Dopo un aborto il mio matrimonio e' in crisi
Gentili dottori,ho abortito da circa 20 gg dopo una gravidanza ottenuta con una icsi.Il problema e' di mio marito,ha anticorpi antispermatozoo presenti al 100% e questo vuol dire che non potra' mai procreare naturalmente.
Di questo problema siamo a copnoscenza solo io e lui.Ho sempre fatto tutto il possibile per non fargli pesare la cosa,anche durante il percorso della fec.assistita.Adesso che abbiamo perso il bambino lui ha cambiato atteggiamento nei miei confronti.Gia' dopo il transfer si e' "distaccato" da me.Diceva che aveva paura di un esito negativo,poi una volta avuta la positivita' delle beta sono cominciati altri problemi perche' la gravidanza e' partita male...per poi interrompersi a 8 settimane.E lui era sempre piu' distante..continuava a dire di avere paura di cosa sarebbe successo e come io lo avrei affrontato.
Adesso le cose sono completamente degenerate.Lui evita qualunque contatto con me,sembra quasi che gli dia fastidio la mia vicinanza.
Ho provato a parlargli piu' volte (lui gia' di suo e' introverso e di poche parole),a dirgli che ho bisogno di lui,della sua vicinanza..che dobbiamo restare uniti x superare questo momento...ma niente da fare!
Mi ha detto che si sente in colpa verso di me,che pensa di continuo a questa gravidanza che nn c'e' piu',che aveva pensato addirittura di andarsene x darmi la possibilita' di rifarmi una vita.Io gli ho detto che lo amo e ho scelto di stare con lui a qualunque costo.Ma le cose nn sono cambiate..continua a essere evasivo...se mi avvicino lui si sposta..come se gli dessi fastidio.
Gli ho chiesto se mi ama ancora,se e' stanco del rapporto...lui mi ha detto che non si tratta di amore ma di altro.Che non ce la fa a starmi vicino e a superare il tutto insieme a me.
Io sono distrutta,non so piu' cosa pensare.Ho paura che si sia invaghito di un'altra,quindi e' distratto e di conseguenza si allontana da me.Ho paura che sia stanco del nostro rapporto e non abbia il coraggio di dirmelo.
Cosa posso fare?
Grazie mille per la disponibilita'
Di questo problema siamo a copnoscenza solo io e lui.Ho sempre fatto tutto il possibile per non fargli pesare la cosa,anche durante il percorso della fec.assistita.Adesso che abbiamo perso il bambino lui ha cambiato atteggiamento nei miei confronti.Gia' dopo il transfer si e' "distaccato" da me.Diceva che aveva paura di un esito negativo,poi una volta avuta la positivita' delle beta sono cominciati altri problemi perche' la gravidanza e' partita male...per poi interrompersi a 8 settimane.E lui era sempre piu' distante..continuava a dire di avere paura di cosa sarebbe successo e come io lo avrei affrontato.
Adesso le cose sono completamente degenerate.Lui evita qualunque contatto con me,sembra quasi che gli dia fastidio la mia vicinanza.
Ho provato a parlargli piu' volte (lui gia' di suo e' introverso e di poche parole),a dirgli che ho bisogno di lui,della sua vicinanza..che dobbiamo restare uniti x superare questo momento...ma niente da fare!
Mi ha detto che si sente in colpa verso di me,che pensa di continuo a questa gravidanza che nn c'e' piu',che aveva pensato addirittura di andarsene x darmi la possibilita' di rifarmi una vita.Io gli ho detto che lo amo e ho scelto di stare con lui a qualunque costo.Ma le cose nn sono cambiate..continua a essere evasivo...se mi avvicino lui si sposta..come se gli dessi fastidio.
Gli ho chiesto se mi ama ancora,se e' stanco del rapporto...lui mi ha detto che non si tratta di amore ma di altro.Che non ce la fa a starmi vicino e a superare il tutto insieme a me.
Io sono distrutta,non so piu' cosa pensare.Ho paura che si sia invaghito di un'altra,quindi e' distratto e di conseguenza si allontana da me.Ho paura che sia stanco del nostro rapporto e non abbia il coraggio di dirmelo.
