Senso di depresione
salve sono un ragazzo di 23 anni vivo una strana sensazione di disagio, ke mi limita un pò nelle mie scelte e soprattutto nella vita di tt i giorni!
il disagio nasce dal fatto di sentirmi sempre perennemente osservato e giudicato, come se tt mi dicessero che non so capace a fare le cose... lo so ke qst è una pippa mentale mia, ma è più forte per quanto mi sforzi a non pensarci più mi viende da pensarci, e mi deprimo!e questa è una cosa ke si ripercuote un pò in tt gli ambiti, amoroso studentesco e familiare es: tipo mi temo di corteggiare qualke ragazza perkè temo che poi gli altri mi giudicano, e mi dicano ke invece di studiare perdo tempo a presso le ragazze, ho paura di andare a fare gli esami, non kiedo ai miei di farmi guidare la makkina perkè penso ke mi direbbero di no, perkè hanno una bassa fiducia in me. Insomma ho un forte senso d'insicurezza, ke mi porto fin da piccolo, sembrava ke lo avessi superato ma ultimamente è ritornato a galla, e mi getta nell'inquietudine..come posso uscire da qst vortice? vi ringrazio anticipatamente per la vostra risposta
il disagio nasce dal fatto di sentirmi sempre perennemente osservato e giudicato, come se tt mi dicessero che non so capace a fare le cose... lo so ke qst è una pippa mentale mia, ma è più forte per quanto mi sforzi a non pensarci più mi viende da pensarci, e mi deprimo!e questa è una cosa ke si ripercuote un pò in tt gli ambiti, amoroso studentesco e familiare es: tipo mi temo di corteggiare qualke ragazza perkè temo che poi gli altri mi giudicano, e mi dicano ke invece di studiare perdo tempo a presso le ragazze, ho paura di andare a fare gli esami, non kiedo ai miei di farmi guidare la makkina perkè penso ke mi direbbero di no, perkè hanno una bassa fiducia in me. Insomma ho un forte senso d'insicurezza, ke mi porto fin da piccolo, sembrava ke lo avessi superato ma ultimamente è ritornato a galla, e mi getta nell'inquietudine..come posso uscire da qst vortice? vi ringrazio anticipatamente per la vostra risposta
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Gentile Utente,
il disagio che sprime sicuramente ha radici antiche, credo che un lavoro globale su di sè, con uno psicologo, potrebbe essere la strada maestra, per venire fuori da questi disagi a catena, che esprime
Saluti
il disagio che sprime sicuramente ha radici antiche, credo che un lavoro globale su di sè, con uno psicologo, potrebbe essere la strada maestra, per venire fuori da questi disagi a catena, che esprime
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile Amico,
mi sembra di capire che in questa situazione, al netto delle sue sensazioni di essere osservato e giudicato dagli altri, il fatto oggettivo è la scarsa fiducia che i suoi genitori nutrono in lei.
Se è così deve tener presente che l'autostima dei figli è fortemente influenzata dall'immagine che i genitori hanno di loro e che comunicano loro, e se i suoi le hanno da sempre rimandato un'immagine di incapacità e inaffidabilità è comprensibile che lei pensi questo di sè, e che l'idea di poter fallire e fare brutte figure la freni.
A tutto ciò è possibile porre rimedio con un percorso psicologico, che le farà comprendere che lei è altro rispetto a quello che i suoi genitori pensano e che la bassa stima che ha di sè in questo momento non si basa su considerazioni oggettive, ma su condizionamenti dei quali potrà liberarsi.
Cordialmente,
mi sembra di capire che in questa situazione, al netto delle sue sensazioni di essere osservato e giudicato dagli altri, il fatto oggettivo è la scarsa fiducia che i suoi genitori nutrono in lei.
Se è così deve tener presente che l'autostima dei figli è fortemente influenzata dall'immagine che i genitori hanno di loro e che comunicano loro, e se i suoi le hanno da sempre rimandato un'immagine di incapacità e inaffidabilità è comprensibile che lei pensi questo di sè, e che l'idea di poter fallire e fare brutte figure la freni.
