Trattenere evacuazioni
Gentili Medici
mia figlia ha 32 mesi e da circa 2 non usa più il pannolino, che ha tolto per sua stessa volontà senza alcun problema o "ripensamento". Premetto che da sempre è legatissima a me (la mamma) e che mi cerca spessissimo durante la giornata e ancora oggi vive male il distacco giornaliero di quando lei va all'asilo (iniziato da quest'anno) e/o io vado a lavorare.
Qualche settimana fa ha cominciato a fare più capricci del solito non volendo proprio andare a scuola: piangendo chiedeva di rimanere a casa; in effetti la maestra mi ha confermato quanto già la piccola mi diceva e cioè che un nuovo compognetto (poco più piccolo) la impauriva. Ora la questione sembrerebbe superata. 10 giorni fa, però, per la prima volta ha fatto la pipì addosso a scuola, perchè diceva che la voleva fare a casa.
Poi, 5 giorni fa, ha cominciato, di punto in bianco, a non fare più pipì e cacca sia a casa che a scuola.
Durante il giorno, 7-10 volte, lei mi avverte che ha lo stimolo e che ha dolore, io l'accompagno in bagno giocherellando, e lei viene tranquilla, ma non appena vado per sederla nel wc comincia a tremare dicendomi che ha paura di fare la pipì o la cacca, che ha paura di bagnarsi i vestiti mentre è seduta nel wc (???), che vuole allontanarsi. In viso appare sinceramente disperata, anche perchè trattiene la pipì fino anche a 30 ore (per me sarebbe impossibile) e io sono preoccupatissima che questa forma di stress, possa celare un disagio emotivo importante, che proprio non mi aspettavo; inoltre, temo pure possa svilupparsi una cistite (che attualmente cmq escludo totalmente). Anche per la cacca è lo stesso, in questi 5 giorni ha evacuato una sola volta ma solo perchè essendo la bambina in preda a forti dolori, al pianto e alla paura, le ho fatto un microclisma. Tutto ciò le comporta pure un sonno molto disturbato dai dolori e dall'ansia di non volere fare la pipì.
Aggiungo a completamento del quadro che il fratellino di quasi 6 anni le vuole molto bene (ricambiato) e che talvolta entrambi manifestano segni di reciproca gelosia sotto forma di dispetti e capricci che reputo nella norma. Mio marito è abbastanza presente anche se molto spesso distratto dal computer o dal telefonino e purtroppo non le dedica le attenzioni che ha dedicato al ns primo figlio. Io, rappresento per mia figlia il centro di riferimento per qualunque sua esigenza, rivolgendosi sempre e solo a me (forse perchè mi ha sempre trovato accanto e disponibile) e allontando gli altri specie quando è più nervosa. La bambina ha un carattere forte e deciso e vuole imporsi a tutti i costi con chiunque. I capricci aumentano a casa, fuori è sempre molto tranquilla. Gioca serena con gli altri bambini fuori dalla scuola (dentro mi dicono pure).
Dove ho sbagliato??? Forse avrei dovuto aspettare un altro anno prima di mandarla all'asilo? provo a tenerla a casa qualche giorno prima di mandarla a scuola? oppure la ritiro e ripartiamo a settembre? come posso aiutarla a crescere?vi prego aiutatemi.Grazie
mia figlia ha 32 mesi e da circa 2 non usa più il pannolino, che ha tolto per sua stessa volontà senza alcun problema o "ripensamento". Premetto che da sempre è legatissima a me (la mamma) e che mi cerca spessissimo durante la giornata e ancora oggi vive male il distacco giornaliero di quando lei va all'asilo (iniziato da quest'anno) e/o io vado a lavorare.
Qualche settimana fa ha cominciato a fare più capricci del solito non volendo proprio andare a scuola: piangendo chiedeva di rimanere a casa; in effetti la maestra mi ha confermato quanto già la piccola mi diceva e cioè che un nuovo compognetto (poco più piccolo) la impauriva. Ora la questione sembrerebbe superata. 10 giorni fa, però, per la prima volta ha fatto la pipì addosso a scuola, perchè diceva che la voleva fare a casa.
Poi, 5 giorni fa, ha cominciato, di punto in bianco, a non fare più pipì e cacca sia a casa che a scuola.
Durante il giorno, 7-10 volte, lei mi avverte che ha lo stimolo e che ha dolore, io l'accompagno in bagno giocherellando, e lei viene tranquilla, ma non appena vado per sederla nel wc comincia a tremare dicendomi che ha paura di fare la pipì o la cacca, che ha paura di bagnarsi i vestiti mentre è seduta nel wc (???), che vuole allontanarsi. In viso appare sinceramente disperata, anche perchè trattiene la pipì fino anche a 30 ore (per me sarebbe impossibile) e io sono preoccupatissima che questa forma di stress, possa celare un disagio emotivo importante, che proprio non mi aspettavo; inoltre, temo pure possa svilupparsi una cistite (che attualmente cmq escludo totalmente). Anche per la cacca è lo stesso, in questi 5 giorni ha evacuato una sola volta ma solo perchè essendo la bambina in preda a forti dolori, al pianto e alla paura, le ho fatto un microclisma. Tutto ciò le comporta pure un sonno molto disturbato dai dolori e dall'ansia di non volere fare la pipì.