Cosa posso fare?
Grazie mille per la disponibilita'
[#1]
Gent.le sig.ra,
la situazione è alquanto delicata siete stati seguiti da un punto di vista psicologico durante la fecondazione assistita? Sarebbe consigliabile una psicoterapia di coppia per sostenervi in questa fase di transizione per verificare
se ci sono le risorse necessarie a riorganizzare il vostro rapporto di coppia.
la situazione è alquanto delicata siete stati seguiti da un punto di vista psicologico durante la fecondazione assistita? Sarebbe consigliabile una psicoterapia di coppia per sostenervi in questa fase di transizione per verificare
se ci sono le risorse necessarie a riorganizzare il vostro rapporto di coppia.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile signora,
l'interruzione di gravidanza è un evento doloroso,un lutto la cui elaborazione può divenire più difficile se interviene dopo un percorso particolarmente impegnativo psicologicamente (e non solo)come nel vostro caso.
Il senso di colpa, così come la poca disponibilità affettiva fanno parte dei movimenti depressivi conseguenti ad una perdita, che probabilmente suo marito sente molto forti anche in relazione al suo problema nel procreare e alle speranze, ma anche ai timori, vissuti prima e durante la gravidanza (ipotesi).
E' comprensibile come lei si possa sentire distrutta, poiché oltre alla perdita subita, sente suo marito distante e poco disponibile affettivamente.
Ciò che vi converrebbe fare, come ha vi ha consigliato la collega, è rivolgervi ad uno psicologo/psicoterapeuta di coppia al fine di poter affrontare in modo idoneo questa situazione dolorosa e di forte difficoltà.
Molti auguri
l'interruzione di gravidanza è un evento doloroso,un lutto la cui elaborazione può divenire più difficile se interviene dopo un percorso particolarmente impegnativo psicologicamente (e non solo)come nel vostro caso.
Il senso di colpa, così come la poca disponibilità affettiva fanno parte dei movimenti depressivi conseguenti ad una perdita, che probabilmente suo marito sente molto forti anche in relazione al suo problema nel procreare e alle speranze, ma anche ai timori, vissuti prima e durante la gravidanza (ipotesi).
E' comprensibile come lei si possa sentire distrutta, poiché oltre alla perdita subita, sente suo marito distante e poco disponibile affettivamente.
Ciò che vi converrebbe fare, come ha vi ha consigliato la collega, è rivolgervi ad uno psicologo/psicoterapeuta di coppia al fine di poter affrontare in modo idoneo questa situazione dolorosa e di forte difficoltà.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Gentile signora, restiamo aderenti ai fatti: suo marito ha un problema del quale probabilmente non è riuscito ancora a farsi una ragione. È questo che dovreste tener presente ed è questo che richiederebbe un lavoro psicologico in primo luogo. Ciò coinvolge entrambi e si ripercuote su entrambi, pertanto è opportuno che troviate il modo di farvi assistere entrambi da uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Ex utente
Grazie mille per le celeri risposte.
Ho riparlato con mio marito seguendo i vostri consigli e proponendogli un incontro con uno psicologo...ma lui ha rifiutato categorigamente.
Non voglio fargli pressioni.Il problema sono e resto io,nel senso che e' palese che gli dia quasi "fastidio" la mia vicinanza...fa di tutto per evadere.
Fuori casa,al lavoro sta alquanto bene,ma quando siamo da soli salta tutto fuori,anche se lui non ne parla.
Non so cosa fare..se assecondare questo suo "momento",oppure ribellarmi.
Grazie ancora
Ho riparlato con mio marito seguendo i vostri consigli e proponendogli un incontro con uno psicologo...ma lui ha rifiutato categorigamente.
Non voglio fargli pressioni.Il problema sono e resto io,nel senso che e' palese che gli dia quasi "fastidio" la mia vicinanza...fa di tutto per evadere.
Fuori casa,al lavoro sta alquanto bene,ma quando siamo da soli salta tutto fuori,anche se lui non ne parla.
