Cos'è di me che perturba le ragazze

Provo a formulare qualcosa che non ho mai definito con precisione.

Normalmente sono socievole, alla mano, ragazzo franco che guarda negli occhi
e sorride senza risparmiarsi agli altri.
Ma anche solido, strutturato, e aperto al confronto.
Con periodi di letture forsennate ma anche cura del corpo e gusto per le uscite, per gli incontri. Amante delle donne.
Solo qualche preoccupazione professionale, ma nella norma,
e prevedo un miglioramento.
Mi avvicino in ottima forma, direi (e senza vanità), ai 40.

Bene.
Mi capita da qualche mese di uscire con delle ragazze, come sempre, magari conosciute qualche sera prima, che mi hanno dato il numero, con un sorriso.

Solo che da qualche mese di nuovo ecco cosa succede. Usciamo, tavolino, atmosfera, occhi negli occhi, si parla leggeri. Io mi sento intenso, presente, attento. Ma da qualche mese, ecco cosa succede.

Ho come la sensazione che a un certo punto, in genere verso la metà della serata, quando le cose potrebbero anche evolvere "in meglio", come molto spesso mi accadeva in passato, qualcosa scatti dentro di loro. Mi sembra di avvertire come una chiave che si gira,
e loro che si chiudono di colpo. Non sempre, per fortuna. A volte accade il contrario.
Ma vorrei capirlo il perché di questo giro di chiave, che mi lascia abbastanza
fulminato perché non ne colgo la ragione, e infatti mi sa che appartiene di più
alla sfera dell'istinto:

queste ragazze all'improvviso si chiudono, ma non come accade per fare un dispettuccio, per stuzzicare o per mettere alla prova.
No. Una chiusura, un raffreddamento che dà la vertigine, provo a metterla a fuoco:

è come se qualcosa all'improvviso le avesse offese profondamente. Anche se non c'è stata alcuna offesa, attenzione. Come se avessi toccato o scoperchiato qualcosa che non dovevo. Come se il mio sguardo che poco prima ho sentito uscirmi intensissimo (era una grandissima attenzione a quello che mi stavano dicendo), come se il mio sguardo, i miei occhi si siano tuffati negli abissi dei loro per qualche istante (un'energia subitanea e bruciante, tant'è che dopo di solito mi sento spossato, ho bisogno di mangiare delle uova), le avesse toccato qualcosa che non so cosa, incrinato qualcosa dentro, chiudendole tremendamente e senza possibilità di recuperare. Non so se è una reazione di difesa o di rifiuto, non mi è chiaro, ma è chiaro che da lì scappano...

Per fortuna continuo ad ottenere appuntamenti, con cui mi piace vitalizzare il mio tempo libero di single, nel rispetto altrui. Ma mi devitalizza vedere che due volte su tre ora accade così. L'ultima volta, sabato scorso... Mi sono ritrovato costernato.
Lei ha voluto tornare a casa senza darmi una spiegazione, camminandomi un metro
avanti. Vi assicuro che non ci siamo detti niente di offensivo!
Io mi sono sentito per qualche minuto smarrito nel vicolo, senza energia,
svuotato, l'ho lasciata andare,Eppure avevo tutte le migliori intenzioni...

Che succede? Grazie
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, per sapere cosa accade nel corso dei suoi appuntamenti si dovrebbe essere lì con lei; e, forse, nemmeno in quel caso potremmo darle una risposta precisa.

E questo perchè la motivazione umana non è quasi mai semplice e lineare: ognuno di noi fa quello che fa per tanti motivi, non tutti coerenti tra di loro.

Mi sento di escludere che sia il suo sguardo a far chiudere le persone con cui esce: molto probabilmente, ed in modo molto semplice, nel corso della serata comprendono che "non va". Altre volte "va" ed il problema non si pone.

