Mancanza del desiderio di maternità
Salve,
ho 35 anni, sono sposata da 4, non ho figli e faccio la casalinga, anche se vorrei tanto lavorare, ma purtroppo, nonostante la laurea e tutti i miei sforzi, non riesco a trovare un impiego. La mia questione è questa: non ho il desiderio di maternità, o meglio, non ho quella voglia pazza di fare un figlio a differenza delle mie amiche coetanee che già hanno avuto un bambino o che addirittura stanno pensando al secondo. Subito dopo il matrimonio ho dovuto rinviare perchè mi è stato diagnosticato il morbo di Basedow e ora, dopo 3 anni e mezzo, anche se sono ancora in cura, il mio endocrinologo mi ha detto che non dovrebbero esserci complicazioni. Non so esattamente cosa mi passa per la testa, so solo che appena mi capita tra le braccia un bambino mi metto a piangere, immagino come sarebbe bello fare questo regalo a mio marito a mio padre...eppure non ho il coraggio di prendere questa decisione, qualcosa mi blocca. Non mi sento realizzata, ripeto vorrei tanto lavorare, essere autonoma ecc. e un figlio, in questo momento, lo vedrei come un ripiego; ma una gravidanza può essere la soluzione a questa insoddisfazione che sento? è giusto fare un bambino per far felice soprattutto gli altri? perchè è ciò che si aspettano da me? Cerco le risposte a tutte queste domande e mi auguro che attraverso di voi possa fare un pò di chiarezza.
Tra le tante cose che ho detto, ne ho dimenticata una (forse molto importante): a 14 anni ho perso mia madre e mi sono presa cura di mio padre e dei miei due fratelli fino a 28 anni, quando sono andata via da casa. Si può dire che la "mamma" in un certo senso l'ho già fatta e le difficoltà sono state veramente tante e per diversi anni, ho sofferto molto e non desideravo altro che andare via dalla mia famiglia. Finora la mia vita matrimoniale è stata serena, ma temo che tutto possa distruggersi. Magari per qualcuno, la mancanza del desiderio di maternità potrebbe essere normale, ma per me non lo è.
Questo è il quadro della mia situazione, anche se brevemente, spero di essere stata chiara, mi auguro che qualcuno possa aiutarmi.
Grazie in anticipo
ho 35 anni, sono sposata da 4, non ho figli e faccio la casalinga, anche se vorrei tanto lavorare, ma purtroppo, nonostante la laurea e tutti i miei sforzi, non riesco a trovare un impiego. La mia questione è questa: non ho il desiderio di maternità, o meglio, non ho quella voglia pazza di fare un figlio a differenza delle mie amiche coetanee che già hanno avuto un bambino o che addirittura stanno pensando al secondo. Subito dopo il matrimonio ho dovuto rinviare perchè mi è stato diagnosticato il morbo di Basedow e ora, dopo 3 anni e mezzo, anche se sono ancora in cura, il mio endocrinologo mi ha detto che non dovrebbero esserci complicazioni. Non so esattamente cosa mi passa per la testa, so solo che appena mi capita tra le braccia un bambino mi metto a piangere, immagino come sarebbe bello fare questo regalo a mio marito a mio padre...eppure non ho il coraggio di prendere questa decisione, qualcosa mi blocca. Non mi sento realizzata, ripeto vorrei tanto lavorare, essere autonoma ecc. e un figlio, in questo momento, lo vedrei come un ripiego; ma una gravidanza può essere la soluzione a questa insoddisfazione che sento? è giusto fare un bambino per far felice soprattutto gli altri? perchè è ciò che si aspettano da me? Cerco le risposte a tutte queste domande e mi auguro che attraverso di voi possa fare un pò di chiarezza.
Tra le tante cose che ho detto, ne ho dimenticata una (forse molto importante): a 14 anni ho perso mia madre e mi sono presa cura di mio padre e dei miei due fratelli fino a 28 anni, quando sono andata via da casa. Si può dire che la "mamma" in un certo senso l'ho già fatta e le difficoltà sono state veramente tante e per diversi anni, ho sofferto molto e non desideravo altro che andare via dalla mia famiglia. Finora la mia vita matrimoniale è stata serena, ma temo che tutto possa distruggersi. Magari per qualcuno, la mancanza del desiderio di maternità potrebbe essere normale, ma per me non lo è.
Questo è il quadro della mia situazione, anche se brevemente, spero di essere stata chiara, mi auguro che qualcuno possa aiutarmi.
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile Signora,
il desiderio di maternità è un desiderio solitamente biologico, importante ed imperante nella vita delle donna, perchè correlato alla prosecuzione del proprio sè biologico ed alla prosecuzione della specie.
La sua storia di vita è molto complessa e dolente e la perdita della figura materna, credo necessitava di un luogo simbolico, come un setting terapeutico, per un'adeguata elaborazione.
