E' solo ansia...universitaria?
Salve,
sono una studentessa di 24 anni, ormai mi mancano 2 esami per laurearmi in ingegneria.
ultimamente pero' ho un senso di ansia, non so se è giusto chiamarla ansia è una forte preoccupazione, ho un nodo alla gola, penso spesso al fatto che non mi sento che non sono adatta per questo tipo di facoltà, e difficoltà nel dormire.
in erboristeria ho preso una tisana calmante e della valeriana in capsule che inizialmente sembravano placare la mia ansia ma ora non più..
non è la prima volta che mi capita, circa un annetto fa mi è capitata la stessa cosa ma l'attacco era più forte, piangevo e non volevo star sola, ciò fu provocato sempre da problemi universitari; in quel caso mi confidai con mia madre e il mio ragazzo...però ora non mi va di confessare il mio malessere non vorrei che si preoccupassero...
però il problema è che questa cosa preoccupa anche me...cosa dovrei fare?
sono una studentessa di 24 anni, ormai mi mancano 2 esami per laurearmi in ingegneria.
ultimamente pero' ho un senso di ansia, non so se è giusto chiamarla ansia è una forte preoccupazione, ho un nodo alla gola, penso spesso al fatto che non mi sento che non sono adatta per questo tipo di facoltà, e difficoltà nel dormire.
in erboristeria ho preso una tisana calmante e della valeriana in capsule che inizialmente sembravano placare la mia ansia ma ora non più..
non è la prima volta che mi capita, circa un annetto fa mi è capitata la stessa cosa ma l'attacco era più forte, piangevo e non volevo star sola, ciò fu provocato sempre da problemi universitari; in quel caso mi confidai con mia madre e il mio ragazzo...però ora non mi va di confessare il mio malessere non vorrei che si preoccupassero...
però il problema è che questa cosa preoccupa anche me...cosa dovrei fare?
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Gentile ragazza,
da come la descrive sembra una situazione di preoccupazione legata alla fine, degli studi universitari e a ciò che ne consegue in termini di cambiamenti nello stile di vita, ma anche nelle responsabilità personali.
Cerchi di chiedersi cosa rappresenta per lei il termine degli studi e l'entrata nel mondo adulto, del lavoro, cosa cambierebbe e cosa invece rimarrebbe uguale.
Se la sua situazione permane ancora a lungo può rivolgersi ad uno psicoterapeuta per dei colloqui di sostegno che la aiutino a capire meglio cosa le sta accadendo e che la sostengano in questa fase di cambiamenti.
Cordiali saluti
da come la descrive sembra una situazione di preoccupazione legata alla fine, degli studi universitari e a ciò che ne consegue in termini di cambiamenti nello stile di vita, ma anche nelle responsabilità personali.
Cerchi di chiedersi cosa rappresenta per lei il termine degli studi e l'entrata nel mondo adulto, del lavoro, cosa cambierebbe e cosa invece rimarrebbe uguale.
Se la sua situazione permane ancora a lungo può rivolgersi ad uno psicoterapeuta per dei colloqui di sostegno che la aiutino a capire meglio cosa le sta accadendo e che la sostengano in questa fase di cambiamenti.
Cordiali saluti
Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com
[#4]
Gentile Utente,
moltissime persone, sia maschi che femmine, arrivano nello studio dello Psicologo proprio poco prima della fine degli studi: un po' per la stanchezza e lo stress accumulati durante gli anni di studio, un po' per la necessità di riorganizzare la propria vita pensando anche al futuro, un laureando arriva vicino al traguardo molto spesso in crisi.
La crisi aumenta perchè ci si rende conto che non si è felici ed euforici come ci si aspetterebbe pensando alla conclusione del percorso di studi.
Il problema è che questo disturbo d'ansia potrebbe "radicarsi" se non lo tratti in modo corretto fin dall'inizio. Tu stessa hai visto che il semplice confronto con genitori e fidanzato non ti permette di risolvere il problema.
Io ti consiglio di rivolgerti ad uno/a psicoterapeuta esperto nel trattamento dei disturbi d'ansia (cognitivo-comportamentale quindi), proprio per arrivare alla laurea con maggior serenità (perchè te lo meriti...).
Ti allego anche questo articolo sui disturbi d'ansia
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Dai, tieni duro, vedrai che le cose miglioreranno.
moltissime persone, sia maschi che femmine, arrivano nello studio dello Psicologo proprio poco prima della fine degli studi: un po' per la stanchezza e lo stress accumulati durante gli anni di studio, un po' per la necessità di riorganizzare la propria vita pensando anche al futuro, un laureando arriva vicino al traguardo molto spesso in crisi.
La crisi aumenta perchè ci si rende conto che non si è felici ed euforici come ci si aspetterebbe pensando alla conclusione del percorso di studi.
Il problema è che questo disturbo d'ansia potrebbe "radicarsi" se non lo tratti in modo corretto fin dall'inizio. Tu stessa hai visto che il semplice confronto con genitori e fidanzato non ti permette di risolvere il problema.
Io ti consiglio di rivolgerti ad uno/a psicoterapeuta esperto nel trattamento dei disturbi d'ansia (cognitivo-comportamentale quindi), proprio per arrivare alla laurea con maggior serenità (perchè te lo meriti...).
Ti allego anche questo articolo sui disturbi d'ansia
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Dai, tieni duro, vedrai che le cose miglioreranno.
[#7]
Gentile Utente,
Come le ha detto il dr. Bulla i suoi sintomi sono dovuti all'ansia per lo stress accumulato durante questi anni di intenso studio.
Adesso succede che avvicinandosi la fine del percorso scolastico, esce prepotentemente lo stato di preoccupazione che sinora è stato mascherato dalla sua volontà di farcela e di aggredire esami su esami. E' esausta. Ancora un po' e sarà di fronte alla commissione di laurea a discutere la sua tesi. Le assicuro che in quel momento le passerà tutto e sarà pienamente padrona di sé, sicura e discuterà la sua tesi con padronanza e con disinvoltura. Intanto le sue amiche e i suoi amici, i genitori ed altri assisteranno trepidanti, ma poi tutta la tensione collettiva si scioglierà con un bell'applauso e lei scoppierà a piangere e riuscirà a liberare il suo animo da quel groviglio di sentimenti contrastanti e fastidiosi che naturalmente si agitano dentro di lei.
È stato così per tutti.
Poi l’aspetta il mondo del lavoro. Ci saranno altre preoccupazioni, ma adesso non ci pensi.
Lei mi dirà: ma allora le preoccupazioni non finiranno mai?. Non finiranno mai. Ma è la vita che richiede energia, coraggio, determinazione e forza d’animo.
È arrivata al termine di un corso di laurea ritengo il più difficile di quelli che sono in vigore in Italia. Insomma, un po’ di affanno lo sente. È naturale.
Le tisane le servono se ci crede. Non prenda farmaci. È meglio dormire una notte poco e tanto quella successiva.
Molti rallegramenti e in bocca al lupo (c’è un’altra espressione per fare gli auguri, ma non si addice alle signore e nemmeno alle signorine).
Cordialissimi saluti.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.7k visite dal 21/03/2011.
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