Calo di concentrazione e forte ansia
salve,
Sono uno studente al secondo anno di ingegneria biomedica al politecnio di Torino.
Premetto che me la son sempre cavata con gli studi negli anni del liceo, e senza neanche sforzarmi più di tanto. Diciamo che troppo fiducioso delle mie capacità ho commesso l'errore di sottovalutare l'impegno reale che richiede la mia università, quindi dopo un primo periodo di transizione tra liceo e politecnico in cui non sono riuscito a combinare molto ho concluso il primo anno con 5 esami totali su 7.
Quest'anno le cose son peggiorate, orari molto piu pesanti, piu materie da preparare in meno tempo, tutti elementi che mi fanno stare continuamente in ansia e gravano sul mio rendimento poichè avendo tanti pensieri per la testa, non riesco a focalizzare l'attenzione su un argomento preciso. Soprattutto la sera mi rendo conto che vengo colto da un senso d ansia e malinconia di cui io stesso non riesco a spiegarne il reale motivo. Sono stato respinto a due esami di fila nonostante gli avessi preparati abbastanza bene e questo mi ha letteralmete buttato giu di morale nonchè privatomi di autostima e tranquillità..anche durante l esame stesso vedo che non riesco a dare il massimo perchè ho troppe preoccupazioni per la testa. Senza contare il peso sociale che grava su questa mia situazione.
Studio materie che mi piacciono e provo interesse nell'approfondire alcuni argomenti tant'è che molti miei colleghi a volte vengono da me se hanno dei dubbi su qualcosa..ciononostante molti di loro hanno passato esami che io non ho passato o mi hanno superato in votazione, non che io la metta su un piano di sfida ma mi viene da chiedere se posso trovare un metodo che mi permetta di allontanare dubbi e preoccupazioni per permettermi di affrontare meglio questa situazione. Provo una certa sensazione di nervosismo nel sapere che ho le potenzialità ma non riesco e metterle in atto. Questa cosa rende le cose difficili perchè senza la tranquillità nello studio non si riesco ad andare avanti.
Sono uno studente al secondo anno di ingegneria biomedica al politecnio di Torino.
Premetto che me la son sempre cavata con gli studi negli anni del liceo, e senza neanche sforzarmi più di tanto. Diciamo che troppo fiducioso delle mie capacità ho commesso l'errore di sottovalutare l'impegno reale che richiede la mia università, quindi dopo un primo periodo di transizione tra liceo e politecnico in cui non sono riuscito a combinare molto ho concluso il primo anno con 5 esami totali su 7.
Quest'anno le cose son peggiorate, orari molto piu pesanti, piu materie da preparare in meno tempo, tutti elementi che mi fanno stare continuamente in ansia e gravano sul mio rendimento poichè avendo tanti pensieri per la testa, non riesco a focalizzare l'attenzione su un argomento preciso. Soprattutto la sera mi rendo conto che vengo colto da un senso d ansia e malinconia di cui io stesso non riesco a spiegarne il reale motivo. Sono stato respinto a due esami di fila nonostante gli avessi preparati abbastanza bene e questo mi ha letteralmete buttato giu di morale nonchè privatomi di autostima e tranquillità..anche durante l esame stesso vedo che non riesco a dare il massimo perchè ho troppe preoccupazioni per la testa. Senza contare il peso sociale che grava su questa mia situazione.
Studio materie che mi piacciono e provo interesse nell'approfondire alcuni argomenti tant'è che molti miei colleghi a volte vengono da me se hanno dei dubbi su qualcosa..ciononostante molti di loro hanno passato esami che io non ho passato o mi hanno superato in votazione, non che io la metta su un piano di sfida ma mi viene da chiedere se posso trovare un metodo che mi permetta di allontanare dubbi e preoccupazioni per permettermi di affrontare meglio questa situazione. Provo una certa sensazione di nervosismo nel sapere che ho le potenzialità ma non riesco e metterle in atto. Questa cosa rende le cose difficili perchè senza la tranquillità nello studio non si riesco ad andare avanti.
[#1]
(..)Provo una certa sensazione di nervosismo nel sapere che ho le potenzialità ma non riesco e metterle in atto (..)
gentile ragazzo provi a discuterne dal vivo con uno psicologo, insieme potrete trovare quelle risorse necessarie per superare questo momento. Inoltre , in questo modo, potrebbe anche rendersi conto dell'esistenza di qualche processo psicopatologico di fondo (ansia, disturbo dell'umore) che non è in grado di percepire ma che, con l'aiuto specialistico, potrebbe riconoscere ed affrontare.
saluti
gentile ragazzo provi a discuterne dal vivo con uno psicologo, insieme potrete trovare quelle risorse necessarie per superare questo momento. Inoltre , in questo modo, potrebbe anche rendersi conto dell'esistenza di qualche processo psicopatologico di fondo (ansia, disturbo dell'umore) che non è in grado di percepire ma che, con l'aiuto specialistico, potrebbe riconoscere ed affrontare.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Il passaggio all'università è un momento di transizione critico per molte persone. Aumentano le responsabilità individuali e, senza la guida quotidiana degli insegnanti, bisogna gestire tempi e risorse in totale autonomia.
Se al liceo non ha avuto problemi nello studio, probabilmente ora si tratta di una difficoltà nell'organizzazione. Potrebbe provare a creare un gruppo di studio con i suoi compagni di corso: loro avranno chiarificazioni sui contenuti da parte sua e lei avrà un sostegno nei ritmi e nel metodo.
Mi unisco al collega nel suggerirle anche un supporto psicologico, per lavorare sulle fonti di ansia che le impediscono di fruire in maniera ottimale delle sue potenzialità.
In bocca al lupo per i suoi esami!
Se al liceo non ha avuto problemi nello studio, probabilmente ora si tratta di una difficoltà nell'organizzazione. Potrebbe provare a creare un gruppo di studio con i suoi compagni di corso: loro avranno chiarificazioni sui contenuti da parte sua e lei avrà un sostegno nei ritmi e nel metodo.
Mi unisco al collega nel suggerirle anche un supporto psicologico, per lavorare sulle fonti di ansia che le impediscono di fruire in maniera ottimale delle sue potenzialità.
In bocca al lupo per i suoi esami!
Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 05/03/2011.
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Approfondimento su Ansia
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