Colite cronica
[#1]
È difficile rispondere alla sua domanda in assoluto, sono troppi i fattori in gioco.
Quando le malattie si cronicizzano sono più difficili da far regredire (per definizione di "cronico") ma dipende da molte cose.
Di sicuro, se una persona è ansiosa e stressata, e inoltre ha anche la colite, già riuscendo a eliminare stress e ansia avrebbe ottenuto un risultato non da poco.
La giovane età aiuta a evitare la cronicizzazione, comunque.
Le suggerisco d'inserire la sua domanda anche in un'area medica, ad esempio gastroenterologia.
Cordiali saluti
Quando le malattie si cronicizzano sono più difficili da far regredire (per definizione di "cronico") ma dipende da molte cose.
Di sicuro, se una persona è ansiosa e stressata, e inoltre ha anche la colite, già riuscendo a eliminare stress e ansia avrebbe ottenuto un risultato non da poco.
La giovane età aiuta a evitare la cronicizzazione, comunque.
Le suggerisco d'inserire la sua domanda anche in un'area medica, ad esempio gastroenterologia.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
non esiste una causa univoca ed unidirezionale tra sintomi spico-fisici e cause.
L'approccio sia diagnostico, che terapeutico, dovrebbe essere poliedrico, che tenga in considerazione i vari aspetti correlati alla patologia colitica.
Cari saluti
non esiste una causa univoca ed unidirezionale tra sintomi spico-fisici e cause.
L'approccio sia diagnostico, che terapeutico, dovrebbe essere poliedrico, che tenga in considerazione i vari aspetti correlati alla patologia colitica.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
vi ringrazio
ho 23 anni e la mia ileite è già purtroppo cronica... ho individuato la causa dell'ansia e sto cercando di risolverla...l'ansia è a livello molto ma molto inconscio tanto da non essermene mai accorto per mesi...effettivamente sono ancora affetto da meteorismo che mi sveglia tassativamente dopo 5 ore di sonno...
sto affrontando la cosa tranquillamente e anche se magari dormo poco non ci penso e non mi sento stressato...o almeno me lo faccio credere :)
chissà se riuscirò a far regredire col tempo questa malattia.male che vada penso di effettuare un ricovero per capirci di più sotto il profilo fisico
farò anche la domanda in gastroenterologia
ho 23 anni e la mia ileite è già purtroppo cronica... ho individuato la causa dell'ansia e sto cercando di risolverla...l'ansia è a livello molto ma molto inconscio tanto da non essermene mai accorto per mesi...effettivamente sono ancora affetto da meteorismo che mi sveglia tassativamente dopo 5 ore di sonno...
sto affrontando la cosa tranquillamente e anche se magari dormo poco non ci penso e non mi sento stressato...o almeno me lo faccio credere :)
chissà se riuscirò a far regredire col tempo questa malattia.male che vada penso di effettuare un ricovero per capirci di più sotto il profilo fisico
farò anche la domanda in gastroenterologia
[#4]
Se sia il caso di ricoverarsi saranno i medici a dirglielo.
L'ansia e l'emotività possono effettivamente manifestarsi in modalità più o meno evidenti. Nel caso delle somatizzazioni, ad esempio, l'aspetto psichico può essere poco evidente, ma c'è e dev'essere trattato.
Dovrebbe rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta per valutare bene quest'aspetto e non rischiare di perdere tempo, magari cercando nel posto sbagliato.
Cordiali saluti
L'ansia e l'emotività possono effettivamente manifestarsi in modalità più o meno evidenti. Nel caso delle somatizzazioni, ad esempio, l'aspetto psichico può essere poco evidente, ma c'è e dev'essere trattato.
Dovrebbe rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta per valutare bene quest'aspetto e non rischiare di perdere tempo, magari cercando nel posto sbagliato.
Cordiali saluti
[#5]
Gentile utente,
una volta si parlava di "organo-bersaglio" per indicare la parte del corpo sulla quale una persona scarica di preferenza la tensione.
