Paure

Gentili dottori, ho 32 anni. Da qualche anno ho imparato ad ascoltarmi e analizzarmi. Per lungo tempo ho sofferto di devastanti attacchi di panico che ho superato da sola senza l'aiuto di medici o medicinali convinta che da sola potessi controllare il mio cervello. E credo di esserci riuscita. Mi sento comunque una donna molto fragile, mille insicurezze personali (date, probabilmente da persone che mi circondano che tendono sempre a sminuire quello che faccio) e soprattutto paure. Di tutto. Dalle cose concrete (prendere un aereo, uscire per strada da sola, fare una telefonata ad una persona che non conosco anche per motivi di lavoro) a prospettive future o malattie (sono disperatamente ipocondriaca ...e anche perfettamente in salute).
Nonostante questo cerco di fare tutto e non permettere che le mie fobie prendano il sopravvento (prendo l'aereo e esco da sola, telefono) ma nonostante questo sento sempre una profonda ansia.
Ho paura che le persone intorno a me muoiano improvvisamente e mi ritrovo spesso a pensare al momento del funerale o al dolore che potrei provare. Mi fido difficilmente delle persone, anzi credo di non potermi fidare di nessuno al momento, mi sento spesso inadeguata. Le novità mi turbano, per me anche andare in un ristorante nuovo è stato di agitazione. Prediligo i posti familiari...Se vado da un medico devo cercare su internet prima la soluzione al mio problema, poi alle modalità in cui si svolgerà una determinata visita. E' come se volessi sempre tenere tutto sotto controllo. Quando esco devo essere sempre preparata bene e truccata (poco ma pensare di uscire senza fondotinta per me non è plausibile, so che sembra una follia) perchè penso erroneamente che così sarò accettata. Spesso poi penso di essere antipatica a tutte le persone che incontro, in realtà poi scopro di essere simpatica. Si può imparare a smettere di avere paura? Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
cara Ragazza,
quando il corpo grida aiuto, significa che i vani tentativi di accomodamento psichico, non sono andati a buon fine.
Gli auto-medicamenti, purtroppo non servono a molto e, spesso si hanno delle ricadute.
da quello che scrive, credo che il lavoro di cui lei necessita sia una psicoterapia, sia per lavorare sull'ipocondria, che sul significato simbolico dei sintomi e sulla sua scarsa autostima.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)qualche anno ho imparato ad ascoltarmi e analizzarmi(..)
gentile ragazza, nonostante l'idea della positività di questo che evidenzia , in realtà è proprio tal processo che le crea tutto ciò che racconta, soprattutto per quel che riguarda le sue paure ipocondriache. L'attenzione ad ogni segnale del corpo fa si che questi vengano sopravvalutati ed interpretati negativamente.
Certo che può smettere di avere paura ma è tempo che lo faccia , in modo definitivo, con l'aiuto di uno specialista.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, quello che lei definisce come un successo - l'essere riuscita da sola a liberarsi del panico - è in realtà la trasformazione di un sintomo ansioso in un altro sintomo ansioso. Nello specifico, le sensazioni di paura acuta e fisica in tentativi di controllo ossessivo.

In altre parole lei non è probabilmente nella condizione di chi ha raggiunto un successo e ora gli restano solo altri passi da fare, ma ha girato in tondo tenendosi sempre la sua ansia, questa ha solo cambiato forma.

Le difficoltà ognuno può risolversele da solo, ma quando si tratta di patologie ci vuole lo specialista.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com