Capricci per una vita troppo perfetta?

Salve ancora dottori. Prima di passare alla descrizione dei miei sintomi vi spiego come è la mia vita.

- Mio padre è a capo di società da lui stesso create dove anche io lavoro, sono quindi economicamente ricco ed ho un futuro assicurato.

- Nonostante io mi veda brutto (ma non do affatto peso a questa cosa, tanto che ci rido su con gli altri) tantissime ragazze (molte delle quali stupende) mi dicono che sono obiettivamente un bellissimo ragazzo, difatti non mancano casi in cui le ragazzine per strada mi "urlano dietro" ed occasioni in cui sono presenti ragazze nuove tra le mie conoscenze che non perdono l' occasione di conoscermi, e mi sono capitate un paio di occasioni in cui mi è stato offerto di fare il fotomodello.

- Oltre all' aspetto fisico sono piuttosto bravo a relazionarmi con la gente (sia ragazzi che ragazze), so scherzare, so essere maturo, so far ridere e spesso quando intraprendo discorsi seri (dalla politica, alla società, alla religione) con i miei coetanei finisco per ammutolire la controparte. Anche nelle relazioni con le donne non ho mai problemi: se mi metto a conoscere nuove ragazze non risulto mai banale ma facilmente interessante e simpatico, per questo riesco ad approcciare con loro con poco sforzo (difatti ho dei conoscenti che invidiano questo mio mix "Bellezza + Ottima parlantina" - evito di dire "Carisma" perché non mi ci sento nonostante tutto).

- Spesso adoro più stare solo a pesca alle rive di un fiume piuttosto che passare il pomeriggio con altri a parlare di ragazze, motori e calcio, e queste cose agli occhi degli altri mi rendono ancora più "affascinante", per così dire.

Dopo questa generica introduzione, passo al motivo per cui vi sto scrivendo, che si può ridurre in un' unica frase: "da un pò di tempo non trovo più il motivo per cui alzarmi dal letto".

La gente che ho intorno mi pare fin troppo banale e ,pur impegnandomi a cercarne i pregi, trovo i miei coetanei "ragazzini" che a 20 anni passati ancora pensano a portarsi in bagno la tipa di turno, a undici "belloni" che corrono dietro una palla o all' università prolungata per evitare il più possibile il lavoro. Anche per quanto riguarda le ragazze sono abbastanza annoiato, perché spesso mi basta poco perché loro mi facciano comprendere pienamente di essere "crollate" anche se io fondamentalmente non ci stavo provando, ma le stavo solo conoscendo; oltretutto non mancano casi in cui mi si dice apertamente che si vuole fare sesso con me, e quindi mi stufo prima di iniziare, perché il mio sogno sarebbe quello di trovare una ragazza unica, rara quanto il santo graal con degli aspetti soprattutto caratteriali che me la facciano sentire come la mia "conquista". Anche utilizzare il mio aspetto lo trovo alquanto deprimente, proprio per questo ho rifiutato di fare il fotomodello.

Non so che mi succede, forse ho voglia di una vita che non esiste. Voi che ne pensate? Sono semplicemente uno snob o ho davvero qualcosa da sistemare in me?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazzo uno snob gode del suo essere non se ne lamenta. Forse deve prendere in considerazione la possibilità di un problema legato al suo umore per il quale una visita specialistica non dovrebbe scartarla.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro ragazzo,

da qui non possiamo dirti se c'è "qualcosa da sistemare" in te, o se stai reagendo in maniera adeguata ad una serie di circostanze che non ti appagano.

Ti faccio notare che il pensiero di avere le spalle coperte grazie a quanto realizzato da tuo padre, che ti garantisce tranquillità e ricchezza, può essere molto frustrante: a 24 anni hai già tante sicurezze per il futuro che, se dal lato pratico farebbero invidia a molti, da quello psicologico forse hanno delle conseguenze.
Ad esempio sembra che ti manchino degli obiettivi da raggiungere perchè ti senti già "arrivato", e forse ti chiedi anche se quel che hai sia merito tuo o solo di tuo padre.
Il fatto che gli altri mostrino così tanto entusiasmo nei tuoi confronti mentre tu vivi un disagio al quale non riesci a dare un nome completa il quadro e peggiora il tuo stato d'animo.

