Doc isteria e dissociazione
gentili dottori
vi spiego la mia situazione
sono stato un annetto in cura con uno psichiatra che mi ha diagnosticato disturbo ossessivo compulsivo e un isteria da conversione secondaria al doc.
dopodichè ho iniziato il percorso cognitivo comportamentale e la psicoterapeuta che ho conosciuto dopo diverse sedute mi ha fornito una diagnosi diversa.sulla base di diversi tratti di personalità: doc istrionico narcisistico e borderline mi ha diagnosticato un disturbo dissociativo di personalità su questi presupposti e su un evento che resta un episodio accaduto 5 anni fa quando in preda all'ossessione di avere l'AIDS rimasi paralizzato per 5-10 secondi persi i sensi poi quando rinvenni cominciai a urlare con la convinzione di stare li per morire e non dormii per 4 notti.c'è da dire che ancora episodicamente nella mia prima adolescenza c'erano momenti in cui mi facevo domande sul perchè viviamo, dubbi sull'essere o meno nel luogo in cui mi trovavo chiamate dalla dott.ssa depersonalizzazione e derealizzazione cose che sono sparite con la crescita e se dovessi fare un'analisi quanto meno anacronistica possibile negli ultimi 5 anni non ho avuto più episodi del genere. passando ai giorni nostri sono molto irascibile ho scarso senso dell'orientamento e sono sempre tra le nuvole e ultimamante per due giorni al risveglio ho avuto una paralisi durata 30-40 secondi
da quando ho ricevuto questa diagnosi non ho voglia più di fare niente non studio più non esco più di casa e mi autoesamino per vedere se sono nella realtà o meno
ho in testa 24 ore su 24 il pensiero di essere dissociativo
lo so che è ridicolo ma mi è anche passato in testa l'idea di farmi uno spinello per vedere cos'è la derealizzazione e fare il raffronto con la mia quotidianeità
essere sempre con la testa tra le nuvole e non sapersi orientare nella città significa avere un'alterazione dello stato di coscienza e essere dissociativi e poi che significano tutti questi ghirigori tecnici usati dalla mia psicoterapeuta?(x es. mi ha tracciato una linea con due estremi il sonno e la veglia e ha detto che io sto in quest'intervallo) mi ha detto che ho più personalità che interagiscono nonostante dai test è risultato che ho "solo" un moderato doc con tratto secondario narcisistico e istrionico...dice che ho manipolato i test dopo che io le ho confidato il mio dubbio ossessivo di aver "imbrogliato"
il mio vecchio psichiatra è rimasto sconcertato intanto ho cambiato psicoterapeuta ma io non so piu a chi credere poi ho visto che non viene più usato il termine isteria e mi viene il dubbio che quella che lo psichiatra chiama isteria possa essere nient'altro che un'espressione diferente di udisturbo dissociativo.vale il sillogismo isteria=dissociazione?
trattamento farmacologico anafranil 150 fevarin 150 xanax 1mg
grazie dell'attenzione
cordialmente
vi spiego la mia situazione
sono stato un annetto in cura con uno psichiatra che mi ha diagnosticato disturbo ossessivo compulsivo e un isteria da conversione secondaria al doc.
dopodichè ho iniziato il percorso cognitivo comportamentale e la psicoterapeuta che ho conosciuto dopo diverse sedute mi ha fornito una diagnosi diversa.sulla base di diversi tratti di personalità: doc istrionico narcisistico e borderline mi ha diagnosticato un disturbo dissociativo di personalità su questi presupposti e su un evento che resta un episodio accaduto 5 anni fa quando in preda all'ossessione di avere l'AIDS rimasi paralizzato per 5-10 secondi persi i sensi poi quando rinvenni cominciai a urlare con la convinzione di stare li per morire e non dormii per 4 notti.c'è da dire che ancora episodicamente nella mia prima adolescenza c'erano momenti in cui mi facevo domande sul perchè viviamo, dubbi sull'essere o meno nel luogo in cui mi trovavo chiamate dalla dott.ssa depersonalizzazione e derealizzazione cose che sono sparite con la crescita e se dovessi fare un'analisi quanto meno anacronistica possibile negli ultimi 5 anni non ho avuto più episodi del genere. passando ai giorni nostri sono molto irascibile ho scarso senso dell'orientamento e sono sempre tra le nuvole e ultimamante per due giorni al risveglio ho avuto una paralisi durata 30-40 secondi
da quando ho ricevuto questa diagnosi non ho voglia più di fare niente non studio più non esco più di casa e mi autoesamino per vedere se sono nella realtà o meno
ho in testa 24 ore su 24 il pensiero di essere dissociativo
lo so che è ridicolo ma mi è anche passato in testa l'idea di farmi uno spinello per vedere cos'è la derealizzazione e fare il raffronto con la mia quotidianeità
essere sempre con la testa tra le nuvole e non sapersi orientare nella città significa avere un'alterazione dello stato di coscienza e essere dissociativi e poi che significano tutti questi ghirigori tecnici usati dalla mia psicoterapeuta?(x es. mi ha tracciato una linea con due estremi il sonno e la veglia e ha detto che io sto in quest'intervallo) mi ha detto che ho più personalità che interagiscono nonostante dai test è risultato che ho "solo" un moderato doc con tratto secondario narcisistico e istrionico...dice che ho manipolato i test dopo che io le ho confidato il mio dubbio ossessivo di aver "imbrogliato"
il mio vecchio psichiatra è rimasto sconcertato intanto ho cambiato psicoterapeuta ma io non so piu a chi credere poi ho visto che non viene più usato il termine isteria e mi viene il dubbio che quella che lo psichiatra chiama isteria possa essere nient'altro che un'espressione diferente di udisturbo dissociativo.vale il sillogismo isteria=dissociazione?
trattamento farmacologico anafranil 150 fevarin 150 xanax 1mg
grazie dell'attenzione
cordialmente
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Gentile utente, vista la dinamica dei suoi quesiti e la preoccupazione che ne deriva sembrerebbe proprio che la problematica sia legata al disturbo ossessivo. Tuttavia essere a conoscenza del fatto che il suo disturbo possa chiamarsi ossessione, dissociazione, border ecc non l'aiuta affatto nè l'aiuta la ricerca della giusta etichetta da attribuire al suo disagio. Sembra che si stia concentrando solo su questo con il conseguente aumento dell'ossessione e dell'ansia con l'allontanamento della soluzione del problema. La diagnosi la lasci al terapeuta e si concentri sulle cure che questo (psichiatra e psicoterapeuta) le darà. non si concentri su come deve definirsi ma su cosa deve fare.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7k visite dal 08/04/2011.
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I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.