Tachicardia sinusale e ansia
Buongiorno, sono una ragazza di 28 anni.
Soffro di piastrinosi da anni, purtroppo si tratta di una malattia cronica che porta le piastrine a crescere col tempo, e quindi sono continuamente sotto controllo con esami sangue e altri. Diciamo che finchè non mi fu diagnosticata questa malattia ero un tipo molto spensierato...invece poi sono cambiata ed ho iniziato ad essere apprensiva, e fobica verso le malattie.
Oltretutto negli ultimi mesi si sono aggiunti anche altri controlli medici per sospettata infertilità.. e questo mi ha fatto sentire ancora piu in agitazione, tanto che il medico internista mi ha diagnosticato tachicardia sinusale con blocco di branca dx. Secondo il medico potrebbe trattarsi di stress, ma per escluderlo mi ha prescritto ecocolordopler , raggi al torace e hcg 24 ore che però ancora devo eseguire! Intanto mi sto curando l'ansia con i fiori di bach, ma devo ammettere che come mi avvicino ad un ospedale o dottore inizia a battermi forte il cuore e mi sento molto agitata lo stesso... (è come una molla che scatta e che non riesco a controllare). Secondo voi potrebbe l'ansia portare addirittura a tutto cio? insomma, io per lo meno di cuore non avevo mai sofferto.. Vorrei evitare di arrivare a prendere ansiolitici veri e propri per paura di dipendenza.. Ma allo stesso tempo questo disagio mi sta rendendo molto fragile e insicura. Come potrei superarlo secondo voi(ovviamente solo dopo aver escluso che abbia dei problemi cardiaci)? sto cercando di trovare le forze in me, ma le ripeto che come si crea quella situazione il mio fisico impazzisce.. è come se accusasse un turbinio di emozioni incontrollabili.. palpitazioni, rossore in viso, spasmi ..e questo in situazioni però che sono normalissime (cioè tempo fa non ero cosi sensibile).Stavo pensando che forse dovrei prendermi un pò di pausa da tutti questi controlli medici, ma allo stesso tempo mi dico che devo superarli..
In attesa di un vs. consiglio Vi Saluto Cordialmente
Soffro di piastrinosi da anni, purtroppo si tratta di una malattia cronica che porta le piastrine a crescere col tempo, e quindi sono continuamente sotto controllo con esami sangue e altri. Diciamo che finchè non mi fu diagnosticata questa malattia ero un tipo molto spensierato...invece poi sono cambiata ed ho iniziato ad essere apprensiva, e fobica verso le malattie.
Oltretutto negli ultimi mesi si sono aggiunti anche altri controlli medici per sospettata infertilità.. e questo mi ha fatto sentire ancora piu in agitazione, tanto che il medico internista mi ha diagnosticato tachicardia sinusale con blocco di branca dx. Secondo il medico potrebbe trattarsi di stress, ma per escluderlo mi ha prescritto ecocolordopler , raggi al torace e hcg 24 ore che però ancora devo eseguire! Intanto mi sto curando l'ansia con i fiori di bach, ma devo ammettere che come mi avvicino ad un ospedale o dottore inizia a battermi forte il cuore e mi sento molto agitata lo stesso... (è come una molla che scatta e che non riesco a controllare). Secondo voi potrebbe l'ansia portare addirittura a tutto cio? insomma, io per lo meno di cuore non avevo mai sofferto.. Vorrei evitare di arrivare a prendere ansiolitici veri e propri per paura di dipendenza.. Ma allo stesso tempo questo disagio mi sta rendendo molto fragile e insicura. Come potrei superarlo secondo voi(ovviamente solo dopo aver escluso che abbia dei problemi cardiaci)? sto cercando di trovare le forze in me, ma le ripeto che come si crea quella situazione il mio fisico impazzisce.. è come se accusasse un turbinio di emozioni incontrollabili.. palpitazioni, rossore in viso, spasmi ..e questo in situazioni però che sono normalissime (cioè tempo fa non ero cosi sensibile).Stavo pensando che forse dovrei prendermi un pò di pausa da tutti questi controlli medici, ma allo stesso tempo mi dico che devo superarli..
In attesa di un vs. consiglio Vi Saluto Cordialmente
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, la valutazione medica specialistica per escludere eventuali danni organici è molto importante.
Fatto questo, le si prospetta la possibilità di intraprendere un altro tipo di percorso, questa volta psicoterapeutico.
L'ansia, di per sè, non è buona nè cattiva; è semplicemente un'esperienza umana, in alcune condizioni molto utile per spingerci all'azione o per avvisarci di un pericolo. In altre condizioni, se l'allarme "scatta a vuoto", può cominciare a diventare un problema.
Questo accade soprattutto per le "soluzioni" che proviamo a mettere in atto (es., fiori di Bach, evitare le situazioni che ci fanno paura, etc.).
In questi casi, usiamo strumenti per nulla efficaci, anzi a volte dannosi, che finiscono col creare più disagi di quelli che pretendono di risolvere.
Le allego il link di due articoli che parlano dell'ansia e dei differenti approcci terapeutici che attualmente sono i più praticati e studiati:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordiali saluti
Fatto questo, le si prospetta la possibilità di intraprendere un altro tipo di percorso, questa volta psicoterapeutico.