Penso che rivolgerti ad uno psicologo per capire cosa ti sta succedendo ti sarà utile, ma che lo sarà anche ripensare globalmente alla tua vita attuale chiedendoti se la strada che hai preso fa davvero per te, o se tutto sommato desideri realizzarti in altro modo contando sulle tue forze.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Mirella Caruso Psicologo, Psicoterapeuta 52 1
Gentile ragazzo, non definirei come "capricci" l'espressione del suo disagio e del suo malessere o l'essere "snob" come una connotazione necessariamente negativa. Queste espressioni, di tipo moralistico, non l'aiutano di certo ad affrontare il proprio disagio. Certo che il problema esiste e si sta manifestando in modo chiaro: non riesce piu' ad alzarsi dal letto, non prova interesse in un mondo sentito come troppo "banale" e poco interessante. Anche la ricerca di un amore, rischia di trasformarsi nella conquista del Santo Graal. Cosa cè che non va? Credo che bisogna partire proprio dal suo sentirsi "brutto",non proprio bello "da urlo", nonostante il parere degli altri.Bisogna partire dalla sua sensazione, secondo me sana ed efficace, di desiderare forse una vita che non esiste. Difatti che vita è questa, dove lei primeggia su tutto? E' davvero possibile che lei sia così perfetto ed eccelle su tutto? Dalla descrizione che fa del suo mondo, sebbene con poche righe non possiamo azzardarci a fare troppe congetture, ma pare che lei viva, piu' che in una bolla di vetro, in un mondo che lascia senza parole. O meglio, l'unica cosa che sollecita questa presentazione di sè è un'ammirazione incondizionata. Lei riesce in tutto, non ha bisogno di niente, che senso ha vivere? Che mondo è questo dove non cè la possibilità di imparare nulla? Piu' che circondarsi di persone ossequianti, sarebbe utile che lei ricorra ad un bravo psicoterapeuta che l'aiuti a mettere in discussione questa visione di sè e degli altri e, insieme,con fatica ed onestà, costruire un mondo piu'carico di emozioni vere. Buona fortuna.

Dr.ssa Mirella Caruso www.mirellacaruso.it
Milano: via A. Stradivari, 6.
Bologna: via Malvolta, 3.

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Vi ringrazio per le risposte dottori, e passo a rispondervi.

Dottor De Vincentiis, a tal proposito, quando ebbi dei problemi legati alla rottura con la mia ultima ex (l' unica storia importante, l' unica durata anni, l' unica che non ho terminato io), andai da una psicologa che in poche sedute mi aiutò a risolvere tali ansie, quindi penso che lunedì stesso riprenderò un appuntamento con lei dato che credo abbia il vantaggio di conoscere già la mia precedente storia meglio di come io potrei raccontarla ad un nuovo specialista.

Dottoressa Massaro, il punto probabilmente è proprio questo. Quando poi cerco di parlare con qualche mia conoscenza delle mie cose, mi si risponde sempre "Sei bello, sei ricco, ma che te ne frega", come se queste due caratteristiche fossero il nocciolo di una perfezione assoluta... Oltretutto odio quando mi si considera per il mio aspetto, difatti io non lo faccio praticamente mai, ma sono altre le cose che rendono una persona "attraente" ai miei occhi (non per niente io non ho mai avuto - per scelta - occasioni di sesso da una sera con qualcuna di cui non si conosce neanche il cognome). Per quanto riguarda la mia condizione economica ed il mio status sociale di "borghese" evito sempre di dirlo agli altri, perché puntualmente finisce che o mi si invidia o mi si "adora". O ancora ci sono quelle occasioni per cui mi si da scherzosamente dell' omosessuale perché ad esempio non sono attratto dalle veline, conduttrici o fotomodelle, e magari reputo "bellezze banali e prive di personalità" molte donne che gli altri sognano tra le loro lenzuola. Vede, sono queste fondamentalmente le cose che mi mettono a disagio, perché ogni giorno che inizia so già chi ci sarà, dove si andrà, di cosa si parlerà, cosa succederà... E forse queste non sono cose che rispecchiano il mio essere, il mio avere gusti differenti, il mio essere ricercatore di "sfide", che sia in ambito sentimentale, amichevole o lavorativo.

