Depressione ?
Salve,
Chiedo aiuto e consigli per la mia ragazza, 25 anni, una persona molto allegra, vivace, estroversa, che da un po' di tempo sta attraversando un periodo che da "ignorante" direi di depressione (ma probabilmente non è il termine corretto).
In breve, stiamo insieme da 7 anni, amava uscire, andare a ballare, ecc..., ma forse anche un po' per colpa mia (sono un tipo molto calmo), con gli anni si è limitata molto, e sopratutto i primi anni uscivamo poco, avevamo pochi amici, ecc... Mi pregava di andare a ballare ogni tanto, ma io ero troppo timido e non ci volevo andare.
Con il tempo ho imparato a lasciarmi andare e c'è stato un periodo in cui abbiamo iniziato ad uscire di più con gli amici, ad andare ogni tanto a ballare, ecc...
Da circa 2 anni però le cose per le sono cambiate, si trova spesso a fare tardi al pc giocando a giochi online con persone reali, e di giorno si sveglia tardi (alle 13-16). Si trova in un periodo di depressione, dice che si sente una fallita perchè non riesce a trovare lavoro (ha lasciato circa 150 curriculum e ne continua a lasciare, l'hanno chiamata solo per 4-5 colloqui, tutti non andati a buon fine). 3 anni fa si era iscritta all'università di sua volontà, ma ha dato solo una materia e adesso la vuole lasciare (anche a causa di alcune regole che hanno messo qui, secondo le quali dopo 3 anni di fuori corso annullano tutte le materie, quindi lei pensa che non ce la farebbe e sarebbe inutile continuare).
Sono preoccupato oltre che per questo fatto che ha una vita "demotivata" (va a letto tardi, si sveglia tardi, ecc...), anche per il fatto che da più di un mese non vuole più uscire, neanche il sabato. Mi chiede di andare a casa sua magari per vedere un film, ma non le va di uscire. Dice che è perchè si sente frustrata per il lavoro, che è un periodo no, che non si sente buona a niente, ma quello che vedo è che non fa niente per aiutarsi e continua a stare al pc, fare tardi, ecc... E' come se aspetta che la vita cambi da sola.
In più fuma tantissimo. Lo ha sempre fatto, ma ultimamente sta peggiorando: fuma 20-30 sigarette al giorno, e non c'è verso di aiutarla. Ho provato in tutti modi, con la calma, con i modi bruschi, ecc...
L'argomento fumo è off-limit: se ne parlo con calma mi dice "naaa, tranquillo, ecc...", se insisto va a finire che si litiga.
Al pensiero di rimanere senza sigarette entra in panico, infatti la sera mi chiede di portarle un pacco da 20 nel caso in cui la notte resta senza.
A volte chiede a me i soldi per le sigarette perchè i suoi non glieli danno, oggi ho pensato di dirle che non glieli do più, pensando di fare bene così magari ci pensa 3 volte prima di fumare tanto, ma invece è finita che abbiamo litigato...quindi non era una buona strategia.
Non c'è verso di farla parlare con un professionista, è come se non vuole aiuto, dice che l'unica cosa che posso fare per aiutarla è non farla stressare, non dicendole niente!
Cosa posso fare secondo voi per aiutarla? E' depressione ?
Grazie!
Chiedo aiuto e consigli per la mia ragazza, 25 anni, una persona molto allegra, vivace, estroversa, che da un po' di tempo sta attraversando un periodo che da "ignorante" direi di depressione (ma probabilmente non è il termine corretto).
In breve, stiamo insieme da 7 anni, amava uscire, andare a ballare, ecc..., ma forse anche un po' per colpa mia (sono un tipo molto calmo), con gli anni si è limitata molto, e sopratutto i primi anni uscivamo poco, avevamo pochi amici, ecc... Mi pregava di andare a ballare ogni tanto, ma io ero troppo timido e non ci volevo andare.
Con il tempo ho imparato a lasciarmi andare e c'è stato un periodo in cui abbiamo iniziato ad uscire di più con gli amici, ad andare ogni tanto a ballare, ecc...
