Scelte difficili

Salve, ho 30 anni e da quattro convivo con il mio compagno e nostra figlia di tre anni e mezzo a casa con i miei genitori. Dopo vari mesi della nostra convivenza, il suo atteggiamento nei miei confronti è iniziato a cambiare, diventando brusco, ostile, burbero…come se mi odiasse…mi sento di vivere una profonda violenza psicologica, soprattutto da quando due anni fa ho subito un aborto spontaneo…davanti agli altri finge di essere perfetto, poi subito dopo è sempre un “trauma”, che ogni volta ho paura di rivivere…premetto che mia figlia, nascendo prematura, ha quasi subito iniziato una terapia di psicomotricità e da pochi mesi anche logopedia…non nascondo che lei si è accorta di questa profonda crisi che ormai da tempo stiamo vivendo, e da poche settimane ha iniziato anche con processi di balbuzie…io non so più che fare, davvero…so solo che sono infelice e se sto ancora con lui, non nascondo a dirlo, è solo perché non voglio altri traumi per mia figlia. Solo che adesso sono arrivata a pensare che, vedendoci così, per lei è veramente peggio, perchè non fa altro che vedere solo scene "scioccanti", e senza amore...Da diverso tempo poi, ho notato sue discussioni di chat molto spinte, di cui mi vergogno anche a parlarne…ne abbiamo anche parlato, ma lui al solito ha deviato l’argomento scherzandoci su…ma io non mi fido più ormai, e soprattutto per lui provo solo rabbia, frustrazione, ed anche paura alle volte…questo, ma non voglio affatto giustificarmi, mi ha portato anche a tradirlo, a sua insaputa…da qualche tempo adesso le sue discussioni in chat, sono molto più profonde…parla anche d’amore…la sera, subito dopo cena, non fa altro che correre per iniziare le sue conversazioni, assicurandosi che io e la bambina siamo a letto…poi, quando finisce viene da me, facendo finta di niente, in stanza e pretende di “accontentarlo”, per forza anche…io davvero non resisto più…adesso la casa che da anni aspettiamo è pronta e quindi entro un mese dovremmo andare ad abitarci…ma io non voglio, anche perché non voglio, ripeto, altri traumi per la bambina. Non so più come fare, mi creda…a volte mi verrebbe l’istinto di scappare con la bambina…altro tasto importante…io e lui lavoriamo nella stessa ditta…ed ho proprio paura che, se decidessi di lasciarlo, lui mi farebbe subito licenziare e quindi mi prende lei…perché molte volte mi ha minacciata, anche dicendomi che mi farebbe interdire per averla…sono in una situazione davvero senza via d’uscita…grazie e scusatemi tanto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> mi ha portato anche a tradirlo, a sua insaputa…
>>>

Gentile utente, potrebbe spiegare meglio questo passaggio?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
innanzitutto la ringrzio per avermi risposto...Le spiego meglio...Per me non esiste mai alcuna giustificazione al tradimento...ma io davvero non ce la facevo più, e non ce la faccio tuttora...lui continuava a trattarmi nel peggiore dei modi...una notte è arrivato addirittura a sputarmi addosso per qualche ora...incessantemente, con una rabbia tale che gridava che mi avrebbe ammazzata...Nel frattempo vedevo, di nascosto, cosa faceva e diceva con le sue "amiche"...quindi, mi chiedevo, perchè trattarmi così...non potendone parlare in famiglia, e non riuscendo a parlarne con la mia migliore amica in quanto lontana per un corso, mi sono confidata con una persona che piano piano è riuscita a farmi parlare, ed io in qualche modo, quando chiacchieravo con lui, riuscivo finalmente a stare meglio. Poi mi ha confessato di essersi innamorato, e lì, dopo tanto però, ho ceduto...lui però non sa niente di tutto ciò...
Ancora grazie.
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
Gentile signora, quello che scrive è molto preoccupante, ma una c'è via d'uscita c'è sempre per fortuna.

"Lui continuava a trattarmi nel peggiore dei modi...una notte è arrivato addirittura a sputarmi addosso per qualche ora...incessantemente, con una rabbia tale che gridava che mi avrebbe ammazzata..."

Da quello che racconta, lei sta subendo delle violenze vere e proprie. Subire violenza non vuol dire solo essere oggetto di percosse fisiche, ma anche essere sottoposti a ciò che ci ha descritto.

Non deve più sottovalutare quello che accade, sia per sé che per la bambina. A volte succede che ci si abitui a certi atteggiamenti, ma se è arrivata a scriverci vuol dire che non ce la fa proprio più.

Nella sua situazione avrebbe bisogno di una consulenza su più fronti, non solo psicologico.

Dia un'occhiata a questi siti e provi a fare qualche telefonata:

http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/numeri-di-pubblica-utilita-sezione/117-numero-verde-1522-antiviolenza-donna

http://www.chiarasangels.net/pagine/antiviolenza.htm#A CHI RIVOLGERSI: I CENTRI ANTIVIOLENZA

Spieghi bene la sua situazione e si faccia guidare sul da farsi.

Se lo desidera ci tenga informati,
un caro saluto

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl