Sessualità, sentimenti

G.li Dottori,
ho scritto un post di recente parlandovi di una crisi psicologica che sto attraversando dopo aver lasciato il mio ragazzo(da un altro account). Scrivo un nuovo post però perché volevo spostare l'attenzione su un aspetto diverso di questo rapporto, quello che più mi ha accresciuto l'ansia e la frustrazione, e cioè l'incapacità di lasciarmi andare a sentimenti, emozioni e alla sessualità. Ho poca esperienza, però vorrei capire bene cosa succede dentro di me, perchè magari potrei recuperare il rapporto con questo ragazzo se abbatto un po' di conflitti interiori. Sostanzialmente io dal primo momento ho trovato questo ragazzo una bellissima persona, e questo è come mi avesse "inibita, spaventata". Sentivo di voler amarlo, ma non riuscirci, sia affettivamente (ero sempre in dubbio sul fatto di amarlo o no, perchè non riuscivo a far fluire liberamente i miei sentimenti), che sessualmente parlando. Non riuscivo a eccitarmi, o comunque a provare qualcosa oltre. Era un po' un circolo vizioso, non riuscendo a essere stimolata mentalmente, non lo ero neppure fisicamente. Non riuscivo a lasciarmi andare!Ormai alla fine del rapporto io avevo inibito ogni slancio, fisico e mentale. Eppure lui mi ama e io a mia volta avrei voluto amarlo, perchè sento che è una bellissima persona, gli voglio bene. A volte penso che se mi trattasse "peggio", lo amerei di più, che riuscirei a lasciarmi andare.. perchè faccio pensieri di questo genere? Nell'autoerotismo non faccio altro che pensare o a scene omosessuali, o a scene eterosessuali puramente carnali senza sentimenti. Se per caso mi distraggo pensando a lui, invece, mi si blocca tutto.Quando raggiungo l'orgasmo (parlo di autoerotismo perché con un uomo non ho ancora mai provato nulla) poi mi viene da piangere, quasi per sfogo dalla frustrazione di non riuscire a provare piacere se non così.Lo stesso vale per lo slancio romantico. Più un uomo è dolce e amorevole con me, più cala il desiderio, più non riesco a darmi. Ma perché???? Mi innamorerò sempre e solo di uomini che vogliono usarmi? E' bassa autostima? O semplicemente lui non è l'uomo x me? Devo incominciare una psicoterapia, devo far emergere anche queste problematiche, o sono inerenti la sfera sessuale? Grazie in anticipo
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Dr.ssa Chiara Facchetti Psicologo, Psicoterapeuta 61 1
Gentile Signorina,
come lei stessa ha già detto alla fine del suo messaggio, una psicoterapia potrebbe senz'altro aiutarla. Questo sia per delineare bene cosa le succede, dal punto di vista psicologico, in cui si trova in situazioni in cui deve "lasciarsi andare" (sia dal punto di vista sessuale, ma anche dal punto di vista delle emozioni e del "sentirsi libera" di innamorarsi di qualcuno), ma anche per comprendere da dove arrivano questi sentimenti e queste difficoltà profonde.
Cordiali saluti

Dr.ssa Chiara Facchetti
Ordine degli Psicologi della Lombardia (n. iscriz. 03/12625)
www.milanopsicologa.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile ragazza,
più volte ha utilizzato l'espressione "voler amare": è davvero sicura che sia possibile DECIDERE di amare una persona? E per di più alla sua giovane età....
Inoltre, non c'è distinzione tra la sfera sessuale e il resto della nostra personalità, pertanto è certamente opportuno fare un discorso ad ampio raggio che comprenda tutte le varie problematiche da lei esposte (autostima, relazioni affettive, sessualità...).
Le consiglio di rivolgersi ad un Consultorio nella sua città per iniziare ad affrontare questi suoi dubbi sul nascere, in modo da trovare più facilmente la strada più adatta a lei.
Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, la difficoltà a conciliare il lasciarsi andare, come richiede l'amore, con il volersi controllare e il "volersi innamorare" fa pensare che si tratti di ossessività. Quindi è certamente appropriato che si rivolga a uno psicologo psicoterapeuta per una valutazione e un eventuale trattamento.

Se nell'altra richiesta non gliel'avessimo già dati, legga questi link per documentarsi nella sua ricerca di un terapeuta:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Lo so, ho sempre avuto questa sensazione di "volerlo amare" e di non amarlo liberamente, è perché vedevo in lui un persona splendida,invece rimaneva quasi una "figura di accudimento"..soffrivo perché lo vedevo bello,forte,tenace,mi sembrava "una luce",un angelo,volevo amarlo, ma non ci riuscivo.Così mi sono attaccata spasmodicamente, ma al contempo ero convinta che non saremmo mai potuti essere felici. Naturalmente soffrivo e più lui era buono con me più io mi sentivo colpevole.Adesso l'ho lasciato, ma continuo a piangere. Non riesco ad accettare l'idea di perderlo, di aver costruito un'illusione su di lui!Volevo fossimo felici,lo volevo con tutta me stessa.Tempo fa l'ho tradito (ho baciato un altro, con cui invece mi ero sentita libera di esprimermi.Era una situazione in cui però lui non voleva vincoli,non c'erano aspettative da parte mia,sapevo non voleva stare con me:cosa avrei fatto se invece mi avesse detto "voglio stare con te,lascia il tuo ragazzo?". l'avrei respinto?, avrei dovuto sentirmi uno schifo per averlo ferito, ma la prima persona che sentivo ferita era me stessa. Ero delusa, quelle sensazioni volevo provarle con il mio ragazzo, era tutto ciò che avrei voluto provare con il mio ragazzo.
In che senso ossessività?
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
comunque è da quando siamo insieme che io penso che "devo amarlo", ma "non posso" e "devo lasciarlo", in questi giorni continuo a piangere all'idea della perdita, ho o ansia o depressione, esono in effetti "ossessionata" da tutto questo, tanto che non riesco a distrarmi in alcun modo , perchè comunque sia mi torna il pensiero di lui e penso "no non ce la faccio.." e mi viene da piangere.mi sento veramente impazzire.x di più appena cerco di riprendermi tendo a trasferire questa fissazione su un altro ragazzo,cioè immagino la felicità con qualcun'altro,quasi non potessi vivere senza questa continua idealizzazione di qualcuno.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Quando ci sono dei "devo" troppo forti o non realistici, pensieri continui attorno a un'unico nucleo, desiderio esasperato di controllo, rigidità, preoccupazioni, si parla di ossessività.

È una forma di ansia che si esprime in questo modo.

Cordiali saluti