Emetofobia, come risolvere???
Salve a tutti. Sono un ragazzo di 22 anni ed ho bisogno di aiuto. Soffro,da circa 3 anni,di emetofobia. Il tutto è cominciato dopo un'operazione di tonsillectomia.Quando sono tornato a scuola avevo la nausea in classe e tendevo ad andare sempre in bagno per rimanere da solo,per paura,appunto,di vomitare. Ovviamente attribuivo il tutto all'intervento.Oggi sono passati tre anni dall'intervento e la mia vita è diventata impossibile.Ho paura di andare in macchina con amici e tendo sempre a guidare io e a costringerli a muoversi con i propri veicoli,ospitando nel mio solo la mia fidanzata.Odio andare a ristoranti e feste, perchè mi viene sempre da vomitare.Addirittura recentemente sono dovuto andare dal dentista ed ogni volta per me era una catastrofe:gli attimi nella sala d'attesa o quelli precedenti giù al portone del professionista erano interminabili.
Inoltre vado all'università ed ogni volta che devo dare un esame gli attimi di attesa finchè non vengo chiamato sono insostenibili,ho una paura matta di vomitare.
Inoltre, ogni qualvolta mi rechi ad un appuntamento di qualsivoglia genere ho sempre questo grossissimo timore. Il viaggiare, inoltre, è diventato un problema enorme.
La mia vita, insomma, è diventata un inferno e non riesco ad andare più avanti. Ho paura di vomitare in continuazione, il battito cardiaco accellera a dismisura e, molto spesso,ho dei rigurgiti, benchè l'episodio di emesi vera e propria sia rarissimo, se non addirittura inesistente.
La cosa più interessante risiede nel fatto che è l'attesa o comunque i momenti precedenti ad una qualsiasi cosa a provocarmi tutto questo,molto più del momento stesso. Mi spiego meglio: devo dare un esame universitario, sono i momenti prima dell'esame ad uccidermi, o anche i giorni prima, mentre quando mi siedo dinanzi all'esaminatore tutto sparisce senza problemi. Stessa cosa per tutti gli altri momenti della mia vita.
Concludo dicendo che ormai sono dipendente dal plasil. La paura mi spinge ad abusarne in continuazione.
Fino ad oggi, sinceramente, attribuivo tutto questo al fumo di sigaretta. Tanto che avevo deciso di smettere immediatamente. Ma poi ho fatto una semplice ricerca e sono emerse decine di siti dedicati all'argomento e che lo descrivono con dovizia di particolari,tutti coincidenti al 100% con la mia situazione.
Purtroppo la mia famiglia non ha le possibilità economiche per farmi aiutare da uno specialista. Mi sono recato,tramite il medico curante,da una psicologa che fa consulenze gratuite: il risultato???mi ha detto di non pensarci più di tanto e,se proprio devo, di assumere un atiemetico. La risposta non mi è sembrata una soluzione grandiosa, nè tanto meno una vera "soluzione".
Ho persino pensato al suicidio per una banalità del genere.Eppure sono una persona forte agli occhi di tutti e reagisco bene in situazioni estreme in cui gli altri hanno bisogno di me. Come faccio?no money, no help???oppure qualcuno può aiutarmi?
Inoltre vado all'università ed ogni volta che devo dare un esame gli attimi di attesa finchè non vengo chiamato sono insostenibili,ho una paura matta di vomitare.
Inoltre, ogni qualvolta mi rechi ad un appuntamento di qualsivoglia genere ho sempre questo grossissimo timore. Il viaggiare, inoltre, è diventato un problema enorme.
La mia vita, insomma, è diventata un inferno e non riesco ad andare più avanti. Ho paura di vomitare in continuazione, il battito cardiaco accellera a dismisura e, molto spesso,ho dei rigurgiti, benchè l'episodio di emesi vera e propria sia rarissimo, se non addirittura inesistente.