Non so cosa fare..se assecondare questo suo "momento",oppure ribellarmi.
Grazie ancora
[#5]
>>> Non so cosa fare..se assecondare questo suo "momento",oppure ribellarmi.
>>>
Non possiamo suggerirglielo da qui, sarebbe inopportuno. Si conferma la necessità di consulti psicologici di persona, a questo punto per lei stessa, per fare chiarezza e decidere come procedere. È probabile che insieme al collega riusciate poi a coinvolgere anche suo marito nei consulti.
Cordiali saluti
>>>
Non possiamo suggerirglielo da qui, sarebbe inopportuno. Si conferma la necessità di consulti psicologici di persona, a questo punto per lei stessa, per fare chiarezza e decidere come procedere. È probabile che insieme al collega riusciate poi a coinvolgere anche suo marito nei consulti.
Cordiali saluti
[#6]
Gent.le sig.ra,
concordo con le indicazioni del collega ma mi sembra importante evidenziare l'atteggiamento di rigida chiusura di suo marito che a differenza di lei non sembra disposto a mettersi in discussione, non si tratta di ribellarsi ma di rimandargli la realtà e cioè che il disagio riguarda la coppia non uno dei singoli partner, che può fare la sua parte ma non sostituirsi all'altro.
In ogni caso inizi pure il percorso individuale perché anche quello può essere un modo indiretto per coinvolgere suo marito in un processo di cambiamento ma, sopratutto che può offrirle l'opportunità di elaborare il suo vissuto e di recuperare fiducia in sé stessa.
concordo con le indicazioni del collega ma mi sembra importante evidenziare l'atteggiamento di rigida chiusura di suo marito che a differenza di lei non sembra disposto a mettersi in discussione, non si tratta di ribellarsi ma di rimandargli la realtà e cioè che il disagio riguarda la coppia non uno dei singoli partner, che può fare la sua parte ma non sostituirsi all'altro.
In ogni caso inizi pure il percorso individuale perché anche quello può essere un modo indiretto per coinvolgere suo marito in un processo di cambiamento ma, sopratutto che può offrirle l'opportunità di elaborare il suo vissuto e di recuperare fiducia in sé stessa.
[#9]
Ex utente
Gentili Dottori,sono di nuovo qui per aggiornarvi sulla mia situazione.
Purtroppo le cose non sono migliorate di molto.
Io sto cercando di non fare pressioni,ormai non parliamo piu' ne' dell'aborto,ne' di futuri tentativi...si parla di tutt'altro in un clima di "calma apparente".
Lui continua ad essere distante fisicamente da me,si preoccupa di non farmi mancare niente (soldi,auto..etc)ma per quanto riguarda il nostro rapporto di coppia e' come se fosse sceso il gelo..
E in piu' mio marito sta dimagrendo a vista d'occhio.Gia' nei mesi scorsi aveva cominciato a perdere peso,e io avevo pensato che fosse dovuto allo stress da pma...ma adesso continua a dimagrire.Ha il viso sciupato,sembra stanco,malato.E io non so piu' cosa fare e cosa dirgli.Non vuole andare dal medico,non vuole prendere vitamine...si e' completamente chiuso.Dice di stare bene e di non avere alcun problema!E prova evidente fastidio quando io gli faccio notare queste cose.
La scorsa settimana durante una discussione gli ho chiesto se ci tiene ancora a me,e mi ha risposto che quando si rendera' conto di non tenerci piu' me lo dira'...
Non so piu' veramente cosa pensare.Penso solo che lui stia attraversando una profonda crisi.
Grazie ancora.
Purtroppo le cose non sono migliorate di molto.
Io sto cercando di non fare pressioni,ormai non parliamo piu' ne' dell'aborto,ne' di futuri tentativi...si parla di tutt'altro in un clima di "calma apparente".
Lui continua ad essere distante fisicamente da me,si preoccupa di non farmi mancare niente (soldi,auto..etc)ma per quanto riguarda il nostro rapporto di coppia e' come se fosse sceso il gelo..
