Cambiamento di umore repentino
salve,
scrive 1 ragazza di 23 anni.Nella vita frequento l'università e coltivo il mio interesse x il ballo.Sono di bello aspetto;almeno a parer degli altri.Con i miei genitori non ho alcun tipo di rapporto.praticamente vivo la vita dentro la mia camera senza parlare con nessuno della famiglia.ceno in camera mia,la domenica solo a volte dentro casa mi capita di incrociare lo sguardo di mia madre,pur vivendo nella stessa casa.cosa anomala ma rispecchiante la realtà.Piccola premessa per parlare un pò di me...vado al dunque...come avete capito il rapporto cn la mia famiglia(padre,madre,fratello,nonna,zia ecc)nn è dei migliori.sin da bambina nn mi è stato insegnato ad esternare i propri sentimenti,ma arrivata a questa età ormai nn me ne dispiaccio più di tanto.nonostante la giovane età ho avuto un rapporto molto lungo e appena terminato mi sn messa cn un altro ragazzo...quando si dice ke nn si è in grad d stare da soli nel caso mio è vero...sn perennemente triste...da 5 minuti di euforia passo a giornate intere di malinconia...come se il mio stomaco si restringesse..ho sempre paura ke al mio ragazzo possa piacere un'altra ragazza solo xchè piu bella..quando il mio lui guarda le gambe di una mia amica impazzisc e comincio a diventare cattiva...perciò tend ad allontanare la mia sfera sentimentale dalla realtà...vedo tante coppie dv la lei è molto sicura di se..io invece pur essendo una bella ragazza ho una paura fottuta...inoltre preferisco stare da sola dentro camera mia che in vacanza cn le mie amiche...parlo sempre per paura di essere considerata dagli altri senza conenuti...a me i vuoti d silenzio m rattristiscono e sembrano creati nel mio cerevllo da me...parlo veloce ,dico tante cose insieme appunto x nn stare in silenzio.provo sempre 1 forma di imbarazzo cn le persone cm se tutti mi stessero a giudicare..e cosi dopo un pò mi allontano e m incattivisco cn le stesse..forse sarà xchè nn sn abituata a parlare neanche in casa..che stare in 1 stessa camera cn mia madre mi imbarazza...e con leix sopperire a dei vuoti di silenzio adopero la carta della strafottenza facendo finta di fare la dura e riempiendola di insulti...i miei sn delle persone spettacolari(a parte il fatto di avermi troppo sempre e solo criticato pesantemente),nn mi hanno mai fatto mancare niente ,sn molto simpatici a detta di tutti,però nn sn in grado di dimostrare il loro affetto..nn vorrei ke questo mi rendesse cosi troppo insicura anke nella vita.nello studio sn pessimista,affronto tutto cn la convinzione che andrà male.quando studio piango,mi dispero e cosi cerco di nn studiare...nn sn determinata anche se avrei delle potenzialità..i miei esami l'ho fatti...vengo da un liceo classico..ma sn sempre insoddisfatta.preferisco stare da sola dentro casa che stare a parlare cn le miei amiche..la cosa mi stressa... e se finisco i miei argomnti che penseranno...e poi perchè il mio ragazzo guarda le gambe ad una mia amica?..sn manie di persecuzione?..so solo ke sn molto tristeee grazi
scrive 1 ragazza di 23 anni.Nella vita frequento l'università e coltivo il mio interesse x il ballo.Sono di bello aspetto;almeno a parer degli altri.Con i miei genitori non ho alcun tipo di rapporto.praticamente vivo la vita dentro la mia camera senza parlare con nessuno della famiglia.ceno in camera mia,la domenica solo a volte dentro casa mi capita di incrociare lo sguardo di mia madre,pur vivendo nella stessa casa.cosa anomala ma rispecchiante la realtà.Piccola premessa per parlare un pò di me...vado al dunque...come avete capito il rapporto cn la mia famiglia(padre,madre,fratello,nonna,zia ecc)nn è dei migliori.sin da bambina nn mi è stato insegnato ad esternare i propri sentimenti,ma arrivata a questa età ormai nn me ne dispiaccio più di tanto.nonostante la giovane età ho avuto un rapporto molto lungo e appena terminato mi sn messa cn un altro ragazzo...quando si dice ke nn si è in grad d stare da soli nel caso mio è vero...sn perennemente triste...da 5 minuti di euforia passo a giornate intere di malinconia...come se il mio stomaco si restringesse..ho sempre paura ke al mio ragazzo possa piacere un'altra ragazza solo xchè piu bella..quando il mio lui guarda le gambe di una mia amica impazzisc e comincio a diventare cattiva...perciò tend ad allontanare la mia sfera sentimentale dalla realtà...vedo tante coppie dv la lei è molto sicura di se..io invece pur essendo una bella ragazza ho una paura fottuta...inoltre preferisco stare da sola dentro camera mia che in vacanza cn le mie amiche...parlo sempre per paura di essere considerata dagli altri senza conenuti...a me i vuoti d silenzio m rattristiscono e sembrano creati nel mio cerevllo da me...parlo veloce ,dico tante cose insieme appunto x nn stare in silenzio.provo sempre 1 forma di imbarazzo cn le persone cm se tutti mi stessero a giudicare..e cosi dopo un pò mi allontano e m incattivisco cn le stesse..forse sarà xchè nn sn abituata a parlare neanche in casa..che stare in 1 stessa camera cn mia madre mi imbarazza...e con leix sopperire a dei vuoti di silenzio adopero la carta della strafottenza facendo finta di fare la dura e riempiendola di insulti...i miei sn delle persone spettacolari(a parte il fatto di avermi troppo sempre e solo criticato pesantemente),nn mi hanno mai fatto mancare niente ,sn molto simpatici a detta di tutti,però nn sn in grado di dimostrare il loro affetto..nn vorrei ke questo mi rendesse cosi troppo insicura anke nella vita.nello studio sn pessimista,affronto tutto cn la convinzione che andrà male.quando studio piango,mi dispero e cosi cerco di nn studiare...nn sn determinata anche se avrei delle potenzialità..i miei esami l'ho fatti...vengo da un liceo classico..ma sn sempre insoddisfatta.preferisco stare da sola dentro casa che stare a parlare cn le miei amiche..la cosa mi stressa... e se finisco i miei argomnti che penseranno...e poi perchè il mio ragazzo guarda le gambe ad una mia amica?..sn manie di persecuzione?..so solo ke sn molto tristeee grazi
[#1]
Gent.le ragazza,
la sua tristezza non è qualcosa da evitare è il segnale che lei è ancora viva che non vuole vivere così perchè quella che descrive non è una vera vita, si è costruita "una gabbia dorata" nella quale si sente prigioniera ma anche protetta, dal giudizio degli altri, dalla freddezza dei suoi familiari, dalle delusioni che le altre persone possono darle.
