Genitori

salve sono una ragazza di 19 anni. Nella mia prima parte d infanzia(0-5 anni) ho avuto pressoche una vita tranquilla e spensierata. Si c'è da dire che dal momento che sono nata i miei genitori non mi hanno trovato una bella bambina (è vero avevo il visino malformato da una posizione scorretta neonatale) poi insomma il viso si e rimesso a posto da solo in un paio di mesi dopo la mia nascita. pero i miei mi volevano bene e io stavo bene, sono sempre stata una persona di carattere mite e buono. all eta di 5 anni mia mamma da alla luce mia sorella. appena la videro dissero ke era meravigliosa e ecco ke parte la frase "non c'è paragone con la sorella" e ancora oggi ho impressa la frase nella mia testa, infatti sin da subito capii ke que questa persona in qualche modo piano piano mi avrebbe "sotterrato". si e vero subito mia madre inizio a mandarmi da mia nonna xke doveva occuparsi della neonata. mia sorella cresce e a me intanto all eta di 11 anni mi diagnosticarono la sindrome di turner. all inizio non capii cos era realmete ma vedevo i miei genitori sempre piu severi con me, ogni cosa ke faccevo era sbagliata e continuavano a dirmi "lo vedi tu non ci riesci fallo fare a tua sorella (x es portare un oggetto pesante xke io ero minuta e magrissima)" e piano piano piu passavano gli anni e io mi vedevo sempre piu indietro rispetto agli altri, non potevo uscire con le amichette, non potevo passarmi la piastra, non potevo fare nemmeno una piccola commissione. i miei hanno preso male la mia malattia xke non gli era stato spiegato ke il disaggio era soltanto a livello fisico e non mentale e non sono stati affiancati nel momento dei loro xke e dei loro dubbi, l unica cosa ke avevano capito e ke ero malata e x cui non ero come gli altri. cosi da infondere anche a me queste preoccupazioni. poi verso l eta di 15/16 anni l odio piu totale verso di me. iniziarono a chiamarmi (sopprattutto mio padre) "handiccapata" a dirmi "ma non ti accorgi che sei malata?" e io ancora non capivo xke tutto quel odio verso di me. cosi loro hanno iniziato sin da subito ad amare mia sorella a trattarla come una star tutto fare, insomma ad avere un amore profondo x lei. a 16 anni mi fidanzai e dopo vari tentativi mia madre riusci a farmi mollare. ora ke ho 19 anni le cose sn peggiorate, con mio padre non ci parliamo, e con mia madre ci diciamo le cose essenziali ma senza essere quella "mamma-amica". con mia sorella non ci guardiamo negli occhi xke e stata influenzata dalle cose sentite da mio padre. ho sempre sognato una famiglia dove mio padre mi stimava che diceva che ero grandiosa e invece mi dice ke nella vita non combinero mai nulla che al massimo lavorero in un supermercato. ho provato in tutti i modi ad avvicinarli a me di fargli capire ke sbagliavano a spiegarli la mia malattia, ma loro continuano ad non accetarla x cui io a volte lascio perdere e me ne sto in camera da sola x i fatti miei. adesso chiedo un vostro parere come posso procedere cosa posso fare x essere accettata?
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le ragazza,
un medico specialista dovrebbe spiegare ai suoi genitori le caratteristiche relative alla sua malattia.
Per quanto riguarda lei credo le sarebbe utile un supporto psicologico per condividere le carenze affettive ingiustamente subite dai suoi genitori, l'ideale sarebbe che venisse preso in carico tutto il nucleo familiare ma da come li descrive i suoi genitori non sembrano molto disposti a mettersi in discussione.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it