Blocco dello studente

Salve,
mi chiamo Giulia e vorrei chiedervi un consulto sulla situazione in cui si trova a vivere mio fratello.
Mio fratello ha 27 anni e studia lettere.
Da più di un anno ha terminato gli esami ed è fermo sulla tesi che dice di stare scrivendo, cosa che, invece, mi sono accorta non sta facendo affatto. Dedicando più attenzione alle sue azioni quotidiane mi sono resa conto che passa le giornate a piangersi addosso e a cercare cose inutili da fare per evitare di accostarsi ai libri.
Ultimamente anche la sua ragazza mi ha detto che lo vede sempre molto giù di umore, molto pessimista sul futuro e le avrebbe riferito che sarebbe intenzionato a lasciarla perchè non potrebbe offrirle il futuro che merita.
Sinceramente sono un po' preoccupata, è sempre stato un ragazzo ragionevole e studioso e non era mai andato fuori corso. Ho provato anche a parlare di questa situazione con i miei, ma loro non riescono a capire il problema e come soluzione lo manderebbero a lavorare o gli toglierebbero il finanziamento che loro gli stanno offrendo per gli studi.
Cosa potrei fare? In lui vedo una persona che sta entrando in una profonda depressione e vorrei provare a risolvere il problema prima che sia troppo tardi.
Il problema è che soprattutto negli ultimi tempi è inavvicinabile, sempre molto nervoso, chiuso in se stesso e non si presta molto al dialogo. Come potrei aiutarlo?
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, a volte l'avvicinarsi della conclusione di un percorso di studi porta a fare dei bilanci.

Le future prospettive lavorative, le scelte di vita che si impongono, la fine di un ciclo di vita e l'inizio di un ciclo nuovo, su cui non si hanno certezze, possono disorientare e confondere, ed indurre a rappresentazioni molto pessimistiche circa sè, gli altri, le proprie possibilità, il proprio destino.

In questi casi, ci si può "ritirare" prendendo tempo, ed evitando di confrontarsi con ciò che maggiormente si teme.

Purtroppo questa strategia, che nel breve periodo aiuta ad abbassare l'ansia, a lungo termine porta con sè conseguenze negative, sopratutto in merito alla svalutazione delle proprie capacità e possibilità.

Per fronteggiare questo, sarebbe molto utile cominciare col proporre a suo fratello di contattare uno psicoterapeuta, meglio se specializzato in approcci centrati sul problema. A volte difficoltà come quella da lei descritta non richiedono necessariamente tempi lunghissimi per cominciare a sbloccare la situazione.

Tenga a mente che sarà suo fratello l'unica persona in grado di risolvere i suoi problemi: per quanto nobili siano le sue intenzioni, purtroppo non ci si può far carico dei problemi di un'altra persona, per quanto cara ed importante sia per noi.

Cordiali saluti
[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, potrebbe trattarsi di un principio di stato depressivo, cosa abbastanza comune fra i laureandi che devono preparare la tesi. La stesura di una tesi è un compito stressante e talvolta frustrante, che può avere ripercussioni sensibili su chi deve farla.

Ha suggerito a suo fratello di andare a parlare con lo sportello ascolto studenti della sua facoltà? Potrebbe essere un primo passo importante.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Gentilissimi Dott.Calì e Dott. Santonocito,
Vi ringrazio davvero molto per le Vostre risposte a questo punto proverò a proporre a mio fratello la possibilità di rivolgersi ad un esperto, forse l'ammissione del problema potrebbe essere il primo asso verso il miglioramento.
Grazie ancora e buon lavoro.
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>forse l'ammissione del problema potrebbe essere il primo asso verso il miglioramento

Sono d'accordo.

In bocca al lupo!