Divorzio complicato
Egregi Signori, richiedo questo consulto anche se non sono sicuro che sia la sede adatta: un mio caro amico si sta separando dalla moglie, e fin qui siamo quasi alla normale amministrazione al giorno d'oggi. Il problema è che ora la figlia 16enne ha tirato fuori accuse di molestie da parte sua. Lui sostiene che invece è la figlia "perversa" (a detta sua) che spesso ha allungato le mani. Io non ci capisco più nulla. E' ovvio che la miglior difesa è l'attacco, ma trovo la situazione allucinante sia che sia vera una versione che l'altra. Ora mi chiedo: accuse del genere vengono verificate a livello di visita psicologica? E in questo caso uno psicologo può rendersi conto se la ragazza ha subito realmente o se si sta inventando tutto per marciare ancora di più sulla separazione? Conoscendo tutta la famiglia sento, naturalmente in sedi separate (padre da una parte e mamma con figlia dall'altra) le versioni e non so più dove sbattere la testa: presi uno per volta sembrano entrambi le vittime!
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Lo psicologo può fornire percentuali di probabilità e un parere che tenga conto di tutte le evidenze comportamentali che è stato in grado di raccogliere, ma non può in generale dire in maniera assolutamente certa se vi sia stato abuso o meno. Se lo psicologo è un perito forense, può essere in grado di fornire informazioni molto utili al giudice per decidere.
>>> presi uno per volta sembrano entrambi le vittime!
>>>
Non è infrequente che nelle separazioni conflittuali ci si accusi a vicenda e si creino o ingigantiscano fatti ed eventi al fine di danneggiare il più possibile l'altro (o di difendere se stessi).
Ma le situazioni come quella che descrive sono delicate e devono essere affrontate caso per caso, non sarebbe opportuno dare giudizi sommari in questa sede.
Cordiali saluti
>>> presi uno per volta sembrano entrambi le vittime!
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Non è infrequente che nelle separazioni conflittuali ci si accusi a vicenda e si creino o ingigantiscano fatti ed eventi al fine di danneggiare il più possibile l'altro (o di difendere se stessi).
Ma le situazioni come quella che descrive sono delicate e devono essere affrontate caso per caso, non sarebbe opportuno dare giudizi sommari in questa sede.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
"Conoscendo tutta la famiglia sento, naturalmente in sedi separate (...) le versioni e non so più dove sbattere la testa"
Gent.le utente,
sembra che lei sia emotivamente coinvolto in questa situazione, è importante che eviti di "schierarsi" dando ad una delle due parti l'impressione di essere manipolabile.
Gent.le utente,
sembra che lei sia emotivamente coinvolto in questa situazione, è importante che eviti di "schierarsi" dando ad una delle due parti l'impressione di essere manipolabile.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Utente
Ringrazio per le risposte. Effettivamente conosco bene (a questo punto si può ancora dire?) entrambi. Un po' meno la figlia perchè da quando è nata ci siamo visti molto meno, e comunque non è un'età in cui frequenti gli amici dei genitori. Per il momento ascolto entrambi e li lascio sfogare (per questo mi aiuta la mia esperienza passata in Telefono Amico!) e naturalmente a nessuno dei due racconto cosa mi ha detto l'altro.
Solo sembra incredibile aver frequentato per tanto tempo una persona e scoprire d'un tratto cose simili!
Ringrazio ancora per l'attenzione, e vedremo come si svolgeranno gli eventi.
Solo sembra incredibile aver frequentato per tanto tempo una persona e scoprire d'un tratto cose simili!
Ringrazio ancora per l'attenzione, e vedremo come si svolgeranno gli eventi.
[#4]
Forse sarebbe meglio che lei dicesse chiaramente loro che non è disposto a parlare ancora della faccenda.
Penso infatti che se ognuna delle due parti è al corrente del fatto che lei sente anche l'altra sia difficile che entrambe non elaborino delle fantasie sul fatto che lei possa esercitare un'influenza ed essere quindi uno strumento per il perseguimento di determinati obiettivi.
Dal momento che la situazione è complicata e spiacevole continuando così lei rischia di non essere d'aiuto e contemporaneamente di venir "consumato" dall'utilizzo che possono fare della sua presenza.
Ci pensi!
Penso infatti che se ognuna delle due parti è al corrente del fatto che lei sente anche l'altra sia difficile che entrambe non elaborino delle fantasie sul fatto che lei possa esercitare un'influenza ed essere quindi uno strumento per il perseguimento di determinati obiettivi.
Dal momento che la situazione è complicata e spiacevole continuando così lei rischia di non essere d'aiuto e contemporaneamente di venir "consumato" dall'utilizzo che possono fare della sua presenza.
Ci pensi!
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 01/04/2011.
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