Rivivere brutto ricordo

Gentili Professionisti,

chiedo aiuto per un'amica. Mi ha raccontato che circa 20 anni fa (lei ne ha 45) ha letto di un caso di maltrattamento e uccisione di un cane (ama molto gli animali, caratteristica che ci accomuna!) che l'ha scioccata; in particolare l'ha sconvolta che tale cane fosse stato trovato privo di un occhio. Da quel giorno e a tutt'oggi quando legge la parola "privo" o "priva" prova un vivo disagio. Addirittura,non riesce a scrivere o pronunciare quella parola e la sostituisce con dei sinonimi.
Ancor oggi è una persona sensibile verso gli animali e in generale (verso gli anziani, i piccoli, i malati ecc.), ma se sente di casi o notizie di cronaca spiacevoli o tragici nè è ovviamente dispiaciuta ma riesce a "metabolizzarli" meglio.
Come può evitare questo "automatismo" che la turba parecchio e che le si presenta solo nel caso suddetto?

Grazie per l'aiuto che potrete darci e per il Vostro lavoro. Saluti a tutti.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
forse potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta che utilizza la tecnica dell'EMDR che è stata creata per affrontare disturbi post traumatici da stress.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile signora,

la mente si adatta alla realtà circostante anche associando fra loro stimoli e risposte in base alle esperienze che facciamo: quando queste esperienze sono emotivamente cariche può capitare che la carica emotiva si leghi ad un particolare precedentemente neutro, che da quel momento in poi non lo è più e diventa capace di riattivare emozioni e sensazioni vissute durante l'esperienza in cui il nesso si è stabilito.

Alla sua amica è probabilmente successo proprio questo: la sua mente ha condensato l'orrore per quello che ha letto collegandolo all'aggettivo "privo", e in questo modo l'ha reso controllabile ed evitabile perchè le basta non pensare a questa parola per evitare di provare di nuovo quel malessere.

Queste associazioni possono essere annullate mediante determinate tecniche in modo tale che lo stimolo ritorni ad essere neutro e non eliciti più la risposta indesiderata.

Cordiali saluti,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Carla Lo Giudice Psicologo, Psicoterapeuta 12
Cara signora, anch'io come la collega le consiglierei di rivolgersi ad un terapeuta che pratichi l'EMDR. E' una tecnica molto efficace in questi casi.

Cordiali saluti
Dott.ssa Carla Lo Giudice
Psicologa - Psicoterapeuta

carlalogiudice@yahoo.it

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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Gent.me Dott.sse, buongiorno!

Ho mostrato le Vs.risposte alla mia amica che, insieme a me, Vi ringrazia di cuore per la esaustiva descrizione del fenomeno del DPTS e per i consigli circa le terapie da seguire.

Siamo sollevate nel leggere che si tratta di un problema risolvibile -speriamo anche in tempi brevi...-.

Complimenti a Voi per il Vs. lavoro a beneficio del prossimo e a tutto lo staff per il sito interessante e serio.

Cordiali saluti.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Siamo contenti di esservi stati d'aiuto, torni pure a scriverci se avesse bisogno di ulteriori delucidazioni.
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Grazie a lei per averci scritto, ci faccia sapere se la sua amica riuscirà a risolvere il problema!