Aggiungo a completamento del quadro che il fratellino di quasi 6 anni le vuole molto bene (ricambiato) e che talvolta entrambi manifestano segni di reciproca gelosia sotto forma di dispetti e capricci che reputo nella norma. Mio marito è abbastanza presente anche se molto spesso distratto dal computer o dal telefonino e purtroppo non le dedica le attenzioni che ha dedicato al ns primo figlio. Io, rappresento per mia figlia il centro di riferimento per qualunque sua esigenza, rivolgendosi sempre e solo a me (forse perchè mi ha sempre trovato accanto e disponibile) e allontando gli altri specie quando è più nervosa. La bambina ha un carattere forte e deciso e vuole imporsi a tutti i costi con chiunque. I capricci aumentano a casa, fuori è sempre molto tranquilla. Gioca serena con gli altri bambini fuori dalla scuola (dentro mi dicono pure).
Dove ho sbagliato??? Forse avrei dovuto aspettare un altro anno prima di mandarla all'asilo? provo a tenerla a casa qualche giorno prima di mandarla a scuola? oppure la ritiro e ripartiamo a settembre? come posso aiutarla a crescere?vi prego aiutatemi.Grazie
[#1]
Gentile Signora,
non mi sembra il caso di creare allarmismi eccessivi, le tappe dello sviluppo psichico nei bambini, possono avere dei momenti di arresto o, di involuzione, per tornare poi ad andare avanti.
Personalmente credo, che i bambini, che frequentano l'asilo precocemente, crescano meglio, più forti, autonomi ed integrati, di chi rimane rintanato in casa con i nonni o con le tate.
Se le difficoltà dovessero persistere, chieda lei, un consulto ad uno psicologo, con cui comprendere al meglio, le dinamiche che abitano la vostra relazione.
Cari saluti
non mi sembra il caso di creare allarmismi eccessivi, le tappe dello sviluppo psichico nei bambini, possono avere dei momenti di arresto o, di involuzione, per tornare poi ad andare avanti.
Personalmente credo, che i bambini, che frequentano l'asilo precocemente, crescano meglio, più forti, autonomi ed integrati, di chi rimane rintanato in casa con i nonni o con le tate.
Se le difficoltà dovessero persistere, chieda lei, un consulto ad uno psicologo, con cui comprendere al meglio, le dinamiche che abitano la vostra relazione.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
>>> La bambina ha un carattere forte e deciso e vuole imporsi a tutti i costi con chiunque.
>>>
Se è così, dovrebbe fare attenzione a non lasciare che la sua bambina s'imponga anche su lei e suo marito, perché una bambina di 2 anni e 1/2 al comando può dare problemi.
Umorismo a parte, credo che la sua ansia sia ben percettibile da sua figlia e se è vero che ha questo carattere così forte, è possibile che la stia usando contro di lei per ottenere ciò che vuole. Inconsapevolmente e senza intenzioni cattive, è chiaro.
Dovrebbe in prima battuta far visitare sua figlia dal pediatra, ma subito dopo consultare uno psicologo a indirizzo familiare/relazionale o strategico, perché è probabile che lei e suo marito dovrete ricevere consulenza su come gestire questa bambina così volitiva.
Cordiali saluti
>>>
Se è così, dovrebbe fare attenzione a non lasciare che la sua bambina s'imponga anche su lei e suo marito, perché una bambina di 2 anni e 1/2 al comando può dare problemi.
Umorismo a parte, credo che la sua ansia sia ben percettibile da sua figlia e se è vero che ha questo carattere così forte, è possibile che la stia usando contro di lei per ottenere ciò che vuole. Inconsapevolmente e senza intenzioni cattive, è chiaro.
Dovrebbe in prima battuta far visitare sua figlia dal pediatra, ma subito dopo consultare uno psicologo a indirizzo familiare/relazionale o strategico, perché è probabile che lei e suo marito dovrete ricevere consulenza su come gestire questa bambina così volitiva.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Ex utente
ringrazio per le Vs. cortesi e tempestive risposte.
non ho potuto farlo prima per problemi di collegamento alla rete.
la bambina sta meglio: l'ho tenuta qualche giorno a casa e sono stata con lei. è rientrata a scuola più tranquilla e, forse grazie anche alle maggiori attenzioni del papà, più serena...
non ho potuto farlo prima per problemi di collegamento alla rete.
la bambina sta meglio: l'ho tenuta qualche giorno a casa e sono stata con lei. è rientrata a scuola più tranquilla e, forse grazie anche alle maggiori attenzioni del papà, più serena...
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.2k visite dal 08/04/2011.
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Approfondimento su Cistite
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