Il rapporto è buono anche se sotto alcuni aspetti profondi problemi personali, finiscono
Scrivo nella speranza di ricevere una risposta,poichè non sono in condizioni economiche per frequentare delle sedute di psicoterapia privata, e le sedute con l'ASL hanno orari impossibili per il mio lavoro. Ho 42 anni ed il mio problema è questo: sono quasi 5 anni che sono fidanzata, il rapporto è buono anche se sotto alcuni aspetti profondi problemi personali, finiscono per riflettersi sulla coppia. Il fatto è che da 2anni e mezzo a questa parte, soffro di un forte sconforto e depressione, con forti dolori allo stomaco perchè mi sento come se tutto fosse finito. Come se fossi ad un capolinea che mi fa impazzire. Mi manca la libertà di interessarmi ad altri ragazzi, di rimettermi in gioco, di poter esser corteggiata e di poter uscire ed avere storie anche con altri ragazzi. In passato mi è sempre capitato di essere infedele, e forse in qualche modo così facendo ho dato spazio di soddisfazione a questo mio modo di essere, ma in quest'ultima relazione il destino non mi da possibilità di approfondire come di consueto alcune conoscenze maschili che ho incontrato fin qui, è come se qualcuno avesse 'posto uno stop' a queste possibilità parallele. Questo mi fa soffrire tantissimo! Sono consapevole che il tradimento in una relazione sia patologico, e spesso ragionandoci cerco di darmi un freno, ma sto così male anche fisicamente dell'assenza di altre possibilità di incontri e frequentazioni con altri ragazzi, che non so come venirne fuori! A volte penso che, per mantenere questa relazione a cui tengo comunque, finirò per ammalarmi per non aver conosciuto e avuto altre storie con altri ragazzi. Vi prego, se potete datemi un consiglio.
[#1]
Gentile signora,
com'è ovvio da qui possiamo solo fornirle alcuni spunti, ma non intervenire su una situazione che appare piuttosto complessa, se davvero lei soffre così profondamente per l'impossibilità di intrattenere altre relazioni parallele a quella "ufficiale".
Se questa necessità si è presentata nel corso di tutte le relazioni passate dipende evidentemente da lei, come ha giustamente scritto, più che da un eventuale problema di coppia.
Per capire come mai lei avverte il bisogno di tradire sarebbe necessario un approfondimento condotto di persona, perchè le cause possono essere tante: dalla necessità di difendersi da un legame esclusivo fino ad una possibile dipendenza sessuale.
Se il lavoro non le consente di accedere ai servizi dell'Asl a mio parere può comunque contattare uno psicologo privato per informarsi sulle tariffe, tenga conto che la maggior parte di noi va incontro a chi davvero ha difficoltà economiche.
Le faccio tanti auguri,
com'è ovvio da qui possiamo solo fornirle alcuni spunti, ma non intervenire su una situazione che appare piuttosto complessa, se davvero lei soffre così profondamente per l'impossibilità di intrattenere altre relazioni parallele a quella "ufficiale".
Se questa necessità si è presentata nel corso di tutte le relazioni passate dipende evidentemente da lei, come ha giustamente scritto, più che da un eventuale problema di coppia.
Per capire come mai lei avverte il bisogno di tradire sarebbe necessario un approfondimento condotto di persona, perchè le cause possono essere tante: dalla necessità di difendersi da un legame esclusivo fino ad una possibile dipendenza sessuale.
Se il lavoro non le consente di accedere ai servizi dell'Asl a mio parere può comunque contattare uno psicologo privato per informarsi sulle tariffe, tenga conto che la maggior parte di noi va incontro a chi davvero ha difficoltà economiche.
Le faccio tanti auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile Utente,
Le sue pulsioni sessuali, accompagnate da un'esigenza di libertà che è anche curiosità degli uomini, e che conducono verso il desiderio di esperire altre situazioni, possono essere comprensibili e indicare necessità di rompere restrizioni e limitazioni.
A volte però si fanno sentire sensi di colpa, ed è per questo che lei ci ha contattato, ritengo.
Che fare?
Chi è per la psicologia che libera e che recide i vincoli che spesso comprimono l’animo di una ragazza, può facilmente dirle e suggerirle di non lasciare che questa tensione si cristallizzi e si paralizzi.
Per i sensi di colpa occorrerebbe esaminare bene tutto quello che si frappone tra il principio del piacere e quello del dovere. La trasgressione può essere salutare se elimina l’angoscia e quindi la nevrosi, e sempre che uno riesca, tuttavia, a controllarne le cause attraverso gli effetti, cioè con un feedback dei moti dell’animo e delle sue sollecitazioni.
Ci vuole un’analisi psicologica che possa far luce sulle pulsioni, sull’esigenza della trasgressione, sulla limitazione del nuovo e su tutta la propria vita.
Trovi uno psicologo/a che possa aiutarla.
Un privato che non sia troppo attaccato alle parcelle!
Auguri vivissimi e molti cordiali saluti.
[#3]
Gentile Signora,
Le sue premesse che evidenziano l'impossibilità oggettiva ad un possibile percorso di psicoterapia, sembrano essere dei meccanismi di difesa, cioè il non volere risolvere a fondo le sue difficoltà.
Si chieda, realmente se desidera fare chiarezza e, trovi tempo e coraggio di andare fino in fondo.
Cari saluti
Le sue premesse che evidenziano l'impossibilità oggettiva ad un possibile percorso di psicoterapia, sembrano essere dei meccanismi di difesa, cioè il non volere risolvere a fondo le sue difficoltà.
Si chieda, realmente se desidera fare chiarezza e, trovi tempo e coraggio di andare fino in fondo.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2k visite dal 09/03/2011.
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