Tremore al collo
Buongiorno, ho 41 anni. Da Quasi 2 anni soffro di un fastidioso tremore al collo che si verifica in situazioni diverse. Particolarmente presente quando discuto direttamente con una persona di un argomento delicato (privato/professionale), quando sono al pc e quando devo parlare in pubblico (x lavoro). Specialmente in questa occasione, risento anche uno stato ansioso crescente>
Nei mesi passati sono stato visitato da 2 neurologi in momenti diversi. Entrambi hanno escluso problemi motori. Entrambi mi hanno prescritto 6/8 gocce al giorno di Rivotril . Gli effetti sono ottimi, il tremolio scompare, le ansie pure, ma sinceramente mi chiedo se alla mia eta' devo cominciare a divenire dipendente da farmaci come questo, senza tentare altre vie d'uscita. Infatti, ho provato a ridurre o a evitare di prendere il farmaco per qualche giorno. E il problema e immediatamente riapparso.
Potreste consigliarmi qualche terapia alternativa? ci sono casi similari ne'ambito della psicologia che sono stati risolti diversamente?
Grazie x la risposta
Nei mesi passati sono stato visitato da 2 neurologi in momenti diversi. Entrambi hanno escluso problemi motori. Entrambi mi hanno prescritto 6/8 gocce al giorno di Rivotril . Gli effetti sono ottimi, il tremolio scompare, le ansie pure, ma sinceramente mi chiedo se alla mia eta' devo cominciare a divenire dipendente da farmaci come questo, senza tentare altre vie d'uscita. Infatti, ho provato a ridurre o a evitare di prendere il farmaco per qualche giorno. E il problema e immediatamente riapparso.
Potreste consigliarmi qualche terapia alternativa? ci sono casi similari ne'ambito della psicologia che sono stati risolti diversamente?
Grazie x la risposta
[#1]
Gentile Signore,
qando il corpo grida di essere ascoltato, solitamente si esprime con la sintomatologia, non conosce altro modo.
Ottimale sarebbe un lavoro con uno psicoterapeuta, per comprendere il significato simbolico del sintomo ed elaboralo tramite le sedute.
Cari saluti
qando il corpo grida di essere ascoltato, solitamente si esprime con la sintomatologia, non conosce altro modo.
Ottimale sarebbe un lavoro con uno psicoterapeuta, per comprendere il significato simbolico del sintomo ed elaboralo tramite le sedute.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Psicologo
Gentile utente,
concordo con quanto detto dalla Collega.
Due neurologi hanno escluso cause organiche e le hanno prescritto un farmaco. Tuttavia si sta chiedendo se sia utile magari affiancare qualche altra terapia.
Il problema di cui ci parla potrebbe essere un'espressione corporea di uno stato ansioso, come lei stesso ipotizza.
Se lo desidera, dunque, rivolgersi a uno psicologo potrebbe essere uno strumento efficace.
Ci faccia sapere,
concordo con quanto detto dalla Collega.
Due neurologi hanno escluso cause organiche e le hanno prescritto un farmaco. Tuttavia si sta chiedendo se sia utile magari affiancare qualche altra terapia.
Il problema di cui ci parla potrebbe essere un'espressione corporea di uno stato ansioso, come lei stesso ipotizza.
Se lo desidera, dunque, rivolgersi a uno psicologo potrebbe essere uno strumento efficace.
Ci faccia sapere,
[#3]
Psicologo
Caro utente,
i sintomi che lei riporta corrispondono a quelli che si mostrano normalmente in situazioni di stress eccessivo e/o gestito in modo non funzionale.
Escluderei quindi, a seguito inoltre degli esami fatti, altre cause.
Eviterei gli aggiustamenti fai-da-te con i farmaci. Se decide di voler diminuire il dosaggio o abbandonare la cura, sarebbe meglio parlarne con il suo medico prima.
Le consiglio anche di rivolgersi ad uno psicolgo/psicoterapeuta che l'aiuterà a trovare le modalità e tecniche giuste per affrontare le sue difficoltà e gestire meglio le situazioni di stress emotivo.
Buona fortuna
i sintomi che lei riporta corrispondono a quelli che si mostrano normalmente in situazioni di stress eccessivo e/o gestito in modo non funzionale.
Escluderei quindi, a seguito inoltre degli esami fatti, altre cause.
Eviterei gli aggiustamenti fai-da-te con i farmaci. Se decide di voler diminuire il dosaggio o abbandonare la cura, sarebbe meglio parlarne con il suo medico prima.
Le consiglio anche di rivolgersi ad uno psicolgo/psicoterapeuta che l'aiuterà a trovare le modalità e tecniche giuste per affrontare le sue difficoltà e gestire meglio le situazioni di stress emotivo.
Buona fortuna
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.9k visite dal 09/03/2011.
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