Da circa 2 anni però le cose per le sono cambiate, si trova spesso a fare tardi al pc giocando a giochi online con persone reali, e di giorno si sveglia tardi (alle 13-16). Si trova in un periodo di depressione, dice che si sente una fallita perchè non riesce a trovare lavoro (ha lasciato circa 150 curriculum e ne continua a lasciare, l'hanno chiamata solo per 4-5 colloqui, tutti non andati a buon fine). 3 anni fa si era iscritta all'università di sua volontà, ma ha dato solo una materia e adesso la vuole lasciare (anche a causa di alcune regole che hanno messo qui, secondo le quali dopo 3 anni di fuori corso annullano tutte le materie, quindi lei pensa che non ce la farebbe e sarebbe inutile continuare).
Sono preoccupato oltre che per questo fatto che ha una vita "demotivata" (va a letto tardi, si sveglia tardi, ecc...), anche per il fatto che da più di un mese non vuole più uscire, neanche il sabato. Mi chiede di andare a casa sua magari per vedere un film, ma non le va di uscire. Dice che è perchè si sente frustrata per il lavoro, che è un periodo no, che non si sente buona a niente, ma quello che vedo è che non fa niente per aiutarsi e continua a stare al pc, fare tardi, ecc... E' come se aspetta che la vita cambi da sola.
In più fuma tantissimo. Lo ha sempre fatto, ma ultimamente sta peggiorando: fuma 20-30 sigarette al giorno, e non c'è verso di aiutarla. Ho provato in tutti modi, con la calma, con i modi bruschi, ecc...
L'argomento fumo è off-limit: se ne parlo con calma mi dice "naaa, tranquillo, ecc...", se insisto va a finire che si litiga.
Al pensiero di rimanere senza sigarette entra in panico, infatti la sera mi chiede di portarle un pacco da 20 nel caso in cui la notte resta senza.
A volte chiede a me i soldi per le sigarette perchè i suoi non glieli danno, oggi ho pensato di dirle che non glieli do più, pensando di fare bene così magari ci pensa 3 volte prima di fumare tanto, ma invece è finita che abbiamo litigato...quindi non era una buona strategia.
Non c'è verso di farla parlare con un professionista, è come se non vuole aiuto, dice che l'unica cosa che posso fare per aiutarla è non farla stressare, non dicendole niente!
Cosa posso fare secondo voi per aiutarla? E' depressione ?
Grazie!
[#1]
Gentile utente, potrebbe trattarsi di depressione oppure no, da qui non è possibile dirlo. L'ideale sarebbe la visita, ma devo risponderle la stessa cosa che rispondiamo a tutti coloro che ci chiedono pareri su una terza persona: se non è l'interessato stesso a decidere per primo di avere un problema, c'è poco che si possa fare.
Nel vostro caso comunque sembra evidente una certa condiscendenza da parte sua, per non dire collusione, con la chiusura della sua ragazza, forse per paura di perderla. Solo che se fa in questo modo contribuisce a mantenere in vita il problema.
Provi lei stesso a chiedere un parere specialistico di persona, in via preventiva e informativa.
Cordiali saluti
Nel vostro caso comunque sembra evidente una certa condiscendenza da parte sua, per non dire collusione, con la chiusura della sua ragazza, forse per paura di perderla. Solo che se fa in questo modo contribuisce a mantenere in vita il problema.
Provi lei stesso a chiedere un parere specialistico di persona, in via preventiva e informativa.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Grazie innanzi tutto,
Sì lo capisco...se non è lei stessa che vuole migliorare c'è poco da fare, speravo più che altro in qualche consiglio su come posso pormi anche per capire se nel frattempo dovrei "insistere" prendendo spesso l'argomento fumo, depressione, ecc... (e rischiare un litigio visto la situazione "delicata" e di nervosismo in cui si trova), oppure lasciare scorrere fin quando se ne rende conto da sola.
