Il mio ragazzo fuma molto e non vuole smettere, non se ne rende nemmeno conto
Buongiorno. Sto con un ragazzo da due anni, abbiamo io 22 anni lui 24. Quando ci siamo conosciuti fumava molto, tabacco e canne. Vedendo che ciò influiva sul suo studio (non dà un esame da due anni), sulla sua voglia di fare (sempre più ridotta) eccetera, gli ho detto che mi faceva stare male questa situazione e gli ho chiesto se sarebbe mai riuscito a fumare meno. Lui mi disse che poteva smettere quando vuole e che da capodanno avebbe smesso definitivamente. Gli ho creduto. E' passato un anno da quel capodanno e qualche giorno fa improvvisamente mi ha urlato: "La vuoi sapere la verità? Non ho mai smesso di fumare. Canne e sigarette indistintamente". Mi ha mentito quindi per un anno, tagliandomi fuori da metà della sua vita; ad esempio quasi non conosco i suoi amici perchè non potevo uscirci, dal momento che con loro voleva starci senza di me per poter fumare, parole sue. In seguito a questa enorme bugia abbiamo rotto, ma io lo amo e ho cercato in tutti modi di riavvicinarmi. Lui invece è quasi sparito, dicendo che si sente uno stupido per avere mentito ma che non smetterebbe mai di fumare. Ho voluto comunque stargli ancora vicino, ma mi ha rivelato QUANTO fuma: 1 pacchetto ogni due giorni e 4-5 canne ogni sera, tutti i giorni, da almeno 6 anni. Io sono distrutta, ho cercato di fargli capire che, anche indipendentemente dalla nostra storia, avrei tanto voluto che provasse a ridurre perchè in questo modo si sarebbe rovinato. Di qui le sue parole per me agghiaccianti: "Tanto possiamo morire in qualsiasi momento, uno scende in strada e viene investito."; "Anche se non dovessi arrivare a 70 anni è comunque una buona età, non devo mica arrivare a 100 anni."; "Ho provato a smettere a a me piace fumare, perchè non dovrei? C'è chi arriva a 100 anni anche fumando e chi smette e poi ingrassa e diventa un barile". Non so cosa posso fare. Lo amo da morire e mi è crollato tutto addosso, ma il mio dolore è irrilevante rispetto alla mia preoccupazione per aver scoperto che si sta rovinando e che non se ne rende nemmeno conto. Cosa posso fare per aiutarlo a capire e smettere di fumare o quantomeno ridurre?
[#1]
Cara ragazza,
penso che le risposte che lui ti ha dato siano le classiche affermazioni provocatorie di chi si sente pressato a fare qualcosa che sa che dovrebbe fare, ma che non vuole fare.
Da questo punto di vista il rischio è che più tu insisterai a preoccuparti e curarti di lui, più lui scaricherà la responsabilità di "fare l'adulto" su di te, comportandosi come un bambino che viene inseguito dalla mamma perchè faccia quel che deve fare.
La responsabilità di cambiare è solo sua, e tu non puoi farci nulla anche perchè i veri motivi del consumo di droghe possono essere ben altri rispetto al semplice piacere che può derivarne.
Se fosse solo una questione razionale credo che ad es. le informazioni sul rischio di sviluppare patologie psichiatriche e sull'enorme diffusione della cannabis OGM farebbero cambiare abitudini a molti, ma la questione non è così semplice.
Penso che la cosa più utile che potrai fare per lui sarà dirgli che non ti occuperai più della questione perchè ritieni una sua responsabilità quella di decidere o meno di smettere ed eventualmente di farsi aiutare, visto che ai SerT si rivolgono sempre più persone che non riescono a superare la dipendenza da cannabis.
Restituendogli la responsabilità di sè potrai essergli utile, molto più che continuando ad agire come se tu fossi adulta e lui un bambino.
Considerando inoltre che frequenta un gruppo nel quale quest'abitudine è diffusa è ancor più difficile che dia retta a te: deve arrivare da solo alle giuste conclusioni, e forse lo farà quando e se risolverà i problemi che lo spingono a fumare.
Le tue intenzioni sono buone, ma si è probabilmente innescato uno schema d'interazione con due ruoli complementari e un copione che puoi sperare di modificare solo se accetterai di cambiare il tuo ruolo.
penso che le risposte che lui ti ha dato siano le classiche affermazioni provocatorie di chi si sente pressato a fare qualcosa che sa che dovrebbe fare, ma che non vuole fare.
Da questo punto di vista il rischio è che più tu insisterai a preoccuparti e curarti di lui, più lui scaricherà la responsabilità di "fare l'adulto" su di te, comportandosi come un bambino che viene inseguito dalla mamma perchè faccia quel che deve fare.
La responsabilità di cambiare è solo sua, e tu non puoi farci nulla anche perchè i veri motivi del consumo di droghe possono essere ben altri rispetto al semplice piacere che può derivarne.
Se fosse solo una questione razionale credo che ad es. le informazioni sul rischio di sviluppare patologie psichiatriche e sull'enorme diffusione della cannabis OGM farebbero cambiare abitudini a molti, ma la questione non è così semplice.
Penso che la cosa più utile che potrai fare per lui sarà dirgli che non ti occuperai più della questione perchè ritieni una sua responsabilità quella di decidere o meno di smettere ed eventualmente di farsi aiutare, visto che ai SerT si rivolgono sempre più persone che non riescono a superare la dipendenza da cannabis.
Restituendogli la responsabilità di sè potrai essergli utile, molto più che continuando ad agire come se tu fossi adulta e lui un bambino.
Considerando inoltre che frequenta un gruppo nel quale quest'abitudine è diffusa è ancor più difficile che dia retta a te: deve arrivare da solo alle giuste conclusioni, e forse lo farà quando e se risolverà i problemi che lo spingono a fumare.
Le tue intenzioni sono buone, ma si è probabilmente innescato uno schema d'interazione con due ruoli complementari e un copione che puoi sperare di modificare solo se accetterai di cambiare il tuo ruolo.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#5]
Bene, sono contenta che la situazione stia migliorando.
Cerca di mantenere questa linea e di non ricadere nella tentazione di volerlo convincere: su un piano oggettivo hai ragione, ma il discorso è più complesso rispetto ad una semplice analisi razionale dei pro e dei contro del fumare.
Cerca di mantenere questa linea e di non ricadere nella tentazione di volerlo convincere: su un piano oggettivo hai ragione, ma il discorso è più complesso rispetto ad una semplice analisi razionale dei pro e dei contro del fumare.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 30.9k visite dal 26/03/2011.
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