Oggi la definizione non è più in voga, ma il meccanismo è sempre quello e il fatto che si sviluppi un sintomo piuttosto che un altro non è casuale, perchè i diversi organi e apparati hanno un significato funzionale e simbolico ben preciso, considerato in particolare dagli approcci di studio e intervento a carattere psicosomatico.
E' davvero difficile che lei possa risolvere il problema con l'impegno e la buona volontà, se si tratta di un disturbo psicosomatico che dura da tempo (tanto che lei lo qualifica come cronico) solo l'intervento di uno specialista dell'area psicologica potrà esserle d'aiuto.
Al riguardo può leggere questo articolo:
www.medicitalia.it/fmassaro/news/507/Ansia-e-depressione-la-buona-volonta-non-basta
Se è vero che risolvendo i problemi d'ansia la colite potrà passare, il contrario non è vero per nulla.
Le faccio tanti auguri,
una volta si parlava di "organo-bersaglio" per indicare la parte del corpo sulla quale una persona scarica di preferenza la tensione.
Oggi la definizione non è più in voga, ma il meccanismo è sempre quello e il fatto che si sviluppi un sintomo piuttosto che un altro non è casuale, perchè i diversi organi e apparati hanno un significato funzionale e simbolico ben preciso, considerato in particolare dagli approcci di studio e intervento a carattere psicosomatico.
E' davvero difficile che lei possa risolvere il problema con l'impegno e la buona volontà, se si tratta di un disturbo psicosomatico che dura da tempo (tanto che lei lo qualifica come cronico) solo l'intervento di uno specialista dell'area psicologica potrà esserle d'aiuto.
Al riguardo può leggere questo articolo:
www.medicitalia.it/fmassaro/news/507/Ansia-e-depressione-la-buona-volonta-non-basta
Se è vero che risolvendo i problemi d'ansia la colite potrà passare, il contrario non è vero per nulla.
Le faccio tanti auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#6]
Utente
allora innanzitutto grazie mille per l'interessamento
E' davvero difficile che lei possa risolvere il problema con l'impegno e la buona volontà, se si tratta di un disturbo psicosomatico che dura da tempo (tanto che lei lo qualifica come cronico)
la colite è cronica non il disturbo psicosomatico...il tutto ebbe inizio quest'estate a casua dell'allontanamento dalla mia città per lavoro...non credvo di non poter affrontare questa cosa sotto il livello psichico...tornando poi in italia questa cosa è rimasta a livello inconscio...nel sesno che ci si chiede e domani potrà ricapitare lo stesso con un altro lavoro?
la colite quindi non ce l'ho da tempo...ma solo da pochi mesi...infatti la colonscopia ha riscontrato la colite "cronica" a dicembre e i miei disturbi sono iniziati ad agosto...
E' davvero difficile che lei possa risolvere il problema con l'impegno e la buona volontà
vero!come si dice: non si può risolvere un problema con tua mente se è nella tua mente...tra l'altro l'inconscio se ne frega delle logiche e la buona volontà in questo caso non serve a nulla
difatti però non l'ho ancora detto ma sto facendo una psicoterapia praticamente da solo
lo so voi direte che serve l'assistenza comunque di uno psicologo...ma io so già come praticarla sotto l'aspetto pratico
non posso citare quale sia questa terapia anche perché mi è stata passata in un file audio da un'altra persona e quindi non l'ho avuta in un modo del tutto legale
se lei vuole gliela dico in privato ma se ha letto un libro in particolare può aver capito già qual è...
in ogni caso non ero qui a chiedere aiuto psicologico, ma avevo semplicemente fatto una domanda :)
vi ringrazio comunque molto per l'interessamento
E' davvero difficile che lei possa risolvere il problema con l'impegno e la buona volontà, se si tratta di un disturbo psicosomatico che dura da tempo (tanto che lei lo qualifica come cronico)
la colite è cronica non il disturbo psicosomatico...il tutto ebbe inizio quest'estate a casua dell'allontanamento dalla mia città per lavoro...non credvo di non poter affrontare questa cosa sotto il livello psichico...tornando poi in italia questa cosa è rimasta a livello inconscio...nel sesno che ci si chiede e domani potrà ricapitare lo stesso con un altro lavoro?
la colite quindi non ce l'ho da tempo...ma solo da pochi mesi...infatti la colonscopia ha riscontrato la colite "cronica" a dicembre e i miei disturbi sono iniziati ad agosto...
