Ansia e sintomi
Salve a tutti,comincio dicendo che sono un soggetto molto ansioso e soggetto a panico. In questi giorni ho sentito dei dolori al braccio sinistro,e mi sono preoccupato in una maniera assurda! sono anche soggetto a sentire palpitazioni e comunque ad avere la percezione del battito cardiaco. La mia paura,quella che ha scatenato quest'ansia è la possibilità d'infarto. con le palpitazioni ecc le prime settimane sudavo anche stando fermo e avevo voglia di muovermi per cercare di distrarmi. Dopo un consulto medico dove sono stato sottoposto a un controllo al cuore per sicurezza (un'elettrocardiogramma risultato normale e analisi del sangue anche questa apposto)ho cominciato a prendere delle pastiglie anti-depressive/ansia. Da li ho cominciato a perdere la "percezione del battito cardiaco" ma ancora ora sento dei dolori e quando li sento comincia subito l'ansia per la mia paura. In questi giorni poi ho cominciato a sentire dei dolori al braccio sinistro (precisamente verso le dita),non sono continui capitano ogni tanto,e tendono avvolte a scendere verso la gamba sinistra. non sono a "ritmo cardiaco" ma li sento e mi spaventano molto,rare volte anche nel braccio sinistro. avvengono in qualsiasi momento,non cambia se sono in un'attività fisica o meno. Anzi quando faccio sport (Corse in bici o pattinare) quasi non me ne accorgo. Questa settimana devo tornare dal dottore per vedere se ho dei miglioramenti. Secondo voi a cosa sono legati questi dolori? il mio dottore personale poi mi ha consigliato uno psicologo in caso questa mia ansia continui? (va avanti da quasi un'anno)secondo voi mi conviene?
[#1]
Caro ragazzo,
ti conviene sicuramente rivolgerti allo psicologo che ti è stato consigliato perchè i farmaci che hai iniziato ad assumere non agiscono sulle cause del tuo problema.
Accade molto spesso che chi è ansioso e si preoccupa in particolare della propria salute sia così concentrato sul proprio corpo da percepire in maniera abnorme tutta una serie di fastidi e dolori privi di significato, e che possono anzi comparire proprio a causa di una forma di autosuggestione.
Se tu non sapessi che il braccio sinistro è collegato al cuore non ti preoccuparesti per i doloretti che senti, ma sapendolo ti concentri così tanto che forse li produci proprio perchè quello che è uscito dalla porta (la percezione del battito) è rientrato dalla finestra (preoccupazioni basate sul dolore come segno di possibile cardiopatia).
Dal punto di vista fisico i dolori che senti al braccio e alla gamba sinistra possono essere provocati da una contrattura dei muscoli a monte: prova ad esercitare una pressione sui muscoli che partono dal gomito e quasi sicuramente sentirai dolore, così come lo sentirai premendo i punti più opportuni dietro alla gamba sinistra o sulla schiena.
Ti faccio tanti auguri perchè tu possa recuperare la tranquillità.
ti conviene sicuramente rivolgerti allo psicologo che ti è stato consigliato perchè i farmaci che hai iniziato ad assumere non agiscono sulle cause del tuo problema.
Accade molto spesso che chi è ansioso e si preoccupa in particolare della propria salute sia così concentrato sul proprio corpo da percepire in maniera abnorme tutta una serie di fastidi e dolori privi di significato, e che possono anzi comparire proprio a causa di una forma di autosuggestione.
Se tu non sapessi che il braccio sinistro è collegato al cuore non ti preoccuparesti per i doloretti che senti, ma sapendolo ti concentri così tanto che forse li produci proprio perchè quello che è uscito dalla porta (la percezione del battito) è rientrato dalla finestra (preoccupazioni basate sul dolore come segno di possibile cardiopatia).
Dal punto di vista fisico i dolori che senti al braccio e alla gamba sinistra possono essere provocati da una contrattura dei muscoli a monte: prova ad esercitare una pressione sui muscoli che partono dal gomito e quasi sicuramente sentirai dolore, così come lo sentirai premendo i punti più opportuni dietro alla gamba sinistra o sulla schiena.
