Ansia e malessere generale
Salve sono una ragazza di 23 anni. Tutto è iniziato quando 2-3 settimane fa ho iniziato a pensare di avere qualcosa di grave a causa di una macchiolina che vedevo dall'occhio destro. POi ho avuto una lieve forma di virus intestinale e di li tutto è degenerato, con attacchi di ansia brevi ma intensi che mi costringevano a muovermi freneticamente e uscire all'aperto per respirare meglio.
A causa di una sensazione di malessere con sintomi: vertigini, nausea e debolezza, sono andata dal mio medico curante la quale ha subito ipotizzato che fossero disturbi riconducibili all'ansia.
Questo non mi ha rassicurATA e, piena di paura sono andata al pronto soccorso proprio perchè una mattina mi sentivo troppo debole e impaurita. Qui sono stata sottoposta a Ecg che è risultato a posto, controllo della pressione, nella norma, e analisi del sangue complete che andavano bene fatta eccezione per il colesterolo lievemente alto.
Nonostante queste rassicurazioni e una visita oculistica ( dove mi è stato detto che queste macchioline dipendono da agglomerati di proteine e quindi niente di preoccupante), ho passato una settimana a letto, debole poichè nn mangiavo e terrorizzata dall'ansia. Le notti erano terribili, insonni e in preda a brividi e rimuginazioni, spesso con incubi terribili e risvegli affannosi.
Ad oggi ho affettuato due sedute di psicoterapia e mi sembrava di star meglio, avevo ripreso la vita normale ecc.. però persiste questa sensazione di malessere e in questi ultimi giorni la paura ha ripreso il sopravvento, spesso mi sembra che mi manchi il respiro e anche le notti sono più difficili da affrontare. Avevo chiesto al mio medico e anche al Pronto Soccorso se non fosse il caso di ricorrere ad un neurologo ma tutti me l'hanno sconsigliato dicendo che a livello fisico sto bene.
Voi che dite? attendo con ansia una risposta.
ps devo precisare che all'età di 10 anni mi è stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta, esperienza della quale mi ricordo bene. La garigione completa è stata dichiarata già da diversi anni.
A causa di una sensazione di malessere con sintomi: vertigini, nausea e debolezza, sono andata dal mio medico curante la quale ha subito ipotizzato che fossero disturbi riconducibili all'ansia.
Questo non mi ha rassicurATA e, piena di paura sono andata al pronto soccorso proprio perchè una mattina mi sentivo troppo debole e impaurita. Qui sono stata sottoposta a Ecg che è risultato a posto, controllo della pressione, nella norma, e analisi del sangue complete che andavano bene fatta eccezione per il colesterolo lievemente alto.
Nonostante queste rassicurazioni e una visita oculistica ( dove mi è stato detto che queste macchioline dipendono da agglomerati di proteine e quindi niente di preoccupante), ho passato una settimana a letto, debole poichè nn mangiavo e terrorizzata dall'ansia. Le notti erano terribili, insonni e in preda a brividi e rimuginazioni, spesso con incubi terribili e risvegli affannosi.
Ad oggi ho affettuato due sedute di psicoterapia e mi sembrava di star meglio, avevo ripreso la vita normale ecc.. però persiste questa sensazione di malessere e in questi ultimi giorni la paura ha ripreso il sopravvento, spesso mi sembra che mi manchi il respiro e anche le notti sono più difficili da affrontare. Avevo chiesto al mio medico e anche al Pronto Soccorso se non fosse il caso di ricorrere ad un neurologo ma tutti me l'hanno sconsigliato dicendo che a livello fisico sto bene.
Voi che dite? attendo con ansia una risposta.
ps devo precisare che all'età di 10 anni mi è stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta, esperienza della quale mi ricordo bene. La garigione completa è stata dichiarata già da diversi anni.
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Puoi dirci che tipo di psicoterapia hai iniziato? Contenuti delle sedute, frequenza delle sedute, se hai ricevuto compiti da mettere in atto e così via.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Allora la frequenza è di una volta alla settimana, sono sedute frontali in cui si parla di me, dei miei rapporti con le persone che mi circondano e dei miei sentimenti a riguardo. E' soprattutto un'esplorazione di ciò che ho dentro alla ricerca della causa scatenante di questi episodi.
Per quanto riguarda i "compiti a casa" non ne ho ricevuti se non il consiglio di riflettere ogni volta un pò di più su me stessa.
Per quanto riguarda i "compiti a casa" non ne ho ricevuti se non il consiglio di riflettere ogni volta un pò di più su me stessa.
[#3]
Può darsi che il terapeuta stia aspettando di farsi un quadro preciso prima di darti suggerimenti pratici. Tuttavia l'ansia risponde bene ai trattamenti psicoterapeutici dove si ricevono compiti specifici da eseguire. Non è necessario capire "perché" o "da dove" arrivi l'ansia, da un punto di vista psicologico, per poterne uscire.