Ricordo che in alcune occasioni, riguardo al fumo mi disse: "per adesso non mi va di smettere, il fumo è una delle poche cose che allevia il mio nervosismo, magari in futuro arriverà il momento che vorrò smettere da sola, sopratutto in caso di una futura gravidanza".
RIguardo il non uscire invece mi dice che è anche dovuto anche al fatto che è inverno, c'è freddo, ecc... (oltre che per il problema della "frustrazione" di non trovare lavoro, ecc...) e che in estate magari si riprenderà e usciremo di più. Secondo lei dovrei "tranquillizzarmi" e aspettare ?
In effetti negli anni passati sono capitati dei periodi in cui è stata molto giù, ricordo una volta, i primi anni che stavamo insieme per es., perchè aveva perso degli amici e si era ritrovata sola, poi però si è ripresa, non ricordo quant'è durata. In ogni caso non c'era il problema che andava a letto tardi e si alzava tardi e non so questo è collegato alla probabile depressione o se è solo una situazione temporanea perchè non ha un lavoro e un impegno per cui alzarsi presto la mattina.
Comunque, ringraziandola ancora, le chiedo un ultima cosa: a volte mi dice che non può dormire la notte perchè ha tachicardia, il farmacista le aveva dato delle gocce omeopatiche (a base di erbe tipo valeriana, ecc...) e ha detto che dopo queste ci sono gli psicofarmaci, e questo credo che l'abbia fatta "spaventare", perchè nonostante prendesse queste gocce a volte continuava a non riuscire a dormire (dice sempre per la tachicardia, ma secondo me anche perchè ha i ritmi sfalsati, ma lei dice che non è così), e per lei arrivare agli psicofarmaci è come un tabù perchè la vede una cosa estrema, una sorta di malattia psichica dalla quale non si esce più, e pensa che creino dipendenza. Che parole posso usare per convincerla che non è così ? ha qualche suggerimento ?
Grazie mille!
Cordiali Saluti.
Sì lo capisco...se non è lei stessa che vuole migliorare c'è poco da fare, speravo più che altro in qualche consiglio su come posso pormi anche per capire se nel frattempo dovrei "insistere" prendendo spesso l'argomento fumo, depressione, ecc... (e rischiare un litigio visto la situazione "delicata" e di nervosismo in cui si trova), oppure lasciare scorrere fin quando se ne rende conto da sola.
Ricordo che in alcune occasioni, riguardo al fumo mi disse: "per adesso non mi va di smettere, il fumo è una delle poche cose che allevia il mio nervosismo, magari in futuro arriverà il momento che vorrò smettere da sola, sopratutto in caso di una futura gravidanza".
RIguardo il non uscire invece mi dice che è anche dovuto anche al fatto che è inverno, c'è freddo, ecc... (oltre che per il problema della "frustrazione" di non trovare lavoro, ecc...) e che in estate magari si riprenderà e usciremo di più. Secondo lei dovrei "tranquillizzarmi" e aspettare ?
In effetti negli anni passati sono capitati dei periodi in cui è stata molto giù, ricordo una volta, i primi anni che stavamo insieme per es., perchè aveva perso degli amici e si era ritrovata sola, poi però si è ripresa, non ricordo quant'è durata. In ogni caso non c'era il problema che andava a letto tardi e si alzava tardi e non so questo è collegato alla probabile depressione o se è solo una situazione temporanea perchè non ha un lavoro e un impegno per cui alzarsi presto la mattina.
Comunque, ringraziandola ancora, le chiedo un ultima cosa: a volte mi dice che non può dormire la notte perchè ha tachicardia, il farmacista le aveva dato delle gocce omeopatiche (a base di erbe tipo valeriana, ecc...) e ha detto che dopo queste ci sono gli psicofarmaci, e questo credo che l'abbia fatta "spaventare", perchè nonostante prendesse queste gocce a volte continuava a non riuscire a dormire (dice sempre per la tachicardia, ma secondo me anche perchè ha i ritmi sfalsati, ma lei dice che non è così), e per lei arrivare agli psicofarmaci è come un tabù perchè la vede una cosa estrema, una sorta di malattia psichica dalla quale non si esce più, e pensa che creino dipendenza. Che parole posso usare per convincerla che non è così ? ha qualche suggerimento ?