E' davvero difficile che lei possa risolvere il problema con l'impegno e la buona volontà
vero!come si dice: non si può risolvere un problema con tua mente se è nella tua mente...tra l'altro l'inconscio se ne frega delle logiche e la buona volontà in questo caso non serve a nulla
difatti però non l'ho ancora detto ma sto facendo una psicoterapia praticamente da solo
lo so voi direte che serve l'assistenza comunque di uno psicologo...ma io so già come praticarla sotto l'aspetto pratico
non posso citare quale sia questa terapia anche perché mi è stata passata in un file audio da un'altra persona e quindi non l'ho avuta in un modo del tutto legale
se lei vuole gliela dico in privato ma se ha letto un libro in particolare può aver capito già qual è...
in ogni caso non ero qui a chiedere aiuto psicologico, ma avevo semplicemente fatto una domanda :)
vi ringrazio comunque molto per l'interessamento
[#7]
Vorrei chiarire un paio di punti dopo aver letto la sua risposta:
- se la sua colite è un sintomo provocato dall'ansia *E'* un disturbo psicosomatico
- non so che file le sia stato passato, ma ogni intervento psicologico è effettuato in maniera unica e "tagliato su misura" sulla persona che vi si sottopone.
Quello che è servito ad altri non può quindi andar bene nella stessa maniera anche a lei perchè avete situazioni diverse nelle cause, nel decorso e nella manifestazione del disagio.
Visto che parla di file audio forse si riferisce all'impiego di qualche tecnica di rilassamento i cui protocolli possono essere registrati.
Spero non pensi che il lavoro di uno psicologo consista nel dirle a voce quello che può comodamente ascoltare da solo a casa, perchè si sbaglierebbe non poco.
Se la sua domanda è "curando la colite mi sparirà anche l'ansia?" la risposta è "NO, se l'ansia è la causa della colite".
E se è così non penso che un file audio possa risolvere il problema.
Ci faccia avere sue notizie!
- se la sua colite è un sintomo provocato dall'ansia *E'* un disturbo psicosomatico
- non so che file le sia stato passato, ma ogni intervento psicologico è effettuato in maniera unica e "tagliato su misura" sulla persona che vi si sottopone.
Quello che è servito ad altri non può quindi andar bene nella stessa maniera anche a lei perchè avete situazioni diverse nelle cause, nel decorso e nella manifestazione del disagio.
Visto che parla di file audio forse si riferisce all'impiego di qualche tecnica di rilassamento i cui protocolli possono essere registrati.
Spero non pensi che il lavoro di uno psicologo consista nel dirle a voce quello che può comodamente ascoltare da solo a casa, perchè si sbaglierebbe non poco.
Se la sua domanda è "curando la colite mi sparirà anche l'ansia?" la risposta è "NO, se l'ansia è la causa della colite".
E se è così non penso che un file audio possa risolvere il problema.
Ci faccia avere sue notizie!
[#8]
Utente
no la domanda era l'inverso e cioè se curando l'ansia sparirà la colite?
per ora ho deciso di portare a termine questa terapia...io vedo la situazione migliorare...
Spero non pensi che il lavoro di uno psicologo consista nel dirle a voce quello che può comodamente ascoltare da solo a casa, perchè si sbaglierebbe non poco.
no, non lo penso.l'importante però è che questa terapia stia funzionando perchè comunque almeno per ora i disturbi fisici e psichici sembrano migliorare
certo le farò avere mie notizie
a presto e grazie
per ora ho deciso di portare a termine questa terapia...io vedo la situazione migliorare...
