Blocco sessuale maschile: oragnico o psicologico?
Salve,scrivo perchè ho un problema da risolvere:sono insieme al mio ragazzo da 4 mesi,e fin dall'inizio si è presentato un blocco sessuale da parte sua.Tuttora,nonostante vari tentativi da parte sia mia che sua,lui non riesce ad arrivare all'eccitazione completa, sembra eccitato e che vada tutto bene, e proprio sul più bello si blocca e non riesce ne mai è riuscito a penetrare.Non siamo ancora riusciti a fare l'amore!!Questa cosa crea disagio a entrambi e non sappiamo come risolverla. Lui dice che è un paio di anni che è così, ma senza un motivo in particolare, perchè fino a prima andava tutto benissimo. Afferma inoltre di essere sempre molto attratto,eccitato e innamorato di me, e che sicuramente non sono io il problema. Può centrare qualcosa il fatto che ho perso il ciclo da un paio di anni?
Gli ho consigliato di fare degli esami per capire se è una cosa fisica o psicologica ma non sembra convinto e vorrebbere risolvere la cosa da sè, anche se a questo punto mi sembra improbabile.
Qual'è la soluzione migliore?
Aspetto un vostro parere, grazie
Gli ho consigliato di fare degli esami per capire se è una cosa fisica o psicologica ma non sembra convinto e vorrebbere risolvere la cosa da sè, anche se a questo punto mi sembra improbabile.
Qual'è la soluzione migliore?
Aspetto un vostro parere, grazie
[#1]
Gentile Amica,
come ha scritto lei i disturbi sessuali possono avere cause sia organiche sia psicologiche.
Se il suo ragazzo aveva questo problema anche prima di conoscere lei è probabile che si tratti di qualcosa che non la riguarda direttamente: è importante che per prima cosa si rivolga al medico per ecludere la presenza di cause organiche alla base del deficit erettile, dal momento che questo può dipendere da patologie organiche che devono essere escluse per poter procedere all'eventuale trattamento psicologico.
Quando il medico avrà stabilito che fisicamente sta bene potrà quindi contattare uno psicologo, dal momento che non è realistico pensare che il problema si risolva da sè dopo 2 anni dalla comparsa.
Si tratta peraltro di una situazione non infrequente, e il suo ragazzo non ha motivo di vergognarsene.
Mi permetta di consigliare anche a lei di sottoporsi ad ulteriori controlli se non ha più il ciclo da 2 anni e se quindi l'amenorrea non è stata ancora adeguatamente trattata: non so perchè pensa che questo possa influenzare il suo ragazzo, ma si tratta di una condizione che deve essere risolta per preservare la sua salute.
Cordialmente,
come ha scritto lei i disturbi sessuali possono avere cause sia organiche sia psicologiche.
Se il suo ragazzo aveva questo problema anche prima di conoscere lei è probabile che si tratti di qualcosa che non la riguarda direttamente: è importante che per prima cosa si rivolga al medico per ecludere la presenza di cause organiche alla base del deficit erettile, dal momento che questo può dipendere da patologie organiche che devono essere escluse per poter procedere all'eventuale trattamento psicologico.
Quando il medico avrà stabilito che fisicamente sta bene potrà quindi contattare uno psicologo, dal momento che non è realistico pensare che il problema si risolva da sè dopo 2 anni dalla comparsa.
Si tratta peraltro di una situazione non infrequente, e il suo ragazzo non ha motivo di vergognarsene.
Mi permetta di consigliare anche a lei di sottoporsi ad ulteriori controlli se non ha più il ciclo da 2 anni e se quindi l'amenorrea non è stata ancora adeguatamente trattata: non so perchè pensa che questo possa influenzare il suo ragazzo, ma si tratta di una condizione che deve essere risolta per preservare la sua salute.
Cordialmente,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, una soluzione ragionevole potrebbe essere quella di parlarne con il Medico di Medicina Generale per avviare un'eventuale consulenza di tipo andrologico.
Escluse cause organiche, una consulenza psicologica, meglio se con un professionista esperto in problematiche legate alla sfera sessuale, potrebbe essere un passo successivo per la risoluzione del problema.
Sempre che il suo ragazzo riconosca di avere un problema, e si decida ad affrontare il disagio e l'imbarazzo di parlarne con degli esperti.
E' una questione di costi e benefici: se i costi (in termini emotivi) che deve pagare sono superiori alle sue disponibilità, probabilmente avrà bisogno di un pò di tempo per decidersi.
Per un uomo, spesso, riconoscere di avere difficoltà di carattere sessuale è connesso al sentir messa in discussione la propria virilità. Se questo è il caso del suo fidanzato, riflettere sul fatto che una vera "persona" (poco importa se uomo o donna) si mette alla prova e cresce proprio quando affronta le sue difficoltà più delicate, potrebbe essere un primo passaggio per ridefinire la questione.
Se il suo ragazzo lo desiderasse, nel rispetto dell'anonimato e della privacy che contraddistingue il nostro portale, potrebbe essere lui a scriverci e porre lo stesso quesito che ha posto lei. Risolvere i problemi di un'altra persona, per quanto possiamo volerle bene, non è nè possibile nè, forse, desiderabile.
Cordiali saluti
Escluse cause organiche, una consulenza psicologica, meglio se con un professionista esperto in problematiche legate alla sfera sessuale, potrebbe essere un passo successivo per la risoluzione del problema.
Sempre che il suo ragazzo riconosca di avere un problema, e si decida ad affrontare il disagio e l'imbarazzo di parlarne con degli esperti.
E' una questione di costi e benefici: se i costi (in termini emotivi) che deve pagare sono superiori alle sue disponibilità, probabilmente avrà bisogno di un pò di tempo per decidersi.
Per un uomo, spesso, riconoscere di avere difficoltà di carattere sessuale è connesso al sentir messa in discussione la propria virilità. Se questo è il caso del suo fidanzato, riflettere sul fatto che una vera "persona" (poco importa se uomo o donna) si mette alla prova e cresce proprio quando affronta le sue difficoltà più delicate, potrebbe essere un primo passaggio per ridefinire la questione.
Se il suo ragazzo lo desiderasse, nel rispetto dell'anonimato e della privacy che contraddistingue il nostro portale, potrebbe essere lui a scriverci e porre lo stesso quesito che ha posto lei. Risolvere i problemi di un'altra persona, per quanto possiamo volerle bene, non è nè possibile nè, forse, desiderabile.
Cordiali saluti
[#3]
Gentile ragazza se l'erezione si presenta in altre occasioni (preliminari ecc) e si perde prima dell'atto allora vi è la possibilità che possa trattarsi della classica ansia da prestazione. Allora qualche consulenza psicologica sarebbe di fondamentale importanza. Tuttavia è bene che il suo ragazzo ne parli con il suo medico.
Intanto sarebbe bene non insistere nei tentativi di ottenere rapporti completi, mettetvi a vostro agio senza l'aspettativa del rapporto. Partite con l'idea che non deve necessariamente esserci. Cerchi solo di fargli ottenere fiducia nelle sua capacità anche senza rapporti completi.
saluti
Intanto sarebbe bene non insistere nei tentativi di ottenere rapporti completi, mettetvi a vostro agio senza l'aspettativa del rapporto. Partite con l'idea che non deve necessariamente esserci. Cerchi solo di fargli ottenere fiducia nelle sua capacità anche senza rapporti completi.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 21k visite dal 28/02/2011.
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