Grazie mille!
Cordiali Saluti.
[#3]
Quello che voglio dire è che sembrate entrambi in ansia e preoccupati, e un ansioso che prova a rassicurare un altro ansioso, parte già svantaggiato. Rischia di fare più male che bene.
Lei dovrebbe, a mio avviso, pensare a tranquillizzare prima se stesso e fare chiarezza su quanto questa situazione non stia facendo correre anche a lei il rischio di chiudersi e diventare ancora più ansioso. Chieda lei per primo un parere specialistico (anche sulla sua ragazza), in tale sede potrà capire meglio se il voler fornire aiuto a tutti i costi sia la cosa migliore da fare o se invece non potrebbe alla fine rivelarsi controproducente. Per entrambi.
Cordiali saluti
Lei dovrebbe, a mio avviso, pensare a tranquillizzare prima se stesso e fare chiarezza su quanto questa situazione non stia facendo correre anche a lei il rischio di chiudersi e diventare ancora più ansioso. Chieda lei per primo un parere specialistico (anche sulla sua ragazza), in tale sede potrà capire meglio se il voler fornire aiuto a tutti i costi sia la cosa migliore da fare o se invece non potrebbe alla fine rivelarsi controproducente. Per entrambi.
Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
Ok, adesso ho capito cosa intendeva. Io sono tral'altro una persona molto ansiosa per mia natura.
Lei sa indirizzarmi presso qualche bravo specialista nelle vicinanze di Palermo che magari dia conforto e rassicurazione? Le ASL si occupano di questo o prendono le cose alla leggera ?
E' necessario rivolgersi ad un psicologo o ad uno psichiatra ?
Grazie ancora!
Cordiali Saluti.
Lei sa indirizzarmi presso qualche bravo specialista nelle vicinanze di Palermo che magari dia conforto e rassicurazione? Le ASL si occupano di questo o prendono le cose alla leggera ?
E' necessario rivolgersi ad un psicologo o ad uno psichiatra ?
Grazie ancora!
Cordiali Saluti.
[#5]
Se cerca nella lista degli iscritti a questo sito vedrà che ci sono almeno un paio di specialisti che operano nella sua zona, tra l'altro esperti di disturbi d'ansia:
https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/
Io suggerirei uno psicologo psicoterapeuta, meglio se esperto in trattamenti focalizzati per i disturbi d'ansia.
Legga qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Rivolgersi all'Asl può andar bene, lo svantaggio è che spesso non si può scegliere lo psicologo da cui essere seguiti, né a maggior ragione il suo indirizzo teorico. Lei però provi a informarsi.
Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/
Io suggerirei uno psicologo psicoterapeuta, meglio se esperto in trattamenti focalizzati per i disturbi d'ansia.
Legga qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Rivolgersi all'Asl può andar bene, lo svantaggio è che spesso non si può scegliere lo psicologo da cui essere seguiti, né a maggior ragione il suo indirizzo teorico. Lei però provi a informarsi.
Cordiali saluti
[#7]
Può consultare il tariffario dell'Ordine degli Psicologi della sua regione o telefonare direttamente, c'è molta variabilità fra un professionista e l'altro:
www.ordinepsicologisicilia.it
Tuttavia, se legge i link che le ho segnalato, vedrà che esistono forme di terapia dove le sedute sono abbastanza distanziate nel tempo, quindi la spesa totale può essere più bassa di quanto preventivato.
Cordiali saluti
www.ordinepsicologisicilia.it
Tuttavia, se legge i link che le ho segnalato, vedrà che esistono forme di terapia dove le sedute sono abbastanza distanziate nel tempo, quindi la spesa totale può essere più bassa di quanto preventivato.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.9k visite dal 18/03/2011.
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