Spero non pensi che il lavoro di uno psicologo consista nel dirle a voce quello che può comodamente ascoltare da solo a casa, perchè si sbaglierebbe non poco.
no, non lo penso.l'importante però è che questa terapia stia funzionando perchè comunque almeno per ora i disturbi fisici e psichici sembrano migliorare
certo le farò avere mie notizie
a presto e grazie
[#10]
>>> se ha letto un libro in particolare può aver capito già qual è...
>>>
Spero non si tratti di quello che sto pensando io, perché in tal caso rischierebbe di autoinstillarsi dei pensieri ansioso/ossessivi o di rafforzare quelli eventualmente già presenti.
Qualsiasi tecnica basata su affermazioni o ripetizioni positive può far *peggiorare* l'ansia nei soggetti già ansiosi.
Non confonda il mercato del self-help con le discipline scientifiche come la psicologia.
Legga qui:
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=272
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=378
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=396
>>> Spero non pensi che il lavoro di uno psicologo consista nel dirle a voce quello che può comodamente ascoltare da solo a casa, perchè si sbaglierebbe non poco.
>>>
No, il lavoro dello psicologo psicoterapeuta non consiste solo nel dire a voce quello che si può comodamente ascoltare da soli a casa.
Uno dei fattori più importanti per la riuscita di ogni cambiamento terapeutico consiste nella relazione che s'instaura fra paziente e terapeuta e che permette a qualsiasi tecnica di funzionare. E finché uno continua a relazionarsi solo con se stesso, non può beneficiarne.
Comunque se lei è d'accordo possiamo fare così: se riuscirà a debellare da solo il suo problema torni qui a riferircelo. Chissà che anche noi non riusciamo a imparare delle cose nuove.
Nel frattempo legga anche questo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/156-dubbi-e-miti-dell-aspirante-psico-paziente-indeciso.html
Cordiali saluti
>>>
Spero non si tratti di quello che sto pensando io, perché in tal caso rischierebbe di autoinstillarsi dei pensieri ansioso/ossessivi o di rafforzare quelli eventualmente già presenti.
Qualsiasi tecnica basata su affermazioni o ripetizioni positive può far *peggiorare* l'ansia nei soggetti già ansiosi.
Non confonda il mercato del self-help con le discipline scientifiche come la psicologia.
Legga qui:
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=272
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=378
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=396
>>> Spero non pensi che il lavoro di uno psicologo consista nel dirle a voce quello che può comodamente ascoltare da solo a casa, perchè si sbaglierebbe non poco.
>>>
No, il lavoro dello psicologo psicoterapeuta non consiste solo nel dire a voce quello che si può comodamente ascoltare da soli a casa.
Uno dei fattori più importanti per la riuscita di ogni cambiamento terapeutico consiste nella relazione che s'instaura fra paziente e terapeuta e che permette a qualsiasi tecnica di funzionare. E finché uno continua a relazionarsi solo con se stesso, non può beneficiarne.
Comunque se lei è d'accordo possiamo fare così: se riuscirà a debellare da solo il suo problema torni qui a riferircelo. Chissà che anche noi non riusciamo a imparare delle cose nuove.
Nel frattempo legga anche questo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/156-dubbi-e-miti-dell-aspirante-psico-paziente-indeciso.html
Cordiali saluti
[#12]
>>> ma io non le ho detto niente :)
>>>
È vero, ma quello che scriviamo qui lo leggeranno migliaia di altre persone, quindi un po' di corretta informazione in più non può guastare.
>>> ho notato che ha tolto il titolo del libro che aveva citato...
>>>
Sì, non si sa mai.
Comunque quello che ha citato lei è innocuo, è scritto da un comico, al massimo piangerà dalle risate. ^___^
Cordiali saluti
>>>
È vero, ma quello che scriviamo qui lo leggeranno migliaia di altre persone, quindi un po' di corretta informazione in più non può guastare.
>>> ho notato che ha tolto il titolo del libro che aveva citato...
>>>
Sì, non si sa mai.