E arrivato il momento di socchiudere la porta di questa gabbia e provare a guardare cosa c'è là fuori.
Lei ha un mondo interiore ricco e interessante da condividere con gli altri solo che per iniziare a farlo ha bisogno di essere accompagnata da uno psicologo, è fondamentale che lei possa sperimentare di persona cosa significa ricevere una considerazione positiva incondizionata, essere compresi senza essere giudicati.
la invito a leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
la sua tristezza non è qualcosa da evitare è il segnale che lei è ancora viva che non vuole vivere così perchè quella che descrive non è una vera vita, si è costruita "una gabbia dorata" nella quale si sente prigioniera ma anche protetta, dal giudizio degli altri, dalla freddezza dei suoi familiari, dalle delusioni che le altre persone possono darle.
E arrivato il momento di socchiudere la porta di questa gabbia e provare a guardare cosa c'è là fuori.
Lei ha un mondo interiore ricco e interessante da condividere con gli altri solo che per iniziare a farlo ha bisogno di essere accompagnata da uno psicologo, è fondamentale che lei possa sperimentare di persona cosa significa ricevere una considerazione positiva incondizionata, essere compresi senza essere giudicati.
la invito a leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile Amica,
penso che la situazione che lei descrive sia frutto di una serie di fattori, a partire dal clima familiare che ci ha ben descritto ma non solo.
Quel che conta è che lei si sente insoddisfatta e si sta chiedendo in sostanza se questo dipende da lei, ad es. da suoi pensieri "persecutori" per quanto riguarda i problemi con il suo ragazzo.
Vista la sua età e il fatto che vive ancora in famiglia e considerando quello che ci ha raccontato penso che una terapia familiare potrebbe incidere positivamente sulla situazione, ma se non vi parlate dubito che i suoi genitori capirebbero il senso di una sua eventuale proposta di questo tipo.
Scartando questa possibilità le consiglierei di rivolgersi individualmente ad uno psicologo per fare chiarezza sulla situazione e fra i suoi pensieri, per capire se soffre di qualche disturbo specifico o se il suo disagio è legato a fattori contingenti e cosa può fare per superare tutto ciò.
Le faccio tanti auguri,
penso che la situazione che lei descrive sia frutto di una serie di fattori, a partire dal clima familiare che ci ha ben descritto ma non solo.
Quel che conta è che lei si sente insoddisfatta e si sta chiedendo in sostanza se questo dipende da lei, ad es. da suoi pensieri "persecutori" per quanto riguarda i problemi con il suo ragazzo.
Vista la sua età e il fatto che vive ancora in famiglia e considerando quello che ci ha raccontato penso che una terapia familiare potrebbe incidere positivamente sulla situazione, ma se non vi parlate dubito che i suoi genitori capirebbero il senso di una sua eventuale proposta di questo tipo.
Scartando questa possibilità le consiglierei di rivolgersi individualmente ad uno psicologo per fare chiarezza sulla situazione e fra i suoi pensieri, per capire se soffre di qualche disturbo specifico o se il suo disagio è legato a fattori contingenti e cosa può fare per superare tutto ciò.
Le faccio tanti auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Cara ragazza,
io la invieterei a riflettere se questo suo essere triste le offre in cambio qualcosa oppure le toglie qualcosa...e in entrambi i casi cosa desidera per lei...
solo dopo aver risposto a questa domanda può riflettere se effettivamente lei vuole impegnarsi a comprendere le modalità sul come cambiarsi e "miglirare" i suoi stati d'animo concendendogli così maggiore stabilità e coerenza.
io la invieterei a riflettere se questo suo essere triste le offre in cambio qualcosa oppure le toglie qualcosa...e in entrambi i casi cosa desidera per lei...
solo dopo aver risposto a questa domanda può riflettere se effettivamente lei vuole impegnarsi a comprendere le modalità sul come cambiarsi e "miglirare" i suoi stati d'animo concendendogli così maggiore stabilità e coerenza.
Dr.ssa DANIELA SICILIANO
Psicologa clinica, Psicodiagnosta dell'età evolutiva e dell'età adulta CTU Tribunale civild di Roma
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 24/03/2011.
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