La cosa più interessante risiede nel fatto che è l'attesa o comunque i momenti precedenti ad una qualsiasi cosa a provocarmi tutto questo,molto più del momento stesso. Mi spiego meglio: devo dare un esame universitario, sono i momenti prima dell'esame ad uccidermi, o anche i giorni prima, mentre quando mi siedo dinanzi all'esaminatore tutto sparisce senza problemi. Stessa cosa per tutti gli altri momenti della mia vita.
Concludo dicendo che ormai sono dipendente dal plasil. La paura mi spinge ad abusarne in continuazione.
Fino ad oggi, sinceramente, attribuivo tutto questo al fumo di sigaretta. Tanto che avevo deciso di smettere immediatamente. Ma poi ho fatto una semplice ricerca e sono emerse decine di siti dedicati all'argomento e che lo descrivono con dovizia di particolari,tutti coincidenti al 100% con la mia situazione.
Purtroppo la mia famiglia non ha le possibilità economiche per farmi aiutare da uno specialista. Mi sono recato,tramite il medico curante,da una psicologa che fa consulenze gratuite: il risultato???mi ha detto di non pensarci più di tanto e,se proprio devo, di assumere un atiemetico. La risposta non mi è sembrata una soluzione grandiosa, nè tanto meno una vera "soluzione".
Ho persino pensato al suicidio per una banalità del genere.Eppure sono una persona forte agli occhi di tutti e reagisco bene in situazioni estreme in cui gli altri hanno bisogno di me. Come faccio?no money, no help???oppure qualcuno può aiutarmi?
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Gentile ragazzo, la fobia del vomito è una condizione patologica che richiede assistenza specialistica, come qualunque altro disturbo. Perciò non si può farle una cura online, dato che una cosa come questa non esiste.
Deve reperire uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia, dal quale farsi valutare e con cui fare un ciclo di sedute per liberarsi dalla sua fobia. Non è detto che ci debba volere molto, ma è assolutamente necessario che trovi il modo di andarci.
Se cerca nella lista d'iscritti a questo sito vedrà che ci sono specialisti nella sua città, può informarsi preventivamente facendo una semplice telefonata.
Cordiali saluti
Deve reperire uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia, dal quale farsi valutare e con cui fare un ciclo di sedute per liberarsi dalla sua fobia. Non è detto che ci debba volere molto, ma è assolutamente necessario che trovi il modo di andarci.
Se cerca nella lista d'iscritti a questo sito vedrà che ci sono specialisti nella sua città, può informarsi preventivamente facendo una semplice telefonata.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile utente,
spero abbia risolto o abbia trovato la possibilità di curarsi, nel pubblico o nel privato poco importa.
L'importante, è che nel piano di trattamento, il/la collega le risponda in maniera più professionale di come fece quella cui si rivolse.
Un trattamento di successo per l'emetofobia, passa anche dal riconoscimento del problema e dalla gestione dei comportamenti di sicurezza che mantengono il problema, come l'uso degli antiemetici.
Non di certo da una minimizzazione o derisione della sua problematica e, peggio ancora, dall'incentivazione all'uso di farmaci in maniera preventiva o come "safety behaviour".
Spero che questo articolo possa esserle utile:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/700-emetofobia-la-paura-del-vomito.html
Buona vita
spero abbia risolto o abbia trovato la possibilità di curarsi, nel pubblico o nel privato poco importa.
L'importante, è che nel piano di trattamento, il/la collega le risponda in maniera più professionale di come fece quella cui si rivolse.
Un trattamento di successo per l'emetofobia, passa anche dal riconoscimento del problema e dalla gestione dei comportamenti di sicurezza che mantengono il problema, come l'uso degli antiemetici.
Non di certo da una minimizzazione o derisione della sua problematica e, peggio ancora, dall'incentivazione all'uso di farmaci in maniera preventiva o come "safety behaviour".
Spero che questo articolo possa esserle utile:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/700-emetofobia-la-paura-del-vomito.html
Buona vita
Dr. Emanuel Mian,PhD
Psicologo-Psicoterapeuta
Riceve a Roma, Milano,Monza,Trieste e Udine
www.emotifood.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13.9k visite dal 06/03/2011.
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