Ti faccio tanti auguri perchè tu possa recuperare la tranquillità.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile Utente,
mi associo alla collega nella risposta.
Le somatizzazioni d'ansia rappresentano un grido dolente, che il corpo attua, quando si perde quel dialogo sano e funzionale, tra psiche e soma.
Deve chiedersi, unitamente ad uno psicologo, cosa l'ha portata a quello che sta vivendo e, quale significato latente hanno i sintomi, nella sua vita.
Cari saluti
mi associo alla collega nella risposta.
Le somatizzazioni d'ansia rappresentano un grido dolente, che il corpo attua, quando si perde quel dialogo sano e funzionale, tra psiche e soma.
Deve chiedersi, unitamente ad uno psicologo, cosa l'ha portata a quello che sta vivendo e, quale significato latente hanno i sintomi, nella sua vita.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Ringrazio tanto entrambi delle risposte! E Avete perfettamente ragione,mi sono cominciato a preoccupare del braccio DOPO CHE UN MIO AMICO PARAMEDICO SCHERZANDO,mi ha detto che uno dei principi D'infarto è appunto dolore al braccio sinistro e mascella "rigida" o come prima di andare a letto "secca" una cosa così ora non ricordo,e ovviamente sapete cos'è successo? mi sono Auto congestionato! Prima se avevo qui dolori (che avevo) non ci facevo caso,ora invece è tutto un'ascoltare il mio corpo! DT. FLAVIA ha proprio ragione!!! ho appena fatto della pressione sul braccio sinistro e mi fa male,come se il muscolo fosse infiammato o una cosa così! penso possa essere dovuto anche a l'aria,visto che da poco ho ricominciato attività sportive tipo corse in bici e pattinaggio a maniche corte. E si direi che parlarne con un'esperto come voi mi farà bene,appena tornerò del medico mi farò consigliare uno psicologo. Grazie ancora.
[#5]
Gent.le utente,
se è già passato un anno si è reso conto che il suo disagio non può scomparire da solo, ma al contrario se lo sottovaluta i sintomi psicosomatici potrebbero intensificarsi. In questo sito trova un elenco di psicologi-psicoterapeuti della sua città quindi può utilizzarlo per fare una ricerca mirata.
se è già passato un anno si è reso conto che il suo disagio non può scomparire da solo, ma al contrario se lo sottovaluta i sintomi psicosomatici potrebbero intensificarsi. In questo sito trova un elenco di psicologi-psicoterapeuti della sua città quindi può utilizzarlo per fare una ricerca mirata.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#6]
Gentilissimo,
l'attenzione estrema che riserva alle percezioni che provengono dal suo corpo certamente ha l'effetto di moltiplicare le sue paure e le anticipazioni catastrofiche circa la possibilità di avere un infarto.Rimanga calmo,come il suo dottore le ha giustamente consigliato si tratta di una sintomatologia che si manifesta in relazione a delle emozioni, suscitate da situazioni di vita che sta attraversando delle quali non legge il significato e che si manifestano direttamente sul suo corpo come sensazione di essere in pericolo. Ottima scelta affrontare tutto ciò con un professionista competente
l'attenzione estrema che riserva alle percezioni che provengono dal suo corpo certamente ha l'effetto di moltiplicare le sue paure e le anticipazioni catastrofiche circa la possibilità di avere un infarto.Rimanga calmo,come il suo dottore le ha giustamente consigliato si tratta di una sintomatologia che si manifesta in relazione a delle emozioni, suscitate da situazioni di vita che sta attraversando delle quali non legge il significato e che si manifestano direttamente sul suo corpo come sensazione di essere in pericolo. Ottima scelta affrontare tutto ciò con un professionista competente
Dr.ssa Isabella Ricci
[#7]
Utente
Già..poco fa ho sentito una palpitazione abbastanza forte,vorrei farvi una domanda "fisica" per togliermi una curiosità è scrollarmi un po d'ansia. Quando sento queste palpitazioni,Praticamente sento il cuore che si gonfia di più,come un colpo sento come se diventasse grosso (almeno è quello che mi pare) e anche come se battesse lento. e poi torna normale,lasciandomi un'ansia incredibile e mi lascia senza fiato quasi come se perdessi il respiro. Tutto questo in un paio di secondi durante la palpitazione,anche se dopo quest'ultima l'ansia mi rimane per un po. E' normale quello che sento e provo? Quello che volevo chiedervi,cosa succede fisicamente? Il cuore fa un movimento "diverso"?
