Frequenza battito alta, tachicardia? extrasistole?

dottori buongiorno. mi rivolgo a voi per una situazione che mi preoccupa: sono un ragazzo di 26 anni, buona forma fisica (69kg x 176cm) seguo una dieta molto sana(tipo zona - mediterranea). mi è stato regalato da poco un cardiofrequenzimetro per uso sportivo e ho pensato bene di rimettermi a fare un po di corsa dopo i 5 mesi di pausa totale. ho notato che ho sempre la frequenza cardiaca alta, anche a riposo ma tendenzialmente verso pomeriggio sera. ecco alcuni dati: mattina dopo colazione a riposo 65-68 bpm, pomeriggio al lavoro (lavoro d'ufficio) si alza sempre in situazioni normali anche a 85-90bpm. ammettiamo che mi alzo, esco, faccio due passi spara anche oltre 100bpm. ho ripreso da 3 giorni a correre e con una corsetta leggera (8km/h) per un allenamento di circa 20 minuti e la frequenza in quelle condizioni si mantiene tra intorno ai 170bpm con picchi di 180 in cima a salite scatti e abbassamenti a 160bpm in condizioni di rallentamento e scende a 140 nei momenti in cui smetto di corresre e inizio a camminare; preciso che non accuso dolori o stanchezza prematura (riesco tranquillamente a correre 3km a quella velocità senza pause, quando ero piu in forma in autunno anche 6/7km senza pause). adesso per esempio che sono appena tornato da 5 - 10 minuti ho provato la pressione e sta a 115max-75min con ben 115 pulsazioni. avevo eseguito anni fa 2 cardiogrammi per visite sportive x motocross e non è stato riscontrato nulla di anomalo. mi è capitato qualche episodio in condizioni apparentemente di totale tranquillità (ad esempio a letto coricato su un fianco) di percepire per istanti come un battito improvviso irregolare, come se per un istante mi venisse da sobbalzare per uno spavento, come se sentissi proprio un "tump" ma senza dolori fastidi, solo un senso immediato di spavento-panico... aggiungo che fumo un po (8-10 sigarette) e non sto a nascondere che percepisco di convivere in un costante stato di ansia e totale mancanza di serenità. questo lo percepisco proprio. è come se in una situazione tranquilla basti un niente per farmi saltare, riesco a non avere pensieri brutti solo quando sono totalmente immerso in un'attività pratica qualunque che mi tenga impegnato... le cause di questo disagio con cui convivo da anni stanno nel fatto che sono una persona ipocondriaca. aggiungo che non molto tempo fa è morta una persona a me cara improvvisamente e sicuramente lo shock non ha aiutato a migliorare la mia ipocondria, anzi, al contrario sono diventato ancora piu fobico e stressato di prima. sperando di essere stato più chiaro possibile attendo un vostro cordiale parere al riguardo. cordialmente
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Amico,

indubbiamente l'ansia e le preoccupazioni ipocondriache possono generare una situazione come quella che ci ha descritto.
Visto che gli ultimi accertamenti risalgono ad anni fa per prima cosa le direi di chiedere un parere medico di persona, per escludere la presenza di patologie organiche.
Se - come la auguro - non emergerà nulla di rilevante sarà davvero il caso che lei si rivolga ad uno psicologo per occuparsi della sua ansia.

I meccanismi di pensiero che rivela nel suo racconto sono tipici dell'ipocondria, e deve sapere che concentrandosi costantemente sul suo corpo non solo può percepire in maniera anomala ed amplificata ogni fastidio, ma rischia anche che sia la sua stessa preoccupazione a generare tutta una serie di disturbi fisici.

Probabilmente il cardiofrequenzimetro non è stato proprio il regalo adatto a lei perchè, a causa dell'ansia preesistente, ha innescato il bisogno di controllare continuamente la frequenza cardiaca.
Non sa che l'ansia può influenzare notevolmente il ritmo cardiaco e che è possibile che la tachicardia che lei rileva sia causata dalla sua stessa ansia?
Ci pensi.

Cordiali saluti,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile utente,
vedo che la sua richiesta postata in cardiologia è stata spostata qui nella nostra sezione, evidentemente un motivo c'è.
Per scrupolo e prudenza esegua gli accertamenti medici del caso e, data la situazione che ha descritto e "il costante stato di ansia e totale mancanza di serenità" che riferisce trascinarsi da anni, l'indicazione è di rivolgersi comunque ad uno psicologo/psicoterapeuta al fine di affrontare efficacemente i suoi disagi.

Le suggerisco di leggere l'articolo su questo sito al link
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
Utente
Utente
va bene grazie, riferirò al mio medico di base e sentirò se consiglia di fare un controllo. effettivamente sono pieno di pensieri e preoccupazioni che tendo ad "archiviare" e nascondere agli altri... immagino che non faccia benissimo a livello psicofisico. domanda sincera a voi del settore: quando avete avuto pazienti il cui problema era l'ipocondria, ci sono stati risultati soddisfacenti nella soluzione del problema? perchè io sono consapevolissimo della mia situazione mentale disagiata... ad esempio quando mi sono arrivate le email di risposta al mio post mi sono agitato ancor prima di leggerle, ma sono molto sfiduciato riguardo che qualcuno possa seriamente aiutarmi a risolvere sta situazione. è come se mi sento un po matto in questo senso e mi devo tenere la mattaggine... cordialmente ringrazio
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se la mattaggine fosse positiva e non le creasse dei problemi potrebbe conviverci, ma ora lei è seriamente preoccupato e vale la pena di intervenire.
L'ipocondria non è altro che la preoccupazione di avere gravi malattie e fronte di segnali provenienti dal corpo che sono interpretati in maniera sfavorevole dalla persona, che di solito non si accontenta delle rassicurazioni del medico in merito alla propria salute.
Se lei riconosce di essere un po' ipocondriaco ha quindi già compiuto una presa di coscienza su quale sia il vero problema - problema che è trattabile come tutti gli altri disturbi d'ansia, nè più nè meno.
Sottoponga la situazione al suo medico curante e se non sarà riscontrato alcunchè dal punto di vista organico si rivolga di persona ad uno psicologo con la consapevolezza che il suo problema è risolvibile.

Se vuole ci faccia avere sue notizie.
Cordialmente,
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