Leggi qui per farti un'idea:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Cordiali saluti
Leggi qui per farti un'idea:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Cordiali saluti
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Lo hanno escluso dei medici che ti hanno visitata di persona, questo dovrebbe essere sufficiente a rassicurarti. Ma se ciò non è avvenuto, è perché probabilmente nel tuo caso si tratta di una tendenza ipocondriaco/ossessiva, ovvero che ti fa avere una paura esagerata delle malattie.
Tu mi dirai: "Ma io una malattia ce l'ho avuta davvero!" E infatti, l'ipocondria assale spesso coloro che hanno avuto una malattia o una persona gravemente malata in famiglia.
Se quest'ipotesi fosse vera - e ci sono buone probabilità che lo sia - non importa quanti esami e visite farai: ti sembreranno sempre poche, perché la cura non consisterà nel fare esami ma nel curare l'ipocondria, e questo è compito dello psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Tu mi dirai: "Ma io una malattia ce l'ho avuta davvero!" E infatti, l'ipocondria assale spesso coloro che hanno avuto una malattia o una persona gravemente malata in famiglia.
Se quest'ipotesi fosse vera - e ci sono buone probabilità che lo sia - non importa quanti esami e visite farai: ti sembreranno sempre poche, perché la cura non consisterà nel fare esami ma nel curare l'ipocondria, e questo è compito dello psicoterapeuta.
Cordiali saluti
[#6]
Cara ragazza,
più che neurologico il consulto dovrebbe essere psichiatrico, perchè è lo psichiatra lo specialista deputato al trattamento farmacologico dei disturbi psichici.
Il punto non è se sia da escludere o meno - cosa che non possiamo dirti da qui, senza constatare la gravità della situazione -, ma è PERCHE' vuoi ricorrere a farmaci quando hai appena iniziato una psicoterapia.
Le 2 strade non si escludono, ma mi sembra che la tua sia una reazione al fatto che ti aspettavi effetti più rapidi dalla psicoterapia, proprio come quelli di un farmaco sintomatico, mentre stai constatando che lavorare sule cause del problema richiede del tempo.
Di conseguenza ti stai rivolgendo a noi non sapendo bene se fidarti o no della psicoterapeuta, e anche questo può essere controproducente: è importante che tu riponga fiducia nella persona che hai scelto per risolvere il problema, e cercando altrove informazioni e conferme rischi solo di danneggiare il rapporto terapeutico.
Per questo è importante che tu parli con lei dell'idea di ricorrere anche ad un medico e delle fantasie che accompagnano questo desiderio (come ad es. "risolvere tutto in fretta e per sempre") perchè svolgere un lavoro psicologico pensando nel frattempo che un'altra strada risolverebbe tutto in fretta e senza dover lavorare su di te può avere esiti molto negativi sugli esiti della psicoterapia.
più che neurologico il consulto dovrebbe essere psichiatrico, perchè è lo psichiatra lo specialista deputato al trattamento farmacologico dei disturbi psichici.
Il punto non è se sia da escludere o meno - cosa che non possiamo dirti da qui, senza constatare la gravità della situazione -, ma è PERCHE' vuoi ricorrere a farmaci quando hai appena iniziato una psicoterapia.
Le 2 strade non si escludono, ma mi sembra che la tua sia una reazione al fatto che ti aspettavi effetti più rapidi dalla psicoterapia, proprio come quelli di un farmaco sintomatico, mentre stai constatando che lavorare sule cause del problema richiede del tempo.
Di conseguenza ti stai rivolgendo a noi non sapendo bene se fidarti o no della psicoterapeuta, e anche questo può essere controproducente: è importante che tu riponga fiducia nella persona che hai scelto per risolvere il problema, e cercando altrove informazioni e conferme rischi solo di danneggiare il rapporto terapeutico.
Per questo è importante che tu parli con lei dell'idea di ricorrere anche ad un medico e delle fantasie che accompagnano questo desiderio (come ad es. "risolvere tutto in fretta e per sempre") perchè svolgere un lavoro psicologico pensando nel frattempo che un'altra strada risolverebbe tutto in fretta e senza dover lavorare su di te può avere esiti molto negativi sugli esiti della psicoterapia.
