Un aborto volontario tenuto tuttora segreto
Gentile dottore, a seguito del ritrovamento di un referto medico in casa, ho scoperto che mia mamma circa 15 anni fà ha praticato un aborto volontario tenuto tuttora segreto.
Questo evento penso che sia la causa di una profonda depressione che opprime mia mamma da diversi anni.
Vorrei parlare di questa mia scoperta con i miei fratelli, con mio padre e con la stessa mia mamma in modo da darle la possibilità di liberarsi da questo terribile senso di colpa e spero anche della depressione che la tormenta.
Lei cosa mi consiglia? Mi faccio i fatti miei?
Un abbraccio e Grazie mille.
Questo evento penso che sia la causa di una profonda depressione che opprime mia mamma da diversi anni.
Vorrei parlare di questa mia scoperta con i miei fratelli, con mio padre e con la stessa mia mamma in modo da darle la possibilità di liberarsi da questo terribile senso di colpa e spero anche della depressione che la tormenta.
Lei cosa mi consiglia? Mi faccio i fatti miei?
Un abbraccio e Grazie mille.
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Gent.le ragazza,
Non credo che costringere sua madre a parlare di un'esperienza del genere possa "automaticamente" dissolvere la sua depressione, l'aiuto e il sostegno dei familiari non può sostituire quello di uno psicologo e, sopratutto, deve basarsi sul rispetto del dolore di sua madre e della sua riservatezza, non è violandola e invadendola in massa che
può "guarire" la ferita rappresentata dall'esperienza dell'aborto.
Forse la cosa migliore da fare è stare vicino a sua madre e magari provare a chiederle come si sente per capire se eventualmente è disposta a chiedere l'aiuto di uno psicologo.
Non credo che costringere sua madre a parlare di un'esperienza del genere possa "automaticamente" dissolvere la sua depressione, l'aiuto e il sostegno dei familiari non può sostituire quello di uno psicologo e, sopratutto, deve basarsi sul rispetto del dolore di sua madre e della sua riservatezza, non è violandola e invadendola in massa che
può "guarire" la ferita rappresentata dall'esperienza dell'aborto.
Forse la cosa migliore da fare è stare vicino a sua madre e magari provare a chiederle come si sente per capire se eventualmente è disposta a chiedere l'aiuto di uno psicologo.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 22/03/2011.
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