E in piu' mio marito sta dimagrendo a vista d'occhio.Gia' nei mesi scorsi aveva cominciato a perdere peso,e io avevo pensato che fosse dovuto allo stress da pma...ma adesso continua a dimagrire.Ha il viso sciupato,sembra stanco,malato.E io non so piu' cosa fare e cosa dirgli.Non vuole andare dal medico,non vuole prendere vitamine...si e' completamente chiuso.Dice di stare bene e di non avere alcun problema!E prova evidente fastidio quando io gli faccio notare queste cose.
La scorsa settimana durante una discussione gli ho chiesto se ci tiene ancora a me,e mi ha risposto che quando si rendera' conto di non tenerci piu' me lo dira'...
Non so piu' veramente cosa pensare.Penso solo che lui stia attraversando una profonda crisi.
Grazie ancora.
[#10]
Gent.le sig.ra,
è possibile che suo marito si stia chiudendo in sé stesso per trovare le energie e le risorse per affrontare questo momento difficile e forse contemporaneamente "proteggerla"dalla sua sofferenza.
Come le ho consigliato in precedenza la psicoterapia anche se individuale può attivare un processo di cambiamento che indirettamente può influenzare anche il vostro rapporto di coppia e darle la possibilità di sperimentare modalità relazionali diverse con suo marito che si rivelino funzionali ad un processo di metabolizzazione di questa esperienza dolorosa per entrambi.
è possibile che suo marito si stia chiudendo in sé stesso per trovare le energie e le risorse per affrontare questo momento difficile e forse contemporaneamente "proteggerla"dalla sua sofferenza.
Come le ho consigliato in precedenza la psicoterapia anche se individuale può attivare un processo di cambiamento che indirettamente può influenzare anche il vostro rapporto di coppia e darle la possibilità di sperimentare modalità relazionali diverse con suo marito che si rivelino funzionali ad un processo di metabolizzazione di questa esperienza dolorosa per entrambi.
[#11]
<si parla di tutt'altro in un clima di "calma apparente"...ma per quanto riguarda il nostro rapporto di coppia e' come se fosse sceso il gelo..>
Gentile signora,
le difficoltà che lei espone andrebbero affrontate con l'aiuto di uno specialista, come già suggerito anche dai colleghi, al fine di essere accompagnati ad uscire dalla fase di impasse che sta attraversando il vostro rapporto coniugale.
In questo momento però suo marito nega le evidenti difficoltà e i tentativi che lei fa per cercare di aiutarlo a prendersi cura di se stesso e del vostro rapporto sortiscono risposte di chiusura.
Dal mio punto di vista sarebbe utile si rivolgesse lei in prima persona ad uno psicologo/psicoterapeuta (indicato l'orientamento sistemico-relazionale)che potrà anche darle eventuali indicazioni sul come coinvolgere suo marito in un eventuale percorso.
Di nuovo i miei auguri
Gentile signora,
le difficoltà che lei espone andrebbero affrontate con l'aiuto di uno specialista, come già suggerito anche dai colleghi, al fine di essere accompagnati ad uscire dalla fase di impasse che sta attraversando il vostro rapporto coniugale.
In questo momento però suo marito nega le evidenti difficoltà e i tentativi che lei fa per cercare di aiutarlo a prendersi cura di se stesso e del vostro rapporto sortiscono risposte di chiusura.
Dal mio punto di vista sarebbe utile si rivolgesse lei in prima persona ad uno psicologo/psicoterapeuta (indicato l'orientamento sistemico-relazionale)che potrà anche darle eventuali indicazioni sul come coinvolgere suo marito in un eventuale percorso.
Di nuovo i miei auguri
[#12]
Ex utente
Gentili dottori,come da vostro suggerimento mi sono rivolta a uno psicoterapeuta e gli ho spiegato tutto.
Lui mi ha detto che molto probabilmente in questo momento mio marito si sente inadeguato (nella figura di marito-padre) e che io devo cercare di cambiare atteggiamento verso lui e questa situazione.
