Confusione mentale e paura

Non so più chi sono.L’unica domanda che mi viene in mente è se questa confusione è dovuta in parte alla mia età, o è solo frutto della mia mente.E che è come se fossi divisa in due, e come se non sapessi da che parte stare. Sto cercando un Dio da qualche parte, e mi sembra stranissimo ammetterlo, visto che pensavo fossi stata l’ultima persona a farlo. Fino a poco tempo fa non mi ponevo il problema,è invece è da un po’ di mesi che va avanti questa cosa. E poi, però è come se provassi pietà per me stessa, nel cercare qualcosa che non esiste e che soprattutto NON voglio incontrare. Perché ho paura, di cosa non si sa. Forse della verità. Anche se con tutti i dubbi che mi ritrovo (e non solo riguardo alla religione) mi viene da pensare che i credenti siano solo degli ipocriti a non ammettere che esistono dei dubbi, ne esistono eccome. Forse il vero credente è quello che spera in qualcosa, non quello che ci crede ciecamente.
E poi c’è la sensazione di pena che provo verso me stessa, nell’andare contro a quella parte di me, alla parte che scava in profondità,che vuole arrivare non so dove. Faccio cose che ormai ritengo stupide e da bambini, solo per adeguarmi agli altri.Una piccola parte di me, è ancora interessata a queste cose, ma il resto no. Adesso non voglio dire che non ho nessun punto di incontro con gli altri ragazzi, qualcosa che ci accomuna riesco ancora a trovarla, ma poi ci divide una distanza che io colmo con l’ipocrisia. Ma quello che mi preoccupa è che questa distanza di “età” che poi età non è, la riscontro anche negli adulti. In mia madre, nei miei prof, che si illudono di arrivare alla profondità delle cose dicendo semplicemente “Lui in realtà era un bravo ragazzo” oppure “Bisogna che vi irrobustiate un po’, siete fragili come il cristallo voi” (Era riferito ad una mia compagna interrogata). Ma perché pensa che con questa frase ha dimostrato di essere chi? La grande strizzacervelli di turno?. Tutti sono capaci nel dire una cosa del genere, il fatto però sta nell’ammettere che questa non è la paura di chi è timido, è la paura di dimostrare chi si è senza temere il giudizio negli altri. Perché lei asseriva alla timidezza.La sua è solo ottusità. Ma se prima queste cose mi provocavano rabbia, adesso mi provocano soprattutto compassione.Loro sono fragili, la vedo la loro paura e mi fanno solamente pena. E poi c’è quella sottile cattiveria in qualcun altro, che attacca dando la colpa alla timidezza. Conoscendomi dal primo anno di liceo,anche se ha palesemente visto il mio cambiamento continua su quella idea,ma non per darmi fastidio,perchè non ha più nient'altro da dire.L'idea è una cosa che non muore mai.Comunque ritornando un po’ indietro, sento un senso di vuoto.Quando programmo un'uscita x esempio,mi accontentavo di questo e basta adesso no.Lo vedo come un dovere da svolgere.E quando vado a fondo e arrivo a queste conclusioni, mi assale il panico e cerco di dimenticare tutto,di ritornare con la mente a prima.Cosa devo fare x star meglio?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Cosa devo fare x star meglio?
>>>

Gentile ragazza, devi cercare uno psicologo e chiedere a lui un parere, di persona.

Dire "non so più chi sono" alla tua età effettivamente è prematuro, perché in adolescenza non sapere chi si è, è abbastanza normale. Ciò che invece andrebbe capito è quanto la tua ansia abbia un ruolo nel provocarti quest'inquietudine. Di solito si cerca rifugio nella fede quando si teme l'ignoto, l'aldilà, la morte. La paura della morte a volte assale allo scoperto, a volte ce la portiamo dentro senza saperlo. Ma è chiaro che spesso si ha paura della morte perché si ha paura della vita.

Rivolgiti a uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia e chiedi un colloquio di valutazione.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Non credo si tratti dell'aver paura della morte.. direi che inconsciamente stia cercando un qualche fantomatico Dio solo per colmare questa sensazione di vuoto che ho sempre con me.
Perchè parla di ansia? Crede che centri qualcosa? Forse potrebbe anche essere, ma in questo momento io, più che sentirmi in agitazione mi sento persa.
[#3]
Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
Gentile ragazza,
mi sembra di capire che lei frequenti il liceo: esiste uno sportello d'ascolto psicologico? Se così fosse, potrebbe portare i suoi dubbi li.

Provare una sensazione di confusione mentale è tipico della sua età e può essere dovuto a molte motivazioni: cambiamenti di vita, mutamenti psicologici interiori non ben chiari e che potrebbero aver bisogno di un interlocutore esterno esperto.

Le ipotesi potrebbero essere molte.

Molte persone attraversano questi momenti da soli, altre hanno bisogno dell'aiuto di un esperto. Valuti lei se la sua sofferenza è tale da richiedere un consulto. Ma cerchi anche di non fare la persona che ce la deve fare da sola a tutti i costi.

Un caro saluto,

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
concordo con le indicazioni della collega, aggiungo solo che
dalle sue parole emerge la frustrazione di non riuscire a condividere con gli altri i suoi dubbi e quindi il suo disagio, in questo senso il rapporto con lo psicologo-psicoterapeuta può offrirle l'opportunità di ristabilire un dialogo con sé stessa e con gli altri che in questo momento sembra ostacolato da un certo disorientamento.
Se all'interno della sua scuola non ci fosse uno sportello di ascolto psicologico, può rivolgersi al Consultorio familiare della sua ASL per chiedere un colloquio con uno psicologo.
Qui trova i riferimenti per un eventuale primo contatto:

http://www.asurzona1.marche.it/viewdoc.asp?CO_ID=4414

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
L'agitazione è solo uno dei modi in cui si può esprimere l'ansia. Non è detto che nel tuo caso si tratti di ansia, ma il fatto che non ti senta agitata di per sé non significa che l'ansia non ci sia.

Proprio per questo sarebbe opportuno un consulto: per capire bene di cosa si tratta.

Cordiali saluti