[#9]
Gent.le utente,
le sue percezioni sono condizionate dall'ansia e sono fuorvianti rispetto al reale funzionamento cardiaco, ma sono in grado di influenzare il ritmo cardiaco, accelerandolo.
Per quanto riguarda la scelta dello psicologo-psicoterapeuta
la invito a leggere il seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
e a consultare l'elenco dei professionisti presenti all'interno di questo sito.
le sue percezioni sono condizionate dall'ansia e sono fuorvianti rispetto al reale funzionamento cardiaco, ma sono in grado di influenzare il ritmo cardiaco, accelerandolo.
Per quanto riguarda la scelta dello psicologo-psicoterapeuta
la invito a leggere il seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
e a consultare l'elenco dei professionisti presenti all'interno di questo sito.
[#10]
Gentilissimo,
lei avverte semplicemente le manifestazioni fisiche di una reazione di paura, che naturalmente prevede una modificazione del battito cardiaco. Tale modificazione è però fisiologica, come del resto hanno confermato anche i suoi referti clinici. Più si focalizza su queste percezioni del suo corpo più produce paura come in un movimento a spirale. Quello che le fa percepire il suo battito alterato è la paura, non un'anomalia della sua salute fisica come il suo curante le ha già confermato.
lei avverte semplicemente le manifestazioni fisiche di una reazione di paura, che naturalmente prevede una modificazione del battito cardiaco. Tale modificazione è però fisiologica, come del resto hanno confermato anche i suoi referti clinici. Più si focalizza su queste percezioni del suo corpo più produce paura come in un movimento a spirale. Quello che le fa percepire il suo battito alterato è la paura, non un'anomalia della sua salute fisica come il suo curante le ha già confermato.
[#11]
Utente
Certo che ho intenzione di andare da uno psicologo,perche sinceramente con questa paura e con questi sintomi (mi sto facendo del male da solo) non riesco a continuare! Mi bastava sapere se effettivamente una palpitazione è una percezione del battito violenta,o un vero e proprio movimento diverso dal solito. Vi ringrazio ancora del tempo che vi ho rubato.
[#13]
Una volta andai a farmi un prelievo di sangue e uno degli infermieri, evidentemente in vena di scherzi, si accorse che la sua collega che stava tentando di trovarmi la vena era in difficoltà.
Aveva già fatto due o tre fori, quando l'uomo sgranò gli occhi e mi disse con falsa preoccupazione: "Se continua così, andrà a finire che la mia collega la ridurrà come uno scolapasta!" E io gli risposi prontamente: "Allora è meglio che metta l'acqua sul fuoco, così ci faremo due spaghetti!"
Tutti risero e l'infermiera alla fine riuscì a fare il prelievo. Un altro, al mio posto, magari sarebbe svenuto.
Più continuerà a dare importanza ai segnali del suo corpo, più avrà modo di trovarci qualcosa di strano e preoccupante. Legga qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/378-ansia-e-sensazioni-strane.html
Segua il suggerimento dei colleghi e si rivolga a uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Aveva già fatto due o tre fori, quando l'uomo sgranò gli occhi e mi disse con falsa preoccupazione: "Se continua così, andrà a finire che la mia collega la ridurrà come uno scolapasta!" E io gli risposi prontamente: "Allora è meglio che metta l'acqua sul fuoco, così ci faremo due spaghetti!"
Tutti risero e l'infermiera alla fine riuscì a fare il prelievo. Un altro, al mio posto, magari sarebbe svenuto.