In pratica mi ha consigliato di non fargli pressioni,di non fargli notare le sue mancanze,di non cercare in lui un conforto.Di non parlare per il momento di futuri tentativi di pma ed aspettare che ne parli lui.
Quindi di fare l'opposto: farmi vedere felice per quello che fa in casa o per me,anche se si tratta di piccole cose come buttare la spazzatura o sostituire una lampadina....
Questo dovrebbe "aiutarlo" a riavvicinarsi a me come compagna,moglie....
In quanto a me mi ha consigliato di cercare al di fuori del matrimonio (un'amica,parente etc..)un po' di conforto per la perdita del bambino,visto che secondo lui non ho ancora elaborato questo lutto,in quanto ho messo al primo posto tutti i problemi relativi alla coppia.
Mi ha detto che in questo momento io cerco di essere rassicurata,e purtroppo e' proprio quello che mio marito non puo' darmi...
Io spero di riuscire a mettere in pratica questi consigli,anche se sara' molto difficile perche' cominciano a mancarmi le forze.
Grazie come sempre per la vostra attenzione.
Lui mi ha detto che molto probabilmente in questo momento mio marito si sente inadeguato (nella figura di marito-padre) e che io devo cercare di cambiare atteggiamento verso lui e questa situazione.
In pratica mi ha consigliato di non fargli pressioni,di non fargli notare le sue mancanze,di non cercare in lui un conforto.Di non parlare per il momento di futuri tentativi di pma ed aspettare che ne parli lui.
Quindi di fare l'opposto: farmi vedere felice per quello che fa in casa o per me,anche se si tratta di piccole cose come buttare la spazzatura o sostituire una lampadina....
Questo dovrebbe "aiutarlo" a riavvicinarsi a me come compagna,moglie....
In quanto a me mi ha consigliato di cercare al di fuori del matrimonio (un'amica,parente etc..)un po' di conforto per la perdita del bambino,visto che secondo lui non ho ancora elaborato questo lutto,in quanto ho messo al primo posto tutti i problemi relativi alla coppia.
Mi ha detto che in questo momento io cerco di essere rassicurata,e purtroppo e' proprio quello che mio marito non puo' darmi...
Io spero di riuscire a mettere in pratica questi consigli,anche se sara' molto difficile perche' cominciano a mancarmi le forze.
Grazie come sempre per la vostra attenzione.
[#15]
Gent.le sig.ra,
mi sembra che la situazione da lei descritta meriti un intervento che vada ben oltre qualche consiglio un periodico aggiornamento, lei scrive:
"mi ha consigliato di cercare al di fuori del matrimonio (un'amica,parente etc..)un po' di conforto per la perdita del bambino,visto che secondo lui non ho ancora elaborato questo lutto"
ma i lutti non si elaborano piangendo sulla spalla di amici e parenti ma affrontandoli all'interno di un percorso psicoterapeutico, ma sembra che ci sia stata una banalizzazione del suo vissuto da parte dello specialista.
Mi spiace criticare un collega ma in questo momento la priorità è fornirle indicazioni corrette sul modo adeguato di affrontare la situazione.
Su questo portale non possiamo fare invii diretti ad altri colleghi ma se lo ritiene opportuno consulti l'elenco di psicoterapeuti della sua città
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/
oppure mi consulti via mail per avere ulteriori informazioni.
mi sembra che la situazione da lei descritta meriti un intervento che vada ben oltre qualche consiglio un periodico aggiornamento, lei scrive:
"mi ha consigliato di cercare al di fuori del matrimonio (un'amica,parente etc..)un po' di conforto per la perdita del bambino,visto che secondo lui non ho ancora elaborato questo lutto"
ma i lutti non si elaborano piangendo sulla spalla di amici e parenti ma affrontandoli all'interno di un percorso psicoterapeutico, ma sembra che ci sia stata una banalizzazione del suo vissuto da parte dello specialista.
Mi spiace criticare un collega ma in questo momento la priorità è fornirle indicazioni corrette sul modo adeguato di affrontare la situazione.