Comunque quello che ha citato lei è innocuo, è scritto da un comico, al massimo piangerà dalle risate. ^___^
Cordiali saluti
[#16]
>>> è rivolto soprattutto agli psicoterapeuti
>>>
Grazie per la frecciatina gentile ^___^
Quando inizierò a sentirmi nevrotico, ansioso o bisognoso di coccole le prometto che lo comprerò.
Nel frattempo, aspettiamo sue notizie.
Cordiali saluti
>>>
Grazie per la frecciatina gentile ^___^
Quando inizierò a sentirmi nevrotico, ansioso o bisognoso di coccole le prometto che lo comprerò.
Nel frattempo, aspettiamo sue notizie.
Cordiali saluti
[#17]
Utente
no non voleva essere una frecciatina
il libro si rivolge sia al nevrotico che allo psicoterapeuta...lo specifica chiaramente nel libro...
difatti molti psicoterapeuti non ne sono a conoscenza e si tratta di una psicoterapia rivoluzionaria almeno così lui la descrive
io non so se sia rivoluzionaria o meno...non sono nessuno per giudicarla ma riscontro pienamente la causa dei disturbi che lui spiega
se vuole si informi sull'autore
il libro si rivolge sia al nevrotico che allo psicoterapeuta...lo specifica chiaramente nel libro...
difatti molti psicoterapeuti non ne sono a conoscenza e si tratta di una psicoterapia rivoluzionaria almeno così lui la descrive
io non so se sia rivoluzionaria o meno...non sono nessuno per giudicarla ma riscontro pienamente la causa dei disturbi che lui spiega
se vuole si informi sull'autore
[#18]
Utente
salve
volevo dire qualcosa riguardo quest'articolo
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=272
è vero ripetere affermazioni positive può anche far peggio in alcuni pazienti
però dobbiamo spiegare anche xkè...non sono uno psicologo ma ho letto un bel po' di cose riguardo questa disciplina
correggetemi quindi se sbaglio
allora l'inconscio non lavora su base razionale, bensì emotiva...per questo far ripetere al paziente "io sono una persona amabile e ce la farò" non risolve assolutamente nulla per il semplice fatto che sta lavorando sul conscio e non sull'inconscio...però so anche che se questa frase è accompagnata da un'esperienza allora le cose cambiano e non poco
sappiamo che l'inconscio non fa differenza tra cose realmente accadute (ammesso che esistano :)) e cose immaginate...ecco xkè una psicoterapia in cui vai a creare una visualizzazione guidata di un'immagine forte del paziente dicono che funzioni...accompagnata poi da quelle frasi citate nell'articolo, durante l'arco della giornata esse fanno da rinforzo a quell'esperienza.
l'inconscio registra tutto che sia reale o immaginario si va tutto a depositare nella nostra memoria...il tutto più forza emotiva riesce a trasmettere e prima si guarisce
io non so se sono guarito o meno xkè i miei problemi derivarono da un lavoro che non ho più...ma posso dire che non mi faccio sicuramente le seghe mentali di una volta
e quei problemi psicofisici non erano dovuti ad ansia ma ad un periodo di stress che ho superato alla grande
di una cosa sono certo...guarire dalla nevrosi è più facile di quanto si possa credere...ma senza la collaborazione del paziente non si possono fare miracoli...
volevo dire qualcosa riguardo quest'articolo
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=272
è vero ripetere affermazioni positive può anche far peggio in alcuni pazienti
però dobbiamo spiegare anche xkè...non sono uno psicologo ma ho letto un bel po' di cose riguardo questa disciplina
correggetemi quindi se sbaglio
allora l'inconscio non lavora su base razionale, bensì emotiva...per questo far ripetere al paziente "io sono una persona amabile e ce la farò" non risolve assolutamente nulla per il semplice fatto che sta lavorando sul conscio e non sull'inconscio...però so anche che se questa frase è accompagnata da un'esperienza allora le cose cambiano e non poco
sappiamo che l'inconscio non fa differenza tra cose realmente accadute (ammesso che esistano :)) e cose immaginate...ecco xkè una psicoterapia in cui vai a creare una visualizzazione guidata di un'immagine forte del paziente dicono che funzioni...accompagnata poi da quelle frasi citate nell'articolo, durante l'arco della giornata esse fanno da rinforzo a quell'esperienza.