Più continuerà a dare importanza ai segnali del suo corpo, più avrà modo di trovarci qualcosa di strano e preoccupante. Legga qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/378-ansia-e-sensazioni-strane.html
Segua il suggerimento dei colleghi e si rivolga a uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti
[#14]
Utente
L'ho letto,è in effetti è vero ogni volta che sono in ansia la mia percezione del dolore aumenta,inizio a sudare e l'udito come il resto di tutti i sensi si mettono sulle "righe" per prepararsi a qualcosa di imminente. Ma da come leggo nel suo articolo molto istruttivo per me che sono completamente estraneo in questo campo,le sensazioni che sento allora ci sono davvero però! Tipo la palpitazione (se era una palpitazione) che ho sentito oggi pomeriggio,è stata violenta,mi ha lasciato senza fiato e con un leggero giro di testa,poi ovviamente l'aumento del battito cardiaco per la paura e io che praticamente ero in un bagno di sudore per l'agitazione mi sono seduto un'attimo per calmarmi. Dice che se la cura ha effetto tutte queste sensazioni spariscono,e da come mi pare è stato lei in un'altro articolo a dirmi che è normale che la mente crei dei movimenti più piccoli nel corpo. E mi va bene perchè è normale ma palpitazioni forti come quella di oggi no. mi capita rare volte di quella violenza. solitamente sento proprio leggermente questo "movimento" del cuore e non mi crea molti disturbi.
Si ci andrò dallo psicologo,mercoledì mi recherò dal mio medico e lui mi consiglierà.
Si ci andrò dallo psicologo,mercoledì mi recherò dal mio medico e lui mi consiglierà.
[#15]
"è normale che la mente crei dei movimenti più piccoli nel corpo,ma non al cuore..questo mi spaventa!"
Stia tranquillo il cuore non si può spostare, ma con la psicoterapia lei potrà elaborare le sue convinzioni rendendole innocue e imparando a discriminare quando esse derivano da una decodifica distorta delle sue percezioni corporee.
Stia tranquillo il cuore non si può spostare, ma con la psicoterapia lei potrà elaborare le sue convinzioni rendendole innocue e imparando a discriminare quando esse derivano da una decodifica distorta delle sue percezioni corporee.
[#16]
Le sensazioni ci sono, ma:
1) le avverte più forti perché è ansioso e, ancora più importante:
2) le AMPLIFICA senza rendersene conto.
Quindi deve disinnescare il circolo vizioso che prima le causa troppa attenzione e poi si trasforma in profezia che si autoavvera. Se non riesce a farlo da solo, ci vuole lo specialista.
Cordiali saluti
1) le avverte più forti perché è ansioso e, ancora più importante:
2) le AMPLIFICA senza rendersene conto.
Quindi deve disinnescare il circolo vizioso che prima le causa troppa attenzione e poi si trasforma in profezia che si autoavvera. Se non riesce a farlo da solo, ci vuole lo specialista.
Cordiali saluti
[#17]
Utente
ma allora non centra solo l'ansia,perche questo "colpo" che mi lasciato senza fiato e con una leggere sensazione di giramento di testa è stata in un momento in cui non mi sentivo ansioso,ero normale e all'improvviso mi è arrivato così dal niente,ora inutile che vi dica che per oggi sono sotto questa "Ansia" visto che dopo quel colpo sono rimasto impaurito e di conseguenza anche ora provo dei leggeri dolori al petto.
non vedo l'ora mercoledì di andare dal medico e farmi consigliare uno psicologo. sperando che non ci siano liste d'attesa o cose varie! Davvero grazie però anche a voi,che anche se attraverso uno schermo,mi fate sentire più sollevato con le vostre risposte. Grazie!
non vedo l'ora mercoledì di andare dal medico e farmi consigliare uno psicologo. sperando che non ci siano liste d'attesa o cose varie! Davvero grazie però anche a voi,che anche se attraverso uno schermo,mi fate sentire più sollevato con le vostre risposte. Grazie!
[#18]
>>> ma allora non centra solo l'ansia
>>>
Il suo cervello è in grado di farle muovere braccia e gambe.
Allo stesso modo, il cervello dell'ansioso è in grado di provocare "colpi" come quello che descrive, perché se li aspetta.
Non c'è niente di meglio della paura, per far succedere quello di cui si ha paura.
Cordiali saluti
>>>
Il suo cervello è in grado di farle muovere braccia e gambe.
Allo stesso modo, il cervello dell'ansioso è in grado di provocare "colpi" come quello che descrive, perché se li aspetta.
