Psicologia vs psicoterapia

Buongiorno,
ho da poco deciso di interrompere il rapporto con il mio psicologo perchè non mi sentivo piu' a mio agio, dopo aver scoperto che nonostante mi avesse giurato il contrario, durante i mesi di terapia comunicava regolarmente con i miei genitori. Specifico che sono maggiorenne e non mi è stato riscontrato nessun problema grave, sentivo solo il bisogno di confrontarmi con qualcuno in un momento particolare della mia vita. Dopo le prime sedute lo psicologo mi ha detto che riteneva necessario che per un periodo entrassi in terapia, sottolineando piu' volte nei mesi successivi che stavo facendo un percorso di psicoterapia. La fine del nostro rapporto è dovuta, oltre ad un suo atteggiamento scorretto, anche all'impressione che il percorso che stavo facendo non fosse molto utile e che avessi di fronte a me una persona non molto qualificata. Mi sono già informato sulle differenze tra psicoterapeuta e psicologo. Vorrei chiedere: consultando l'albo degli psicologi della lombardia questo dottore risulta solo psicologo, se fosse anche psicoterapeuta sarebbe specificato? oppure l'interessato puo' decidere di inserire solo la dicitura psicologo? Il dubbio mi sorge anche perchè nelle fatture che mi ha consegnato appare la dicitura "colloqui psicologici" e non "sedute di psicoterapia". Sono dubbi fondati i miei? Sarei grato se qualcuno mi desse il suo parere.
Cordiali Saluti
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazzo,
all'interno dell'ordine c'è un elenco di psicoterapeuti quindi chi lo è solitamente lo dichiara, ha fatto bene ad interrompere il rapporto perché lo psicologo non è stato corretto con lei, rompendo il patto di fiducia e facendole credere che stava facendo psicoterapia quando non lo era.
All'interno di questo sito può cercare uno psicologo-psicoterapeuta e consultare la relativa scheda professionale dove sono indicati i riferimenti relativi all'iscrizione all'ordine degli Psicologi e all'Albo degli Psicoterapeuti.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Vi ringrazio, per quanto riguarda i contatti che ha avuto con i miei genitori il problema non nasce dal timore che possa rivelare cose che ho detto, ma semplicemente è la constatazione della sua scorrettezza. Specifico anche che i miei genitori lo conoscevano prima che iniziassi a frequentarlo, mi sono rivolto a lui perchè a seguito di una crisi d'ansia abbastanza importante ho avuto l'esigenza di parlare con qualcuno, senza pormi particolari problemi su chi fosse e se conoscesse i miei genitori. Il suo atteggiamento comunque mi è sembrato profondamente scorretto, soprattutto per quanto riguarda la confusione su psicoterapia e colloqui psicologici.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro ragazzo,

se le cose sono andate come le hai descritte (capirai che occorre una certa cautela nel risponderti, non conoscendo di persona il caso) il comportamento del tuo ex psicologo è stato molto scorretto dal punto di vista sia deontologico, sia legale.
Era infatti tenuto a tutelare la tua privacy sia di fronte all'ordine, sia di fronte alla legge.
Di conseguenza deve considerarsi fortunato se non hai provveduto a segnalare il suo comportamento all'ordine sia per quanto riguarda la violazione dell'obbligo di riservatezza, sia per essersi fatto passare per psicoterapeuta quando non lo è.
Entrambi i comportamenti sono infatti sanzionati dal punto di vista disciplinare e legale.

