Stimoli sessuali e libido

Gent.mi Dottori,
con il passare del tempo noto che la risposta agli stimoli sessuali cambia nel tempo.
All’inizio del rapporto con la mia partner, bastava poche carezze, qualche sfioramento o un abbraccio appassionato per raggiungere subito l’erezione.
Ora con il passare del tempo questi gesti non sono più sufficienti ma ne occorrono altri.
La mia paura è che con l’andare del tempo si esauriscano gli stimoli sessuali.
Non mi manca certo la fantasia, ma vorrei trovare una soluzione comoda e tranquilla per potermi permettere il lusso ogni volta che ho un rapporto con la mia partner di non dover stare a pensare cosa mi stimola di più…e non avere il terrore che quello che mi stimolava fino a qualche giorno prima ora non mi stimola più..
Grazie per la Vostra Cortese risposta.
[#1]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
le consiglio una visita andrologica di controllo per escludere eventuali cause organiche e in seconda battuta una consulenza di coppia con uno psicologo-psicoterapeuta-sessuologo per approfondire il suo vissuto relativo all'attuale difficoltà nel rapporto sessuale.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Utente
Utente
Gent.mi Dottori,
Non ho attuali difficoltà nei rapporti e il mio medico dice che le analisi del sangue che ho eseguito recentemente sono ottime, volevo solo chiedere in pratica se è naturale che ci sia un cambiamento dell’attrazione sessuale nella coppia dopo un po’ che si sta insieme.
Grazie
[#3]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
che ci sia un cambiamento nel modo in cui la coppia vive la sessualità non solo è naturale ma è sano se è segno di un'evoluzione non di una "regressione" o diminuzione del coinvolgimento.
Il disagio che riguarda la sessualità spesso rappresenta "la punta dell'iceberg" di un'insoddisfazione che merita di trovare uno spazio d'ascolto all'interno di un contesto psicoterapeutico, al fine di riattivare le risorse interne alla coppia e determinare un processo di cambiamento.
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"vorrei non avere il terrore che quello che mi stimolava fino a qualche giorno prima ora non mi stimola più"

Gentile signore,

come mai sta vivendo la situazione con tale ansia da pensare che possa peggiorare addirittura nel giro di pochi giorni?
E' vero che il rapporto si evolve nel tempo e che è possibile una diminuzione dell'attrazione sessuale reciproca, ma è anche vero che questo andamento è legato ad altri fattori interni alla relazione, e che il cambiamento non avviene certo nell'arco di un tempo così breve.
A meno che non insorgano motivi di tensione o conflitto che influenzano anche la sfera sessuale: può essere il vostro caso?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#5]
Utente
Utente
ho sbagliato ad esprimermi non si tratta di qualche giorno prima.. ma di un periodo molto più lungo. La mia ansia deriva più che altro dal fatto che volendo concretizzare in un matrimonio la mia relazione ho paura che un giorno l'attrazione possa cambiare e questo compromettere il rapporto. Al momento va tutto più che bene. Solo che, come si fa ad essere sicuri che il partner ci attrarrà per tutta la vita allo stesso modo? Lo so che non c'è modo, ma ho paura di far soffrire l'altra persona in futuro e per questo qualche volta vorrei non decidere, non prendere decisioni per non avere nessuna responsbilità di aver fatto fallire una relazione in futuro. Forse voglio troppo da me stesso?
P.S.: Vi sarei grato se voleste consigliarmi delle letture. Grazie

[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Ho capito, quindi non siete attualmente sposati e c'è questa eventuale decisione da prendere.
Forse la sua ansia fa parte della fisiologica tensione che accompagna questi importanti cambiamenti, che non avvengono ovviamente con la certezza che tutto andrà bene in futuro.

Mi sembra però di cogliere un significato diverso da queste sue parole:
"ho paura di far soffrire l'altra persona in futuro"
e che quindi la sua preoccupazione non sia tanto che l'attrazione possa diminuire, quanto che lei stesso possa non essere all'altezza e non riuscire a far felice la donna che sposerà.
Forse sotto la spinta di quest'ansia lei nel primo post ha parlato di una situazione che potrebbe cambiare nell'arco di giorni, invece che di anni, compiendo una sorta di lapsus.