Non c'è niente di meglio della paura, per far succedere quello di cui si ha paura.
Cordiali saluti
[#19]
Utente
Allora vi aggiorno,sono stato dal mio dottore che ha chiamato un centro apposta,mi ha lasciato il numero e ieri abbiamo chiamato questo psicologo. Ora siccome è abbastanza distante da dove abito io,ha detto che controllerà se ce ne sono di vicini se no andrò da lui. I miei sintomi invece sono quasi sempre i soliti,il dolore al braccio sinistro mi è quasi passato,i dolori al petto pure,però ora sento un forte dolore al piede sinistro! via una cosa ne arriva un'altra. ma non è un dolore mmm del tipo prendi una botta e senti il male,sembra un dolore interno..non so come spiegare va a colpi e mi preoccupa.
[#21]
Dandole rassicurazioni non solo non la aiuteremmo, ma alimenteremmo ancor più la sua ansia.
Uscire dall'ansia non significa ricevere molte rassicurazioni, ma fare in modo da non averne più bisogno.
Inizi il trattamento, poi ne riparleremo.
Cordiali saluti
Uscire dall'ansia non significa ricevere molte rassicurazioni, ma fare in modo da non averne più bisogno.
Inizi il trattamento, poi ne riparleremo.
Cordiali saluti
[#22]
Utente
Ho preso appuntamento per venerdì 27 alle 9.45,Vediamo come sarà questa cura con uno psicologo,spero abbia dei risultati in poco tempo! E Per togliermi una curiosità,ieri ho comprato delle vitamine del gruppo B,e leggendo sul foglietto con le informazioni ho trovato scritto diverse cose tra cui "aiuta a concentrarsi" Ecco volevo chiedervi le pastiglie che prendo lo xanax e la fluoxetina 20 mg,possono avere contrasti con questa vitamina? cioè da come so quest'ultima dovrebbe servire a distrarmi,mentre la vitamina che prendo mi aiuta a concentrarmi. (Di xanax ne prendo mezza pastiglia la mattina verso le 10,e altra mezza alle 2 di pomeriggio,la fluxetina solo mezza pastiglia al giorno,la mattina insieme allo xanax)non ci sono problemi vero?
[#26]
Utente
Certo che vi terrò informati,da oggi manca una settimana precisa,quello che volevo chiedervi ora,cosa mi consigliate di dirgli allo psicologo? nel senso,voglio essere un po preparato per non saltare niente,voglio proprio dirgli tutte le mie sensazioni e paure,ma quando mi trovo davanti ad una persona e sto parlando di cose importante,mi dimentico sempre di dirgli qualcosa! Ho già mezze idee su cosa dirgli,la mia ansie è scaturita dalla paura dell'infarto. ma cosa mi consigliate di dirgli? cioè per voi quali sono i punti importanti che bisogna dire? Voglio che queste terapie abbiano effetto,che mi liberino da questo "incatenamento mentale"
[#27]
Cioè, vuole che uno psicologo le dica cosa dire a un altro psicologo...?
Calma, calma, non si crei più contorsioni mentali del necessario. Sarà il collega a farle le domande su ciò che avrà bisogno di sapere, non occorre prepararsi prima.
Cordiali saluti
Calma, calma, non si crei più contorsioni mentali del necessario. Sarà il collega a farle le domande su ciò che avrà bisogno di sapere, non occorre prepararsi prima.
Cordiali saluti
[#28]
Gent.le utente,
il primo colloquio è molto importante ma se lei si troverà bene non sarà l'ultimo, quindi non si preoccupi di dover dire tutto o di prepararsi una "scaletta" delle cose da dire, in quel momento dirà quello che si sentirà di dire ed eventualmente se lo psicologo le farà delle domande, potrà gli rispondergli sinceramente. Tutto qui, cerchi di non rendere le cose più complicate di quello che sono.
il primo colloquio è molto importante ma se lei si troverà bene non sarà l'ultimo, quindi non si preoccupi di dover dire tutto o di prepararsi una "scaletta" delle cose da dire, in quel momento dirà quello che si sentirà di dire ed eventualmente se lo psicologo le farà delle domande, potrà gli rispondergli sinceramente. Tutto qui, cerchi di non rendere le cose più complicate di quello che sono.