Ti ringrazio perchè condividendo quanto ti è purtroppo successo ci dai l'occasione di ribadire che il rapporto fra psicologo e cliente/paziente è salvaguardato dall'obbligo del mantenimento del segreto professionale, e che l'utente ha il diritto di veder rispettato il proprio diritto alla privacy.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Capisco perfettamente la cautela e ribadisco anche che il mio problema principale non è la violazione della mia privacy. Per quanto riguarda questo punto ne ho già parlato con lui e si è giustificato dicendomi che sono stati i miei genitori a chiamare lui e non lui a chiamare loro. Cio' che mi ha messo in crisi è che l'ho scoperto da solo e lui non mi ha detto subito la verità (prima ha ammesso un sms, poi uno ogni tanto, poi qualche telefonata), dopo essermi sorbito mille discorsi sulla trasparenza nel nostro rapporto etc.. giustifico in parte i miei genitori perchè ritengo la loro ansia legittima. La richiesta che mi premeva di piu' riguardava la possibilità di capire se uno psicologo è anche psicoterapeuta semplicemente consultando l'albo. vi ringrazio per le risposte.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Nell'Albo dell'Ordine di ogni regione si vede se il professionista è psicologo o anche psicoterapeuta. L'Albo è lo stesso, ma chi ha ottenuto l'abilitazione all'esercizio della psicoterapia, dopo aver sostenuto una scuola di specializzazione minimo quadriennale, ha ovviamente interesse a ufficializzarlo segnalandolo all'Albo. Perciò i professionisti che lei può vedere nei vari Albi che non hanno la dicitura "abilitato all'esercizio della psicoterapia" è perché sono psicologi non psicoterapeuti.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"si è giustificato dicendomi che sono stati i miei genitori a chiamare lui e non lui a chiamare loro"

Questo non ha nessuna importanza dal punto di vista della tutela della privacy.

L'albo della Lombardia mostra chiaramente le qualifiche degli iscritti, se cercando un nome vedi indicato solo "psicologo" significa che l'iscritto non è abilitato all'esercizio della psicoterapia.
Credo che parlarti ad un certo punto di "terapia" sia stato un errore grossolano perchè ci dici che non hai mai ricevuto una diagnosi e che ti eri recato da lui per difficoltà di altro tipo, non per curare una patologia (se hai avuto un solo attacco d'ansia).

In linea di massima non è inoltre corretto prendere in carico persone legate a propri conoscenti (lo dico visto che i tuoi genitori lo conoscevano ed è per questo che vi siete rivolti proprio a lui), perchè si possono creare situazioni nono solo poco gestibili, ma anche dai riflessi negativi sul lavoro che si andrà a svolgere, che sia un percorso di consulenza o sostegno o una vera e propria psicoterapia.
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Utente
Utente
La ringrazio Dr. Massaro. dopo questa esperienza ho infatti deciso di interrompere le sedute e se mi rendessi conto di averne bisogno in futuro, cerchero' altri a cui rivolgermi. Di questa esperienza mi rimane un po' di amarezza, soprattutto, con molta onestà, per i soldi che sono stati spesi senza avere alcun beneficio. Per quanto riguarda il problema della privacy non mi preoccupa in quanto, vista la situazione anomala in cui mi sono trovato e i dubbi su chi avevo di fronte, non sono riuscito ad aprirmi completamente.
Cordiali Saluti
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Dr.ssa Maria Ilaria Sabatini Psicologo 7
Caro utente, mi rendo conto del Suo stato d'animo, oltre che la violazione della privacy, il collega ha incrinato il rapporto di fiducia che si era venuto a creare tra di voi. Rapporto che mi rendo conto che spesso sia difficile creare. Spesso capita che genitori o comunque familiari telefonino per avere notizie sull'andamento dei colloqui, ma sta al professionista bloccare queste intrusioni e informare alla seduta successiva il proprio paziente dell'accaduto e eventualmente discutere con lui dell'eventualità di rendere partecipe i familiari dell'andamento dei colloqui. Per cui capisco la Sua rabbia e la Sua frustrazione che l'hanno portata a interrompere le sedute.
Per quanto riguarda la questione psicologo-psicoterapeuta Le confermo anche io, come hanno già fatto i miei colleghi che nei vari ordini e anche in quello della Lombardia vi è la dicitura per ciascun iscritto se è psicologo o psicoterapeuta e di conseguenza anche la dicitura in fattura varia in base alla prestazione eseguita per cui se ha parlato di terapia, ma di fatto non è uno psicoterapeuta sicuramente ha fatto un grosso errore.
Spero che non abbia perso la fiducia nella nostra categoria per colpa dell'errore di un collega un po' superficiale e Le consiglio se dovesse aver di nuovo bisogno di una consultazione psicologica di consultare l'ordine degli psicologi nazionale o della Sua regione.

Dr.ssa Maria Ilaria Sabatini