l'inconscio registra tutto che sia reale o immaginario si va tutto a depositare nella nostra memoria...il tutto più forza emotiva riesce a trasmettere e prima si guarisce
io non so se sono guarito o meno xkè i miei problemi derivarono da un lavoro che non ho più...ma posso dire che non mi faccio sicuramente le seghe mentali di una volta
e quei problemi psicofisici non erano dovuti ad ansia ma ad un periodo di stress che ho superato alla grande
di una cosa sono certo...guarire dalla nevrosi è più facile di quanto si possa credere...ma senza la collaborazione del paziente non si possono fare miracoli...
[#19]
Nel bel po' di cose che ha letto, evidentemente si dà per scontato che l'inconscio sia un'entità importante, decisiva, degna di essere presa in considerazione.
Ebbene, forse non sa che una buona parte di psicologi non riconosce affatto al concetto d'inconscio tale importanza. Addirittura, alcuni non ne riconoscono nemmeno l'esistenza.
Ci sono scuole di specializzazione per psicoterapeuti dove per 4-5 anni lei non sente mai pronunciare la parola "inconscio", nemmeno una volta.
Di fatto non è indispensabile distinguere fra processi coscienti e processi inconsapevoli, per aiutare qualcuno.
Comunque, nelle persone con bassa autostima ripetere a se stessi frasi come: "Io sono una persona amabile" può suscitare una discreta dissonanza cognitiva (o conflitto, se preferisce) perché la persona, non importa se a livello conscio o inconscio, "sa" di non essere amabile. Per questo non funziona.
Di solito l'esperienza conta più di ciò che si crede. Quando quella persona avrà accresciuto la sua autostima passando attraverso esperienze che gli *dimostrino* che può essere amato, allora dire a se stesso: "Io sono una persona amabile" gli suonerà molto più familiare e non più in conflitto con ciò che "sa" o crede.
Cordiali saluti
Ebbene, forse non sa che una buona parte di psicologi non riconosce affatto al concetto d'inconscio tale importanza. Addirittura, alcuni non ne riconoscono nemmeno l'esistenza.
Ci sono scuole di specializzazione per psicoterapeuti dove per 4-5 anni lei non sente mai pronunciare la parola "inconscio", nemmeno una volta.
Di fatto non è indispensabile distinguere fra processi coscienti e processi inconsapevoli, per aiutare qualcuno.
Comunque, nelle persone con bassa autostima ripetere a se stessi frasi come: "Io sono una persona amabile" può suscitare una discreta dissonanza cognitiva (o conflitto, se preferisce) perché la persona, non importa se a livello conscio o inconscio, "sa" di non essere amabile. Per questo non funziona.
Di solito l'esperienza conta più di ciò che si crede. Quando quella persona avrà accresciuto la sua autostima passando attraverso esperienze che gli *dimostrino* che può essere amato, allora dire a se stesso: "Io sono una persona amabile" gli suonerà molto più familiare e non più in conflitto con ciò che "sa" o crede.