Se lei si aspetta che ogni ragazza con cui esce sia affascinata dai suoi modi e dal suo sguardo, probabilmente rimarrà deluso; e questo non perchè siano "strani" i suoi appuntamenti o perchè lei abbia "toccato" chissà quale punto nevralgico dell'anima delle sue interlocutrici, ma perchè, forse, sono eccessive le sue aspettative.

Prenda queste come ipotesi, che partono dalla sua descrizione degli eventi, e tenendo a mente che, se fa descrivere a 3 osservatori indipendenti la stessa scena, otterrà probabilmente tre osservazioni diverse.

Piuttosto, sollevo un'altra questione. Nella storia dei suoi consulti vi sono alcune richieste relative al tono dell'umore ed al rapporto con le donne. Le stesse richieste che ha rivolto a noi le ha mai poste ad un professionista, magari di persona?

Cordialmente
[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"Mi capita da qualche mese di uscire con delle ragazze, come sempre, magari conosciute qualche sera prima, che mi hanno dato il numero, con un sorriso."

Forse uno dei problemi è proprio questo: si tratta di ragazze che lei di fatto non conosce, e quindi l'incertezza circa il buon esito degli appuntamenti è grande.
Perchè non prova a frequentare donne che può conoscere in ambito lavorativo o anche in altri contesti per lei abituali, che quindi abbiano qualcosa in comune con lei e non rappresentino un'incognita?

Penso che le sarebbe utile rileggere quello che le è stato risposto nel dicembre 2009 (www.medicitalia.it/consulti/Psicologia/121482/Ultimamente-attraggo-i-dispetti-delle-donne): visto che la situazione è ancora la stessa sarebbe davvero utile che lei consultasse di persona uno psicologo anche perchè da qui non possiamo fare altro per aiutarla.

Cordiali saluti,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, mi associo al parere del collega Calì riguardo alle probabili sue aspettative eccessive. Aggiungo che le ragazze con cui esce probabilmente si raffreddano all'improvviso perché si rendono conto che la situazione sta evolvendo verso il più classico e scontato degli stereotipi: conoscenza, numero di telefono, invito a cena, chiacchiere interessanti e... poi?

Specie se si tratta di ragazze intelligenti o attraenti, una delle cose che più smontano le donne è la troppa prevedibilità, in fatto di relazioni. Quindi dovrebbe evitare di sembrare troppo interessato, soprattutto all'inizio.

Quindi abbassare le aspettative in primo luogo e mantenere un atteggiamento più distaccato, del tipo "non è necessario che succeda per forza qualcosa d'importante fra noi".

Ovviamente stia anche attento a non guardare le ragazze con uno sguardo così profondo da essere scambiato per un serial killer.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 221 6
(..) Come se il mio sguardo che poco prima ho sentito uscirmi intensissimo (era una grandissima attenzione a quello che mi stavano dicendo), come se il mio sguardo, i miei occhi si siano tuffati negli abissi dei loro per qualche istante (un'energia subitanea e bruciante, tant'è che dopo di solito mi sento spossato, ho bisogno di mangiare delle uova), le avesse toccato qualcosa che non so cosa, incrinato qualcosa dentro, chiudendole tremendamente e senza possibilità di recuperare. (..)

Gentile signore, forse mette troppa energia in quegli sguardi. Per seguire con attenzione un discorso non è necessario fissare troppo intensamente una persona!
Consideri che uno sguardo troppo intenso può essere percepito, a seconda dei casi, anche come aggressivo, come allusivo, come invadente.

Cerchi, magari, di capire meglio che tipo di donna ha di fronte. Ci sono donne che non amano sguardi troppo intensi ai primi appuntamenti. Possono sentirsi improvvisamente a disagio e, appunto, spaventarsi o arrabbiarsi, e chiudersi.

Tenga conto che la comunicazione non verbale, soprattutto fra persone che si conoscono ancora poco o nulla, è ancora più importante di quella verbale.

Cordiali saluti,

Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org