Sesso di gruppo con moglie

Gentili dottori,
ho letto una precedente richiesta di consulto simile alla mia e le vostre risposte ,a quanto ho capito,contraddittorie.
Mi sembra comunque di realizzare che se tale preferenza sessuale(eccitarsi nel vedere la propria moglie apprezzata da altri o addirittura vederla mentre pratica sesso con uno o altri uomini con marito partecipe o meno)non genera problemi emotivi negativi può essere vissuta liberamente e non rappresenta espressione alcuna di patologia psichica.
E' sempre così o invece può essere comunque dovuta ad alterazioni della personalità di tipo masochistico,depressivo o altro;oppura ,viceversa il ripetersi di queste pratiche può col tempo(nonostante la soddisfazione di entrambi i partner della coppia)provocare alterazioni della personalità?
Mi rendo conto che senza un'attenta anamnesi e visita del "paziente" non si può esprimere un giudizio certo ma mi interesserebbe conosere a grandi linee il vostro parere.
Grazie.
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Dr. Giannantonio Cassisi Psicologo, Psicoterapeuta 19 1
Se si subisce qualcosa, e quindi se la pratica in questione va contro la propia volontà, si possono anche ipotizzare eventuali conseguenti "problemi emotivi negativi".
Quindi, in questo caso avrebbe senso interrogarsi sul "dopo".

Se invece la persona da cui parte tale richiesta vive questa propria esigenza come problema, allora dovrebbe piuttosto interrogarsi da dove essa nasca, cioè sul "prima".

Se, ancora, il piacere provato viene sopraffatto dal senso di colpa ("probemi emotivi negativi"), probabilmente una vocina dal di dentro dice che ciò che fa è sbagliato. Dialogare con questa vocina è la cosa giusta da fare. Bisognerebbe fare i conti col proprio senso morale, andare fino in fondo alla questione e confrontarsi con esso.

Ritengo importante sapere chi dei due (marito o moglie) manifesti tale bisogno e per quali ragioni l'altro vi si adegui e lo assecondi.
Voyeurismo? Rapporto Sado-Masochistico? Altro?
Si possono addirittura tirare in ballo stadi evolutivi precedenti, e quindi una certa idea culturale riguardante la donna che al movimento femminista non piacerebbe affatto...

Non mi sembra il caso di generalizzare, alla ricerca di un'unica risposta che sia valida per tutti.
Ogni coppia si incastra a suo modo ed andrebbero conosciute le motivazioni che spingono ciascuno dei due partecipanti al rapporto, se si ha voglia di approfondire la questione.

Dr. G.Cassisi

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Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Gentile Dottore la ringrazio per la sollecita risposta.Mi rendo conto che trattasi di un argomento che necessita un maggiore approfondimento.Cordiali saluti.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
gentile utente,
effettivamente quello che noterei è la sua esigenza di approfondimento: alla fine è proprio lei che ci interroga, che cerfca informazioni in rete. Sono portato a credere che nemmeno lei sia più tanto convinto della fondatezza di tali pratiche sessuali

Forse, in via anonima, chiederei una consulenza psicologica proprio per chiarirmi le idee

Secondo me questa potrebbe essere una soluzione

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it
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Prof. Carlo Rosso Psichiatra, Sessuologo, Psicoterapeuta 13
Caro signore,
le premetto che un incontro sessuale intimo e sano prevede anche la presenza costante di fantasie o agiti perversi in entrambi i partner. Questi aspetti perversi possono essere consci e condivisi, consci e non condivisi o inconsci.
Nel suo caso sarebbe interessante sapere il percorso attuato dalla vostra coppia nell'arrivare a realizzare una fantasia sessuale quale quella del cedere la moglie ad altri (lui) e dell'essere libera di darsi ad altri davanti a lui (lei)(nella maggior parte di questi casi la donna non è semplicemnte compiacente). Le dico questo perchè dall'analisi di questo percorso si può già intravedere la benignità di un comportamento sessuale di coppia o se questo ha già in nuce una problematicità che con il proseguimento della suddetta attività sessuale può causare futuri problemi alla dimensione intima della coppia.
E' ovvio che non è possibile una compelta analisi della sua situazione per via epistolare, tuttavia, si può azzardare qualche considerazione.
In ogni caso il consiglio è consultare uno psichiatra o uno psicologo che abbiano una specifica competenza per problemi relativi alla psicopatologia sessuale.

Distinti saluti
Prof. Carlo Rosso

Cordialmente
Prof. Carlo Rosso
Specialista in Psichiatria