Sto antipatica a molte persone

Salve,

come potete vedere dalla mia scheda ho chiesto vari consulti, tutti motlto utili direi sono trentenne e o concluso un paio di settimane una terapia breve sull'ansia, attacchi di panico e autostima. ora pur avendo ancora qualche volta ansia riesco a controllarla, la guardo in faccia e ho ricominciato una vita normale fatta di lavoro, faccende domestiche e sport. anche la mia autostima grazie alla psicoterapia e ai progressi sull'ansia è milgiorata e ora mi piaccio anche di più. adesso che ho risolto i problemi che limitavano la mia vita smesso la terapia però mi rendo conto di essere molto triste perchè mi rendo conto che in realtà l'ansia forse era solo un alibi per non vedere quanto noiosa fosse la mia vita e soprattutto quanto fosse priva di affetti profondi. tra storie finite male e amicizie poco e mal coltivate mi trovo con una vita sociale annullata. l'unico sbocco sociale era un ragazzo che ho ferquentato per due anni che poi mi ha lasciata ed era l'opposto di me ovvero pieno di amici (che non mi ha mai presentato perchè si vergognava di me e della mia timidezza e goffaggine). il week end dopo una settimana di lavoro vorrei uscire come facevo prima con lui, con cui non sto più da quasi un anno, ma oltre la palestra non so dove andare. i miei colleghi sono sposati o fidanzati e il week end lo passano in coppia.Inoltre sta subenntrando un ulteriore problema: man mano che passa il tempo divento noiosa in quanto non avendo scambi oltre il lavoro non ho più la battuta pronta e in verità non ricordo nessuno che sia mai impazzito per me. i ragazzi si avvicinano, ci provano subito e se devio verso l'amicizia perdono interesse e se per caso come nel caso dei mie due ex ultimi mi innamoro e inizio una storia mi usano per il sesso senza innamorarsi di me nonostante le molte uscite e gli interessi comuni come lo sport o il cinema, le ragazze quando mi vedono così limitata chiaccherano tra loro e mi escludono.io coltivo da sola le mie passioni come lo sport, la lettura e la moda ma è dura e ora che non ho più nemmeno la "scusa" dell'ansia da incolpare per la mia solitudine credo che passerò dall'ansia alla depressione...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> ora che non ho più nemmeno la "scusa" dell'ansia da incolpare per la mia solitudine credo che passerò dall'ansia alla depressione...
>>>

Gentile ragazza, se teme questo o se già ne sta ricevendo le prime avvisaglie, diventa immediato chiedersi come mai abbia interrotto la terapia. Lo ha deciso lei o lo avete concordato insieme al terapeuta?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2008 al 2019
Ex utente
ma era una battuta.non mi sento depressa.la terapia è semplicemente terminata perchè ho superato ansia e attacchi di panico e ho recuperato un buon livello di autostima. ora però di fronte a problemi oggettivi come la solitudine e la mancanza di amici e una vita affettiva serena mi sento triste.non credo sia patologico. non credo che qualcuno al mio posto farebbe i salti di gioia. e con questo davvero non voglio essre polemica con Lei dottore ma davvero volgio che sia chiaro che non mi sento depressa, apatica, senza motivazione. io vorrei delle cose che non ho e ne sento la mancanza.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Scusi, il problema non è che lei è polemica, ma che io non sto capendo qual è esattamente la sua richiesta.

Si tratta di problemi "oggettivi" di solitudine, mancanza di relazioni affettive e tristezza oppure solo di una tristezza passeggera, che prima o poi svanirà da sola?

In altre parole: è un problema al quale può far fronte da sola? Se la risposta è "sì", benissimo. Ma se è "no", si ritorna alla necessità di consulti di persona.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
di tutto questo non ha mai neanche accennato qualcosa in psicoterapia?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"l'ansia forse era solo un alibi per non vedere quanto noiosa fosse la mia vita e soprattutto quanto fosse priva di affetti profondi"

A volte succede effettivamente così: l'ansia permette di limitare le proprie attività dandosi un motivo serio (evitare il disagio) che consente di non venire a contatto con altri problemi, come forse è successo a lei.
Il risultato è che quando si riprende piena libertà di movimento ci si scontra con quello che prima era uscito dal focus dell'attenzione, e che richiede la ricerca di una soluzione.
E' comprensibile che i suoi tentativi di riavviare una vota sociale incontrino delle difficoltà, non solo perchè aveva perso l'abitudine a determinate situazioni, ma anche e soprattutto perchè lei ha una visione sostanzialmente negativa di sè stessa, che non agevola certo il "successo sociale".