[#29]
Utente
Eh sembra facile,e magari lo è per voi che siete esperti nel settore,ma la mia mante è debole e vulnerabile e cerco sempre una soluzione o comunque la cosa migliore da fare..che da come avete detto voi,sarà di andare li tranquillo e con calma. Sicuramente non sarà l'ultimo incontro che avrò,visto che non penso proprio di poter eliminare questo problema che persiste ormai da un'anno,in un giorno,probabilmente cominceremo a preparare quello che sarà il mio "trattamento" almeno la penso così. Grazie delle risposte siete sempre molto disponibili e pazienti.
[#31]
Utente
è la realtà questa,altrimenti non sarei sotto cura di farmaci..oppure è quello che voglio farmi credere. sono molto confuso su questo..tra pochi giorni,venerdì ho l'appuntamento e vediamo come va. Dico che sono confuso perche la prima volta,quando tutto e cominciato,mi ero messo in testa che io avevo quel problema,cioè nella mia mente questo era scritto "IO HO QUESTO PROBLEMA" mi ero proprio convito di averlo (problema al cuore,visto che la mia fobia è l'infarto) anche dopo l'elettrocardiogramma con risultati positivi,io avevo paura. ormai mi ero impresso quella frase,mentre una volta a sentire parlare di infarti ci ridevo sopra,anche se ora mi dico che non è niente,quando sento dei dolori mi metto in agitazione e subito la mia mente si collega a quel punto,a quel problema. SINCERAMENTE? NON VEDO L'ORA DI USCIRE DA QUESTO INCUBO! è davvero pesante per me!
[#32]
Gent.le utente,
lei ha descritto molto bene in che modo una paura può diventare una convinzione rigida che a sua volta contribuisce ad alimentare quella paura.
Probabilmente questo è uno degli aspetti fondamentali del suo vissuto che emergeranno durante il colloquio che farà con lo psicoterapeuta, che è senz'altro il contesto migliore nel quale verificare se è possibile creare le condizioni favorevoli all'attivazione di un processo di cambiamento, pertanto anziché approfondire oltre il discorso, mi limito solo ad evidenziare che anche se la sua insofferenza è comprensibile non sarà questa a velocizzare quel processo che inevitabilmente non può che nascere dentro di lei.
lei ha descritto molto bene in che modo una paura può diventare una convinzione rigida che a sua volta contribuisce ad alimentare quella paura.
Probabilmente questo è uno degli aspetti fondamentali del suo vissuto che emergeranno durante il colloquio che farà con lo psicoterapeuta, che è senz'altro il contesto migliore nel quale verificare se è possibile creare le condizioni favorevoli all'attivazione di un processo di cambiamento, pertanto anziché approfondire oltre il discorso, mi limito solo ad evidenziare che anche se la sua insofferenza è comprensibile non sarà questa a velocizzare quel processo che inevitabilmente non può che nascere dentro di lei.
[#33]
"Dico che sono confuso perche la prima volta,quando tutto e cominciato,mi ero messo in testa che io avevo quel problema,cioè nella mia mente questo era scritto "IO HO QUESTO PROBLEMA" mi ero proprio convito di averlo (problema al cuore,visto che la mia fobia è l'infarto) anche dopo l'elettrocardiogramma con risultati positivi,io avevo paura."
Paradossalmente molte persone ansiose preferirebbero avere una patologia organica anche grave piuttosto che sentirsi dire che il problema è psicologico.
La patologia fisica permette in qualche modo di illudersi di avere maggiore controllo e di poter fare cosa concrete per guarire (prendere medicine, sottoporsi ad esami ed eventualmente interventi chirurgici).
I problemi psicologici appaiono invece più sfuggenti e possono creare maggiore disagio a persone che sentono la necessità di avere il controllo sul proprio corpo e sulla propria mente, perchè dimostrano loro che così non è, e rendono necessario affidarsi ad uno specialista che inizialmente è un estraneo con il quale è necessario costruire un rapporto per poter lavorare proficuamente alla soluzione del problema.
