giornate. Adesso che è passato un pò di tempo ho perso la mia iperattività soltanto che adesso non ho più voglia di fare niente e mi sento sempre molto triste e sottotono. Avverto una sorta di felicità ma è come un velo sottile e poco presente, c'è a momenti poi va via..Mentre la tristezza permane costantemente al di sopra di essa. Mi sento spesso in colpa per gli altri e non riesco ad alleggerirmi di questo peso che mi porto poi anche i giorni seguenti....Dove posso trovare il coraggio di vedere uno psicologo? Ho già paura a scrivere qui e non so come ci stia riuscendo. Non sono molto disponibile ad aprirmi nemmeno quando si tratta di un aiuto importante.
Grazie ancora
Grazie ancora
[#5]
>>> Dove posso trovare il coraggio di vedere uno psicologo?
>>>
Solo ed esclusivamente dentro se stessa.
Lo psicologo non tenterà mai di convincerla ad andare da lui, e per quanto le persone a lei care possano cercare di spingerla, solo lei può prendere tale decisione.
Se ancora non l'ha fatto è probabilmente perché ancora può permetterselo, cioè non sta soffrendo abbastanza.
Cordiali saluuti
>>>
Solo ed esclusivamente dentro se stessa.
Lo psicologo non tenterà mai di convincerla ad andare da lui, e per quanto le persone a lei care possano cercare di spingerla, solo lei può prendere tale decisione.
Se ancora non l'ha fatto è probabilmente perché ancora può permetterselo, cioè non sta soffrendo abbastanza.
Cordiali saluuti
[#6]
Gentile ragazza,
lei dice: <<Dove posso trovare il coraggio di vedere uno psicologo?>>, dunque in questo momento è estremamente combattuta, da una parte l'idea di rivolgersi ad uno psicologo e parlare di sé la spaventa tantissimo, dall'altra desidera fortemente farlo, mai come ora.
Ma lei stessa aggiunge: <<Ho già paura a scrivere qui e non so come ci stia riuscendo>>, in altre parole è positivamente sorpresa di sé stessa, la spaventava e la spaventa tanto scrivere a psicologi sconosciuti parlando di aspetti di sé che sente delicati e fragili, eppure ha avuto ed ha il coraggio di farlo, anche nello stesso momento in cui scrive che prova paura.
Qualcosa sta già cambiando dentro lei, cose che prima non credeva di essere capace di fare negli ultimi giorni è invece riuscita a farle, le capacità potenziali che sono in lei stanno crescendo e si concretizzano in comportamenti da parte sua che lei stessa percepisce positivamente sorprendenti: sono le sue risorse interiori che premono sempre più spingendola nella direzione della conquista di un maggior benessere.
Sono quelle stesse forze che le fanno SENTIRE che, come dice lei stessa, uno psicologo sarebbe per lei <<un aiuto importante>>:
IO HO GRANDE FIDUCIA IN QUESTE SUE CRESCENTI FORZE,
IN QUESTE SUE RISORSE.
lei dice: <<Dove posso trovare il coraggio di vedere uno psicologo?>>, dunque in questo momento è estremamente combattuta, da una parte l'idea di rivolgersi ad uno psicologo e parlare di sé la spaventa tantissimo, dall'altra desidera fortemente farlo, mai come ora.
Ma lei stessa aggiunge: <<Ho già paura a scrivere qui e non so come ci stia riuscendo>>, in altre parole è positivamente sorpresa di sé stessa, la spaventava e la spaventa tanto scrivere a psicologi sconosciuti parlando di aspetti di sé che sente delicati e fragili, eppure ha avuto ed ha il coraggio di farlo, anche nello stesso momento in cui scrive che prova paura.
Qualcosa sta già cambiando dentro lei, cose che prima non credeva di essere capace di fare negli ultimi giorni è invece riuscita a farle, le capacità potenziali che sono in lei stanno crescendo e si concretizzano in comportamenti da parte sua che lei stessa percepisce positivamente sorprendenti: sono le sue risorse interiori che premono sempre più spingendola nella direzione della conquista di un maggior benessere.
Sono quelle stesse forze che le fanno SENTIRE che, come dice lei stessa, uno psicologo sarebbe per lei <<un aiuto importante>>:
IO HO GRANDE FIDUCIA IN QUESTE SUE CRESCENTI FORZE,
IN QUESTE SUE RISORSE.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.6k visite dal 12/04/2011.
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Approfondimento su Insonnia
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