Cordiali saluti
[#20]
Utente
tutti siamo portati a pensare che l'esterno influenzi il nostro interno...la scuola zen testimonia l'esatto contrario
tutto parte da dentro di noi...siamo noi a influenzare la realtà
questo concetto potrebbe essere però difficile da interiorizzare in un soggetto con bassa autostima
la psicoterapia non solo mi ha fatto passare l'ansia ma mi spinge sempre più ad evadere da questa città, dalla mia famiglia e a crearmi una vita in cui possa mettermi alla prova e conoscere sempre più me stesso
c'è però da dire che la mia autostima non è mai stata tanta bassa...chissà come si comporterebbe in soggetti con bassa autostima
l'inconscio non è mai citato nelle scuole?interessante come aspetto...non l'avrei mai detto
tutto parte da dentro di noi...siamo noi a influenzare la realtà
questo concetto potrebbe essere però difficile da interiorizzare in un soggetto con bassa autostima
la psicoterapia non solo mi ha fatto passare l'ansia ma mi spinge sempre più ad evadere da questa città, dalla mia famiglia e a crearmi una vita in cui possa mettermi alla prova e conoscere sempre più me stesso
c'è però da dire che la mia autostima non è mai stata tanta bassa...chissà come si comporterebbe in soggetti con bassa autostima
l'inconscio non è mai citato nelle scuole?interessante come aspetto...non l'avrei mai detto
[#21]
>>> tutti siamo portati a pensare che l'esterno influenzi il nostro interno...la scuola zen testimonia l'esatto contrario
>>>
Si sbaglia. Fra le tante scuole di meditazione, lo Zen è una delle pochissime, forse l'unica, che prescrive agli studenti di meditare tenendo gli occhi aperti. E appena uno li chiude il maestro, in piedi alle sue spalle, gli da una sonora bastonata sulla schiena. Proprio perché lo Zen riconosce che l'uomo non esiste in astratto, ma in un mondo dal quale è influenzato costantemente.
>>> tutto parte da dentro di noi...siamo noi a influenzare la realtà
>>>
Fra le sue riletture dovrebbe includere qualche classico, come Piaget, che ha mostrato come l'intelligenza nel bambino si sviluppi solo attraverso un circolo di azione-retroazione-azione. "La realtà" non è tutto ciò che esiste al di fuori di noi, ma comprende anche noi. Quindi la causalità di tutto ciò che ci succede non è lineare, ossia dall'interno verso l'esterno, ma retroattiva e circolare: si fa, si misurano gli effetti di ciò che si è fatto e si modifica il comportamento in accordo.
>>> l'inconscio non è mai citato nelle scuole?interessante come aspetto...non l'avrei mai detto
>>>
Non ho detto in tutte le scuole, solo in alcune.
Quella dell'uomo al centro dell'universo, dove tutto il destino sta nelle sue mani, le formule per il successo, i libri di self-help e di aumento del potere personale ecc. sono visioni datate e anacronistiche di come stanno le cose.
Cordiali saluti
>>>
Si sbaglia. Fra le tante scuole di meditazione, lo Zen è una delle pochissime, forse l'unica, che prescrive agli studenti di meditare tenendo gli occhi aperti. E appena uno li chiude il maestro, in piedi alle sue spalle, gli da una sonora bastonata sulla schiena. Proprio perché lo Zen riconosce che l'uomo non esiste in astratto, ma in un mondo dal quale è influenzato costantemente.
>>> tutto parte da dentro di noi...siamo noi a influenzare la realtà
>>>
Fra le sue riletture dovrebbe includere qualche classico, come Piaget, che ha mostrato come l'intelligenza nel bambino si sviluppi solo attraverso un circolo di azione-retroazione-azione. "La realtà" non è tutto ciò che esiste al di fuori di noi, ma comprende anche noi. Quindi la causalità di tutto ciò che ci succede non è lineare, ossia dall'interno verso l'esterno, ma retroattiva e circolare: si fa, si misurano gli effetti di ciò che si è fatto e si modifica il comportamento in accordo.
>>> l'inconscio non è mai citato nelle scuole?interessante come aspetto...non l'avrei mai detto
>>>
Non ho detto in tutte le scuole, solo in alcune.
Quella dell'uomo al centro dell'universo, dove tutto il destino sta nelle sue mani, le formule per il successo, i libri di self-help e di aumento del potere personale ecc. sono visioni datate e anacronistiche di come stanno le cose.
