Crisi di ansia non so cosa fare
Salve, sono una ragazza di 18 anni e le scrivo perchè sono realmente preoccupata per la mia salute. Le spiego il mio problema: inizialmente avvertivo un senso di soffocamento in seguito vi erano dei momenti in cui non riuscivo a fare sospiri profondi mi sentivo oppressa e questo problema si è verificato sempre di più nei giorni seguenti escludendo la notte. Premetto che sono un tipo ansioso e che sto attraversando una situazione difficile ma non ho mai reagito in questo modo. Ho avuto un' infanzia che mi ha dato problemi ben piu importanti e tutto ciò non mi è mai successo. L' altra sera mi sono recata al pronto soccorso, la saturazione era ottima e il dottore visitandomi mi ha detto che non vi è alcun problema respiratorio e che probabilmente questi che si stanno verificando sono sintomi di ansia. Oggi sono andata a scuola e non ci ho neanche pensato a questo problema, mi sono divertita a scherzare con le mie compagne di classe come sempre, mi sono distratta, e appena torno a casa....non solo faccio fatica a fare respiri profondi ma avverto anche delle fitte al petto. Sono relamente preoccupata proprio perchè ho superato situazioni piu importanti, non so cosa fare, come uscirne..sono davvero disperata
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Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, le sensazioni che lei ci descrive sono compatibili con una sofferenza ansiosa.
Ci dice di aver vissuto e superato esperienze difficili, e che ha superato situazioni "più importanti" di questa.
Ha mai parlato "dal vivo" con uno psicologo e/o con uno psicoterapeuta?
Ci dice di aver vissuto e superato esperienze difficili, e che ha superato situazioni "più importanti" di questa.
Ha mai parlato "dal vivo" con uno psicologo e/o con uno psicoterapeuta?
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Ex utente
No mai... ho sempre cercato di affrontare le cose da sola oltretutto studio psicologia e quindi so che molto spesso lo stress, l' ansia, comportano sofferenze anche fisiche. Mi sono preoccupata perchè prima tutto ciò si manifestava diversamente: coliche alla pancia, bisogno di isolamento, di piangere e mai fitte al petto o senso di oppressione. Ho notato che ci sono momenti in cui mi distraggo, non ci penso come per esempio a scuola e quando torno a casa cominciano queste crisi di panico. A breve mi farò fare una visita completa ma ad ogni modo la ringrazio per la sua cortesia.
[#3]
Gent.le ragazza,
la sua preoccupazione è comprensibile ma il fatto che lei finora non ha mai avuto questo tipo di reazioni non è da interpretare come un segnale di involuzione, ma di un disagio che sta segnalando la sua presenza attraverso questo tipo di somatizzazione.
Un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta le consentirà di condividere il suo vissuto e individuare le strategie efficaci che possano favorire un processo di cambiamento.
Non si senta "malata" di qualcosa ma piuttosto cerchi di prendersi cura di sé, è molto giovane quindi potrà avere benefici dalla psicoterapia in breve tempo.
la sua preoccupazione è comprensibile ma il fatto che lei finora non ha mai avuto questo tipo di reazioni non è da interpretare come un segnale di involuzione, ma di un disagio che sta segnalando la sua presenza attraverso questo tipo di somatizzazione.
Un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta le consentirà di condividere il suo vissuto e individuare le strategie efficaci che possano favorire un processo di cambiamento.
Non si senta "malata" di qualcosa ma piuttosto cerchi di prendersi cura di sé, è molto giovane quindi potrà avere benefici dalla psicoterapia in breve tempo.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Mi sono preoccupata perchè prima tutto ciò si manifestava diversamente
E' comprensibile, ma non "pericoloso". Mi associo a quanto detto dalla Dott.ssa Camplone, e la invito a riflettere su un altro aspetto.
Lei studia psicologia, non so se per proseguire in ambito clinico o meno. In tutti i casi, potrebbe essere per lei un'esperienza preziosa vivere "dall'altro lato" l'esperienza di una consulenza psicologica. Se un giorno deciderà di proseguire con questa professione, l'aver vissuto una consulenza nei panni dell'utente potrà arricchire ulteriormente il suo bagaglio personale e professionale.
Cordiali saluti
E' comprensibile, ma non "pericoloso". Mi associo a quanto detto dalla Dott.ssa Camplone, e la invito a riflettere su un altro aspetto.
Lei studia psicologia, non so se per proseguire in ambito clinico o meno. In tutti i casi, potrebbe essere per lei un'esperienza preziosa vivere "dall'altro lato" l'esperienza di una consulenza psicologica. Se un giorno deciderà di proseguire con questa professione, l'aver vissuto una consulenza nei panni dell'utente potrà arricchire ulteriormente il suo bagaglio personale e professionale.
Cordiali saluti
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Cara ragazza,
anch'io le consiglio di consultare un terapeuta, dato che l'ansia sembra manifestarsi abbastanza intensamente.
Le sensazioni fisiche che avverte sono appunto il modo in cui l'ansia "si fa sentire".
Rivolgersi ad uno psicologo le sarà sicuramente di grande aiuto.
anch'io le consiglio di consultare un terapeuta, dato che l'ansia sembra manifestarsi abbastanza intensamente.
Le sensazioni fisiche che avverte sono appunto il modo in cui l'ansia "si fa sentire".
Rivolgersi ad uno psicologo le sarà sicuramente di grande aiuto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Carla Lo Giudice
Psicologa - Psicoterapeuta
carlalogiudice@yahoo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 29/03/2011.
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Approfondimento su Ansia
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