Sonno

buoongiorno dottore volevo far chiarezza su una cosa che mi caputa da quando mia figlia a 1 mese e mezzo ha rischiato la vita per una crisi respiratoria....passato quell'episodio ebbi un crollo psicofisico...da quel giorno se mia filgia non sta bene perchè avverto gambe molli e mi viene sonno che devo dormire???è un sonno che non controllo e si presenta quando la mia bimba non sta bene..e questo sonno è accompagnato da gambe molli che sento cedere...grazie aiutatemi a capire cos'è
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, dovrebbe innanzitutto sottoporsi a una visita. L'ha già fatto? Una volta escluse cause mediche si potrà pensare a indagare su quelle psicologiche.

Tuttavia è probabile che se i suoi sintomi sono situazionali, ovvero si manifestano di fronte a circostanze ben precise, abbiano natura psicogena. Il pericolo corso da sua figlia potrebbe aver innescato una reazione ansiosa di tipo post-traumatico.

Sono necessarie visite specialistiche per determinarlo, se vuole ci tenga aggiornati.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
dottore si presentano solo in situazioni tipo che mia figlia non sta bene e li per li non so la causa...allora mentre ho paura all'improvviso mi viene sonno come se io vorrei chiudere gli occhi e cadere in un sonno profondo...poi se cammino sento le gambe dedolissime...mi capita nell'istante che mia figlia non sta bene....se erano di natura medica non dovrebbero persistere???grazie della risposta
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Appunto per questo sto ipotizzando che potrebbe trattarsi di cause psicologiche. Ma si tratta di ipotesi, se desidera sapere di cosa si tratta deve sottoporsi ai necessari accertamenti di persona.

Cordiali saluti
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
ok vedrò come andrà la situazione...intanto la ringrazio tantissimo per avermi risposto..abbracci
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le utente,
concordo con le indicazioni fornite dal collega, ma è molto probabile che se questi sintomi si sono presentati per la prima volta in concomitanza dell'episodio da lei riferito,
siano una manifestazione somatica di reazione ad uno stimolo ansiogeno per lei. Prima di questo episodio qual'era la sua reazione di fronte a situazioni in cui la sua salute o quella dei suoi cari è a rischio?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
dottoressa in effetti nessuno dei miei cari ha mai rischiato la morte...con mia figlia è stata la prima esperienza in cui stavo perdendo qualcosa di caro....circa 6 anni fà soffrivo di crisi di panico perchè avevo paura che all'improvviso potevo morire...quibdi non potevo stare in luoghi chiusi,ero attentissima alla pressione e sentivo sempre terribilmente caldo anche d'inverno in strada sentivo che l'ossigeno di tutto il mondo non bastasse a farmi respirare.....questi sintomi pian piano si sono tolti con l'aiuto di una persona amica che mi è stata molto vicino..in effetti avevo anche un disperato bisogno d' affetto e attenzioni...peròcome vi dicevo è stato tempo fà
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le sig.ra,
come vede già in passato lei ha focalizzato sulla salute fisica le sue preoccupazioni, in realtà questo è solo il modo con il quale lei sta esprimendo il suo disagio, con l'arrivo di sua figlia la sua attenzione si è spostata su di lei.
Sarebbe opportuno che lei facesse chiarezza dentro di sé per superare il suo disagio interiore.
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
grazie dottoressa....ma secondo lei quale disagio si nasconde dietro questo mio essere preoccupata quando c'è qualcosa riguardo la salute che non va??
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le sig.ra,
per rispondere a questa domanda dovrebbe fare un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta per valutare la possibilità di iniziare o meno una psicoterapia, il compito dello psicoterapeuta non è quello di sostituirsi al cliente nell'interpretazione del suo vissuto, ma di facilitare l'autoconsapevolezza che le consentirà di comprendere il significato del suo disagio.