Cordiali saluti
[#22]
Utente
immagino che a questo punto lei non è d'accordo con la frase: "nessuno può far soffrire nessuno"
come cita Giacobbe testualmente:
"Parlo ovviamente di sofferenza psichica. La sofferenza psichica è infatti il risultato della lettura personale degli eventi e delle situazioni, e non una conseguenza oggettiva degli stessi. […] Qualunque evento o situazione, possono essere letti in chiave di sofferenza, per chi è portato alla sofferenza: persino la pioggia e il suo opposto, il sole. Se noi soffriamo perché qualcuno ci dice qualcosa o perché qualcuno fa qualcosa, la responsabilità della nostra sofferenza non è di qualcuno, ma nostra, che non siamo in grado di gestire ciò che quel qualcuno dice o fa. Infatti noi abbiamo la responsabilità della nostra sofferenza.”
credo che gli eventi esterni siano in grado di influenzarci sì, ma solo se noi sentiamo di non averne il controllo..ecco perché come dice Piaget il bambino è facilmente influenzabile...e non a caso si torna su Giacobbe che spiega che la sofferenza e la paura (specie quella che lui chiama "immaginaria") è dovuta a un non sviluppo della personalità adulta.in altre parole si è rimasti bambini psicologicamente parlando.
"l'uomo è dominato da tutto ciò con cui si identifica e domina tutto ciò con cui non si identifica"
come cita Giacobbe testualmente:
"Parlo ovviamente di sofferenza psichica. La sofferenza psichica è infatti il risultato della lettura personale degli eventi e delle situazioni, e non una conseguenza oggettiva degli stessi. […] Qualunque evento o situazione, possono essere letti in chiave di sofferenza, per chi è portato alla sofferenza: persino la pioggia e il suo opposto, il sole. Se noi soffriamo perché qualcuno ci dice qualcosa o perché qualcuno fa qualcosa, la responsabilità della nostra sofferenza non è di qualcuno, ma nostra, che non siamo in grado di gestire ciò che quel qualcuno dice o fa. Infatti noi abbiamo la responsabilità della nostra sofferenza.”
credo che gli eventi esterni siano in grado di influenzarci sì, ma solo se noi sentiamo di non averne il controllo..ecco perché come dice Piaget il bambino è facilmente influenzabile...e non a caso si torna su Giacobbe che spiega che la sofferenza e la paura (specie quella che lui chiama "immaginaria") è dovuta a un non sviluppo della personalità adulta.in altre parole si è rimasti bambini psicologicamente parlando.
"l'uomo è dominato da tutto ciò con cui si identifica e domina tutto ciò con cui non si identifica"
[#23]
Non sono d'accordo con qualunque visione del mondo a bianco e nero, buono/cattivo, bene/male, giusto/sbagliato.
Ma è vero che i raffinati luoghi comuni sono quelli che vendono di più, questo non lo nego.
Così come l'ilusione di potersi controllare alla perfezione, e che più ci si controlla, più si è felici: vende che è una bellezza.
Cordiali saluti
Ma è vero che i raffinati luoghi comuni sono quelli che vendono di più, questo non lo nego.
Così come l'ilusione di potersi controllare alla perfezione, e che più ci si controlla, più si è felici: vende che è una bellezza.
Cordiali saluti
[#24]
Utente
a mio parere confonde il self-help con Giulio Cesare Giacobbe che è uno psicoterapeuta e filosofo...anch'io ho letto i libri di self-help come Paul mcKenna ed Anthony Robbins e so di cosa si tratta.
se non fosse per Giacobbe a quest'ora avrei una ragazza che non amo e non avrei mai amato, ma da cui ero dipendente affettivamente...e io lo sapevo di per certo quando la frequentavo, ancor prima di leggere i suoi libri...
beh non vorrei seccarla ancora :)
è stato un piacere avere questo scambio di opinioni con lei
un abbraccio
arrivederci ;)
se non fosse per Giacobbe a quest'ora avrei una ragazza che non amo e non avrei mai amato, ma da cui ero dipendente affettivamente...e io lo sapevo di per certo quando la frequentavo, ancor prima di leggere i suoi libri...
beh non vorrei seccarla ancora :)
è stato un piacere avere questo scambio di opinioni con lei
un abbraccio
arrivederci ;)
Questo consulto ha ricevuto 25 risposte e 2.6k visite dal 05/04/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.