Le amorevoli fatiche, poi, rivolte all'accudimento del suo nucleo familiare e la non realizzazione professionale, credo facciano da cornice contenitiva, affinchè il desiderio di maternità non si manifesti.
Le suggerisco, di ascoltarsi dentro e, di non fare nulla che non sente di fare, la genitorialità non è un percorso obbligato dell'essere donna, ma un eventuale completamento ed ampliamento della coppia, con non poche destabilizzazioni.
Cari auguri
il desiderio di maternità è un desiderio solitamente biologico, importante ed imperante nella vita delle donna, perchè correlato alla prosecuzione del proprio sè biologico ed alla prosecuzione della specie.
La sua storia di vita è molto complessa e dolente e la perdita della figura materna, credo necessitava di un luogo simbolico, come un setting terapeutico, per un'adeguata elaborazione.
Le amorevoli fatiche, poi, rivolte all'accudimento del suo nucleo familiare e la non realizzazione professionale, credo facciano da cornice contenitiva, affinchè il desiderio di maternità non si manifesti.
Le suggerisco, di ascoltarsi dentro e, di non fare nulla che non sente di fare, la genitorialità non è un percorso obbligato dell'essere donna, ma un eventuale completamento ed ampliamento della coppia, con non poche destabilizzazioni.
Cari auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
gentile signora la genete ha nella vita delle priorità, delle motivazioni, dei progetti. se il suo è quello di una realizzazione lavorativa e non quello di una maternità non vedo assolutamente dove possa essere il problema. esso è tale se lei ne attribuisce questa valenza. il confronto con le amiche, spesso, non è molto salutare dal momento in cui ci si lascia suggestionare dalle scelte della maggioranza. Le sue amiche hanno questa priorità che non è la sua. Viva serenamente la sue emozioni altrimenti rischia di creare un problema là dove non c'è!
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Gent.le sig.ra,
credo che a crearle difficoltà sia sopratutto il condizionamento derivante dal giudizio degli altri, se anche per da parte di suo marito non c'è il desiderio di un figlio, è giusto che lei orienti e investa le sue energie nella sua realizzazione professionale, non si può fare un figlio per ripiego.
credo che a crearle difficoltà sia sopratutto il condizionamento derivante dal giudizio degli altri, se anche per da parte di suo marito non c'è il desiderio di un figlio, è giusto che lei orienti e investa le sue energie nella sua realizzazione professionale, non si può fare un figlio per ripiego.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#4]
Gentile Amica,
penso che i sacrifici che ha fatto per occuparsi dei suoi fratelli e anche per laurearsi ora la spingano molto comprensibilmente a desiderare di occuparsi un po' di sè e di mettere a frutto il titolo che ha conseguito.
Questo non è organizzativamente incompatibile con la maternità, glielo dico perchè mi sembra che lei si senta di fronte a un bivio: o madre, o lavoratrice. O una maternità che farebbe felici altri e non lei, o una carriera che la renderebbe diversa dalle sue amiche e distante da suo marito.
Due alternative entrambe negative.
Di conseguenza non decide e forse si sente anche in colpa perchè nel frattempo il tempo passa.
Suo marito cosa pensa del fatto che lei non desidera figli?
Visto che parla di "fargli un regalo" credo che li desidererebbe, ma penso anche che se per lui fosse imprescindibile diventare padre le avrebbe già posto un ultimatum.
Il consiglio migliore che le si può dare è quello di contattare uno psicologo per farsi aiutare in questo momento di confusione, perchè se oggi ha scritto a noi significa che è pronta ad iniziare un percorso psicologico per lavorare su quello che oggi la fa soffrire.
Le faccio tanti auguri, se vuole ci aggiorni sulla situazione.
penso che i sacrifici che ha fatto per occuparsi dei suoi fratelli e anche per laurearsi ora la spingano molto comprensibilmente a desiderare di occuparsi un po' di sè e di mettere a frutto il titolo che ha conseguito.
Questo non è organizzativamente incompatibile con la maternità, glielo dico perchè mi sembra che lei si senta di fronte a un bivio: o madre, o lavoratrice. O una maternità che farebbe felici altri e non lei, o una carriera che la renderebbe diversa dalle sue amiche e distante da suo marito.
Due alternative entrambe negative.
Di conseguenza non decide e forse si sente anche in colpa perchè nel frattempo il tempo passa.
Suo marito cosa pensa del fatto che lei non desidera figli?
Visto che parla di "fargli un regalo" credo che li desidererebbe, ma penso anche che se per lui fosse imprescindibile diventare padre le avrebbe già posto un ultimatum.
Il consiglio migliore che le si può dare è quello di contattare uno psicologo per farsi aiutare in questo momento di confusione, perchè se oggi ha scritto a noi significa che è pronta ad iniziare un percorso psicologico per lavorare su quello che oggi la fa soffrire.
Le faccio tanti auguri, se vuole ci aggiorni sulla situazione.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 13.9k visite dal 03/04/2011.
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