Mi sembra che lei sia piuttosto ansioso, ed è possibile che questo interrogarsi su di sè non sia limitato al campo delle relazioni.
Quello che le posso dire è che se ritiene di avere dei problemi d'autostima le sarebbe utile chiedere un supporto psicologico, mentre se così non fosse, e lei tendesse più che altro a cercare di avere il controllo su tutto quello che le accade, potrei dirle che a volte i passi falsi e gli esiti negativi sono prodotti proprio dagli atteggiamenti di questo tipo.

Per quanto riguarda eventuali letture, escludendo i testi tecnici potrei consigliarle i libri di Giacomo Dacquino, ad es. "Legami d'amore" e "Vivere il piacere", e quelli di Willy Pasini, come "La vita a due. La coppia a venti, quaranta e sessant'anni" e "Desiderare il desiderio".
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
sembra che lei stia cercando le risposte alle sue domande all'esterno come se volesse individuare un metodo che le garantisce il risultato, invece di guardare dentro di sé e all'interno della relazione con la sua partner, perché è solo lì che troverà le risposte alle sue domande.
Nessuno di noi è in grado di tenere tutte le variabili sotto controllo come se fosse fossimo in un laboratorio.
Bisogna trovare il coraggio di "mettersi in discussione" e chiedersi il significato di questo cambiamento relativo al suo coinvolgimento, correndo il rischio di scoprire aspetti di noi che potrebbero non piacerci, come ad esempio una certa tendenza a razionalizzare attraverso schemi/categorie
vissuti ed emozioni che sfuggono a questo tipo di interpretazione.
[#8]
Utente
Utente
Grazie per la Vostra Risposta.
[#9]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Utente,
al di là delle varie ipotesi relazionali e dei preziosi consigli forniti dalle colleghe, mi pare opportuno sottolinearle anche il fatto che esistono due tipi di ECCITAZIONE: quella PSICOGENA, attivata da stimoli sensoriali (visivi, uditivi, olfattivi...) erotici o fantasie sessuali e quella RIFLESSA, attivata dalle stimolazioni dirette agli organi genitali.

Eccitazione psicogena e riflessa sono sinergiche, il che vuol dire che funzionano insieme per tutta la vita, anche se i tempi sono diversi col cambiare dell’età. Da giovani è difficilissimo avere un’erezione riflessa perchè "scatta" più velocemente per via psicogena: ad esempio, ad un ragazzino che si immagina di infilare per la prima volta una mano nella camicetta della compagna probabilmente non servirà nessuna stimolazione diretta dei genitali...

In sostanza, da giovani, l’erezione psicogena è assolutamente predominante. Invece, col passare degli anni (e lei è vicino ai 40, che è già un'età critica in tal senso...) la prevalenza passa più o meno gradatamente a quella riflessa e tutto questo è assolutamente fisiologico.

L'importante è esserne consapevoli e non spaventarsene, proprio per evitare di innescare problematiche vere derivanti appunto dall'ansia (leggasi Deficit Erettivo).
Questo non significa che Lei non ami più la sua compagna o che non sia più attratto fisicamente da lei, si tratta semplicemente di un modo diverso di funzionare e quindi di "inventare" in coppia altre modalità per stare insieme.
La complicità tra voi è necessaria: anche la sua compagna deve essere convinta di quanto ho scritto sopra perchè le cose continuino a funzionare bene.

Detto questo, in ogni caso, se non lo ha ancora fatto, Le consiglio comunque una visita andrologica per escludere senza ombra di dubbio problematiche di tipo organico.

Se lo desidera, ci faccia sapere tra un po' come procedono le cose tra voi.
Auguri!

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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[#10]
Utente
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Grazie a tutti ed in particolare alla Dr.ssa Scalco. La sua risposta è effettivamente la giusta risposta a quelle che erano le mie preoccupazioni.
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