Dottoressa Caruso, il punto non è che io abbia una vita "perfetta" che mi faccia sentire il capo del mondo, tanto che io personalmente non mi reputo né migliore né peggiore degli altri, ma semplicemente diverso (diverso perché preferisco l' opera e il jazz alla musica house, diverso perché non passo metà giornata a pensare ai miei capelli ed al mio aspetto, diverso perché amo parlare più di società e pensieri politici che di calcio e ragazzine, diverso perché non comprendo questa arcana "priorità assoluta" rivolta al sesso...), ed è proprio questo che spesso mi fa sentire fuori luogo. Le cose positive che ho scritto nel primo post sono "volutamente" positive, perché le persone che ho intorno basano tutto su quello per descrivermi e considerarmi, poi è ovvio che ci sono persone che mi odieranno per incompatibilità o disaccordo del mio statomio essere e sicuramente ci saranno ragazze a cui non piacerò (questo non so dirglielo perché preciso che è abbastanza raro che io ci provi con una ragazza). Mio padre nel suo piccolo cerca un pò di farmi sudare le cose, come per esempio pretendere che io prenda seri impegni se voglio ottenere soddisfazioni (che sia un' automobile, una vacanza o un semplice pacchetto di sigarette), ma cmq avverto il "poco sforzo" che mi occorre per ricevere queste cose, e anche se di per sé sarebbe una cosa positiva e da farmi sentire fortunato, in ogni caso io non ho un rapporto che vada oltre quello economico con i miei genitori, e questo sin da piccolo, quando ogni volta che piangevo mi si comprava il giocattolo di turno e basta. Oltretutto, il fatto del sentirmi "brutto" non è una cosa che sento come peso; anzi, casomai mi infastidisce il contrario, tanto che quando un' amica mi dice "Ma tu sei un bellissimo ragazzo, non devi farti sti problemi ma dovresti pensare a farti dire dalle altre quanto sei bono!", io tendo sempre a cercare di far notare i miei difetti, difetti che purtroppo a quanto pare riesco a vedermi solo io.

Forse dovrei accontentarmi di vivere e godermi quello che ho? O magari dovrei intraprendere una ricerca verso qualcosa di diverso?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Penso che se ti senti brutto contro il parere di tutti quelli che ti conoscono il punto sia che stai cercando di incrinare l'apparente perfezione della tua vita attuale.
Anche il fatto di evidenziare i tuoi difetti può rientrare in questo discorso, ma significa anche che "dentro" ti senti diverso da come ti vedono "fuori", e questo può creare dei problemi nel rapporto con gli altri perchè dai la sensazione di pensare che nessuno ti conosce e ti apprezza per quello che sei davvero.

Alla tua età sapere di avere già quello che per altri resta un sogno può essere decisamente frustrante, e il pensiero non avere qualche meta ulteriore alla quale tendere può demotivarti non poco.

Visto che non sei soddisfatto la tua vita non è poi davvero "perfetta", e richiede qualche cambiamento per permetterti di sentirti maggiormente a tuo agio.
Secondo me potresti pensare a qualche progetto che sia solo tuo, per il quale impegnarti, che ti permetta di costruirti una tua strada e di poter essere contento per risultati che sono tuoi, e non di tuo padre.
Non è tanto quindi un discorso di avere di più, ma di avere qualcosa di diverso da quello che hai ora, e che evidentemente non ti rende felice.

Anche per quanto riguarda la tua diversità di vedute e di interessi rispetto alle persone che frequenti penso proprio che potresti cambiare giro e iniziare a frequentare qualcuno più simile a te.
Non tutti sono superficiali come li descrivi, forse il punto è che stai frequentando le persone sbagliate.