Su questo portale non possiamo fare invii diretti ad altri colleghi ma se lo ritiene opportuno consulti l'elenco di psicoterapeuti della sua città
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/
oppure mi consulti via mail per avere ulteriori informazioni.
[#16]
Ex utente
Gentile Dottoressa l'ho contattata via mail come mi aveva richiesto.
Nel frattempo c'e' stato un risvolto.......ho parlato con mio marito di questa situazione che si e' venuta a creare tra di noi,gli ho raccontato anche della seduta dallo psicoterapeuta.E alla fine gli ho chiesto di essere chiaro con me e di aprirsi.
Mi ha detto che si sente enormemente in colpa verso di me per tutto quello che sta succedendo perche' secondo lui io non lo merito.Dice che meritavo un figlio,come una sorta di premio per alcuni problemi di salute che ho avuto in passato.Che non meritavo l'aborto,e infine questa situazione che si e' creata tra di noi.
Mi ha detto che l'ultima cosa che vorrebbe e' farmi soffrire....
Gli ho chiesto se mi ama ancora,e mi ha detto che non lo sa.
Lui pensa che tra di noi sia "abitudine",che gia' da prima della icsi stava cambiando qualcosa e lui pensava che l'arrivo di un figlio poteva risollevare la coppia.
Poi con l'aborto gli e' caduto il mondo addosso.
Mi ha detto che lui ci ha sempre visti come coppia e non come famiglia,perche' secondo lui la famiglia e' quella con i figli.Mi ha detto che non puo' fare niente per cambiare le cose e che attualmente non pensa al futuro ne' con me ne senza me....e non pensa piu' a un figlio.
Gli ho proposto di andarsene via per un po',ma ha rifiutato.
Io penso che non se ne va perche' non riesce ad affrontare e rendere pubblica questa situazione.
Lui e' molto introverso,non parla con nessuno e secondo me in questo momento gli fa comodo restare in casa in stand-by...........
Tutto quello che mi ha detto era esattamente quello che ho percepito in questi mesi.Il suo distacco,la sua assenza per me erano segnali di "stanchezza".
Adesso veramente non so piu' cosa fare.
Dentro di me vorrei tanto che si trattasse di un momento passeggero...
Grazie ancora
Nel frattempo c'e' stato un risvolto.......ho parlato con mio marito di questa situazione che si e' venuta a creare tra di noi,gli ho raccontato anche della seduta dallo psicoterapeuta.E alla fine gli ho chiesto di essere chiaro con me e di aprirsi.
Mi ha detto che si sente enormemente in colpa verso di me per tutto quello che sta succedendo perche' secondo lui io non lo merito.Dice che meritavo un figlio,come una sorta di premio per alcuni problemi di salute che ho avuto in passato.Che non meritavo l'aborto,e infine questa situazione che si e' creata tra di noi.
Mi ha detto che l'ultima cosa che vorrebbe e' farmi soffrire....
Gli ho chiesto se mi ama ancora,e mi ha detto che non lo sa.
Lui pensa che tra di noi sia "abitudine",che gia' da prima della icsi stava cambiando qualcosa e lui pensava che l'arrivo di un figlio poteva risollevare la coppia.
Poi con l'aborto gli e' caduto il mondo addosso.
Mi ha detto che lui ci ha sempre visti come coppia e non come famiglia,perche' secondo lui la famiglia e' quella con i figli.Mi ha detto che non puo' fare niente per cambiare le cose e che attualmente non pensa al futuro ne' con me ne senza me....e non pensa piu' a un figlio.
Gli ho proposto di andarsene via per un po',ma ha rifiutato.
Io penso che non se ne va perche' non riesce ad affrontare e rendere pubblica questa situazione.
Lui e' molto introverso,non parla con nessuno e secondo me in questo momento gli fa comodo restare in casa in stand-by...........
Tutto quello che mi ha detto era esattamente quello che ho percepito in questi mesi.Il suo distacco,la sua assenza per me erano segnali di "stanchezza".
Adesso veramente non so piu' cosa fare.
Dentro di me vorrei tanto che si trattasse di un momento passeggero...
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 5.5k visite dal 01/04/2011.
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