Un mio problema, " il senso
Salve sono un ragazzo di 24 anni e vorrei farvi presente un mio problema, " Il senso di colpa verso un modello di vita occidentale".
Praticamente i miei gusti nella maggior parte dei campi( musica, vestiti, paesi....), ri rispecchiano perfettamente su un modello occidentale, e io mi sento totalmente me stesso quando "vivo e penso" in base ai miei gusti, il problema si pone quando penso al occidente rispetto alle nazioni che non fanno parte del 1° mondo( africa o india per esempio), sento come se tutto il mio "lusso"( vivo in una famiglia normale, niente veri lussi) ci sia grazie allo sfruttamento di questi paesi più poveri, o comunque lo sento come un offesa verso questi. Questo per esempio accade anche se penso ai problemi di noi giovani in Italia, precariato, economia che va a rotoli ecc ecc, sento come se pensare ad essere attraenti(per esempio andare in palestra o vestirsi bene), andare a ballare o cose di questo tipo siano superficiali e stupide.
Forse lo sono , non so, ma il problema è che tutto questo mi mette una gran confusione e comunque mi fa sentire bloccato, e non riesco a vivere pienamente la mia vita.
Purtroppo ho mio fratello maggiore comunista e un prof delle superiori, per me molto importante dal punto di vista "intellettuale", forse posso essere stato condizionato troppo?
Sinceramente a tal proposito non mi sento affatto attratto verso uno stile di vita di "sinistra no global" per intenderci, perchè credo che perderei la mia identità per un modello anticonformista ma che in realtà è perfettamente conformato in tutto.( dalla musica ai vestiti idee ecc ecc)
So che la domanda è un po confusa, ma spero riusciate a capirne il senso.
Grazie
Praticamente i miei gusti nella maggior parte dei campi( musica, vestiti, paesi....), ri rispecchiano perfettamente su un modello occidentale, e io mi sento totalmente me stesso quando "vivo e penso" in base ai miei gusti, il problema si pone quando penso al occidente rispetto alle nazioni che non fanno parte del 1° mondo( africa o india per esempio), sento come se tutto il mio "lusso"( vivo in una famiglia normale, niente veri lussi) ci sia grazie allo sfruttamento di questi paesi più poveri, o comunque lo sento come un offesa verso questi. Questo per esempio accade anche se penso ai problemi di noi giovani in Italia, precariato, economia che va a rotoli ecc ecc, sento come se pensare ad essere attraenti(per esempio andare in palestra o vestirsi bene), andare a ballare o cose di questo tipo siano superficiali e stupide.
Forse lo sono , non so, ma il problema è che tutto questo mi mette una gran confusione e comunque mi fa sentire bloccato, e non riesco a vivere pienamente la mia vita.
Purtroppo ho mio fratello maggiore comunista e un prof delle superiori, per me molto importante dal punto di vista "intellettuale", forse posso essere stato condizionato troppo?
Sinceramente a tal proposito non mi sento affatto attratto verso uno stile di vita di "sinistra no global" per intenderci, perchè credo che perderei la mia identità per un modello anticonformista ma che in realtà è perfettamente conformato in tutto.( dalla musica ai vestiti idee ecc ecc)
So che la domanda è un po confusa, ma spero riusciate a capirne il senso.
Grazie
[#1]
Gent.le ragazzo,
potrebbe formulare una richiesta più precisa?
potrebbe formulare una richiesta più precisa?
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile Amico,
provo a interpretare il suo post.
Lei si sta chiedendo se il modo in cui vive è "giusto" o se potrebbe vivere ispirandosi ad altri valori, e forse si sente in colpa per qualcosa che non ha a che fare con i massimi sistemi, ma con lei e con la sua vita nello specifico.
Quando si vivono intensamente messaggi/ideologie che si incontrano nell'ambiente circostante ciò accade perchè determinati contenuti fanno presa su aspetti della psiche individuale (indipendentemente da quale tipo di messaggio o ideologia si parli).
Forse lei è una persona che tende molto a razionalizzare, rimuginare, farsi domande sulla vita: questo è normale nell'adolescenza, e può essere che in lei non si sia ancora compiuta la costruzione di un'identità adulta, cosa che di solito pone fine a molti degli interrogativi degli anni in cui questa identità di sta costruendo.
In sintesi quindi la visione del mondo che sta creando scompiglio nei suoi pensieri ha questo potere perchè ha trovato terreno fertile o per la particolare fase di vita che lei sta attraversando, o perchè è incline al senso di colpa per motivi che possono essere indagati nel corso di un'eventuale psicoterapia psicoanalitica.
Ho risposto in qualche misura ai suoi dubbi?
provo a interpretare il suo post.
Lei si sta chiedendo se il modo in cui vive è "giusto" o se potrebbe vivere ispirandosi ad altri valori, e forse si sente in colpa per qualcosa che non ha a che fare con i massimi sistemi, ma con lei e con la sua vita nello specifico.
Quando si vivono intensamente messaggi/ideologie che si incontrano nell'ambiente circostante ciò accade perchè determinati contenuti fanno presa su aspetti della psiche individuale (indipendentemente da quale tipo di messaggio o ideologia si parli).
Forse lei è una persona che tende molto a razionalizzare, rimuginare, farsi domande sulla vita: questo è normale nell'adolescenza, e può essere che in lei non si sia ancora compiuta la costruzione di un'identità adulta, cosa che di solito pone fine a molti degli interrogativi degli anni in cui questa identità di sta costruendo.
In sintesi quindi la visione del mondo che sta creando scompiglio nei suoi pensieri ha questo potere perchè ha trovato terreno fertile o per la particolare fase di vita che lei sta attraversando, o perchè è incline al senso di colpa per motivi che possono essere indagati nel corso di un'eventuale psicoterapia psicoanalitica.
Ho risposto in qualche misura ai suoi dubbi?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
gentile ragazzo,
un conto è essere superficiali, un conto vivere; lei è fortunato rispetto a tanti altri e proprio per questo dovrebbe essere felice, ma ciò paradossalmente lo fa star male; i problemi ci sono nella realtà ma non per questo ci si chiude in casa a pensare; piuttosto può trasformare questa "sensibilità" in qualcosa di concreto per gli altri, mi riferisco ad esempio al volontariato; a volte basta poco e se tutti ci impegnassimo sarebbe molto; ciò potrebbe aiutarla a stare in pace con sè senza dover rinunciare ai suoi gusti o a ciò che la fortuna le ha dato.
un caro saluto
un conto è essere superficiali, un conto vivere; lei è fortunato rispetto a tanti altri e proprio per questo dovrebbe essere felice, ma ciò paradossalmente lo fa star male; i problemi ci sono nella realtà ma non per questo ci si chiude in casa a pensare; piuttosto può trasformare questa "sensibilità" in qualcosa di concreto per gli altri, mi riferisco ad esempio al volontariato; a volte basta poco e se tutti ci impegnassimo sarebbe molto; ciò potrebbe aiutarla a stare in pace con sè senza dover rinunciare ai suoi gusti o a ciò che la fortuna le ha dato.
un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 01/03/2011.
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