Le faccio anche osservare che il suo ex condivideva questa visione negativa, dal momento che lei scrive che era

"pieno di amici che non mi ha mai presentato perchè si vergognava di me e della mia timidezza e goffaggine".

Cosa pensa del fatto di essere stata con una persona che pensava questo di lei?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2008 al 2019
Ex utente
Dottoressa Camplone si il mio psicologo lo sapeva e diceva che riprendendo una vita attiva e avendo avuto degli obiettivi concreti da raggiungere, cosa che ho ottenuto di fatto, avrei migliorato anche la mai autostima e ciò avrebbe dato il là ad un circolo virtuoso di riapproprazione anche dei rapporti sociali. Infatti così è stato in tutto quello che poteva essere determinato da me: ce l'ho messa tutta e ho trovato un lavoro grazie alle mie capacità e voglia di fare e ora che ho uno stipendio su cui contare mi sento immensamente più tranquilla e forte. al lavoro sono apprezzata. faccio palstra che avevo abbandonato, mi tengo in forma ecc.per il resto non posso obbligare gli altri a innamorrasi di me se non lo sentono o frequentarmi se non ne hanno voglia...

Dottoressa Massaro in effetti la sua domanda alla fine dell'affermazione:

Le faccio anche osservare che il suo ex condivideva questa visione negativa, dal momento che lei scrive che era

"pieno di amici che non mi ha mai presentato perchè si vergognava di me e della mia timidezza e goffaggine".

Cosa pensa del fatto di essere stata con una persona che pensava questo di lei?

non trova in me una risposta. quella persona mi ha corteggiata a lungo prima che lo accettassi nella mia vita e ancora mille altre attenzioni ha fatto prima che dopo molti mesi mi lasciassi andare e iniziassi ad amarlo.
credevo che il suo non presentarmi dipendesse dal fatto ceh io molte volte mi sono opposta all'inizio alla vita sociale per i miei problemi di ansia e fobia sociale e mi sono stupita e rattristata parecchio quando ho constatato che una volta terminati, lui ha continuato a isolarmi e nascondermi anhe di fornte agli estrnei per strada (per strada ad esempio le primissime volte che uscivamo e io non ero innamorata, lui voleva prendermi per mano e io imbarazzata mi staccavo subito poi una volta innamorata glielo chiedevo esplicitamente dicendo che faceva piacere e lui a dire che non aveva mai preso nessuna donna per mano!!???!!!). Vedere che anche con lui (dove io pensavo i nostri problemi dipendessero dalla mia asia)in realtà la mancanza di ansia non aveva migliorato le cose ma anzi lui si vergognava di me intrinsecamente, mi ha fatta sentire "difettosa" come persona. ora io ho tanta voglia di avere nuovi amici e un fidanzato, ma nella vostra esperienza terapeutica, avendo visto probabilmente molte persone della mia età, sinceramente non pensate che sia di fatto molto difficile fare nuove amicizie alla mia età senza far parte di nessun gruppo che possa introdurti? o ancor peggio vedo eh i 30enni sono tutti sposati o fidanzati che stanno per sposarsi...restano liberi solo gli inguardabili...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Da quanto ci dice ha risolto il problema dei sintomi e raggiunto con le sue forze una serie di obiettivi concreti, ma probabilmente le servirebbe lavorare ancora su di sè per riuscire a costruire una vita sociale soddisfacente e per non imputare a cause esterne e apparentemente oggettive il fatto che non riesce a fare amicizia.
A qualunque età è possibile ricostruirsi una vita sociale, ma non prima di aver lavorato su quei fattori interni che ostacolano il raggiungimento di quest'obiettivo.
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23 51


Gentile Utente,

Provi con una psicoterapia analitica.
Forse a lei occorre questo: ampliare i propri campi di coscienza verso aspetti inconsci che si agitasno dentro di lei.

Quindi ci vuole una psicoterapia dinamica.

Cordiali saluti.
[#9]
Dr.ssa Maria Ilaria Sabatini Psicologo 7
Gentile Utente, il mio consiglio è di affrontare questo "nuovo malessere" in terapia, capisco che Lei si senta meglio essendo passati gli stati ansiosi e gli attacchi di panico, ma forse ora è arrivato il momento di affrontare quello che stava "sotto" e che quindi Lei sia all'inizio di un cammino volto alla conoscenza di se stessa. Può ricontattare la Sua terapeuta o come il collega Le ha consigliato pensare ad una terapia analitica.

Dr.ssa Maria Ilaria Sabatini

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