[#7]
Gentile ragazza,
i medici che lei ha consultato hanno escluso cause organiche per quanto riguarda la sintomatologia che la affligge, che pertanto appare essere di origine psicologica, più precisamente i sintomi da lei descritti sono sintomi di tipo ansioso. L'ansia è infatti una reazione che coinvolge mente e corpo, comporta infatti anche una serie di effettive modificazioni fisiologiche (ad esempio aumento della pressione sanguigna, aumento dei battiti del cuore, accelerazione del respiro, sensazione di non riuscire a respirare o fame d'aria, nausea, vertigini, tremori, stato di attivazione protratto e quindi difficoltà addormentarsi, sonno disturbato, eccetera: ognuno di questi ed altri sintomi di ansia è più o meno presente e marcato a seconda dei casi specifici) ....... è facile dunque scambiare i sintomi dell'ansia per i sintomi di una malattia organica, tanto più quando ci sembra non ci siano motivi validi per essere ansiosi (e questo accade spesso), ... Semplificando molto, la psicoterapia dell'ansia può essere focalizzata sui sintomi e prevedere compiti a casa, ma può anche essere focalizzata sulla sottostante vulnerabilità psicologica scatenante l'ansia e tesa a facilitare l'autoesplorazione, l'autocomprensione, una più profonda accettazione di sé, la crescita di risorse interiori ... entrambi gli approcci terapeutici hanno vantaggi e limiti, entrambi possono dare buoni risultati, ... Quello che mi sembra importante è che lei abbia iniziato un lavoro psicoterapeutico su di sé, e spero vivamente che lei lo continui.
La saluto cordialmente.
i medici che lei ha consultato hanno escluso cause organiche per quanto riguarda la sintomatologia che la affligge, che pertanto appare essere di origine psicologica, più precisamente i sintomi da lei descritti sono sintomi di tipo ansioso. L'ansia è infatti una reazione che coinvolge mente e corpo, comporta infatti anche una serie di effettive modificazioni fisiologiche (ad esempio aumento della pressione sanguigna, aumento dei battiti del cuore, accelerazione del respiro, sensazione di non riuscire a respirare o fame d'aria, nausea, vertigini, tremori, stato di attivazione protratto e quindi difficoltà addormentarsi, sonno disturbato, eccetera: ognuno di questi ed altri sintomi di ansia è più o meno presente e marcato a seconda dei casi specifici) ....... è facile dunque scambiare i sintomi dell'ansia per i sintomi di una malattia organica, tanto più quando ci sembra non ci siano motivi validi per essere ansiosi (e questo accade spesso), ... Semplificando molto, la psicoterapia dell'ansia può essere focalizzata sui sintomi e prevedere compiti a casa, ma può anche essere focalizzata sulla sottostante vulnerabilità psicologica scatenante l'ansia e tesa a facilitare l'autoesplorazione, l'autocomprensione, una più profonda accettazione di sé, la crescita di risorse interiori ... entrambi gli approcci terapeutici hanno vantaggi e limiti, entrambi possono dare buoni risultati, ... Quello che mi sembra importante è che lei abbia iniziato un lavoro psicoterapeutico su di sé, e spero vivamente che lei lo continui.
La saluto cordialmente.
Dr. Andrea Biserni
Psicologo Psicoterapeuta - Sessuologo Clinico
Terapia Rogersiana - www.sessuologia-psicologia.org
[#8]
Utente
Innanzi tutto ringrazio tutti voi che mi avete dato risposte pronte ed esaurienti.
In riferimento alle parole della dott.ssa Massaro, non ho mai detto di voler far ricorso a farmaci per avere una "guarigione" celere, anzi a dire la verità mi erano stati prescritti dal medico curante e da quello del PS valpinax e prozinc che io non ho voluro prendere proprio per evitare di dover poi magari dire grazie a delle pasticche invece che, anche se con un pò di fatica, dire grazie alla mia volontà.
E anche per quanto riguarda la psicoterapeuta, penso di riporvi una grande stima e fiducia, era solo che avevo bisogno di risposte (questo perchè in questi due giorni sono stata debole e nuovamente atterrita) e la prossima seduta ce l'ho martedì quindi mi sono rivolta a voi.
Ringrazio anche i dott. Biserni e Santonocito, per le loro parole..
In riferimento alle parole della dott.ssa Massaro, non ho mai detto di voler far ricorso a farmaci per avere una "guarigione" celere, anzi a dire la verità mi erano stati prescritti dal medico curante e da quello del PS valpinax e prozinc che io non ho voluro prendere proprio per evitare di dover poi magari dire grazie a delle pasticche invece che, anche se con un pò di fatica, dire grazie alla mia volontà.
E anche per quanto riguarda la psicoterapeuta, penso di riporvi una grande stima e fiducia, era solo che avevo bisogno di risposte (questo perchè in questi due giorni sono stata debole e nuovamente atterrita) e la prossima seduta ce l'ho martedì quindi mi sono rivolta a voi.
Ringrazio anche i dott. Biserni e Santonocito, per le loro parole..
[#9]
Certo, non l'hai detto, ma leggendo le tue parole si può pensarlo.
Ora che ci hai detto che non hai voluto seguire le prescrizioni del tuo medico di base potrai spiegarci meglio in che senso potrebbe esserti utile un consulto specialistico e cosa ti aspetteresti.
