Insonnia in gravidanza
sono una mamma di 30 anni in attesa del secondo figlio. Sono alla 35 settimana di gestazione ed è praticamente da 5 mesi che la notte non riesco più a dormire bene.
Non riesco più a fare un sonno continuo, mi sveglio ogni ora e ogni volta per riaddormentarmi ci metto una buona mezz'ora. Ho parlato con il mio ginecologo che mi ha dato alcuni accorgimenti da prendere.
Evito il caffè, cerco di mangiare leggero a cena, prendo tisane per conciliare il sonno eppure non è cambiato nulla!
Poi spesso durante la notte fatico a riaddormentarmi per forti bruciori di stomaco, dolori alla schiena, agli arti e alla mandibola, che a detta del mio medico sono conseguenze dei disturbi del sonno.
Vorrei aggiungere che sono una persona che soffre di ansia e attacchi di panico da circa quattro anni e ho paura che questa insonnia possa aggravare la situazione.
Non so più che fare sono davvero disperata ed esausta, voi cosa mi consigliate?
Pagherei qualunque cosa anche solo per cinque ore di sonno continue!
Gentile signora,
immagino che non si sia mai fatta aiutare per superare l'ansia e penso che, prima di curare l'insonnia, la prima cosa da fare sia questa.
Visto che la situazione è particolare le consiglierei di contattare uno psicologo psicoterapeuta che utilizzi l'ipnosi per superare dal punto di vista sintomatologico il disagio attuale e anche per prepararsi al parto, visto gli ottimi risultati dell'ipnosi eriksoniana applicata a quest'ambito.
Tanti cari auguri.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
E' il suo caso?
Il fatto di non aver risolto del tutto i suoi problemi d'ansia può averla resa più vulnerabile a sviluppare una serie di somatizzazioni: i dolori a stomaco, schiena arti e mandibola (tutti potenzialmente di natura muscolare) possono esserlo, al netto dei disturbi causati direttamente dalle modificazioni del suo corpo.
Se non fosse così in là con la gravidanza le consiglierei di contattare uno psicologo che utilizzi il Training Autogeno e che possa insegnarglielo allo scopo di recuperare calma e benessere, ma essendo così prossima al parto può ottenere un risultato migliore facendosi seguire da un ipnotista che la aiuterebbe sia a rilassarsi e dormire meglio, sia a preparare il suo organismo ad un parto più rapido e meno doloroso.
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Se soffre d'ansia, è molto probabile che la sua insonnia sia dovuta a questo.
Il meccanismo psicologico dell'insonnia è semplice: ci si trova a occhi aperti di notte e s'inizia a pensare: "Ecco, anche stanotte non dormo!" Così facendo ci si irrita, si va in ansia e quindi diventa più difficile addormentarsi. L'addormentamento necessita di una condizione nella quale si lasciano scivolare via i pensieri, che è proprio ciò che all'ansioso riesce meno bene.
L'insonnia può essere sconfitta abbastanza agevolmente con tecniche di derivazione comportamentale o strategica, però deve rivolgersi allo specialista.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
L’insonnia è un disagio piuttosto comune per le future mamme, soprattutto nel corso del terzo trimestre di gravidanza, ma spesso pure prima; questo accade da un lato perché l’imminenza del parto può rendere un po’ ansiosa la mamma(l’accettare la nuova situazione, il prefigurasi una mutata vita quotidiana, l’ansia che tutto vada per il meglio), dall’altro perché il pancione, che si fa giorno dopo giorno sempre più ingombrante, può rendere la permanenza a letto piuttosto scomoda. Il piccolo inoltre, che ormai è quasi pronto per venire al mondo, comincia a stare un po’ stretto dentro l’utero e a scalciare e muoversi in maniera sempre più energica. A tutto questo vanno poi ad aggiungersi disturbi che lei probabilmente conosce quali acidità di stomaco, i gonfiori alle articolazioni, la necessità di alzarsi per andare in bagno più volte durante la notte.
Una teoria affascinate ma non dimostrata ritiene che il sonno diventi più leggero e con cadenze diverse in previsione del periodo che seguirà la nascita, quando dovrà fare i conti con i ritmi imposti dall’allattamento e della cura del piccolo.
E' probabile che nel suo caso questi fattori possano spiegare il suo problema per dormire. Però aggiungerei un'altro che è legato alla dinamica degli attacchi di panico: diventare ansiosa o agitata perché non riesce a dormire, perché prova e riprova, e non risce a controllare i suoi dolori aumenta ancora l'ansia e peggiora l'insonnia. Questo è un passaggio molto importante nelle persone ansiose.
"Ho paura che questa insonnia possa aggravare la situazione". Certo, il non dormire bene ci rende più irritibili, però non credo possa essere proprio l'insonnia a aggravare i suoi attacchi di panico , direi che sarebbe la sua paura legata all'insonnia a giocare un ruolo fondamentale.
Nessuno di noi sa meglio di lei se lei ha qualche problema e preocupazione che la turba pure di giorno. Se così fosse parlarne con uno psicoterapeuta potrebbe essere di molto aiuto in questa fase.
Auguri
Dr.ssa Minerva Medina-Diaz, psicologa
specialista in psicoterapia cognitiva POSTRAZIONALISTA EMDR
www.minervamedina.it
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