L'ansia, di per sè, non è buona nè cattiva; è semplicemente un'esperienza umana, in alcune condizioni molto utile per spingerci all'azione o per avvisarci di un pericolo. In altre condizioni, se l'allarme "scatta a vuoto", può cominciare a diventare un problema.
Questo accade soprattutto per le "soluzioni" che proviamo a mettere in atto (es., fiori di Bach, evitare le situazioni che ci fanno paura, etc.).
In questi casi, usiamo strumenti per nulla efficaci, anzi a volte dannosi, che finiscono col creare più disagi di quelli che pretendono di risolvere.
Le allego il link di due articoli che parlano dell'ansia e dei differenti approcci terapeutici che attualmente sono i più praticati e studiati:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cordiali saluti
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la celere risposta Dr. Cali.
In effetti quando ha scritto dell'allarme che scatta a vuoto ha proprio colto ciò che volevo dire io.. è uno stato d'animo spiacevole quando ti prende, ma mi chiedo quali siano allora gli strumenti piu efficaci per superarli..io con i fiori di bach pensavo di aiutarmi!
Leggerò i suoi link con attenzione, e farò prima di tutto gli accertamenti medici per escludere delle patologie.
Grazie ancora,
Cordiali saluti.
In effetti quando ha scritto dell'allarme che scatta a vuoto ha proprio colto ciò che volevo dire io.. è uno stato d'animo spiacevole quando ti prende, ma mi chiedo quali siano allora gli strumenti piu efficaci per superarli..io con i fiori di bach pensavo di aiutarmi!
Leggerò i suoi link con attenzione, e farò prima di tutto gli accertamenti medici per escludere delle patologie.
Grazie ancora,
Cordiali saluti.
[#4]
Utente
Egregio dottore,
Ho effettuato gli esami cardiologici che mi erano stati prescritti e il cardiologo mi ha consigliato, poichè NON vi sono assolutamente problemi al mio cuore, di prendere inderal betabloccante 1/4 cpr. 2 volte dì per 1 mese, poichè secondo lui la mia tachicardia è dovuta all'ansia.
Poi, mi ha consigliato, finito il mese di cura, di continuare con il lexotan che già mi era stato prescritto dal medico di base...
Se devo dirle la verità, sono un pò scettica nell'iniziare la terapia con questo medicinale, semplicemente perchè ho paura che finito il mese di cura, poi i sintomi riprendano molto piu di prima...
Potrebbe darmi un suo consiglio in merito alla terapia?
Oltretutto soffro di pressione leggermente bassa.. si alza solo negli attacchi d'ansia..
Grazie ancora per il suo aiuto.
Cordiali Saluti.
Ho effettuato gli esami cardiologici che mi erano stati prescritti e il cardiologo mi ha consigliato, poichè NON vi sono assolutamente problemi al mio cuore, di prendere inderal betabloccante 1/4 cpr. 2 volte dì per 1 mese, poichè secondo lui la mia tachicardia è dovuta all'ansia.
Poi, mi ha consigliato, finito il mese di cura, di continuare con il lexotan che già mi era stato prescritto dal medico di base...
Se devo dirle la verità, sono un pò scettica nell'iniziare la terapia con questo medicinale, semplicemente perchè ho paura che finito il mese di cura, poi i sintomi riprendano molto piu di prima...
Potrebbe darmi un suo consiglio in merito alla terapia?
Oltretutto soffro di pressione leggermente bassa.. si alza solo negli attacchi d'ansia..
Grazie ancora per il suo aiuto.
Cordiali Saluti.
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, non posso fornire indicazioni su terapie di tipo farmacologico: non è il mio specifico professionale, bensì quello dei Colleghi Medici.
L'unico consiglio che ritengo professionalmente e tecnicamente di darle è quello di prendere in seria considerazione la psicoterapia, che può anche abbinarsi a farmacoterapia qualora lo specialista la prenderà in carico ne ravveda l'utilità.
Cordiali saluti e Buone Festività Pasquali
L'unico consiglio che ritengo professionalmente e tecnicamente di darle è quello di prendere in seria considerazione la psicoterapia, che può anche abbinarsi a farmacoterapia qualora lo specialista la prenderà in carico ne ravveda l'utilità.
Cordiali saluti e Buone Festività Pasquali
[#6]
(..)cardiologo mi ha consigliato, poichè NON vi sono assolutamente problemi al mio cuore ... poichè secondo lui la mia tachicardia è dovuta all'ansia(..)
gentile ragazza, se sono state escluse cause organiche il consiglio che possiamo darle è quello di non escludere l'idea di una psicoterapia, dal momento in cui ansia e stress possono dare la percezione, al paziente, di soffrire di qualcosa di organico.
qui è riportato un esempio di "molla che scatta" che induce a certi malesseri
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
gentile ragazza, se sono state escluse cause organiche il consiglio che possiamo darle è quello di non escludere l'idea di una psicoterapia, dal momento in cui ansia e stress possono dare la percezione, al paziente, di soffrire di qualcosa di organico.
qui è riportato un esempio di "molla che scatta" che induce a certi malesseri
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.6k visite dal 10/03/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.