A tutto ciò è possibile porre rimedio con un percorso psicologico, che le farà comprendere che lei è altro rispetto a quello che i suoi genitori pensano e che la bassa stima che ha di sè in questo momento non si basa su considerazioni oggettive, ma su condizionamenti dei quali potrà liberarsi.
Cordialmente,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Gentile ragazzo, se questo disagio lo hai sempre avuto fin da piccolo e se periodicamente ritorna fuori, significa che è necessario l'aiuto specialistico. Come per qualunque altro tipo di problema che potresti portarti dietro nel fisico. Per questo è necessario che tu chieda un parere a uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Gentile ragazzo,
il problema di cui parli è molto comune. Hai fatto bene a chiedere un consulto su questo problema. Riesci a formulare correttamente il nocciolo della tua difficoltà: l'importanza che per te ha il giudizio degli altri (che lo leggi non solo dalle parole dette, ma anche dagli atteggiamenti, gesti, ...). La tua particolarità è che quello che ti accade intorno (opinione degli amici o genitori sulle tue decisioni, commenti che immagini, i "no" dei genitori)lo leggi come se fosse uno specchio di te, come qualcosa che dice CHI sei tu. Hai bisogno di cominciare a costruire un TUO punto di vista. Una psicoterapia può dare eccellenti risultati, sei giovane e vale veramente la pena.
La soluzione a questo problema non è il ritiro sociale, non dare gli esami, non frequentare ragazze, non deve essere l'isolamento né la depressione.
Provaci con uno psicoterapeuta che capisca la tua difficoltà. Coraggio!
il problema di cui parli è molto comune. Hai fatto bene a chiedere un consulto su questo problema. Riesci a formulare correttamente il nocciolo della tua difficoltà: l'importanza che per te ha il giudizio degli altri (che lo leggi non solo dalle parole dette, ma anche dagli atteggiamenti, gesti, ...). La tua particolarità è che quello che ti accade intorno (opinione degli amici o genitori sulle tue decisioni, commenti che immagini, i "no" dei genitori)lo leggi come se fosse uno specchio di te, come qualcosa che dice CHI sei tu. Hai bisogno di cominciare a costruire un TUO punto di vista. Una psicoterapia può dare eccellenti risultati, sei giovane e vale veramente la pena.
La soluzione a questo problema non è il ritiro sociale, non dare gli esami, non frequentare ragazze, non deve essere l'isolamento né la depressione.
Provaci con uno psicoterapeuta che capisca la tua difficoltà. Coraggio!
Dr.ssa Minerva Medina-Diaz, psicologa
specialista in psicoterapia cognitiva POSTRAZIONALISTA EMDR
www.minervamedina.it
[#5]
Ex utente
Gentili dottori,
come da mia aspettativa siete stati gentilissimi e cortesissimi nonchè,incoraggianti nel spronarmi a uscire dal labirinto di me stesso..voi avete ragione probabilmente il problema è di una mia identità di creare una mia personalità! Anche perchè quella che pensavo di aver costruito evidentemente è solo arbitraria, vista la sua fallibilità nel contrastare ,il suo pensiero del giudizio degli altri!(a pensare che per gli altri sono il tipo strafottente e che pensa solo alla sua soddisfazione personale..) vabbè grazie di tt, seguirò il vostro consiglio.
Un abbraccio e un saluto a tt voi!
come da mia aspettativa siete stati gentilissimi e cortesissimi nonchè,incoraggianti nel spronarmi a uscire dal labirinto di me stesso..voi avete ragione probabilmente il problema è di una mia identità di creare una mia personalità! Anche perchè quella che pensavo di aver costruito evidentemente è solo arbitraria, vista la sua fallibilità nel contrastare ,il suo pensiero del giudizio degli altri!(a pensare che per gli altri sono il tipo strafottente e che pensa solo alla sua soddisfazione personale..) vabbè grazie di tt, seguirò il vostro consiglio.
Un abbraccio e un saluto a tt voi!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.8k visite dal 27/03/2011.
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