Malessere interiore inestinguibile e ciclico

Sono una ragazza di 22 anni e da quando ero piccolina,dai 5 o 6 anni, ho sempre avuto problemi nel relazionarmi e nel comunicare.Decisi quindi di continuare la mia vita quotidiana in solitudine durante le scuole medie. Durante il liceo riuscii a legare qualche amicizia, ma niente di duraturo. Dai 17 anni cominciai a sentire un forte disagio dentro di me, una sensazione che stringeva nel petto come una morsa.Leggevo tutto il tempo e scrivevo per sfogare questa brutta sensazione accompagnata da frequenti incubi molto articolati.Il tutto accompagnato da una situazione di bulimia che nascondevo a tutti. Escludendo le amicizie mi concentrai nel rapportarmi con i ragazzi e arrivai a un punto in cui non riuscivo a fare a meno del sesso almeno una volta al giorno, altrimenti stavo male e diventavo triste,di conseguenza cominciai a praticare autoerotismo di nascosto, anche in luoghi pubblici. Alternavo come tutt'oggi giorni "positivi" a giorni "negativi" estremizzando ogni emozione, dagli eccessi di riso a pianti esagerati. Mi rivolsi al mio medico di famiglia che mi mandò da sua moglie omeopata, ma i prodotti omeopatici non servirono a niente. Con il primo anno di università cominciai ad avere i primi attacchi di panico, confusione, paura e terrore e palpitazioni e permaneva quel senso di inadeguatezza che da sempre mi ha accompagnata.Dopo un periodo di conflitti interiori legati alla mia sessualità femminile in contrasto con un desiderio che vi si opponeva, ho cominciato a lavorare come escort saltando le lezioni mattutine.Nonostante il guadagno facile di soldi mi allietava il tempo libero distraendomi, decisi per diverse ragioni di allontanarmi dall'ambiente dopo un anno e di reiscrivermi in un'altra università. Mi sono fidanzata seriamente ma quando penso di essere davvero felice riemerge quell'orribile sensazione che mi risucchia e mi fa restare chiusa in camera per giornate intere, digiunare o spesso provoca il ripetersi di gesti bulimici tuttavia del tutto quasi abbandonati. L'ultima crisi che mi ha fatto realmente spaventare è stata meno di un anno fa in cui durante una crisi di pianto ho dovuto chiamare il 118 perchè ero a terra e non riuscivo nè ad alzarmi nè a calmarmi e avevo paura di smettere semplicemente di respirare da un momento all'altro. Ciò che le persone notano nel mio comportamento è l'esagerata emotività e la precipitosità nel prendere decisioni, anche importanti.Quando ritorno a star bene stento a credere di essermi comportata così negativamente e dei brutti pensieri che arrivo a fare,come considerazioni sui svariati modi per suicidarsi,considerando che dai 13 anni ai 21 per calamarmi in occasione di momenti negativi mi tagliavo superficialmente la pelle sulle braccia e sulle gambe. Vorrei sapere se prendere sul serio questi ripetersi di momenti di panico e depressione dal momento che si ripetono almeno una volta a settimana e come comportarmi. Grazie
[#1]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
non c'è motivo per rinviare ancora la ricerca di uno psicologo-psicoterapeuta che possa aiutarla, il quadro che descrive, inutile nasconderlo, è assai delicato e complesso
quindi non sarà un percorso né breve né facile ma sarebbe davvero rischioso per il suo equilibrio psicologico sottovalutare la situazione.
Attraverso una consulenza on line non possiamo fare invii diretti ai colleghi ma se mi contatta via mail potrò darle ulteriori informazioni.
Ci tenga aggiornati sulla situazione.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara ragazza,

leggendo il tuo racconto mi viene davvero da chiederti dov'erano i tuoi genitori durante tutto questo, e se nessuno si è mai accorto di come stavi e di come stai.

E' normale che un disagio che è nato molti anni fa sia peggiorato e si sia complicato con il tempo, non essendo mai stato trattato, e allo stesso tempo sembra che tu non abbia chiaro la complessità della situazione e anche del legame fra i vari sintomi.
Forse per iniziare a capirci qualcosa ti sarà utile sapere che bulimia e attività sessuale compulsiva fanno parte dello stesso problema, così come l'impulsività che riferisci (il prendere decisioni senza pensarci non è altro che un comportamento impulsivo).

E' davvero necessario che tu intervenga prendendoti cura di te stessa e chieda aiuto, contattando uno psicologo, perchè il quadro che descrivi merita un approfondimento e non può essere risolvibile senza un aiuto esterno.

Ti faccio tanti auguri,
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, tagliarsi, prendere sostanze e molti altri comportamenti "forti" possono essere messi in atto dalla persona come mezzo per anestetizzare il dolore emotivo.

Legga qui:

http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=274

Deve farsi seguire da uno specialista, altrimenti è possibile che continui a ricascarci e a comportarsi in modi e ad avere sintomi che le produrranno angoscia.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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