Perciò non abbatterti e pensa che il tuo impegno sarà sempre necessario per risolvere la questione, a cominciare dal proposito di seguire seriamente il trattamento che ti sarà proposto.
Paradossalmente molte persone ansiose preferirebbero avere una patologia organica anche grave piuttosto che sentirsi dire che il problema è psicologico.
La patologia fisica permette in qualche modo di illudersi di avere maggiore controllo e di poter fare cosa concrete per guarire (prendere medicine, sottoporsi ad esami ed eventualmente interventi chirurgici).
I problemi psicologici appaiono invece più sfuggenti e possono creare maggiore disagio a persone che sentono la necessità di avere il controllo sul proprio corpo e sulla propria mente, perchè dimostrano loro che così non è, e rendono necessario affidarsi ad uno specialista che inizialmente è un estraneo con il quale è necessario costruire un rapporto per poter lavorare proficuamente alla soluzione del problema.
Perciò non abbatterti e pensa che il tuo impegno sarà sempre necessario per risolvere la questione, a cominciare dal proposito di seguire seriamente il trattamento che ti sarà proposto.
[#34]
Utente
Domani mattina ho il primo colloquio,so già che sarò in tensione,in qualche modo parlare del problema che ho,della mia paura mi mette a disagio..stare seduto mi mette in ansia,io cerco sempre di non sentire il mio cuore,avendo avuto la percezione del battito per un periodo (ora per mio fortuna no) non sto mai fermo! Per farvi un esempio quando vado a letto,come ora in questo preciso momento,io muovo velocemente il piede su e giù,per evitare di sentire il battito..so,o almeno credo che se la mia mente percepisse il battito,subito si concentrerebbe su quello e al minimo rallentamento o acceleramento cardiaco io sarai in ansia totale..Questa cosa mi distrugge davvero,avvolte non riesco davvero a prendere Sonno per la paura,sudo mi dimeno ma non prendo sonno!
[#35]
E più continuerà a mettere nero su bianco queste cose, più i suoi sintomi aumenteranno.
L'ansia non solo non diminuisce parlandone, ma aumenta.
Attenda con pazienza fino al colloquio e poi esponga al collega le sue difficoltà.
Dopo, quando avrà fatto qualche seduta, potrà tornare da noi e parlarcene.
Cordiali saluti
L'ansia non solo non diminuisce parlandone, ma aumenta.
Attenda con pazienza fino al colloquio e poi esponga al collega le sue difficoltà.
Dopo, quando avrà fatto qualche seduta, potrà tornare da noi e parlarcene.
Cordiali saluti
[#37]
Utente
Beh che dire,venerdì ho avuto la visita con la psichiatra. Abbiamo parlato un po di tutto,di ciò che potrebbe causarmi stress ecc,il risultato finale ha detto che i miei sono attacchi di panico. Ha detto che lo stress può centrare,che poi tutto questo stress (scusate la ripetizione) "esplode" creando dei veri dolori corporei,come i miei. mi ha detto che devo imparare a "pensare con la mente" e non "con il corpo" anche se non mi è chiaro cosa intendesse..ora,il mio trattamento sarà basato su due "posizioni"
Farmacologico e Psicologico.
Mi ha prescritto dei farmaci forti da prendere a scaletta,cioè (sono delle gocce non so il nome)inizio con poche gocce la prima settimana e poi aumento,con effetti dopo il primo mese,e da continuare per più o meno un'anno mi pare,e Psicologica con uno psicologo a cui lei ha già parlato di me.Lunedì inizierò con queste gocce e mi farò prescrivere altri 8 appuntamenti. Dovrò riferire a lei come vanno le cose.
Farmacologico e Psicologico.
Mi ha prescritto dei farmaci forti da prendere a scaletta,cioè (sono delle gocce non so il nome)inizio con poche gocce la prima settimana e poi aumento,con effetti dopo il primo mese,e da continuare per più o meno un'anno mi pare,e Psicologica con uno psicologo a cui lei ha già parlato di me.Lunedì inizierò con queste gocce e mi farò prescrivere altri 8 appuntamenti. Dovrò riferire a lei come vanno le cose.
Questo consulto ha ricevuto 37 risposte e 16.8k visite dal 04/04/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.