Ora che ci hai detto che non hai voluto seguire le prescrizioni del tuo medico di base potrai spiegarci meglio in che senso potrebbe esserti utile un consulto specialistico e cosa ti aspetteresti.
[#10]
>>> grazie alla mia volontà.
>>>
Questo è un atteggiamento comunissimo in chi ha tendenze ossessive: ce la devo fare da solo. Ma anche questo fa parte del problema, non è produttivo incaponirsi perché non è una questione di forza di volontà. Se bastasse questo, uno ci riuscirebbe senza bisogno di chiedere aiuto a nessuno.
>>> avevo bisogno di risposte
>>>
L'ansioso ha sempre bisogno di risposte, ma di nuovo, anche questo è un sintomo del problema. Non è ricevendo risposte che se ne esce, se ne esce quando non si ha più bisogno né di risposte né di rassicurazioni.
Quindi, riporta la discussione che stai avendo con noi alla terapeuta e procedete.
Cordiali saluti
>>>
Questo è un atteggiamento comunissimo in chi ha tendenze ossessive: ce la devo fare da solo. Ma anche questo fa parte del problema, non è produttivo incaponirsi perché non è una questione di forza di volontà. Se bastasse questo, uno ci riuscirebbe senza bisogno di chiedere aiuto a nessuno.
>>> avevo bisogno di risposte
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L'ansioso ha sempre bisogno di risposte, ma di nuovo, anche questo è un sintomo del problema. Non è ricevendo risposte che se ne esce, se ne esce quando non si ha più bisogno né di risposte né di rassicurazioni.
Quindi, riporta la discussione che stai avendo con noi alla terapeuta e procedete.
Cordiali saluti
[#11]
Utente
Non ho voluto seguire le prescrizioni perchè loro mi hanno consigliato questi farmaci come soluzione nel caso non ce la facessi a gestire il tutto da me, però dal momento che credo nelle mie capacità ho preferito, per il momento, evitare.. Lei avrebbe ritenuto consigliabile seguire la prescrizione?
Per quanto riguarda il consulto neurologico era solo per ricevere rassicurazioni in merito all'assenza di malattie gravi, per es. tumori, e non tanto nella speranza che tirasse fuori dal cilindro il coniglio coe per magia! Spero di essere stata un pochino più chiara con questa spiegazione.
Per quanto riguarda il consulto neurologico era solo per ricevere rassicurazioni in merito all'assenza di malattie gravi, per es. tumori, e non tanto nella speranza che tirasse fuori dal cilindro il coniglio coe per magia! Spero di essere stata un pochino più chiara con questa spiegazione.
[#12]
Quindi il tuo interesse è rivolto alla diagnosi e non ad intervenire farmacologicamente (non era molto chiaro).
Gli accertamenti effettuati con esito negativo, e il fatto che tutti i medici interpellati ti hanno sconsigliato di farlo, può rendere superfluo il ricorso ad ulteriori pareri, ma quello che hai passato ti rende comprensibilmente più ansiosa circa la possibilità che il tuo corpo possa ammalarsi di nuovo.
Se proprio non riesci a non avere il dubbio che sia presente una patologia organica secondo me puoi sottoporti a visita neurologica, ma solo se lo farai con il proposito che sia la prima e l'ultima, e che accetterai quello che ti verrà detto.
In caso contrario rischieresti di non fidarti del parere che avrai ricevuto e potresti cominciare a dubitare del fatto che quel medico abbia avuto ragione, andando a sentirne un altro e poi un altro ancora.
Questo ovviamente nel caso in cui la visita non rilevasse nulla di anomalo, cosa che ti auguro e che credo anche succederà, visto che descrivi un quadro ansioso piuttosto tipico.
Gli accertamenti effettuati con esito negativo, e il fatto che tutti i medici interpellati ti hanno sconsigliato di farlo, può rendere superfluo il ricorso ad ulteriori pareri, ma quello che hai passato ti rende comprensibilmente più ansiosa circa la possibilità che il tuo corpo possa ammalarsi di nuovo.
Se proprio non riesci a non avere il dubbio che sia presente una patologia organica secondo me puoi sottoporti a visita neurologica, ma solo se lo farai con il proposito che sia la prima e l'ultima, e che accetterai quello che ti verrà detto.
In caso contrario rischieresti di non fidarti del parere che avrai ricevuto e potresti cominciare a dubitare del fatto che quel medico abbia avuto ragione, andando a sentirne un altro e poi un altro ancora.
Questo ovviamente nel caso in cui la visita non rilevasse nulla di anomalo, cosa che ti auguro e che credo anche succederà, visto che descrivi un quadro ansioso piuttosto tipico.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 14.4k visite dal 07/04/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.